Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Tabhita_Sakamaki_Taby    11/04/2021    1 recensioni
Anni dopo la sconfitta di Naraku tutto sembra tranquillo per Inuyasha e i suoi amici, ma un giorno si presenta Sesshomaru con una misteriosa pergamena e il ricordo di un passato sconvolgerà le loro vite, malgrado non sia l'unico problema della squadra di Inuyasha, anche il cuore vuole la sua parte. Chi è il misterioso demone ritratto? Che segreto nasconde? Quali sono i suoi obbiettivi? Riusciranno i nostri eroi a venirne a capo?
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Che c'è Shippo perché tutta questa fretta?" chiese Inuyasha inarcando un sopracciglio e incrociando le braccia.

"Ho un messaggio per te" rispose il piccolo demone porgendogli una pergamena, legata da una cordicella.

"Mh? un messaggio?" chiese Inuyasha.

Il piccolo demone volpe annuì prima di porgergli una pergamena.

Shippo era cresciuto dall'ultima volta che l'avevano visto, ormai arrivava al ginocchio di Inuyasha, gli abiti erano i soliti, sui toni dell'azzurro e del giallo. I capelli, più lunghi, erano legati sulla nuca. la coda era leggermente cresciuta smettendo di somigliare a una batuffolo di pelo.

l'hanyō prese il messaggio e si sedette, mentre lo yokai volpe iniziava la sua spiegazione:

"E' della principessa Izayoi, mentre tornavo a casa dal mio viaggio di studi, mi è stato chiesto di raggiungerla e mi ha dato questo messaggio per te".

Inuyasha si preoccupò, sua madre gli scriveva raramente, e di solito era per mancanza ma ogni volta che doveva leggere un suo messaggio aveva paura, che ci fosse qualche demone a importunarla? Che avesse anche lei avuto a che fare con quell'immagine? L'ansia catturò il mezzodemone mentre apriva la pergamena che era più semplice, rispetto a quella di poco prima, questa non aveva una copertura, ma una piccola cordicella intorno che la teneva chiusa Inuyasha la tolse e attentamente la aprì.

" Caro Inuyasha,

E' passato quasi un ciclo di luna dall'ultima volta che ci siamo visti, la situazione, almeno da quel che mi è giunto, è più calma gradirei tanto poterti vedere e parlare un po' con te e i tuoi amici. So che è un viaggio di quasi tre giorni ma mi farebbe piacere.

Spero che asseconderai la mia richiesta,

A presto piccolo mio.

Izayoi "

Inuyasha rilasciò un sospiro di sollievo a sapere la madre al sicuro. Effettivamente era molto che non l'andava a trovare visti i vari attacchi. Certo la principessa viveva a palazzo con diversi confort adatti al suo rango, ma la compagnia di un figlio è insostituibile e anche lui sarebbe stato molto felice di rivederla ma proprio mentre rimuginava su questa possibilità un dubbio gli fulminò i pensieri.

E se sua madre fosse stata a conoscenza di questo bambino? Doveva esserlo per forza dopotutto lei era presente nel ritratto, allora perché non gliene aveva mai parlato? Che motivo aveva per tenergli nascosto una cosa del genere? Non si fidava di lui? Tante domande annebbiarono il pensiero dell'hanyō, che disse:

"Non è il caso" richiuse la pergamena e la mise vicino a tutti i messaggi che gli mandava sua madre, conservandoli in una scatola con grande cura.

"Ma Inuyasha trascurare tua madre? Alla fine è giusto andarla a trovare ogni tanto" disse Kagome seduta sulle ginocchia.

"E' vero, è passato un po' dall' ultima volta...Ma-Ma ancora non è sicuro andarla a trovare! E se le causassimo dei guai." Disse Inuyasha incrociando le braccia e le gambe.

"Inuyasha...." lo chiamò Kagome guardandolo dritto in viso prima chiedere "Hai paura?"

"Ma che dici!?" disse il combattente dandole le spalle "Non ho paura, di cosa dovrei averne..."

Kagome sorrise scuotendo la testa alzando gli occhi al cielo,

"Non mentire Inuyasha ormai ti conosco" commentò Kagome.

Inuyasha abbassò lo sguardo, la sua non era paura era più dispiacere, possibile che ci fosse veramente questo fratello sperduto chissà dove e sua madre non gliene avesse mai parlato o anche solo accennato? rimuginò il mezzodemone spremendosi le meningi nel vano tentativo di ricordare qualche dialogo nel quale magari era saltato fuori l'argomento.

Oppure questo fratello era morto? a quei pensieri strinse i denti chiudendo gli occhi affondando le mani tra i capelli.

"Inuyasha ..." Kagome si avvicinò ma Inuyasha non rispose.

