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Autore: May Jeevas    08/04/2021    2 recensioni
"Non sai perché, non capisci perché ma senti quasi un legame. Qualcosa che non andava dimenticato, qualcosa che dovresti sapere. Sai benissimo che la tua insolenza può costarti caro, lo vedi negli occhi di Pierce. Le sue parole sono gentili, ma è un discorso che ha già fatto più volte. Sai che stai mettendo alla prova la sua pazienza."
Il capitolo due è un finale alternativo slash. Se la cosa vi turba o altro, skippatelo pure.
Rating Arancione per una scena nel secondo capitolo, solo per precauzione.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James ’Bucky’ Barnes, Steve Rogers
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Non combatterò con te.”
Lascia cadere lo scudo. Grosso errore. Ora è più vulnerabile e non si può difendere.
Lo guardi in volto, curioso. Questa Missione è strana. Ricambia anche lo sguardo, e ti fissa negli occhi con un’espressione che fatichi a identificare. Vorresti distogliere lo sguardo, ma non riesci. Quasi come se una forza vi tenesse legati.
“Tu sei la persona che ho amato e che amo di più al mondo”
Lo sussurra, ma le parole risuonano come se le avesse urlate.
Te ne senti travolto, e ti senti perso.
No.
Non va bene. Un’arma non si deve comportare così.
E le Missioni provano solo terrore e odio per lui. Quest’uomo è solo un bugiardo che vuole mandarti fuori uso nella speranza di sopravvivere.
Indurisci lo sguardo. E’ ora di finirla. Ti prepari a caricare.
Anche la persona di fronte a te cambia postura come se si preparasse ad attaccare.
Bene, almeno ha finito di parlare.
Attacchi nello stesso momento in cui attacca lui. Sei troppo lento, senti le sue braccia avvolgerti il collo e cerchi di divincolarti, ma la presa è troppo forte.
E poi le sue labbra sono sulle tue.
Rimani immobile. Non riesci a reagire, non sai come reagire, niente ti ha preparato a questo.
Tutto nella tua testa grida che è sbagliato. I baci non sono per le armi, questa tenerezza, questo calore che Steve (come fai a sapere il suo nome?) sta cercando di trasmetterti con disperazione non sono consoni…
Ma allora… se è tutto sbagliato… perché stanno nascendo delle emozioni devastanti dentro di te? Il tuo programma dice che non devi, ma non puoi fare a meno di provarle, non puoi combatterle…
Forse non vuoi nemmeno.
Perché una parte di te, una parte dimenticata e messa a tacere per troppo tempo, sussurra che questo bacio è giusto, perfetto. Come se la tua mente avesse dimenticato ma il corpo no, e a dimostrazione di questo senza nemmeno rendertene conto, come se fosse quasi naturale per te, ricambi il bacio. Accogli queste sensazioni nuove. Ti spaventano, ma allo stesso tempo non ti sei mai sentito così al sicuro come in questo momento. Le tue braccia circondano la vita dell’uomo artefice di questa confusione e lo stringi a te.
Dio se ti era mancato tutto questo.
Senti che il bacio viene interrotto e devi reprimere un sospiro frustrato e deluso. Steve appoggia la sua fronte sulla tua (l’ultima volta eri tu più alto.) e sospira, non riuscendo a trattenere un singhiozzo. Apri gli occhi e vedi che una lacrima sta solcando la sua guancia sinistra, la bocca ancora socchiusa.
Non è strano che le Missioni piangano, ti ricorda il programma.
Ma il ragazzino di Brooklin non deve piangere, dice l’altra voce, sempre più forte e decisa, e sai che ha ragione.
“Steve..?” riesci a mormorare, prima che la testa ti esploda.

