Il dolore fulmina Rashid. Le lunghe dita di Fang affondano nella sua carne, dilaniano i suoi muscoli, straziano i suoi nervi. No Che stupido impreca. E riuscito a farsi cogliere di sorpresa, malgrado la sua posizione di vantaggio. Fang ha approfittato della sua distrazione. Decine di punti luminosi vorticano attorno al suo sguardo. Stringe le labbra e scopre i denti. No, non si arrende. Si abbassa. Solleva la gamba destra. Il piede colpisce lavversario alle gambe. Colto di sorpresa dalla repentina reazione del nemico, Fang vola a diversi metri di distanza. Di scatto, Rashid si gira. Non è finita, perché lui è ancora vivo. Il sangue esonda dalla ferita, ma lui quasi non sente nulla. I suoi occhi, ardenti dira, fissano Fang. Questi, sorpreso, arretra. Ha creduto di avere sottomesso quello stupido arabo, eppure non è così. Il veleno non è riuscito a sopraffare il suo corpo. Come è possibile? E una tigre ferita, ma non ancora doma. Anzi, il suo spirito sfavilla nelle iridi cupe. Qual è la fonte di una tale forza? Rashid corre verso di lui. Non gli da il tempo di reagire. I suoi pugni e i suoi calci, implacabili, martellano Fang. I suoi occhi neri luccicano di lacrime. Maya è morta. E lui non ha nemmeno un corpo, a cui dare una sepoltura. Quel bastardo lha uccisa. Sordi scricchiolii risuonano nellaria e si amplificano. Un brivido voluttuoso corre lungo la schiena di Rashid. Ogni osso spezzato è un passo ulteriore verso la morte di quel mostro. E lui gode delle sue urla e del suo viso distorto dal dolore. Fang crolla. Sputa sangue. Strabuzza gli occhi. Si agita per un po come un pesce nella mano di un pescatore. Poi, resta immobile. Stralunato, Rashid fissa il corpo martoriato del secondo in comando di Shadowlaw. E triste, seppur sereno. La sua amica è stata vendicata. Crolla, stanco, le guance umide di lacrime prive di controllo. Non ha più senso per lui la vita. Il senso di colpa lo divora, come un mostro famelico. Perdonami, amica mia Perdonami per non avere capito nulla di te sussurra. Con la fine di Fang, sono giunti i rimorsi. Chiude gli occhi, il cuore sempre più sofferente. E la morte, inesorabile, scende su di lui.