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Autore: Roberto Turati    08/04/2021    0 recensioni
Le fonti scritte sono delle testimonianze importantissime nella Storia, per capire un luogo, un'epoca e una cultura. Anche se in modo abbastanza unico, questo vale anche su ARK: questi sono i diari lasciati da diverse persone che si trovavano sull'isola preistorica per vari motivi e che hanno messo per iscritto le loro vicende, a volte incontrando gli altri autori, a volte rimanendo da soli.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Un'Isola Unica al Mondo'
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OLOGRAMMA #01

Vorrei solo che tutti stessero zitti per cinque secondi. So già che questa missione sarà un casino, lo sanno tutti. Quindi tenetevi l’iperventilazione per voi, d’accordo? Gesù.

Quando abbiamo oltrepassato quel portale nel bel mezzo del nulla, credevamo di aver visto tutto su quell’incubo bruciato e post-apocalittico di un pianeta, ma è venuto fuori che l’isola preistorica da cui hanno ideato le Arche è un posto dal clima incasinato e pieno di cristalli colossali. Alcuni pensano che questo posto sia peggio del 2150.

Ma, oggettivamente, non lo è. È florido e adatto alla vita, abbiamo equipaggiamento TEK ed Elemento di scorta e un buon numero di soldati. C’è parecchio a nostra disposizione. Tutto quello di cui ho bisogno mentre cerchiamo l’altro gruppo dell’URE è che questa gente mi dia dello spazio per farmi pensare: c’è un sacco da vedere su questa ARK.

OLOGRAMMA #02

Credo che gli altri abbiano trovato un punto decente per stanziarsi. Questa savana tra il bioma desertico e il fiume centrale di ARK dovrebbe avere tutto l’occorrente.

La mia nuova amica Di è tra i pochi che hanno argomenti interessanti quando ci parlo, quindi c’è almeno un’altra persona che non ha un attacco di panico dietro l’altro. Non che mi aspettassi del panico da una pilota dell’URE: è gente strana ma cazzuta, mi dicono.

Mentre costruiamo la base, ho messo insieme dell’equipaggiamento. Niente di troppo complicato, giusto un po’ di attrezzatura basilare che mi possa aiutare ad inquadrare meglio quest’isola: volume totale dell’area inclusa nella barriera energetica, densità della popolazione faunistica, concentrazione dell’ossigeno eccetera. Ho qualche idea su cosa mi diranno, ma vale la pena di confermare.

OLOGRAMMA #03

Alcune letture erano al di fuori delle mie stime, ma ARK è senz’altro sulla Terra. La stessa vecchia palla di polvere piena di sé, ma ancora viva e in un altro universo.

Ci avrei giurato. Secondo quello che mi ha spiegato Di, noi siamo gli umani più avanzati sull’isola. Significa che in questa dimensione non hanno mai scoperto l’Elemento e non ci sono la Federazione e l’URE a maneggiarlo male. A casa nostra, nonostante abbiamo una nave già pronta a colonizzare un nuovo pianeta, siamo ancora bloccati sulla Terra. Non per mancanza di tecnologia, solo i soliti sospetti: i politici.

A malapena riescono a gestire un pianeta insieme, figuriamoci lo spazio. Ai complottisti piace parlare di IA sovrane che ci dominano in uno scenario da incubo, ma se fossimo governati da macchine il 2150 sembrerebbe un florido paesaggio marziano, invece di quello scialbo della Terra. Non è poi così male, pensandoci bene. Voglio dire, guardate cos’è successo con gli umani al comando…

OLOGRAMMA #04

La costruzione del campo base sta procedendo bene. Di solito le cose funzionano quando ho qualche progetto su cui concentrarmi. Preferirei qualcosa di più stimolante di alloggi, stalle e il campo di forza, ma questo mi terrà impegnato per ora.

Di fatto, sono il secondo in comando qui alla base, me ne rendo conto. Nessun altro è più qualificato di me, quindi va bene, accetto il lavoro. È solo che non posso proprio sopportare di avere rotture con ogni singolo disaccordo o indecisione. Ho del vero lavoro da fare, risolvere veri problemi.

