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Autore: FlawlessDiva    11/04/2021    1 recensioni
Il telefilm Xena Warrior Princess volge al termine.
Sei stagioni, sei lunghi anni che hanno unito due attrici incredibili.
Ma chi sono Lucy e Renee? E come stanno vivendo la fine di questa lunga serie televisiva?
Ma soprattutto...qual è il reale rapporto che le lega e le ha sempre legate?
Scopritelo in questa fan fiction!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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COME AL SOLITOI VI INVITO A LEGGERE IL CAPITOLO NEL MIO BLOG PERSONALE IN CUI SONO STATI AGGIUNTI FOTOMONTAGGI EVOCATIVI :) https://millestorieunanotte.wordpress.com/2021/04/11/tsunami/
BUONA LETTURA...! 



Notte fonda.

La stanza sembrava vuota, anche se al suo interno le tre donne riposavano nello stesso letto.

Tricia accarezzò il braccio di Lucy, poi le baciò la spalla, delicatamente.

“Perché non mi ami...perché...” sussurrò pensando di non essere ascoltata.

Lucy la sentì, si destò e voltò verso di lei; prese la mano tra le sue e la guardò negli occhi.

“Perdonami Tricia, io non potevo immaginare...io non posso amarti...” disse a bassa voce.

Si guardarono nel profondo degli occhi, Lucy si sentiva fortemente in colpa mentre a Tricia sfuggì una lacrima; si congedò da Lucy che non disse più mezza parola, si alzò dal letto vestendosi quanto più rapidamente possibile e uscì da quella stanza maledetta accompagnando la porta in modo da non fare rumore.

Lucy rimase supina a guardare il soffitto, poi portò le mani sul volto coprendolo, facendosele scivolare addosso subito dopo; alla sua destra vide la schiena nuda di Renée...una schiena muscolosa il giusto, frutto di anni di palestra; e in definitiva era la prima volta che la vedeva così, non erano mai riuscite a stare insieme veramente in intimità.

Accarezzandola, cercando di sentirne meglio la morbidezza della pelle, scostò il lenzuolo e notò qualcosa sopra la spalla sinistra che divenne più chiara quando con le dita rimosse del tutto il tessuto dalla visuale.

Una parola di quattro lettere di colore azzurro componevano un tatuaggio: LUCE

Lucy trasalì e aggrottando la fronte si accertò di aver letto bene...e sì, aveva letto benissimo; ed era così che Renée la chiamava da sempre...da quando sul set erano entrate più in confidenza. Era il suo modo tenero e al tempo stesso “esagerato” di attirare la sua attenzione, di evidenziare l’enorme affetto e stima che aveva nei suoi confronti.

 

**********

 

FLASHBACK: SUL SET DELL’EPISODIO PARADISE FOUND

 

“Molto grazioso questo giaciglio yin yang, non trovi Luce?”

“Già, ma un po’ troppo scomodo per dormirci”

“Xena e Gabrielle riescono a fare molte più cose...” sorrise maliziosamente.

Lucy esitò dal risponderle colta da un evidente imbarazzo.

“Fanno tante cose ma nessuno le vede”

“Ciò che non si vede non è detto che non esista” insistette Renée

“Già” Lucy sembrava essersi stranita

“Tutto bene? Quando inizi ad esprimerti come il tuo personaggio mi preoccupi Luce”

“Sì, tutto bene…”

“Ti ricordi le battute, Luce? Oggi ti vedo distratta”

“Ma la smetti di chiamarmi Luce?”

“Non ti piace?”

“Ma no, è che non ne capisco il senso...”

 

FINE DEL FLASHBACK

 

**********

 

“Non ne capisco il senso” disse Lucy con un tono che non mancò di portare al risveglio Renée.

“Cosa...? Di cosa...? Ma Tricia...è andata via...? Renée si voltò verso Lucy e sbadigliò in modo composto.

“Qui il problema non è Tricia, il problema sei tu...siamo noi...perché non ho mai visto quel tatuaggio prima d’ora?”

“Forse perché sul set non si doveva vedere e mi truccavano? O forse perché non ti piacciono e non li vedi proprio?” Era decisamente infastidita da quella domanda.

Il fatto che Lucy non si accorgesse di cose così evidenti la mandava in bestia.

“Io non ne farei mai uno, ma non ho detto che non mi piacciono, e in ogni caso non è questo il punto della discussione”

“No, non è questo il punto Lucy, e al mio risveglio pensavo di parlare di ben altro con te che del come e del perché del mio tatuaggio. Non è evidente?”

“No, non lo è.”

“Ok, dato che non è evidente io torno a dormire” e le girò la schiena sbuffando.

