Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi
Ricorda la storia  |      
Autore: Degonia    28/08/2009    0 recensioni
Mi svegliai pochi minuti dopo.
Il mondo era cambiato, ciò che vedevo era diverso, spostato.
Genere: Malinconico, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L’intera costruzione era protetta da una forte barriera magica, emanava odore di morte.
Ci avevano già provato.
Avvicinarsi era impossibile; ma non per me.
Sarei entrata ad ogni costo.
Costo che pagai con delle profonde ferite sul mio intero corpo.
Ci provai per ore senza risultato.
Sbagliavo approccio.
Piano e in silenzio mi avvicinai a quella barriera.
Chiusi gli occhi e mi inglobò.
Era questa la giusta via.
Percorsi un breve tratto, poi due rampe di scale.
Ma gli ultimi gradini erano ceduti e c’ho che ne era rimasto volteggiava nell’aria.

Giunsi nel corridoio che portava al paradiso, poi mi voltai: la scia di sangue che avevo lasciato dietro di me era perfettamente visibile anche in quell’oscurità.
Sentii alcuni passi, alle mie spalle, che scendevano le scale.
Non mi voltai più.
Quando arrivai, aprii piano la tendina di plastica bianca e lei mi guardò.
I suoi occhi scuri, vigili, morti, squadravano la mia persona.
Mi bloccai.
Le sue vesti bianche volteggiavano nel vortice d’aria creato da quella magia, i suoi lunghi capelli neri l’imitavano.
Terrore.
Lui era nel centro, immobile, inginocchiato al suolo.
Soffriva?
Questo non posso dirlo.
Il sogno nel quale lei l’aveva imprigionato probabilmente profumava di vita.
Ruppi la tendina e scavalcai il muretto.
I pochi oggetti della camera andarono in frantumi quando provai ad avvicinarmi.
Le ferite aumentavano.
Quel vento aveva la forza di mille lame che mi fecero balzare contro il muro ad ovest.
Lei teneva le mani di lui, sembrava gli parlasse.
Sembrava lo convincesse di qualcosa.
Non mi importava nulla.
Lui era mio e me lo sarei ripreso!
Urlai.
Mi rialzai e sfidai ancora una volta quel tornato.
Lì non vi era vita.
Mi ferii più e più volte, non mi fermai fino a quando non fui rimandata indietro.
Gli altri, dalla finestrella, guardavano impietriti la scena senza far nulla.
Non gliene feci una colpa.
Ma non era né il tempo, né il luogo per pensare.
Mi si oppose con tutta la forza di cui poteva servirsi, ma la volontà umana è molto più grande della disperazione.
Quando lo abbracciai era gelido.
Un cadavere sarebbe stato molto più caldo.
La pelle bianca non dava segni di vita, eppure rimaneva saldo nella sua posizione.
Dovevo farlo tornare!
Per quanto lei continuasse ad urlare, per quando le mie ferite continuassero a versare sangue, non mi sarei mai tirata indietro.
Ma lui non si muoveva, non mi abbracciava.
I suoi occhi scuri guardavano davanti a se nel vuoto, probabilmente vedevano qualcosa, sicuramente era in un luogo che io non potevo vedere. E lei era con lui!
Decisi allora di fare qualcosa che lei non avrebbe potuto fare.
Lo baciai.
Il vortice si strinse attorno a noi e poi divenne fuoco.
Ne percepii perfettamente il calore, mentre lei veniva scaraventata fuori dal suo incubo di pace.
La guardai.
La bambolina appesa al muro cadde.
La mia pelle divenne un tutt’uno con il sangue versato, il vortice piano, si stava placando e la stanza stava riprendendo le sembianze conosciute.
Chiusi gli occhi abbandonandomi all’aria rarefatta di un tempo.
Caddi e sbattei la testa contro il pavimento.

Mi svegliai pochi minuti dopo.
Il mondo era cambiato, ciò che vedevo era diverso, spostato.
Vidi lui che abbracciava il mio corpo.
Piangeva.
Capii.

--

Non c’entra dove sono morti e neanche dove sono vissuti.
E’ molto più semplice di così.
Vogliono solamente stare vicino a quello che hanno amato.
E’ questo che li trattiene qui.
E’ questo che vogliono.
(Fragile - Film)



Degonia
26-08-2009 // 19.57

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi / Vai alla pagina dell'autore: Degonia