Ecco perché ho fatto sì che la Federazione mi stabilisse in quella villa di montagna, come parte del mio contratto. Il mio piccolo nascondiglio, solo con me stesso e qualunque problema mi dessero da risolvere. Era perfetto. Avevo pure un comparto audio grandioso. Almeno finché non mi hanno scelto per questa missione, ovviamente.

OLOGRAMMA #05

Ho provato a conversare un po’ con Di riguardo ai tratti unici che sto scoprendo su ARK. È una sveglia, forse più sveglia di chiunque altro abbia incontrato qui, inoltre è la prima che sa distinguere quando sto scherzando con lei e quando sto solo facendo lo stronzo.

C’è un motivo se le figure importanti della Federazione mi facevano visita solo quando dovevano assolutamente. Non importava quanto alto fosse il loro grado, non avrei mai avuto peli sulla lingua con nessuno di loro. Sapevo che dovevano farci i conti. Avevano bisogno di me.

Quindi sì, può dare fastidio avere a che fare con me, a meno che a parlarmi non sia Di. Non sarà un’ingegnera o una scienziata, ma ha un dottorato nel dire cazzate. Adoro quella rossa pazza.

OLOGRAMMA #06

Il campo base è praticamente finito e operativo, completo di un’infrastruttura funzionante, e abbiamo risorse di scorta. Parecchie.

Il suolo di ARK è traboccante di Elemento celato. Dopo solo un paio di scansioni chimiche dell’isola, ne ho rilevato praticamente a tonnellate. La superficie ne è la prova: stando alle analisi che ho fatto, tutti quei cristalli sono una speciale forma fossile di Elemento mai scoperta dalle nostre parti. Non so cosa potremmo farcene.

Non ho idea di come possa essercene così tanto. L’Elemento è ovunque nel 2150, ma per via della diffusione globale della Corruzione. Certo, nulla vieta che non possa esistere anche in altre dimensioni, quindi teorizzo che ARK sorga sopra una gigantesca vena sconosciuta. Questa quantità farebbe anche del villaggio più piccolo una metropoli da un giorno all’altro. Ma con tutte le tracce che rilevo qui, dov’è la fonte? Dovrei eseguire altre scansioni.

OLOGRAMMA #07

Ho fatto i miei calcoli. Quest’isola è un’impossibilità scientifica. È a dir poco impossibile che l’Elemento sia diffuso in ogni metro quadrato di ARK senza aver già provocato un’infestazione di Corruzione, specialmente dopo millenni di crescita ininterrotta. Dev’essere lo stesso fattore che ha accelerato il processo a ritmi allarmanti nel 2150: l’uomo.

L’Elemento è una sostanza aliena portata sulla Terra da un asteroide, una simbiosi tra un metallo organico e un micete; qualunque tecnologia basata sul TEK rilascia le spore fungine nell’atmosfera, che poi mettono radici nel suolo. È il mezzo di diffusione di tutti i funghi, ma la scala è così ridotta e consumiamo Elemento così in fretta che è praticamente trascurabile… be’, lo era prima dell’infestazione. Qualcuno su ARK deve aver favorito un picco nella proliferazione di Elemento, o non si sarebbe mai diffuso così naturalmente.

E qui sospetto subito di chiunque abbia costruito quei tre obelischi, visto che emettono lo stesso segnale del TEK. Di certo non sono stati gli indigeni: troppo primitivi.

OLOGRAMMA #08

Mi chiedo se le mie invenzioni belliche c’entrino qualcosa col diffondersi così repentino della Corruzione. C’è da dire che le applicazioni civili dell’Elemento si espandevano ogni giorno dalla sua scoperta, però. Dovrei saperlo, ho accettato di nascosto qualche lavoretto di spionaggio aziendale, giusto per vedere se scoprivo cose interessanti. Se avevano iniziato a tagliare sulla filtrazione delle spore…

No, devo fare i conti con le implicazioni. Non che sia mai stato un esempio di virtù, sapevo di star progettando morte preconfezionata, ma non avrebbe dovuto arrivare a quel punto. 

In ogni caso, per gli studi che ho fatto sono davvero colpevole del cataclisma? Ecco, c’è sempre da ricordare che mi è servito l’aiuto di Locke Terranova per farcela. Però non ho deciso io che i miei progetti sarebbero diventati le nuove armi usate in massa tutti i giorni contro gli animali corrotti.

