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Autore: Mahlerlucia    05/04/2021    4 recensioni
... Ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano
cosa importa se sono caduto se sono lontano...
(Fabrizio De Andrè – “Hotel Supramonte”)
[Bokuto x Akaashi || *Everyday is the BokuAka day*]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Keiji Akaashi, Koutaro Bokuto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Anime/Manga: Haikyuu!!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life
Rating: verde
Avvertimenti: Missing moments, Spoiler!
Personaggi: 
Kōtarō Bokuto, Keiji Akaashi
Pairing: #BokuAka
Tipo di coppia: Shonen-ai
Numero di parole: 500



 
 
Sunday morning



 
Bokuto si svegliò assieme al primo raggio di sole del mattino, come consuetudine.
Si voltò dalla parte opposta e ritrovò l’unica ragione per cui aveva deciso di sospendere la sua routine agonistica, salire sul primo aereo disponibile ed essere dall’altra parte del mondo in un batter di ciglia.

Akaashi gli stava dando involontariamente le spalle, dormendo di una stanchezza che aveva lottato contro quei pensieri negativi capaci di prendere il sopravvento durante le prime fasi del suo dormiveglia.
Pensava al suo lavoro, alle parole che avrebbe dovuto usare per scusarsi con il suo capoufficio e con Udai.
Come in un film innanzi al quale chiunque si sarebbe limitato a sospirare provando un pizzico di sana invidia per la protagonista di turno, non avrebbe di certo potuto prevedere che il suo compagno potesse ideare una pazzia tale da condurlo dall’altra parte del mondo nel giro di poche ore.
Eppure... in cuor suo sapeva che non avrebbe mai potuto rifiutare quella proposta sulla quale – entrambi! – fantasticavano da diverso tempo.

Kōtarō si avvicinò a lui cercando di non far rumore, impresa tutt’altro che semplice.
Portando avanti una tremenda lotta interiore, fece quanto era nelle sue possibilità per non toccarlo, tantomeno accarezzarlo.
Eppure... l’odore della sua pelle diafana lo attirava con un magnetismo senza eguali, mentre il suono del suo respiro pesante suonava al pari della più armoniosa fra le melodie a lui note.

Lo vide agitarsi ancora una volta, l’ennesima nel corso di quella lunga nottata che sperava di aver allietato con la sua vicinanza e il suo immancabile sostegno.
Lo avvolse in vita e lo avvicinò a sé, sfregando la fronte fra le sue scapole e finendo inesorabilmente per riempirlo di baci puerili il cui unico scopo era quello di tenerlo lontano da tutti quei demoni della società moderna che ancora si permettevano di arrecargli disturbo.

“Keiji... buongiorno!”

Il giovane editore aprì i suoi grandi occhi di un verde cristallino, per poi voltarsi appena verso lui.
Gli sorrise flebilmente, appigliandosi alla sua mano e intrecciando le lunghe dita alle sue, sempre pronte ad accoglierle.

“Buongiorno, Kōtarō! Come siamo mattinieri...”

“In realtà sono quasi le sette!”

Dopo aver palesato un’espressione tutt’altro che concorde a ciò che era stato appena affermato, non riuscì a trattenere una breve risata liberatoria. Per quanto si fosse sempre dimostrato ligio al dovere, puntuale e affidabile, non aveva ancora interiorizzato il piacere di svegliarsi prima di un certo orario, specie se non vi erano motivi pratici che l’obbligassero in tal senso.

“D’accordo. Che ne dici di dormire ancora un po’?”

Kōtarō avrebbe tanto voluto rispondere con un perentorio “no”, ma non osò.
Come avrebbe potuto?
Preferì vendicarsi con uno dei suoi soliti attacchi di solletico, ben conscio di quanto Keiji ne soffrisse. Era il prezzo da pagare per avergli sottratto del tempo prezioso e per vederlo al contempo sorridere.
Sorridere del sorriso più bello del mondo.

“Va bene, Keiji.”

Gli diede un ultimo bacio sulla guancia prima di lasciarlo nuovamente tranquillo.

Domenica mattina.
Parigi poteva attendere ancora un po’.
 
 
 
 
Sunday morning, brings the dawn in
It's just a restless feeling by my side
Early dawning, Sunday morning
It's just the wasted years so close behind


Watch out, the world's behind you
There's always someone around you who will call
It's nothing at all... 










 

Angolo dell'Autrice


Ringrazio in anticipo tutti coloro che avranno voglia di leggere questa mia piccola flashfic! :)

5 aprile 2021: Everyday is the BokuAka day, not just today!
Parto dal presupposto che in un primo momento volevo scrivere qualcosa di più corposo, per poi decidermi a focalizzarmi sul frangente mattutino. Come sempre devo ringraziare i/le fanartist e le loro meravigliose opere dato che ben due art a tema “risveglio after sex” hanno caldamente ispirato questa flashfic.

Parigi, domenica mattina.
Bokuto in pratica sequestra Keiji in preda a un periodo di forte stress lavorativo (ebbene sì, siamo nell’ultimo arco narrativo del manga). Lo porta di punto in bianco a Parigi e dopo una serie di discussioni finiscono per fare quello che è giusto che facciano. :)
Peccato solo che gli strascichi emotivi decidano di non lasciare in pace il nostro Keiji nemmeno nel sonno, riacciuffato a fatica solo poche ore prima che Kōtarō venisse ad interromperlo in cerca di attenzioni. XD

La canzone da cui ho preso il titolo e di cui riporto strofa e primo ritornello è la celebre ‘Sunday Morning’ dei The Velvet Underground & Nico.
Il testo è scritto in terza persona, al tempo passato e il point of view prevalente è quello di Bokuto.

Grazie ancora a chiunque passerà di qua. **

A presto,

Mahlerlucia

 
 



 
   
 
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