Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: Mary 95    06/04/2021    0 recensioni
Salve a tutti. Ho letto molte storie riguardanti Ranma così ho deciso di provare a scriverne una. La storia è ambientata dopo la conclusione del manga. Ranma e Akane sono sposati da cinque anni, gestiscono insieme la palestra e hanno un figlio di quattro anni Yuri. Le loro esistenze scorrono tranquille finchè un drammatico e inaspettato evento non è destinato a sconvolgerle.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Nuovo personaggio, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
In un primo momento gli era sembrato che il colpo del leone avesse preso in pieno Yuri, invece era riuscito ad evitarlo inizialmente non aveva capito come ma poi vide Ranma, con lo sguardo carico di rabbia fisso su di lui e consapevole di avere di fronte l'assassinio di Akane. Il ragazzo intanto si stava rimettendo in piedi a fatica, Mei gli andò vicino per sostenerlo si sentiva più tranquilla adesso che c'era Ranma non l'aveva mai visto lottare ma era sicura che lui avrebbe sconfitto Ryoga. Ranma intanto fece segno ai due ragazzi di allontanarsi, Yuri però non voleva saperne di abbandonare lo scontro, "stai indietro ti ho detto" gli ordinò un'altra volta , "capisco quello che provi ma non è un'avversario contro cui puoi farcela, non preoccuparti non mi lascerò sconfiggere" cercò di rassicurarlo nonostante fosse ancora arrabbiato con lui per non avergli detto nulla ed essersi messo in pericolo, Yuri allora malvolentieri obbedì. Dall'altra parte comunque Ryoga era piuttosto malconcio, a causa dei colpi che aveva ricevuto dal ragazzo sommati all'aver utilizzato il colpo del leone che gli portava via molte energie, si era infatti pentito di essere ricorso a quella tecnica. A questo punto si rese conto che l'unica cosa che gli occorreva fare era convincere Ranma a rinviare lo scontro, stringendosi un braccio dolorante con la mano gli disse "come puoi vedere Ranma, sono conciato piuttosto male è in gamba quel bamboccio, anche se non sarebbe mai riuscito a sconfiggermi se non fossi arrivato tu, a questo punto non ti sembra il caso di rimandare di qualche giorno il nostro scontro?" si fermò un attimo, poi aggiunse "non sarebbe nemmeno giusto affrontarci adesso non sarebbe uno scontro alla pari", Ranma ci pensò su un attimo poi gli disse "anche se muoio dalla voglia di prenderti a calci, come dici tu non sarebbe in questo momento uno scontro alla pari, io invece voglio combattere quando sarai nel pieno delle forze così avrò maggiore soddisfazione quando ti sconfiggerò" gli assicurò Ranma "sei molto sicuro di te come sempre" gli disse Ryoga ridacchiando "ti suggerisco invece di non fare tanto lo spavaldo perchè sarò io a vincere stavolta, tra qualche giorno ti farò sapere il luogo e l'ora dove combatteremo" aggiunse poi prima di sparire. "Ma come lo lasci andare via così?, non dovevi accettare le sue condizioni chi ti garantisce che davvero si rifarà vivo potrebbe solo averne approfittato per scappare" sbottò Yuri incapace di trattenersi non riusciva ancora a credere che suo padre gli aveva davvero permesso di andarsene "non ti preoccupare si rifarà vivo adesso nella sua testa c'è solo il desiderio di riprendersi e combattere" gli assicurò. Il ragazzo sperava che avesse ragione nonostante ciò rimase dubbioso, si avviò quindi verso casa affranto assieme al padre e a Mei. Una volta a casa, vennero presi d'assalto, i suoi nonni infatti volevano sapere cosa diavolo era successo, Ranma riuscito ad ottenere un pò di calma spiegò a loro tutto quello che era successo, "COME SAREBBE A DIRE CHE HAI LASCIATO ANDARE L'ASSASSINO DI AKANE?" gli chiese allora Soun dopo essersi lievemente ripreso dallo shock di scoprire che l'uomo che da sei anni viveva in casa sua si occupava della palestra ed era per giunta amico di sua figlia fosse proprio il suo assassino, con la rabbia provocata da quest'ultima rivelazione aveva anche assunto le sembianze di un mostro di antiche stampe giapponesi, Yuri non aveva mai visto niente del genere e per poco non gli venne un colpo, Ranma invece non si scompose assicurò infatti i presenti dicendogli "so quello che faccio Ryoga mi farà presto avere sue notizie, presto avrà la punizione che merita per tutto quello che ci ha fatto" calò dunque il silenzio, tutti loro avevano piena fiducia nelle capacità combattive