Ci farò i conti dopo. Ho del lavoro da fare.

OLOGRAMMA #09

La situazione si è fatta spinosa per i ragazzi delle catture. Hanno già provato ad affrontare dei bestioni grossi in giro per ARK, ma ovviamente un titanosauro fa impallidire un brontosauro. Non c’è quasi confronto. Aggiungete il fatto che i sauropodi non scherzano quando si difendono ed ecco che, all’improvviso, la potenza di fuoco dei fucili TEK non sembra più niente di che.

Mi chiedo se i piani alti dell’URE sanno davvero cosa significa per i loro soldati venire su quest’isola a catturare la fauna preistorica. A seconda di come guardo alla faccenda, questo è un problema che riguarda me in più di un senso. E va bene. Se le creature enormi sono un problema, io creerò una soluzione come al solito e non lo farò ignorando chi sono. Ci darò dentro.

Sì, so io come fare. È interessante come le circostanze peggiori sono sempre il catalizzatore per le mie idee migliori.

OLOGRAMMA #10

MEK da battaglia bipedi giganti.

È il progetto della mia vita, ci lavorai con Locke per il nuovo corpo d’azione della sua IA Dreadnought. Quando ho detto a tutti che la mia grande idea era questa, non so se ho ricevuto più sguardi persi o risate nervose. Credo che quelli che ridevano sperassero che mi unissi a loro. Non l’ho fatto.

Ehi, capisco, so come sembra. Però, proprio come dicevo, se ho intenzione di essere me stesso, ce la metterò tutta. Ho progettato pazzesche armi di alta tecnologia devastanti per gli eserciti per aiutarli ad ammazzare le creature dell’armageddon, niente mi vieta di aiutare i ragazzi di Di a catturare l’animale più grande di ARK con un’arma di alta tecnologia ancora più pazzesca.

Alcuni potrebbero vederla come un’esagerazione ma, per come la vedo io, non si finisce mai di alzare l’asticella.

OLOGRAMMA #11

È venuto fuori che nessuno aveva proposte migliori, così mi sono messo all’opera. Mi sono già messo in contatto con Locke per per farmi aiutare ad elaborare gli schemi, mentre gli altri tengono da parte alcuni materiali del campo per me: il mio eroe saprà senz’altro darmi altre dritte utili anche a distanza, mentre lavora sulla Genesis.

Progettare e assemblare questi MEK sarà una delle cose più spassose che abbia mai fatto, forse la più divertente. Quando ho ideato il corpo di Dreadnought, potevo contare sui consigli di Locke, ma questi sono tutti miei. Per mia fortuna, avere una memoria eidetica signifca che posso basarmi su tutto quello che ho mai imparato sulla robotica, quindi non sto partendo da zero.

Inoltre, è questo il mio vero amore. Dicono che fissarsi di continuo su un grande progetto sfianca chiunque, ma per me è come un idromassaggio in un pozzo di Lazzaro. Io vivo per questo.

OLOGRAMMA #12

I progetti finali per il MEK sono completi. Su consiglio di Locke, basandomi sulle abilità e l’esperienza dei nostri potenziali piloti, ho deciso di enfatizzare la spada energetica come la sua arma primaria e di investire meno nella precisione del cannone TEK.

Questo è solo il modello di base, comunque. Ogni MEK ha uno spazio modificabile in cui l’equipaggiamento può essere scambiato per adattarsi alle tendenze del pilota e ai parametri della missione. C’è uno scudo reattivo a cupola per proteggere la squadra e forzare lo scontro ravvicinato, un cannone d’artiglieria per supportare la retroguardia e lanciamissili montati sulle spalle quando si ha solo voglia di dire “all’Inferno quella cosa in particolare”.

Solo questo ne fa valere la pena dello sforzo, ma non sono ancora arrivato al meglio…

OLOGRAMMA #13

Ho progettato questi MEK per usare al meglio le risorse che i ragazzi di Di mi hanno affidato, quindi mentre da soli sono delle devastanti macchine da combattimento, insieme sono più della somma delle loro parti. E lo intendo in senso letterale: ho i materiali per costruirne quattro, ma quando sono tutti vicini, possono fondersi in un MEK ancora più potente. Un MegaMEK, se volete, simile a Dreadnought. Con questi, le Forze Armate dell’URE e della Federazione stermineranno molto meglio le bestie corrotte quando brevetterò tutto quanto.

