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Autore: lmpaoli94    04/04/2021    3 recensioni
Un solo momento può cambiare il corso delle cose.
Fatti di un futuro che si susseguono come se fossero delle caselle di un domino.
Ma da cosa potrebbe essere dato?
Beh, le situazioni possono essere tante in questa vita che vale la pena di vivere.
Ma se la situazione in cui mi ero trovato improvvisamente implicava di giocarmi le carte del mio futuro? Cosa avrei dovuto fare?
Lei si era assentata un attimo e quell’attimo aveva cambiato tutto.
Un libro, tante parole e una moltitudine di segreti.
Un momento della mia vita che mi avrebbe cambiato per sempre, rendendomi l’uomo diverso da quello che ero sempre stato in passato.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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I giorni passarono e riuscire a mantenere la calma senza pensare a Vittoria e al suo amante non era affatto facile.
Mi sentivo molto distratto e al lavoro commettevo errori che non si dovevano assolutamente verificare.
Il mio titolare mi domandò se avevo bisogno di giorni di riposo, ma gli risposi che andava tutto bene.
Finalmente però arrivò il mio giorno di riposo e come tutte le settimane, trascorrevo quel poco tempo che avevo a disposizione con Vittoria.
Essendo un lunedì, purtroppo lei lavorava in ufficio e per vederla rientrare a casa sua dovevo aspettare l’una del pomeriggio.
Ero sempre felice di vederla e per nascondere i miei timori, dovevo esserlo anche quel giorno.
< Vado a cambiarmi. Ho bisogno di togliermi questi vestiti troppo pesanti. >
< Dopo non torni al lavoro? >
< Purtroppo sì, tesoro. Ma almeno in casa mia voglio stare comoda. >
< Ok, vai pure. Tua madre ci ha già preparato il pranzo. >
< Ok. Arrivo subito. >
Vedendo che aveva appoggiato il suo cellulare sul tavolino in salotto, la frenesia di scoprire se c’erano altri segreti che mi stava nascondendo stava avendo il sopravvento.
Tenendo sotto controllo la mia ragazza mentre si stava cambiando, decisi di violare la sua privacy. Ancora una volta.
C’erano una moltitudine di conversazioni: amiche d’ufficio, amiche dell’università, io e… Roberto.
Controllando le conversazioni, vidi che c’erano pochi messaggi.
Vittoria era stata molto premurosa a cancellare le prove, ma non in quel momento.
Per questo lessi i loro messaggi di poche ore fa’:



R: Ciao. Tutto bene? Riesci a liberarti dal tuo lavoro in questa settimana?


La risposta della mia fidanzata non si fece attendere molti minuti, presa com’era da quel dannato uomo.


V: ciao. Tutto bene, te? riuscirò a liberarmi venerdì nel primo pomeriggio. Ci vediamo?


R: Certo. Sempre nel nostro nascondiglio?




V: Esatto.


R: Conterò le ore che ci separano. Ti voglio bene.


v: Ahahah ma sono ancora tante ore. Credi di riuscire a non perdere il conto?


R: Vedrò di stare molto attento. A presto.



La loro conversazione si era interrotta così.
Si sarebbero rivisti tra quattro giorni e la voglia di strangolare quel bastardo stava diventando sempre più reale.
Per evitare di farmi trovare con le mani nel sacco, lanciai il suo cellulare dopo essere tornato alla schermata principale e dopo aver bloccato lo schermo.
< Che cosa ci fai in salotto? Non sei al tavolino a prendere posizione? >
< Ti volevo aspettare > risposi con sorriso tirato. >
< Sei un tesoro > mormorò lei baciandomi < Ti sei lavato le mani? >
< Anche qui aspettavo te. >
 