di Ranma nonostante a parte Yuri non lo vedevano in azione da molto tempo anche se lui aveva sempre sostenuto di aver continuato ad allenarsi, mentre di Ryoga sapevano per certo che era molto migliorato nel corso del tempo. Ranma comunque non ritenne necessario allenarsi nell'attesa che si facesse sentire, voleva arrivare allo scontro ben riposato. Trascorse qualche giorno prima che Ryoga si facesse vivo, Yuri si era convinto che aveva solo bleffato e ormai chissà dove era finito, fino a quando una mattina passò a casa loro un ragazzo che consegnò un messaggio a Ranma. L'uomo spiegò il foglio e lesse le poche righe: si sarebbero affrontati l'indomani in area rocciosa ad ovest di Nerima alle dieci,rilesse ancora una volta il messaggio, era diverso dagl'altri che era solito inviargli, non nella forma, ma sapeva che stavolta lui sarebbe stato presente non come quando decideva di sfidarlo e puntualmente sbagliava strada o raggiungeva il luogo prestabilito dopo settimane. Si preannunciava come uno scontro molto duro, che nulla aveva a che vedere con i precedenti. Non si sentiva nemmeno volare una mosca, tutti i presenti erano preoccupati, Yuri dopo aver letto rapidamente il messaggio avendo sbirciato da sopra la sua spalla gli chiese "vuoi che venga con te?", "non è il caso, devo andare da solo non preoccuparti me la caverò" rispose al ragazzo, ma si rivolse anche a Soun e ai suoi genitori. Si mise allora in viaggio, di mattino presto senza troppi problemi raggiunse il luogo prestabilito, non si era sbagliato Ryoga se ne stava lì seduto su una roccia con un ginocchio piegato e il gomito poggiato sopra, stava contemplando il ruscello che stava sotto di lui, "che te ne pare del luogo che ho scelto per il nostro scontro?" gli domandò non appena lo vide, rimettendosi in piedi e fronteggiandolo. Ranma si guardò intorno c'erano alte montagne, formazioni rocciose, da lontano sentiva anche il rumore di una cascata, non rispose alla domanda di Ryoga ma gli disse " perchè hai fatto una cosa così orribile? perchè hai ucciso Akane?, lei ti ha sempre ritenuto suo amico, come me del resto. Abbiamo avuto parecchie incomprensioni in passato ma ho sempre creduto che ormai avevamo appianato le nostre divergenze. Cosa diavolo ti è passato per la testa maledetto?", "appunto tu credevi di aver appianato le nostre divergenze perchè ti faceva comodo pensarlo" si fermò un attimo mordicchiandosi le labbra poi continuò " gli altri vostri pretendenti quando l'hanno scoperto se ne sono fatti una ragione e sono andati avanti ma loro avevano qualcosa o qualcuno che li avrebbe aiutati a superare la delusione, io cosa avevo invece? gli unici obiettivi che avevo erano sconfiggere te e sposare Akane, ma ho fallito su tutti i fronti. Allora mi sono fidanzato con Akari, era una ragazza adorabile ma c'era un problema: non era Akane, "non hai mai pensato invece a quello che voleva lei?, tu non te ne rendi nemmeno conto ma il tuo non era affetto era solo ossessione. Queste parole fecero indigniare l'eterno disperso, non replicò nemmeno a quello che gli era stato detto ma si lanciò subito contro Ranma. Cominciò a colpirlo con una serie di pugni sempre più rapidi, faceva fatica a schivarli, "avanti che ti prende, so che sai fare di meglio" gli disse colpendolo con un calcio e spedendolo al suolo, Ranma atterrò in piedi e partì all'attacco con la versione modificata della tecnica delle castagne. L'ultimo pugno di Ranma spedì Ryoga in acqua, "fantastico" pensò, non aveva idea se il suo avversario fosse guarito dalla sua maledizione, in caso contrario si sarebbe dovuto procurare dell'acqua calda, non poteva mica combattere contro un porcellino!, anche se non riusciva a comprenderne il motivo gli era sembrato di avergli visto l'ombra di un sorriso mentre cadeva. Attese un poi ma lui ancora non riemergeva,(era sicuro infatti che il loro scontro era ben lontano dalla conclusione) poi dall'acqua iniziarono a salire delle bollicine finchè non emerse qualcosa; decisamente più grande di p-chan ma non era neanche Ryoga, si trattava invece di un lupo e di grosse dimensioni. "Ma che diavolo sta succedendo?" si chiese Ranma ad alta voce, l'animale intanto avanzava minaccioso, si accorse che al collo aveva la bandana di Ryoga, doveva essere lui per forza, solo che non capiva perchè si era trasformato in quel modo. Non ricordava affatto che esistesse