L’idea mi è venuta mentre indagavo su quegli antichi teletrasportatori in rovina che collegano ARK ad altre nove dimensioni, tra cui la nostra. Invece di assemblare fisicamente i MEK come i tasselli di un mosaico, li combino al livello atomico col teletrasporto. È il mio capolavoro, la macchina da lotta definitiva, col reattore ad Elemento più efficiente e la spada energetica più potente mai costruiti. Nessun animale preistorico di quest’isola avrà speranze di competere con questo, non importa quanto è grosso.

Questo finché trovo dei piloti che sappiano maneggiarli, perlomeno.

OLOGRAMMA #14

In poche parole, Di è l’unica persona in tutto questo squadrone che abbia esperienza nel pilotaggio, così io e Locke ci siamo concentrati sul rendere i comandi più accessibili che potevamo.  

Ho optato per un’integrazione fra un collegamento neurale e giroscopico, sensori dei movimenti dell’intero corpo per ciò che chiamo “pilotaggio di livello Beta”. In pratica, una volta che sono connessi, il MEK imiterà i movimenti del pilota e un sistema automatizzato gestirà i dettagli complicati.

Ma siccome non posso proprio farne a meno, ho anche aggiunto un assortimento di quadri di comando dalla luce intensa e una connessione più forte al sistema nervoso per il pilotaggio di livello Alfa. Questo offrirà un controllo raffinato su ogni parte del MEK, ma ci vuole un pilota come Di per usarlo. Però non ce la faccio proprio a costruire una macchina senza lasciarle un modo di raggiungere il suo massimo potenziale, anche se solo una persona qui sa scatenarlo.

OLOGRAMMA #15

Valutazione dei piloti dei MEK; candidato #004 – Diana Altaras

Lo ammetto, quando ho deciso di aggiungere una versione avanzata dei comandi, avevo in mente Di. Non si tratta di stima e nemmeno di preferenza, lei è oggettivamente l’unica che sa pilotare un veicolo da guerra in questo gruppo e, a giudicare dalla nostra intervista, è anche la più esperta di battaglie.

Ha risposto con rapidità e sicurezza sia ai dilemmi tattici, sia a quelli morali. Questi ultimi fanno un po’ paura, ma ci vuole un pilota così, qualcuno che non esita durante le operazioni come le catture su ARK.

L’unico punto fosco è il suo stato emotivo. Non so esattamente come dovrebbe sentirsi il soldato perfetto in azione, ma quando si mette a combattere, c’è una possibilità su due che Di sia spaventata o euforica. Comunque, anche se si lascia prendere troppo la mano, è chiaramente la candidata di punta.

OLOGRAMMA #16

Valutazione dei piloti dei MEK; candidato #013: Sarah Martin

La mezza Francese coi capelli verdi mi ha colto alla sprovvista. Ho letto nei rapporti che Sarah sa badare a se stessa durante le crisi e improvvisare in fretta ed è andata abbastanza bene nel corso dell’intervista. Creativa, equilibrata… non molto spietata in combattimento, ma non è per forza un problema.

È stata notevole, ma non spettacolare, almeno prima che la agganciassi al prototipo e dessi un’occhiata al suo indice di sincronizzazione. Ha riempito al massimo tutte le barre! È come se il suo sistema nervoso fosse più avanzato di quello di tutti gli altri, come se potesse elaborare le informazioni a ritmi più elevati.

Un cervello come il suo sarebbe perfetto nella simulazione sulla Genesis. Ma la Federazione non inviterà mai ufficiali dell’URE sulla sua nave spaziale, quindi non importa. Per adesso, credo di aver trovato il secondo pilota.

OLOGRAMMA #17

Valutazione dei piloti dei MEK; candidato #022: Wojciech “Skipper” Wroclaw

Gli zucconi dell’URE come il vecchio polacco sono il motivo per cui lavoro per la Federazione Terrestre. Rumoroso, scorbutico, provocatorio e soprattutto? Ingenuo. Ha faticato a prendere decisioni difficili nell’intervista, perché non capiva il senso di “compiere sacrifici” quando si può evitare. È un sentimento carino, ma non è d’aiuto per le somme che devo tirare.