"Inuyasha?" ancora nessuna risposta.

"Inuyasha....A cuccia!" e il mezzo demone venne buttato a terra dal rosario.

"KAGOME SI PUO' SAPERE CHE HO FATTO ADESSO!?" disse Inuyasha guardando la compagna con le lacrime agli occhi.

"Inuyasha lo sai che non sopporto quando tenti di tenerti tutto dentro dimmi che ti passa per la testa insieme troveremo una soluzione" disse Kagome seriamente.

"E' vero Inuyasha tenerti tutto dentro non aiuta e magari confrontandoti trovi una visione diversa della situazione" commentò Shippo avvicinandosi.

l'hanyō trasse un lungo sospiro prima di parlare abbassando lo sguardo.

"Sono confuso...non capisco. Da dove è spuntato fuori il bambino della pergamena? e perché non ne ricordo nulla?" chiese.

"Che non ne ricordi nulla non è vero, la tua reazione lo conferma" sentenziò Kagome.

Inuyasha la guardò "Perché mamma non ne ha mai parlato?"

"Forse la principessa non si ricorda di questo possibile fratello" affermò la venerabile Kaede, entrando e attirando l'attenzione di tutti, seguita da Rin. A Kagome non sfuggì che l'acconciatura della giovane era ora arricchita da un fermaglio dalle decorazioni floreali.

"Che intende Venerabile Kaede?" chiese il demone volpe.

"Sia Sesshomaru che Inuyasha hanno avuto una brutta reazione vedendo la raffigurazione della pergamena, Inuyasha ha poi detto di esser stato investito da un'ondata di ricordi che non riesce a comprendere. Questo potrebbe significare che c'è qualcosa o qualcuno che ha nascosto una parte di verità, magari con l'uso di arti oscure" ipotizzò l'anziana.

"Ma chi potrebbe fare una cosa del genere? per guadagnarci cosa?" chiese Rin.

"Questo non lo so, ma credo che la principessa possa essere un'altra vittima, o una colpevole di questa situazione" continuò la sacerdotessa.

"Mia madre non farebbe mai una cosa del genere!" sentenziò irritato Inuyasha.

"Hai solo un modo per scoprirlo" disse l'anziana.

"Credo che la venerabile Kaede voglia spronarti a vedere tua madre e avere un confronto a riguardò" disse Kagome sperando di calmare il compagno.

l'hanyō sbuffò "E va bene, andrò da mia madre e le chiederò consiglio" aggiunse.

"Andremo" lo corresse Kagome.

"Vengo anche io" disse Shippo.

"Basta che non fai il bambino piagnucoloso come tuo solito" ribatté il giovane dai capelli bianchi.

"EHI! CHI HAI CHIAMATO BAMBINO PIAGNUCOLOSO!? GUARDA CHE IO SONO GRANDE!" ribatté Shippo con il suo solito fare da cucciolo.

"Ehm... scusate" disse Rin attirando l'attenzione degli altri che la guardarono "Vorrei venire anche io, questa storia è molto interessante e vorrei darvi una mano, ormai credo di essere pronta per..."

"No Rin, sono tre giorni di viaggio, il sentiero è ripido e tu non sei più abituata a viaggiare, quindi tu resti qui" rispose seccamente Inuyasha. "E poi serve il tuo aiuto in paese e devi badare alla vecchia Kaede" aggiunse.

Lo sguardo di Rin si incupì, ma non disse nulla limitandosi a lieve cenno del capo, "ancora che mi considerano una bambina ma perché?! ho 18 anni, accidenti!" pensò tra sè. Rin uscì con la venerabile Kaede lasciando tempo ai tre di iniziare a preparare il viaggio. Infatti dopo un'oretta Inuyasha, Shippo e Kagome salutarono la venerabile Kaede e Rin partendo.

La giovane umana li guardò sparire verso l'orizzonte, non voleva essere messa da parte, cosa c'era di male in un viaggio per far visita alla principessa Izayoi? Non avrebbe voluto lasciare da sola Kaede ma era stufa di essere lasciata indietro solo perché gli altri non si fidavano a portarla con loro, queste riflessioni fecero maturare nella sua mente un'idea: li avrebbe seguiti e una volta raggiunti loro sarebbero stati costretti a portarla con sé, certo scappare di casa non era la più matura delle decisioni, ma Rin aveva fiducia nelle proprie potenzialità e inoltre sarebbe stata l'occasione giusta per far vedere anche agli altri che riusciva a cavarsela.

Aspettò che il gruppo fosse sparito dalla sua vista quindi, mentre Kaede era occupata a riordinare le erbe che avevano raccolto quella mattina, si recò nella sua stanza, sistemò i suoi vestiti prima di prende con sé qualche provvista, un pugnale che le era stato regalato da Sango e un paio di pietre focaie, quindi con circospezione e trattenendo il fiato per non farsi scoprire la fanciulla si avvicinò alla porta, fece per uscire allorché che una voce la bloccò.