Lucy però questa volta non ci volle stare ai capricci di Renée e con decisione, la fece ricapitolare alla posizione di prima e si mise sopra di lei con le mani poggiate al cuscino: ora erano una di fronte all’altra in silenzio.

Si guardarono a lungo senza dirsi una sola parola, Renée come al solito abbassò lo sguardo, Lucy riusciva sempre a metterla in soggezione, ma nonostante tutto fece il primo passo seppur con estrema difficoltà:

“La tua cicatrice...l’ho sempre adorata...” le accarezzò il petto e lo baciò teneramente e quasi impercettibilmente con le labbra socchiuse.

“Non ha una storia particolarmente…come dire…avvincente…” 

Lucy sentì come mancarle il fiato, i baci di Renée andavano oltre ogni possibilità di controllo.

“Non importa” e continuò proseguendo verso il collo.

Lucy abbassò lo sguardo, poi Renée le sfiorò il viso e ritornò a guardarla.

“I tuoi occhi sono la mia luce, ogni volta che li posi su di me io mi sento viva, ogni volta che mi sentivo triste e affranta mi bastava vederli per ritrovare le forze…per ritrovare uno spiraglio di speranza…ora capisci...il perché...?”

“Sì. Scusami. E’ solo che non immaginavo di essere tutto questo per te…”

Gli occhi di Lucy divennero tristi e teneri allo stesso tempo, e a Renée quegli occhi scioglievano il cuore come un fiume impetuoso.

"Quando mi guardi così..."

Renée sentiva il contatto con la pelle morbida di Lucy, ne percepiva il calore, adorava sentirla su di lei.

“Mi piace averti addosso...stringimi...”

Lucy non se lo fece ripetere, e Renée si sentì avvolgere dall’eternità.

 

**********

 

FLASHBACK: SUL SET DELL’EPISODIO PARADISE FOUND

 

“Quante volte ci capiterà di vedere ancora il set senza tutta la troupe?” Renée accarezzò la parte bianca del giaciglio mentre ci girava intorno. Era davvero morbido.

“Non troppe, spero. Trovo tutto abbastanza noioso. Forse perché è finto”

“Anche recitare è fingere...”

“Fingiamo tutti, anche nella realtà molte volte”

“Tu lo fai?”

“Perché questa domanda, Ren?”

“Perché io metto sempre un po’ di me stessa quando recito, tu no?”

“No, non ci riesco, o magari non me ne accorgo e invece succede”

“Sicura?” Renée era incredula 

Si sedettero entrambe sulla parte yin del giaciglio.

“Mi piace questo simbolo, gli elementi rappresentano l’armonia, lo sapevi?” fece notare Lucy 

“L’armonia è proprio ciò che mi manca...” Renée divenne improvvisamente pensierosa, e Lucy senza chiedere nulla posò la sua mano su quella di lei.

Renée ebbe un’accelerazione anomala del cuore, si sentì quasi male per il tocco inaspettato e così dolce di Lucy, e a quel tocco rispose con un sorriso…ma quanto avrebbe desiderato stare tra le sue braccia…

 

FINE DEL FLASHBACK

 

**********

 

Mattina del giorno dopo.

Qualcuno bussò timidamente alla porta della stanza.

Poi ancora, ma con più decisione.

Lucy aveva un braccio intorno alle spalle di Renée, e quel frastuono le rimbombò nella testa che sentiva tremendamente pesante a causa della nottata al quanto movimentata.

“Un momento, arrivo!” cercò di farsi sentire senza urlare.

Indossò la vestaglia della notte appena trascorsa e socchiuse la porta.

“Sì?”

“Miss Lawless, non vorremmo metterle fretta, ma lei e la sua amica dovreste lasciare la stanza al massimo tra un paio d’ore” si trattava di uno degli addetti del privé.

“Sì, sì…certo...grazie per averci avvisate...arrivederci...” e richiuse la porta in faccia all’uomo senza preoccuparsi di essere stata poco educata.

“Renée? Renée svegliati, dobbiamo andarcene, fare una doccia e uscire da questo posto!”

“Ho sonno, sono stanca...”

“Sì, anche io, ma non possiamo più stare qui”

Vedendo che Renée non ci pensava proprio ad alzarsi cercò di destarla con qualche scossone.

“Lucy vai prima tu, lasciami dormire ancora un po’...”

“Va bene ma cerca di svegliarti...”

“Non me lo dai un bacio?”

“I baci non si chiedono, Renée...” sorrise

“E allora buonanotte!”

“Fá come ti pare...”