Dovrò comunque farmelo andare bene. Si vede che l’URE l’ha scelto per questa missione piena di esordienti perché non sanno più come liberarsene prima che si ritiri. I suoi punteggi di sincronizzazione sono validi, tuttavia. Che sia uno zelota dell’URE ad un passo dalla pensione o no, potrebbe essere la mia terza opzione. Il mio giudizio personale è irrilevante.

OLOGRAMMA #18

Valutazione dei piloti dei MEK; candidato finale: Santiago da Costa

Al di là delle prove, è raro che voglia usare qualunque cosa progetti. In parte è perché le mie idee non mi sembrano poi così emozionanti una volta che le ho realizzate, come se fossero uscite dal mio sistema, ma è anche perché credo che ne rovini la purezza. I grandi pittori non appendono le loro stesse opere al muro, giusto?

Sfortunatamente, questa volta non ho davvero scelta. Conosco i MEK meglio di chiunque altro e solo Sarah ha un indice di sincronizzazione migliore. Probabilmente è perché ho provato il sistema di sincronizzazione su me stesso. Uno sbaglio stupido. Sembra che il mio carico di lavoro si sia appena raddoppiato.

OLOGRAMMA #19

Ora che la costruzione ha raggiunto la terza fase, mi occorre più tempo faccia a faccia coi miei candidati di punta. I MEK potranno essere usati da tutti, ma se riesco ad impostarli in modo specifico sulle preferenze e i comportamenti dei loro piloti primari, potrò massimizzare la loro efficienza negli scontri. In più, devono abituarsi a controllarli sul serio.

A dire il vero, non sono tanto entusiasta di quella parte. Sono il tipo che non può fare a meno di prendere il volante dopo trenta secondi passati guardando qualcuno faticare con dei comandi digitali e queste sono le mie più grandi creazioni, non un navigatore Internet. Potrebbe essere doloroso…

OLOGRAMMA #20

Di è quella che ci sta mettendo di più ad abituarsi alla sua cabina di pilotaggio. Comprensibile, visto che al contrario degli altri è abituata ad altri tipi di comandi e non sta partendo da zero. Per fortuna è così entusiasta che riesce a fare pratica per intervalli più lunghi, quindi infine si metterà in pari.

Le nostre sessioni sono anche le più rilassate. Potreste credere che non sopporti nessuno in questo squadrone, ma ormai io e Di ci siamo avvicinati così tanto che ho pure parlato di URE Idol con lei: ormai l’ho inclusa nella mia lista dei confidenti. Quindi, anche se lei fa fatica o io comincio a spazientirmi, è tutto a posto.

L’unica volta in cui abbiamo fatto qualcosa in più dopo è stata quando mi ha invitato a fare esercizio e, siccome ora sono un pilota, ho accettato. Ora ho più acido lattico che sangue, ma la nostra sessione successiva è andata molto meglio: più amichevole, più loquace, più scorrevole. È come se Di fosse l’unica persona capace di evitare di farmi perdere ogni simpatia per il genere umano quando apre bocca e non mi dispiace affatto.   

OLOGRAMMA #21

Le sessioni di Sarah sono diventate un esercizio di frustrazione. La sua sincronizzazione non cala mai di un singolo grado e, quando le spiego dove sbaglia, lei capisce. Ma, per qualche ragione, appena ha fatto una prova sul campo si è fatta fare lo sgambetto da un diplodoco a colpi di coda.

Lavora sodo come gli altri ed è così decisa a voler imparare a pilotare il MEK che, più o meno, mi pento di essere così impaziente con lei. Ho addirittura provato a nasconderle quanto indietro sta rimanendo. Forse ha bisogno di concentrarsi su qualcosa di esterno, come una carota su un bastone.

Parla sempre di quanto vuole prendersi una rivincita contro quello yutiranno che le ha provocato una rotta sulle montagne tundriche due settimane fa e quell’esemplare è stato localizzato di nuovo nella scorsa perlustrazione. Io non sono neanche lontanamente un maestro di vita, ma credo di aver capito cosa potrebbe motivarla.