"Rin dove stai andando?".

la giovane si girò guardando la venerabile Kaede "Non voglio restare a guardare, voglio capire che cosa c'è dietro, prometto che starò attenta e non correrò rischi inutili, ma Kaede lasciami andare tu sai che posso badare a me stessa" rispose Rin con determinazione. L'anziana sorrise guardandola.

"Buona fortuna" disse.

La giovane le sorrise a sua volta annuendo, "Grazie ci vediamo quando torno" disse prima di uscire seguendo la strada dove si erano diretti Kagome e Inuyasha. Per la giovane non fu difficile seguire le impronte che l'hanyō lasciava con il suo passo pesante,

"Per ora è facile" disse tra sé "Il problema arriverà quando non ci sarà più il sole".

Al tramonto Rin si era ormai addentrata in un sentiero all'interno della foresta, era riuscita a seguire le tracce dei suoi amici fin lì ma ormai come aveva preagnosticato la luce stava venendo meno e l'intricata vegetazione nascondeva anche i pochi raggi rimasti. La giovane si fermò un attimo a riflettere, se voleva proseguire doveva per forza trovare qualcosa per farsi luce, osservò gli alberi che la circondavano finché non riuscì a scorgere un ramo abbastanza accessibile, quindi lo staccò e con l'aiuto delle pietre focaie si costruì una rudimentale torcia.

"Sì, ottimo lavoro Rin", si congratulò con sé stessa. 

Proseguì il tragitto seguendo le tracce di Inuyasha arrivando in un punto dove il sentiero era ingoiato dalla vegetazione,

"Questa non ci voleva" sussurrò tra sè e sè  la giovane. A causa della vegetazione anche le impronte di piedi nudi che facevano intuire una pressione sulla pianta, classica orma di Inuyasha, erano spariti. 

"A questo punto conviene seguire la zona del bosco meno fitta e sperare di incontrare i ragazzi, tornare indietro sarebbe inutile" pensò ad alta voce, prima di continuare lasciando dei segni sulle cortecce tramite il pugnale per assicurarsi di non girare a caso, era un semplice colpo che non avrebbe dato troppi sospetti, ma era un trucco insegnatole da Sango per esplorare zone nuove.

Continuò a vagare in silenzio prima che qualcosa attirasse l'attenzione di Rin, a terra trovò una ciocca annodata di capelli argentati, il suo pensiero la portò a pensare che fossero di Inuyasha, spesso e volentieri si strappava i nodi dai capelli quando li incontrava tra le sue dit, magari non stava più compiendo quegli enormi balzi, probabilmente lui e gli altri stavano cercando un posto per accamparsi.
Rin sorrise, forse era vicina, continuò verso quella strada, per fortuna la torcia procedeva col suo scopo senza problemi. Dopo quasi una ventina di minuti iniziò a sentire un lieve rumore d'acqua, era un buon segno, conoscendo Kagome avrebbe allungato il tragitto anche di mezz'ora pur di avere una fonte d'acqua vicino e poi un torrente nasce dalle montagne e la principessa Izayoi abitava in uno Yamashiro[1]. La ragazza dai capelli corvini seguì lo scrosciare che divenne sempre più forte. Purtroppo la torcia non illuminava una grossa area e Rin non si accorse della piccola discesa ripida che la fece cadere a terra con un urlo. Pensò di finire in acqua ma invece.... si ritrovò presa in braccio dà delle braccia muscolose e fredde, chiunque l'avesse presa aveva una bella stazza, tenne gli occhi chiusi per un po' prima che una voce dicesse:

"Rin, che ci fai qui?" quella voce, Rin l'avrebbe riconosciuta anche tra mille. Aprì gli occhi prima di trovarsi tra le braccia di Sesshomaru, che la guardava con uno sguardo in cui Rin riuscì a intravedere della sorpresa ma anche del nervoso come se fosse contrario alla sua presenza li.

