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Autore: CatherineC94    03/04/2021    1 recensioni
Una giornata tipo di Gilderoy Allock tra autografi, limoni volanti, sorrisi, riflessi, purosangue e qualche pony. (Questa raccolta partecipa/è stata scritta per l'iniziativa "Apri le challenge" indetta da Gaia Bessie su Facebook).
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albert Runcorn
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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A chi tanto e a chi niente
 
Il cucchiaio lucido riflette la sua immagine impeccabile.
Gilderoy ammicca in direzione di una delle tante streghe avvenenti, con le gote arrossate e il fiato corto in fila per un suo autografo o cenno.
«Non lo perda, varrà cumoli di Galeoni fra qualche anno» le promette.
Poco dopo nota che a suo malgrado, una tozza vecchietta si avvicina  speranzosa con un grosso sacco.
Gilderoy attente con il solito sorriso di circostanza, provando a prendere le distanze da quella grottesca donna.
«Questi sono per lei, per averci liberato dal mostro verde con tre teste della palude» ciancia con voce rozza porgendogli quel sacco pieno di limoni.
Gilderoy  si sente a disagio e continua  fissare il suo riflesso sulla posata.
«Signora io non la conosco, prenda i limoni e torni  a casa» dice con voce stucchevole.
Lei grugnisce come un goblin alticcio e li butta sul tavolo, facendo crollare le pile di libri riposte.
Allock indietreggia spaventato, senza riuscire ad emettere un suono.
«Prenda i limoni, il mostro verde ci avrebbe divorati se non fosse arrivato. Non ricorda?» ribatte secca, emanando uno strano odore di stantio e muffa.
Lui storce il naso disgustato ributtando contro la donna uno ad uno gli agrumi ricevuti.
Lei emette un grido stridulo, afferrando uno di questi a sua volta ed iniziando a lanciarlo contro ogni parte del corpo lasciata allo scoperto dal mago.
In preda al terrore più losco Gilderoy non sa che fare se non nascondersi sotto il bancone e strillare con voce aspra ed impaurita:« SIGNORA I LIMONI! Li prenda e vada via!».
Nella sala il silenzio è tombale.
Con un rapido balzo Gilderoy si fa largo con posizione arcigna; le innumerevoli donne lo guardano basite, mentre la vecchia pazza si ritrae lenta.
«Sapete, gli agrumi non idratano abbastanza la mia pelle. Ecco, vedete? In Un anno con lo Yeti  lo specifico, a pagina quindici donzelle!» esclama querulo.
Uno scoppio di applausi ed urla eccitate.
«Gilderoy, non  sbagli una!» pensa con il petto pieno di orgoglio.
 
Finita la giornata  estenuante, Gilderoy con passo baldanzoso si dirige per le strade affollate di Diagon Alley. Mentre passa, non perde tempo e si rimira nelle grandi vetrine ricolme di ciarpame inutile; spesso si ferma anche a salutare qualche fan che in visibilio chiede qualche minimo segno di attenzione da parte sua.
Come non accontentarli?
Lui è un mago immenso, che deve purtroppo abbassarsi al loro livello. Sono persone noiose nella normalità che rappresentano; un essere così speciale può solo assecondarli per dovere verso il mondo.
Continua a procedere con passo svelto ed il mantello color azzurro polvere colmo di intarsi barocchi crea cerchi eterei nell’aria, fino a quando va a sbattere contro qualcosa di grande ed ingombrante.
Fa un passo indietro oltraggiato, urlando quando capisce che si tratta di uomo che blocca il passaggio.
«Mi scusi! Dovrebbe stare attento, sa chi si trova di fronte?» esclama superiore.
L’uomo si volta e Gilderoy forse, in una piccola parte della sua interiorità capisce che ha provocato la persona sbagliata.
«Che vuoi?» sibila.
«D-dovrebbe fare attenzione, stavo passando!» ribatte facendosi coraggio dalla folla raccolta intorno.
«Sai chi sono io?» dice.
Gildereoy sbruffa, facendo ruotare il manto come un pavone con la propria coda.
«Runcorn, Albert Runcorn» mormora funereo.
La folla si silenzia attonita.
«Dovrei avere paura di un nome? Vedete, questo egregio signore non conosce in realtà la mia smisurata personalità!» ciarla in direzione della folla.
«Ha ragione, signor Allock!» gracchia un vecchio mago.
«Si, signore! Gli dia una lezione!» aggiunge una bambina.
«Si! Lo stenda, come nel suo libro!» dice una strega dal naso enorme.
La faccia minacciosa di Runcorn si apre in un ghigno.
Allock inizia ad essere sommerso dal sudore e con un fazzoletto di trine si asciuga tremante.
«I-io lo vedo però pentito, signori!» tenta Gilderoy.
Runcorn ride sprezzante ed andando via esclama:« Un purosangue non fa a gare con un pony».
«Un nobile destriero, ricordi! Un nobile destriero!» urla e la folla lo segue festante.
«Sei immenso Gilderoy!» pensa ancor più estasiato.
Chi potrà mai essere migliore di lui?
 
 

Note.
Queste due flash partecipano alla  Challenge indetta da Gaia Bessie su Facebook, la trovate QUI, vi consiglio di iscrivervi numerosi perché è davvero bellissima. Questa sera ho scelto due prompts che appartengono ai Day2  e Day 3: “SIGNORA I LIMONI”, “UN PUROSANGUE NON FA A GARA CON UN PONY”. Spero sia di vostro gradimento, un abbraccio
.
 
 
 
   
 
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