OLOGRAMMA #22

La carota ha funzionato piuttosto bene. Appena le ho confidato l’ultima posizione nota dello yutiranno prima che il tabellone degli avvistamenti fosse aggiornato, è stato come se nel cervello di Sarah si fosse acceso un altro reattore. Non so neanche dove si trova esattamente il bestione, era solo un delineamento geografico, ma lei vi si è aggrappata.

Mi sono fatto trascinare così tanto dal suo entusiasmo che ho detto anche troppo. Non intendevo tirare di nuovo fuori cos’è successo tre mesi fa sulle isole volanti, ma forse volevo davvero fare ammenda per averci portati a nostra insaputa nella tana del gorilla gigante. Credo che ce l’abbiano ancora con me.

Comunque, alla nostra sessione nel MEK successiva, Sarah si è rimessa in pista. Col senno di poi, sembra che fosse un problema di autostima, come se si fosse convinta che il suo indice di sincronizzazione fosse solo un caso. Meglio smorzare le critiche per un pezzo.

OLOGRAMMA #23

Se non altro, le mie sessioni sono state un momento di pace. Non voglio ancora pilotare i miei stessi capolavori sul campo, ma quando siamo solo io e il mio MEK nel prato a ridosso del campo di forza mi sento finalmente rilassato.

Non si tratta del fatto che ho lavorato per molte ore. Sono stato coinvolto in due progetti molto più impegnativi in vita mia, prima di questo. Il problema è che sto lavorando per molte ore e sto avendo a che fare con delle persone nello stesso momento, tutto il tempo. Le sessioni di pilotaggio stanno migliorando, ma occuparmi di un po’ di tutto oltre a quello?

«Santiago, il replicatore di TEK si è spento» «Santiago, il campo di forza è instabile». Interruzioni continue.

Forse mi nasconderò nella cabina di pilotaggio e ci dormirò per un pezzo. Non lo saprebbe nessuno…

OLOGRAMMA #24

Dovrebbe funzionare tutto! I sistemi energetici dei MEK si fondono alla perfezione durante le mie simulazioni del teletrasporto, quindi perché il reattore continua a scoppiare? I calcoli sbagliati che sto ottenendo non hanno senso e nemmeno Locke riesce a spiegarseli quando glieli inoltro, ma se li ignorassi e venisse fuori che hanno ragione, il processo di fusione potrebbe finire con uno scioglimento catastrofico dei reattori.

Incredibile! Fra tutte le parti, quella che incasino è questa? La fase più critica di tutta questa dannata impresa?

A casa non farei mai uno sbaglio simile, forse partecipare a questa missione su ARK mi sta facendo male. Se passare sei mesi della mia vita bloccato su quest’isola in mezzo a dinosauri e frignoni mi fa degradare… no, rimedierò. Proprio come ho sempre fatto.

OLOGRAMMA #25

La simulazione 157B è stata un altro fallimento. Errore 612-A4, proprio come al solito. Quasi nessun cambiamento nell’unione dei reattori.

Mi sono già capitati dei progetti che fallivano, ma non come questo. Non così spettacolarmente, a pochi passi dal traguardo. Perché doveva essere questo? Questo è il pièce de résistance di tutta la mia vita, il progetto che darà una svolta alla mia carriera. Deve funzionare, o non avrò fatto nulla di utile quando tornerò su quell’ammasso di roccia morto che orbita intorno al Sole.

Ancora trenta simulazioni. Posso tentare ancora trenta simulazioni prima di avere bisogno di dormire. Se riesco anche solo ad ottenere un codice di errore diverso, potrò iniziare ad isolare le variabili coinvolte. Datemi solo una ragione per continuare qui, qualunque cosa.

OLOGRAMMA #26

Stento a credere che quegli idioti abbiano fatto qualcosa di così banale. Voglio davvero odiarli per questo.

Non so bene su quale simulazione stessi lavorando quando alla fine sono crollato, ma mi sono svegliato con Di e il vecchio Skipper che mi trascinavano con loro per farmi occupare di qualche “emergenza”. Se non fossi stato ancora mezzo addormentato, forse mi sarei accorto che stavano dicendo un mucchio di stronzate, ma siccome lo ero, non l’ho capito finché non ho visto la torta.

