La creatura silenziosa

La donna fuori di sé non voleva discutere di nuovo con lui. Aveva cercato in tutti i modi di liberarsene ma non aveva più idee sul come fare. Da che l’aveva conosciuto le si era attaccato e la seguiva dappertutto. Inizialmente sembrava un angelo ma presto si era rivelato un diavolo. La gente non la capiva, pensava ci fosse qualcosa che non andava con lei.
Aveva imparato velocemente a non farsi vedere mentre piangeva disperata. Cercava di mantenere sempre una facciata di serenità e calma anche se bastava guardarla in volto per capire che le cose stavano in tutt’altro modo. Bastava averla conosciuta prima di lui e si sarebbe visto facilmente come l’incontro l’avesse cambiata inesorabilmente. Era una persona allegra e gioiosa, piena di vita e sempre disposta a divertirsi, questo dicevano di lei guardando come aveva finito per ridursi.
Lei non sapeva più come uscire da quella situazione, si trovava lì bloccata senza via di fuga. Vedeva la sua immagine dappertutto, per le vie, nelle vetrine dei negozi. Sembrava non esserci luogo in cui potesse sentirsi al sicuro. Non poteva sfuggirgli in nessun modo, nessuno, tranne forse uno. Sì, pensandoci c’era una soluzione, l’unica che però lei non voleva prendere. Porre fine alla sua vita. Lei ci teneva troppo a vivere, ma in fondo si diceva che la sua tutto era tranne che una vita ormai.
Un pomeriggio stava discutendo per l’ennesima volta con lui mentre camminava per strada. Non ce la faceva più, sentiva che era arrivata al culmine. Vide che era arrivata su un ponte e capì, quello era il suo segno, all’improvviso gli volse le spalle, scavalcò il parapetto e si buttò prima che lui potesse dire qualsiasi cosa. Il volo durò il tempo di sentire il vento sul volto, poi lo schianto e da lì più nulla.
La polizia e l’ambulanza furono chiamate immediatamente dalla gente che la vide lanciarsi di sotto. La recuperarono ma era morta sul colpo. Furono ascoltate le persone che la videro lanciarsi per capire come fosse andata la vicenda e tutte riferirono la stessa storia. L’avevano vista camminare nervosa mentre parlava concitatamente a voce alta, quasi urlando, come se ci fosse qualcuno accanto a lei ma era sola. E poi la videro scavalcare il parapetto e buttarsi.