Steve ti sta fronteggiando con gli occhi che mandano saette. Sai che vuole essere minaccioso, per questo cerchi di non sorridere davanti alla sua rabbia.
Non pensare che ti permetterò di giocare con i suoi sentimenti come fai con tutte le altre, James!” Sai che quando usa il tuo nome è davvero furioso e che non basterà qualche parola per calmarlo. Il problema è che non capisci ik motivo della sua rabbia.
Steve, sei stato tu a presentarmela, se era così che ti sentivi perché non me lo hai detto subito? Non è niente di serio, se vuoi provarci tu non mi dà fastidio.” esordi, un tentativo di calmarlo.
Un tentativo andato a vuoto, visto che i suoi occhi si assottigliano ancora di più e non ti stupirebbe vedere uscire fumo dalle orecchie.
E’ tutto un gioco per te, vero? Non va bene per te, quindi la passi tranquillamente a me! Cos’è, sono buono solo per i tuoi scarti?!”
Okay, questa è nuova. Questo rancore non nasce oggi, capisci, lo porta dietro di sé da tempo. Vedi che sta avendo un attacco di asma, cerca disperatamente l’inalatore con movimenti frenetici senza risultato.
Metti una mano in tasca, prendendo quello che porti sempre con te, giusto per precauzione. Glielo lanci, lui lo prende al volo. Lo sguardo è ancora furente, ma almeno non è così testardo da non accettare il tuo aiuto. Inala e respira profondamente, forse anche tranquillizzandosi. Almeno, lo speri.
Una volta ripreso a respirare sembra calmarsi, ma il corpo comincia a tremare, e gira la testa, nascondendo il viso.
Steve?” provi. Non vuoi che si chiuda, non con te. Qualsiasi cosa sia che ha tenuto dentro, deve essere consapevole che può parlarne con te. Che sei, che sarai sempre lì per lui.
Avete un legame così profondo che niente riuscirà a scalfirlo.
Senti, non ho mai avuto intenzione di ferirti o di farti sentire come qualcuno… insomma, non voglio che ti senta come se ti dessi i miei scarti.” l’ultima parola quasi la sussurri tanto sembra sbagliata.
Buck.” nonostante abbia usato il tuo soprannome il tono è ancora tagliente. “Non avrei dovuto dire quelle cose. Non le penso.” Sembra sincero. Ma allora, qual è il problema?
Okay.” cominci, azzardando un passo verso di lui. “Allora… mi spieghi cosa c’è che non va? Perché ho capito che da un po’ sei strano. E ho voluto lasciarti del tempo, ma questa esplosione…”
Bucky, tu cosa vedi nel tuo futuro?” è una domanda secca e sparata senza preavviso. E la risposta che sale su dal cuore deve essere repressa Te, nel mio futuro vedo te. Il resto non conta ,cercando di capire perché quella domanda, perché adesso.
Beh, ora come ora andare in guerra sembra sia inevitibile…” provi, ma figurati se abbocca.
Intendo dopo la guerra, Buck. Progetti a lungo termine.”
E ancora, la risposta sincera scalpita nel tuo petto, urla di uscire. Sempre più difficile da domare.
Non capisco dove vuoi arrivare, Steven.” Oh, fantastico, sei andato sul passivo aggressivo. Adesso sì che si risolverà tutto, imbecille!
Sei sempre in giro a provarci, una ragazza diversa una settimana come media. Nessuna relazione stabile. Tra poco probabilmente ti chiameranno per andare in Europa a combattere. Molti dei nostri conoscenti hanno già una famiglia che gli aspetta a casa una volta finita la guerra. E io non voglio che tu sia costretto a… che io ti costringa a...” i suoi occhi saettano nei tuoi, spaventati come se avesse detto troppo.
Oh. Oh…
Stupido, stupido Steve.
Ti avvicini e lo abbracci. Lui tenta una futile resistenza, ma poi si abbandona, e tu lo stringi forte, il suo viso appoggiato alla tua spalla.
Non vuoi che io sia costretto a ritrovare solo te al mio ritorno? Vorresti qualcosa… di meglio, per me?” sussurri al suo orecchio, l’assurdità di questa affermazione ti fa quasi ridere.
Non prendermi in giro, Buck. Io non sarò un peso da portarti in giro per tutta la vita. Tu meriti…”
Io merito te.” sentenzi. Non ti importa se ti sei spinto troppo oltre, non importa se capirà cosa provi, se ti odierà… ormai non importa. Per nessun motivo Steve deve sentirsi privo di un qualsiasi valore. “Io non voglio altro che te al mio ritorno.”
Il corpo minuto tra le tue braccia di divincola e si distanza lo spazio sufficiente per guardarti negli occhi, studiandoti, come se volesse capire se stai mentendo o no.
Quella sensazione scalpitante nel petto prende controllo delle tue azioni e intrappoli le sue labbra nelle tue. E’ un bacio casto, quasi a chiedere il permesso. Senti la sua bocca socchiudersi, e non hai bisogno di altro. La fai tua, ne lambisci la lingua, giocandoci, e Steve ricambia. Un bacio in cui tenerezza e sentimenti puri si trasformano velocemente in passione e desiderio, creando un altalena di emozioni che nessuno dei due intende rompere. Scambi di saliva bollente che mandano in tilt il cervello.
Ci sarà tempo per le spiegazioni. Ma adesso i loro corpi vogliono quello che è stato negato loro per tanto, troppo tempo.
Steven Grant Rogers…” Boccheggi, cercando di riprendere fiato. “Sei l’unica persona con cui voglio avere un legame vero.”
Lo senti sorridere sulle tue labbra. “James Buchanan Barnes” la voce roca e ansimante “sei un cretino. Quel legame è sempre esistito.”