Mi ero completamente scordato che oggi è il 26 giugno, il mio compleanno. Secondo loro, significava che non potevo lavorare. Dovevo mangiare quella torta merdosa e “spassarmela”. Uccidetemi.

Va bene. La torta non era poi così male e forse è stato un po’ “divertente”. Ma non devono saperlo assolutamente, sarebbe un attentato alla mia reputazione. Che scemi…

OLOGRAMMA #27

Non riesco a credere che la soluzione al problema del flusso energetico fosse così basilare. Dopo essere stato tenuto in ostaggio a quella festa di compleanno per un giorno, l’ho capito poche ore dopo che sono tornato al lavoro. Ho scoperto che tutto quello che mi occorreva davvero era fare un passo indietro e provare una nuova prospettiva.

Tutto non ha fatto che migliorare da allora, a dire il vero. L’allenamento dei piloti è quasi finito, ho assemblato la maggior parte dei pezzi e, dal canto loro, i ragazzi di Di stanno catturando un animale dietro l’altro con ancora più efficienza di prima. Per una volta, addirittura, il vecchio Skipper non mi ha fatto venire voglia di strozzarlo.

Non fraintendetemi, questi tizi sono ancora un branco di dementi sdolcinati. Ma sono i miei dementi sdolcinati, in fondo.

OLOGRAMMA #28

Coi MEK nella fase finale della costruzione, ho deciso di dare alla mia squadra di piloti un piccolo premio e simulare la procedura di fusione nel MegaMEK. Non sarò in grado di farlo per davvero per altre due settimane, ma la versione digitale sembra piuttosto accurata.

È andata molto meglio del previsto. Al terzo tentativo, stavo morendo dall’entusiasmo. L’unica cosa che mi aiutava a reggere è stato un mucchio di battute su chi controllerà quali parti del corpo. Di si è rifiutata categoricamente di cedere il braccio con la spada e Sarah era convinta che ci avrebbe fatti inciampare se le fossero toccate le gambe.

So che va contro i miei principi da ingegnere, ma dopo questo penso di essere effettivamente emozionato all’idea di pilotare quell’affare. Fanculo la purezza.

OLOGRAMMA #29

Non è stato un successo. È stato fenomenale!

Abbiamo provato i quattro MEK separati sul campo contro una coppia di tirannosauri: eravamo tutti d’accordo sul fatto che fossero il riscaldamento ideale. Com’è facile da intuire, quei due teropodi sono riusciti a malapena a darci un paio di morsi, prima di farsi sbattere a terra come zerbini. Ora sono conservati nelle crio-capsule, assieme agli altri.

Ci siamo allarmati quando abbiamo scoperto che il gorilla gigante ci ha tenuti d’occhio da lontano per tutto il tempo dell’operazione, ma per fortuna non ha attaccato. Probabilmente le gesta come le nostre catture non rientrano fra quelle che non tollera; non ancora, perlomeno. Dovremmo cercare di capire meglio qual è lo schema dietro le azioni e reazioni di quello scimmione.

Qual è la parte migliore? Quando l’ho aggiornato sui risultati, Locke mi ha detto testualmente di essere fiero di me. Mi sento così realizzato!

OLOGRAMMA #30

Abbiamo finalmente il MegaMEK assemblato e pronto all’azione, ma quest’anno non potremo usarlo solo perché il personale delle Arche ha contattato Di a sorpresa per dirle di sospendere la cattura del titanosauro, perché hanno ancora le risorse per clonarli e distribuirli per le stazioni per un altro semestre.

È un peccato. Il mio capolavoro finale aspettava solo di entrare in scena e dovrà aspettare fino all’anno prossimo per riuscirci. Mi sarebbe piaciuto vederlo, ma oltre a quello? Mi sarebbe piaciuto il momento in cui ci saremmo fusi tutti insieme per davvero e il nostro bizzarro gruppetto sarebbe stato la cosa più pazzesca mai vista su quest’isola.

L’unico lato positivo è che forse potrò vedere i miei MEK all’opera da lontano mentre i soldati li usano per uccidere animali corrotti in massa, ma sarebbe stato meglio vederli usati da questi idioti. Perché? Sono i miei idioti.

   
 
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