 

 

**********

 

Renée si destò con il lieve rumore d’acqua proveniente dalla doccia, e si rese conto che Lucy aveva mantenuto l’intensità del getto il più leggermente possibile per non disturbarla, ma ormai il sonno le era decisamente passato.

Entrò in bagno e il profumo del docciaschiuma la inebriava, perché quello era inconfondibilmente il suo profumo, quello di sempre…

Vide la figura di Lucy muoversi all’interno del box, così restò qualche attimo a contemplarla in ciò che davanti a lei sembrava essere solo un’ombra in movimento; poi si decise e socchiuse l’anta fino a spalancarla.

Davanti a lei Lucy stupefatta che la stava guardando sempre più incredula, tant’è che con una mano si tolse le gocce d’acqua che le stavano scivolando sugli occhi, e in contemporanea a quel gesto Renée lasciò scivolare la vestaglia a terra restando a sua volta completamente nuda davanti a lei.

Non si erano mai trovate così; non erano solo i loro corpi ad essere senza vesti ma anche le loro anime che sembravano catapultate a scrutarsi l’una dentro l’altra.

 

 

FLASHBACK: SUL SET DELL’EPISODIO PARADISE FOUND

 

“Renée tu resta sdraiata a pancia sotto, Lucy ti farà un bel massaggio, vero Lu? 

Vogliamo vedere le doti di Xena come terapista!” 

 

Rob rise è come al solito stava dando istruzioni per girare le scene al meglio. 

 

“Tu Renée devi far credere di cadere tipo in un sonno profondo, come se Xena avesse una sorta di potere ipnotico mentre ti tocca. Non ti sarà difficile rilassarti dopotutto”

 

Renée era piuttosto emozionata: le mani di Lucy su di lei era qualcosa che non immaginava nemmeno lontanamente di poter provare, e in quel momento benedì gli sceneggiatori di essere stati così audaci.

Le riprese erano iniziate e Lucy le slacciò il corpetto piuttosto abilmente, come se lo avesse fatto altre volte.

Le estremità scivolarono ai lati lasciando la schiena di Renée completamente nuda, e le mani di Lucy iniziarono un dolce massaggio dalle scapole ai muscoli dorsali mentre tra un movimento e l’altro recitava la sua parte.

Renée era completamente avvolta dalle sensazioni che i ricettori della sua pelle le trasmettevano; la sua mente e complici gli occhi chiusi risvegliarono in lei la voglia di girarsi supina e sentire quel tocco sui suoi seni...

“Oddio Renée ma cosa vai pensando? Ma no...ma che ti importa...in fondo che c’è di male a sognare?”

Nel frattempo Lucy come da copione massaggiò spalla, braccio e avambraccio fino alla mano con estrema delicatezza, provocando in Renée piccoli brividi che non le passarono inosservati e si sentì autorizzata a ripeterne i movimenti con ancora più delicatezza...

Renée amava essere accarezzata da Lucy e Lucy adorava il contatto con il corpo di Renée, che seguiva anche con lo sguardo, rendendosi conto di quanto quel corpo fosse perfetto ai suoi occhi…occhi che si stavano riempiendo di un desiderio quasi incontrollabile.

Ma lo stop di Rob non tardò ad arrivare.

 

 

FINE DEL FLASHBACK

 

 

**********

 

“Renée...miodio...tu...sei...”

“Cosa...?”

Lucy trasalì continuando a guardarla dalla testa ai piedi.

“Sei in-incantevole…bellissima…”

“Anche tu...” 

Renée mise le braccia al collo di Lucy avvicinando il corpo a quello di lei che rispose cingendo le braccia attorno alla sua vita.

“Le tue mani...sono bollenti...” Renée alzò il capo per guardarla meglio negli occhi.

Lucy la strinse di più.

“Ti avevo lasciata a letto...mezza addormentata...”

“Certe occasioni si devono cogliere al volo, Luc...”

Renée non fece in tempo a terminare la frase. 

Lucy le baciò le labbra.

Renée ricambiò afferrando con le sue dolcemente quelle di Lucy, e per qualche minuto non fecero altro che assaggiare l’una quelle dell’altra, mentre l’acqua tiepida scorreva sulla loro pelle.

Lucy scese sul collo di lei, riuscendo a sentirne le pulsazioni impazzite sulla giugulare, così si fermò proprio su quel punto a baciarla rendendosi conto dell’accelerazione dei battiti.

Il respiro di Renée si fece sempre più ansimante quando le mani di Lucy si posarono sul suo seno accarezzandolo come se fosse stato il più prezioso dei doni; e in quell’istante volle vedere l’espressione della sua amata che stava cercando i suoi occhi.