E’ il primo ricordo che non sia solo un frammento. Che sa di vero, di puro… di te. E di voi.
Qualcosa della tua essenza, non del Soldato, non dell’Hydra, qualcosa che è rimasto nascosto nella tua mente.
La realtà crolla intorno a voi.
L’elicarro sta collassando e ti rendi conto che, ancora una volta, le spiegazioni sono rimandate. Rompi l’abbraccio, ma gli prendi la mano. Contatto umano che per così tanto tempo ti è stato negato, ma sei grato che il primo sia proprio con Steve.
“Rimandiamo il tutto a quando non siamo più in pericolo di vita?” tenti di scherzare. Hai la sensazione che una volta ti piaceva.
Mentre fuggite dall’elicarro pensi che in realtà tutto questo sia assurdo. Lo voce dentro te è cresciuta e hai recuperato un poì della tua identità, ma… Troppa confusione.
Raggiungete a nuoto le rive del Potomac. Ti siedi sulla terra bagnata, Steve si accascia direttamente.
Istintivamente, realizzi quello che hai fatto.
“Sei ferito. Devi chiamare soccorsi!”
La bolla che si era creata tra di voi fino a quel momento si rompe senza pietà.
Tu sei il Soldato d’Inverno. Un assassino ricercato in tutti i paesi del mondo.
Non puoi restare.
Guardi Steve, anche lui ha un’espressione di uno che si è appena svegliato e si è reso conto della vera situazione.
“No.” dice, convinto. “No, non te ne andrai un’altra volta. Non ti perderò un’altra volta.”
Cerchi di sorridere. E’ da un po’ che non lo fai e ti sembra strano. Non più da te.
“Sono ricercato. E non posso fidarmi della mia mente. So a malapena come mi chiamo e che tu…”
Non riesci a finire la frase.
“Non è abbastanza? Questo?” domanda, prendendoti la mano.
“Per me sarebbe tutto. Penso lo sia sempre stato.” confessi ad alta voce. Ma poi lo guardi serio. Vuoi che capisca “Ma non sono più… James Buchanan Barnes. O Bucky. Mi hanno fatto troppe cose per strapparmi via, per cancellarmi.”
E lo schifo verso te stesso risale. Ricordi di torture, di giochi di potere, di resa, di debolezza girano impazziti nella tua mente. Gridano che avresti dovuto fermarli, che non ti saresti dovuto piegare, che non sei stato abbastanza forte…
Che le tue mani grondano sangue di vittime innocenti. All’improvviso ti sembrano così sudice da non poter toccare Steve. Rompi il contatto, evitando il suo sguardo.
“Non ci sono riusciti. Oggi hai rotto quello che ti hanno fatto. O hai cominciato a farlo. E questo…” Steve ti costringe a girarti verso sé e ti prende il viso tra le sue mani. “Dimostra quanto tu sia stato forte. Non so cosa ti abbiano fatto o cosa ti abbiano fatto fare, Buck, ma qualunque cosa sia… non cambierà quello che provo per te. Niente potrà farlo. E non ti lascerò da solo. Io sono con te fino alla fine.”
Sai che dovresti staccarti. Sai che se sapesse le atrocità che hai commesso ti odierebbe. Ma non puoi. Tutto il tuo corpo brama quel contatto. Ti posa un delicato bacio sulla fronte, e Dio se vorresti credergli.
Sai che non sarà un percorso facile.
Sai che l’Hydra rivorrà la sua Arma e verranno a cercarti.
Sai che il mondo ti odierà per i crimini che hai commesso.
Ma poi ti perdi in quegli occhi azzurri, e finalmente riconosci quel sentimento, amore, e vuoi tanto crederci.
Credere che puoi avere fiducia in un legame che ha sconfitto il tempo e la morte.
Credere che c’è una possibilità di libertà.
E decidi di avere fiducia, perché l’uomo sdraiato di fianco a te ti sta dando una forza che non sapevi di avere, o forse l’avevi solo dimenticata.
Forse, James Buchanan Barnes ha ancora una possibilità di tornare alla vita.

 

 

 

Angolino di May.
Incolpo mia cugina. Abbiamo passato le vacanze di Pasqua a parlare di ship e lei che ad un certo punto fa: “Ma figurati se sono solo migliori amici!” mentre leggeva quello che è ormai il primo capitolo, facendomi pensare a questa versione della scena dell’elicarro. Quindi, ecco questo finale alternativo. Aiuto. Scritto anche questo di getto e al solito non mi convince, ma dettagli.
Al solito commenti, opinioni e critiche sono bene accetti. E se volete fatemi sapere quale delle due versioni preferite! E spero di non avervi schifato troppo con tutto questo miele e di non aver resto troppo OOC i personaggi!
Mata ne!

   
 
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