Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: Luce 5    09/04/2021    2 recensioni
La sala era nella penombra, lui aveva adagiato Maya sul divano e le stava vicino. Lentamente si stese vicino a lei, poi con gesti gentili e delicati, le tolse le bende che aveva sugli occhi e glieli baciò con devozione tenendo le sue mani tra le proprie.
Lei si sentiva come svuotata dentro; le emozioni erano tante e contrastanti tra di loro. I suoi occhi, pur nella penombra, avevano riconosciuto il volto dell’uomo, ma lei non disse nulla. Temevano entrambi di spezzare l’incanto
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maya Kitajima
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA ROSA

La carriera di Maya era ormai tutta in salita; era stata scelta, insieme ad Ayumi, per interpretare la parte di Helen, la bambina cieca, sorda e muta. Ma nella vita gli ostacoli non mancano mai, perchè la vecchia chiesa in cui Maya e i suoi compagni erano soliti provare, era stata demolita per costruirne una più moderna per ordine del nuovo sacerdote.
Pochi giorni dopo l'accaduto, Maya ricevette una lettera accompagnata dalle solite rose scarlatte, da parte del misterioso ammiratore. Masumi Hayami, infatti, avendo assistito personalmente all'inizio della demolizione e, avendo constatato le reali difficoltà della ragazza, decise di invitarla, sotto le spoglie dell'ammiratore, a trascorrere l'estate nella propria villa di Nagano, dove lei avrebbe potuto dedicarsi alle prove senza essere disturbata. Maya accettò con entusiasmo e incredulità: le sembrava impossibile una fortuna del genere per una semplice ragazza e attrice ancora agli esordi come lei riteneva di essere.
La signora Tsukikage, benchè ancora duramente provata dalla recente malattia, le aveva detto con voce imperiosa:
“Se non riuscirai a giocare da sola come Helen, non la capirai! E la tua interpretazione sarà un fiasco!” Queste dure e sferzanti parole della sensei, si erano installate nella mente della ragazzina e con le sue sole forze non sapeva come uscire dall’impasse.
“Ma come giocava Helen che era sorda e cieca? Come camminava? Come mangiava?” si chiedeva Maya con affanno sempre crescente. Arrivata alla villa, venne accolta gentilmente dai signori Yamashita e la ragazza iniziò subito il suo lavoro in solitudine; decise allora di chiudersi in casa, bendata e con le orecchie tappate 24 ore su 24 per vivere esattamente come una che è muta, sorda e cieca fin dalla nascita. Cadde spesso, si riempì ben presto di lividi ed escoriazioni. I coniugi Yamashita, preoccupati della piega che stava prendendo la situazione, decisero di informare immediatamente il padrone di casa, il signor Hayami, che in quel momento si trovava nella località estiva per presiedere a un party organizzato dalla Daito. Informato della situazione dai custodi, corse alla villa di Nagano, sicuro che Maya non avrebbe potuto vederlo perchè coperta dalle bende.
Entrando in casa infatti, trovò la ragazza intenta alle sue prove solitarie e, proprio nell'attimo in cui stava per inciampare, le afferrò la mano con presa forte e virile. Maya sentì un grande brivido invaderla per tutto il corpo, non potendo vedere l’uomo, si chiese di chi fossero le mani della persona che l’aveva sorretta impedendole di cadere; gli chiese quindi di scrivere sul palmo della mano il proprio nome.
Masumi tolse dal taschino della propria giacca la rosa scarlatta che vi aveva appuntato e la pose tra le mani della ragazza. Maya riconoscendo il fiore al tatto e al profumo, gli chiese:
“Siete voi, vero, l’ammiratore sconosciuto? Vi prego, ditemelo.” Masumi le afferrò la mano in segno di conferma, ma non disse una sola parola. Maya, felice della risposta affermativa, senza pensarci si aprì in un sorriso di gioia e si buttò tra le braccia dell'uomo che non poteva vedere, abbracciandolo con tutta la propria forza e dimostrandogli il proprio affetto e la riconoscenza. Quel gesto istintivo e affettuoso della ragazza lasciò di stucco Masumi che, dopo qualche attimo di esitazione, ricambiò con eguale intensità l'abbraccio, stringendo a sè la ragazzina. Subito dopo, la prese in braccio accompagnandola sul divano.
“Non se ne vada per favore… è tanto che l’aspetto…” implorò lei con un filo di voce, mentre il sangue ancora fresco delle ferite che si era procurata cadendo, scendeva a piccoli fiotti sul pavimento di marmo pregiato. In quell’istante in cuore dell’uomo fu colmo di compassione, dolore, ammirazione, affetto, tenerezza, complicità e sconfinato amore per quella ragazzina. La passione che lei aveva per la recitazione l’aveva portata ad una prova così dura pur di immedesimarsi in Helen.
“Una donna così, saprà amare di eguale intensità anche un uomo” pensò lui col cuore colmo di affetto.
La sala era nella penombra, lui aveva adagiato Maya sul divano e le stava vicino. Lentamente si stese vicino a lei, poi con gesti gentili e delicati, le tolse le bende che aveva sugli occhi e glieli baciò con devozione tenendo le sue mani tra le proprie. Lei si sentiva come svuotata dentro; le emozioni erano tante e contrastanti tra di loro. I suoi occhi, pur nella penombra, avevano riconosciuto il volto dell’uomo, ma lei non disse nulla. Temevano entrambi di spezzare l’incanto.
Dopo circa mezz’ora Masumi uscì lentamente dalla stanza, mentre Maya si stava addormentando con un lieve sorriso sulle labbra. Più tardi, sulla via del ritorno, gli scrupoli dell’uomo circa la differenza di età tra loro due, non erano che cocci frantumati in fondo al suo cuore.
“Adesso lei ha solo 15 anni e io 25, ma fra poco sarà una donna e non ci saranno ostacoli tra di noi. E’ già una donna, io lo sapevo, ma oggi ne ho avuto la vera conferma. Lei sarà una grande attrice e una grande donna… e se sarò fortunato, potrò condividere con lei questi doni meravigliosi che la sorte le ha regalato.”


Fine
   
 
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