Quasi amore

 

 

È quasi giorno, quando un’espressione nuova di Draco Malfoy la urta. Due tavolini vuoti tra loro, un bicchiere ambrato davanti alla bocca e i ricci scomposti non gli nascondono il suo turbamento.

Sorseggia e scruta, deglutisce e ammicca.

«Anche l’irreprensibile Granger si abbandona all’alcol?»

Il Firewhisky lungo la gola non brucia quanto le sue mani su un polso, che azzardano un’audacia che un tempo non si sarebbe permesso. Stringe e provoca.

«Persino un’eroina della Seconda Guerra prova la solitudine di una notte fuori casa?»

Il Paiolo Magico a quell’ora è più silenzioso di quanto la sua mente esausta possa sopportare. Perciò, a fare rumore, sono due bocche che finiscono incollate.

 

 

 

È quasi casa, il suo corpo, dopo giorni a esplorarne rilievi e avvallamenti, sospiri e sussurri.

Ha creduto di poter abitare le braccia di un amico innamorato, ma quando lui le ha impiegate per circondare il torace di un’altra donna, lei si è stretta tra le proprie e ha frenato le lacrime.

Se è Malfoy a tenerla, con la foga di un imprevisto, le lascia libere. Una mano scivola a celare una macchia sbiadita, ormai innocua, sulla pelle candida.

«Ti voglio.»

Se il corpo di un amico è un’abitazione a cui sono crollate le fondamenta, quello di un antico nemico le offre un’ospitalità discorde da quella pianificata – e la desidera.

 

 

 

È quasi amore, dopo mesi di attenuanti invocate sulla pelle nuda, di una conoscenza insospettabile che concede attenzione e reclama leggerezza.

Era quasi amore, l’altro – adesso lo sa, perché in guerra sbocciano sentimenti improvvisati nutriti dalla minaccia della fine.

Mesi di scuse vane, parole imploranti, perdono negato. Se fosse stato amore, non ci sarebbe stato tradimento: Hermione ne è convinta.

Poi Malfoy – Draco, ora – riserva la sua gelida sagacia a un’intrusione indesiderata di Ron e lei lo fissa ammaliata. Non voglio averci più niente a che fare, gli ha detto, e lui si è premurato che fosse così – per lei.

È quasi amore – e intende studiare, diligente, se possa diventarlo.

 

 

 

 

Note:

Questa breve storia in tre drabble è stata un po’ improvvisata per il giorno 6 dell’iniziativa “Apri le challenge” indetta da Gaia Bessie su Facebook. Il prompt è la citazione “È quasi giorno, è quasi casa, è quasi amore”, tratta da Generale di Francesco De Gregori.

Il mio amore per la precisione mi impone di far notare che ognuna delle drabble è costituita da 110 parole.

Vi ricordo che potete trovarmi anche su Facebook e Instagram.

Grazie per la lettura e alla prossima!

Legar