"Sesshomaru-San!" un sorriso si dipinse instintivamente sul volto della giovane umana. 
"Ecco...io..." Rin non riuscì a finire la frase che venne interrotta dalla voce gracchiante di Jaken che, si stava avvicinando correndo in modo goffo e tenendo Ah-Un per le redini,
"Ah, eccovi mio signore Sesshomaru, è successo qualcos-" Solo in quel momento parve accorgersi di Rin a cui porse la domanda fatta dal Daiyōkai poco prima.
"Ecco io... mi sono persa...." ammise Rin abassando lo sguardo "Stavo seguendo Inuyasha e Kagome.... ecco sono parecchio incuriosita dalla storia della pergamena ma ho perso le loro tracce e sono finita qui..."
"Rin sei la solita impacciata se non fosse stato per il-"
"Zitto Jaken" disse Sesshomaru sgridando il demone lucertola mentre si avvicinava ad Ah-Un poggiando Rin sulla sella con estrema cautela. 
"Scusate padron Sesshomaru" disse lo yokai intimorito. 
Sesshomaru non parve neanche sentirlo, mentre prendeva un pezzo di stoffa e lo bagnava con l'acqua del torrente.
"Fa vedere quelle sbucciature" disse rivolgendosi alla giovane 
"Oh" Rin si guardò le ginocchia e le mani, si era effettivamente sbucciata per bene.
"Non preoccuparti Sesshomaru-San non è niente" disse la giovane sorridendo.
"Potrebbero infettarsi e potresti star male" disse il demone prima di appoggiare attentamente la stoffa bagnata sulle ferite della giovane con tocco estremamente delicato. 

Rin strizzò un'occhio per il bruciore ma non emise nessun verso di dolore, lasciando fare il demone, nonstante la piacevolezza del contatto quell'atteggiamento da parte del demone le dava fastidio, anche lui la credeva ancora una bambina? Anche a lui faceva strano che esplorasse un bosco da sola? Tutti con quel pensiero, eppure i suoi sentimenti per lui le impedivano di essere del tutto arrabbiata. 

"Ti riaccompagno al villaggio" setenziò il daiyōkai iniziando a incamminarsi, Rin avrebbe voluto ribattere ma prima che le fosse possibile aprire bocca il demone lucertola disse:
"Mio signore Sesshomaru vi prego di aspettare un'attimo, forse vi conviene seguire le tracce di vostro fratello Inuyasha!" 

Il principe dai lunghi capelli color della luna guardò l'esserino verde con uno sguardo che fece intuire di aver attirato la sua attenzione e Jaken, dopo aver chiesto di allontanarsi leggermente da Rin disse:

"Se davvero esistesse questo terzo fratello, molto probabilmente avrà un'arma di vostro padre, come voi avete ereditato la potente Tenseiga. Magari questo fratello ha qualcosa che può aiutarvi con il vostro scopo ed essendo mezzodemone è a livello di Inuyasha, o addirittura inferiore e sicuramente non avrete problemi a storcergli informazioni" 

Sesshomaru sembrò stupito dalla considerazione di Jaken, effettivamente era possibile quello che diceva, se suo padre aveva un terzo figlio non gli avrebbe certo tolto il privilegio di una sua arma e se era sotto la sua ala protettiva aveva anche delle conoscenze molto elevate. Alla fine sarebbe stata interessate una bella riunione di famiglia e poi meglio viaggiare alla ricerca di un fratello che incontrare sua madre, già... con Inukumi non aveva affatto un buon rapporto. Rimase qualche secondo in silenzio. 

"Ci accampiamo vicino al fiume per oggi, vedremo di raggiungere quello stolto di mio fratello dalla principessa Izayoi" disse prima di guardare Rin, incontrando il suo sorriso pieno di gioia, già improvvisamente gli sembrò esser tornato indietro di quasi dieci anni, quando inseguendo Naraku viaggiava accanto alla piccola Rin sempre sorridente e con una parola gentile.

Quei ricordi fecero scolpire sul suo viso un piccolo sorriso che ovviamente Rin non si fece sfuggire. Sesshomaru si sedette e vicino a lui si accucciò Ah - Un mentre Jaken e Rin si misero all'opera catturando dei pesci e mettendoli sul fuoco. Il demone cane rimase leggermente stupito dalla maturità con cui Rin svolgeva quel semplce compito, senza rinunciare a qualche risata per i modi goffi del delmone lucertola. La cena venne consumata con le chiacchiere di Rin e Jaken, era proprio un tuffo nel passato e presto la giovane si addormentò vicino al fuoco. Sesshomaru sapeva che Rin soffriva per il freddo e con un gesto elegante fece cadere la sua pelliccia, solitamente appoggiata alla sua spalla destra, a terra che si mostro molto più grande di quel che sembrava. Prese con estrema dolcezza Rin e la poggiò su di essa prima di coprirla col resto, poi con estrema gentilezza accarezzò il volto fanciullesco e i lunghi capelli corvini della giovane.

Sesshomaru pensò tra se e sè: "Rin ormai sei cresciuta, stai sbocciando come un albero di ciliegio in primavera. Ma saranno maturati anche i tuoi sentimenti? O sono rimasti quelli di una bambina innocente?"

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Note

[1] Yamashiro: castello costruito sulla cima di un monte.

 

   
 
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