 
Volevo scoprire se aveva scritto altre parole sul suo diario.
Volevo capire che cosa stava pensando di me.
Sembrava così naturale quando ci vedevamo.
Molte donne che tradiscono non sarebbero tanto felici di vedere il loro fidanzato, portando questi a pensare di sospetti molto reali.
Ma lei era così… tranquilla. Aveva tutto sotto controllo.
In un primo momento pensavo che era tutto frutto della mia immaginazione.
Ma dopo quel momento di sesso e quelle dannate parole, capii che non avevo sognato.
Aspettai quel venerdì con tanta attesa, mentre  dissi al mio titolare che dovevo assolutamente uscire prima per fare una visita molto importante dal dottore.
Lui mi disse che non c’erano problemi, così che io potei mandare avanti il mio piano.
Mi posizionai con la mia auto non molto lontano dal suo studio, attendendo con impazienza quando sarebbe uscita.
Mi ero travestito di tutto punto con giacca, cravatta e un cappello che avrebbe nascosto il mio viso.
Era primavera e per il periodo mensile in cui eravamo, faceva molto caldo per mettermi un soprabito.
L’attesa si stava facendo davvero snervante e pensare che la mia donna mi avrebbe continuato a tradire alle mie spalle, mi faceva davvero stare male.
“Sono le 13:14. A quest’ora dovrebbe essere già uscita. Che sia già andata via?”
Mentre i pensieri più sparati mi stavano assalendo, ecco che la vidi chiudere l’ufficio.
Era sempre l’ultima ad andare via oltre che la prima ad arrivare.
Amava molto il suo lavoro. peccato che non si poteva dire lo stesso di me.
Vedendola allontanare, scesi di macchina per cominciare a pedinarla.
Lei non sospettava minimamente che la stavo seguendo e la distanza di sicurezza tra me e lei sembrava molto più lunga di quanto pensassi.
Camminai per quasi mezz’ora fino a quando vidi un individuo con gli occhiali da sole avvicinarsi a lei.
Fissando il vigore e la felicità in cui i due si salutarono, capii che quell’uomo era Roberto.
“Finalmente riesco a vedere la tua faccia.”
Non riuscivo a sentire cosa si dicevano e non potevo avvicinarmi troppo per paura che mi potessero scoprire.
Fu così che decisi di non guardarli dritti negli occhi per paura che le mie emozioni più profondi potessero prendere il sopravvento.
Dopo che rimasero a parlare alcuni minuti alla luce del sole, vidi che andarono in un locale lì vicino per mangiare qualcosa e scambiarsi effusioni d’amore.
Anche se nel diario Vittoria aveva scritto che erano semplici amici e che c’era la possibilità che potesse trasformarsi in qualcosa di più, la possibilità adesso era reale.
Non si erano ancora baciati, non al momento.
Rimanendo fuori dal locale per non perdere nemmeno un istante della loro chiacchierata, dopo che ebbero finito il loro pranzo, l’uomo fece montare la mia fidanzata nella sua auto.
“Merda. Questa non ci voleva.”
Non potevo farmeli sfuggire adesso, non ora che ero così vicino alla verità.
Ma con grande fortuna, riuscii a fermare un taxi che si aggirava nelle vicinanze.
< Segua quella macchina, per favore. >
Proseguimmo per un paio di chilometri, fino a giungere in una piccola abitazione appena fuori città.
Ringraziando il tassista per il percorso e per la sua tempestività, la mia concentrazione tornò a focalizzarsi sui giovani amanti.
Non potevo entrare nella casa o aggirarmi nelle vicinanze perché mi avrebbero sicuramente scoperto.
Ma fu prima che entrarono nell’abitazione che alla fine vidi quello che non volevo che succedesse.
Roberto, fissando con occhi pieni d’amore la mia fidanzata, la baciò proprio davanti casa sua mentre il mio cuore mancò un battito.
Vittoria, per quanto potesse rimanere immobile e ferma, non fece niente per sottrarsi ai suoi tocchi e ai suoi abbracci.
Adesso avevo la consapevolezza che erano diventati amanti a tutti gli effetti e che la mia fidanzata mi avrebbe continuato a mentire per chissà quanto tempo.
   
 
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