una fonte del genere tra quelle presenti alle sorgenti di Jusenkyo. Ryoga in queste nuove sembianze, gli balzò addosso all'improvviso Ranma perse l'equilibrio e cadde a terra, iniziò quindi a morderlo e graffiarlo, si difese come meglio poteva da quell'inaspettata furia, riuscì a evitare che lo mordesse sul collo e se lo scrollò di dosso. Lo colpì con un calcio in pieno muso ma quello nemmeno lo sentì, le cose si stavano mettendo male per Ranma, si rese conto che per riuscire a vincere avrebbe dovuto trovare al più presto dell'acqua calda per farlo tornare normale. Intanto faceva sempre più fatica a tenerlo a bada, il lupo era ripartito all'attacco, facendolo finire ancora una volta a terra con una zampata, gli lacerò la casacca mordendolo sulla schiena, Ranma si rigirò, raccolse un pò di terra gliela lanciò sugli occhi, approffittando di averlo momentaneamente accecato si allontanò. Doveva trovare dell'acqua calda, la stava cercando da un pò quando ebbe finalmente un colpo di fortuna, era riuscito infatti a trovare una sorgente di acqua calda, adesso l'unica cosa da fare era attirare lì Ryoga. Il suo avversario però gli aveva risparmiato la fatica era infatti proprio alle sue spalle, Ranma non se ne accorse in tempo e venne morso al braccio, riuscì a fatica a spedirlo a terra con una serie di gomitate. Sanguinava copiosamente ma non poteva arrendersi, doveva farlo tornare normale. Si avvicinò con l'intento di scaraventarlo in acqua, però l'animale si era già ripreso, Ranma evitò di essere ancora colpito e gli balzò in groppa. L'animale tentò in ogni modo di scrollarselo di dosso, lui però tenne duro e lo colpì nuovamente agli occhi stavolta con i pugni, finì quindi a terra, allora il lupo disorientato tentò nuovamente aggredirlo, Ranma si allontanò ma non fu abbastanza rapido tanto che l'avversario gli schiacciò la caviglia. Sentì un doloroso crack doveva essersela rotta, faticosamente allora strisciò verso la sorgente sperando di attirare la bestia che parzialmente ripresasi si lanciò nuovamente contro di lui finendo così nell'acqua calda che lo fece immediatamente tornare normale. Rimasero lì distesi per qualche minuto a riprendere fiato sfiniti, le ferite di Ranma erano comunque molto più gravi, fu Ryoga infatti a riprendersi per primo era furioso, l'arma che credeva gli avrebbe fatto vincere lo scontro aveva fallito. Colpì l'avversario con dei calci e lo costrinse a rimettersi in piedi, Ranma zoppicava vistosamente doveva inventarsi subito qualcosa non poteva permettergli di trasformarsi ancora. Gli venne in mente la tecnica perfetta che avrebbe potuto usare: il colpo del drago volante, che tanti anni prima gli era stata insegnata dalla vecchia obaba, e che proprio su Ryoga aveva usato per primo. La ricordava ancora alla perfezione, doveva muoversi a spirale e limitarsi a schivare gli attacchi del nemico, la rabbia di Ryoga era così forte che avrebbe permesso al colpo di essere potente, iniziò quindi a muoversi a spirale, la caviglia gli faceva male ma non poteva fermarsi, evitava i violenti colpi di Ryoga, che schiumava di rabbia tanto da non accorgersi di nulla "meglio così" pensò Ranma. Raggiunsero quindi il centro della spirale, e qui sferrò il suo colpo che scaraventò Ryoga diversi metri lontano, dopo di ciò Ranma crollò a terra esausto. Aveva vinto, nonostante in quel momento fosse fisicamente distrutto, non capì nemmeno come ma trovò comunque la forza di rialzarsi e avvicinarsi al suo avversario. Giaceva immobile a terra , "cosa aspetti?" gli chiese con un filo di voce, "non mi dai il colpo di grazia?" senza dire nulla si chinò su di lui e l'afferrò per un lembo della maglia caricando il pugno, il viso di Ryoga nel frattempo si era imbrattato del sangue del suo avversario, Ranma rimase immobile un secondo che gli parve eterno; chiedendosi perchè mai avrebbe dovuto avere pietà della persona che aveva ucciso sua moglie e tradito la sua amicizia? in fondo se fossero stati nella posizione opposta sicuramente lui non avrebbe esitato. Stava quasi per sferrargli un altro colpo ma poi si fermò, non poteva farlo, era riuscito a vincere lo scontro e a fare giustizia ad Akane, Ryoga sarebbe stato arrestato e avrebbe avuto la punizione che si meritava, inoltre lui non poteva lasciare Yuri da solo, il ragazzo aveva sofferto abbastanza.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: Mary 95