Occhi negli occhi, ma Renée non aveva smesso di provare soggezione per Lucy e senza accorgersene abbassò come sempre lo sguardo.

“Hai timore di me...?” Lucy cercò di sollevarle il viso con l’indice e la guardò in un modo che sembrava supplicare amore e Renée rimase senza fiato, fu come se per la prima volta stesse riuscendo a vedere l’anima completamente spoglia di lei.

“No, ho paura di quello che provo...per te...”

“E cosa provi...”

“Nel momento in cui te lo dirò cambierà tutto...”

“Sta già cambiando tutto, Ren...”

Le labbra di Lucy le erano così vicine che poteva sentirne il calore...così decise di delinearne il contorno disegnandole con un dito che Lucy non mancò di baciare dolcemente.

“Ho bisogno di sapere cosa provi per me...”

“Lo sai...sono innamorata...”

“Anche io...” Lucy la avvicinò ancora di più a sé  

Ormai entrambe non resistevano più, le carezze sotto l’acqua tiepida che leggera cadeva sulla loro pelle sembrava accompagnarle in una danza senza tempo, e nel calore dei reciproci abbracci sentivano la consistenza dell’amore, in cui finalmente si aprivano e facevano strada sentieri troppo a lungo mai percorsi.

Renée adagiò il capo sul petto di Lucy, e tra le sue braccia si sentì sempre più simile a se stessa.

“Lucy...?”

“Sì...?”

“Io ti amo...”

Lucy la strinse in un abbraccio forte e morbido allo stesso tempo; Renée rispose a quell’abbraccio così avvolgente e protettivo.

Entrambe si lasciarono travolgere dalle onde dei loro cuori e finalmente le loro bocche si unirono in tutto ciò che l’amore poteva esprimere.

Erano così affamate l’una dell’altra che sembravano non bastarsi e i baci si facevano sempre più profondi mentre l’intensità del desiderio cresceva.

Renée era così presa da quel rapimento che solo in un secondo momento si rese conto di avere la mano di Lucy farsi strada tra le sue gambe fino a farle sentire con grazia le sue dita dentro di lei.

Sì, Lucy era dentro di lei e sentiva di doverle dare pieno accesso al suo corpo.

Ricordava di tutte quelle volte che nel suo letto si era ritrovata con le persone sbagliate e di come si sentiva sempre fuori luogo, violentata nell’anima da chi in realtà non poteva comprendere la delicatezza di cui aveva bisogno, e di quanto desiderasse provare quello che stava provando in quel momento per e con Lucy…quell’armonica fusione…

Un amore puro che univa non solo il corpo ma anche lo spirito.

Lucy prese la mano di Renée e la portò su di sé e Renée accolse quella richiesta silenziosa; entrambe si ritrovarono unite da una profonda estasi.

Quando Renée sentì tra le sue dita il dolce fuoco di Lucy cercò di entrare più a fondo e venne ricambiata allo stesso modo e più fervente.

I baci tra le due donne divennero di un’intensità tale che ogni ragionamento fu bandito dalla mente, lasciandosi andare all’apice di ondate di piacere che si ripercuotevano nei loro corpi trasportate dal fluire del sangue e dell’ossigeno dei respiri che continuarono a scambiarsi ad ogni bacio. 

Solo al raggiungimento dell’ultima travolgente onda, lentamente i movimenti iniziarono a farsi più lenti, e pur restando ancora una dentro l’altra cercarono di ricomporsi ad uno stato non più alterato dall’amore e dall’eccitazione. 

Lucy chiuse la manopola del getto della doccia, mentre Renée era ancora ansimante sul suo petto, poi prese il suo viso tra le mani.

“Ti amo Renée, sei tutta la mia vita”

Poi la aiutò ad indossare l’accappatoio, e le massaggiò le spalle come per trasmetterle calore, infine prese un telo per lei, se lo cinse addosso intorno fino al seno, poi entrambe si abbracciarono di nuovo.

Renée prese le mani di Lucy, le accarezzò e ne percorse i polsi fino ad arrivare ai gomiti e scendendo nuovamente ne ammirò le vene in evidenza sfiorandole con i polpastrelli.

Le sembrava di poter percepire l’esistenza di Lucy palpitare sotto le sue dita.

Lucy la lasciò fare travolta da ogni singola emozione mentre Renée ternò a guardare gli occhi dell’unica donna che amava, quegli occhi che le provocavano turbamento ma al tempo stesso di cui non poteva fare a meno di immergersi, quegli occhi come nessun altro nella sua esistenza avrebbe potuto colmarle il cuore. Un cuore rimasto vuoto per troppi anni che in modo spesso banale e senza alcuna poesia era stato spesso ingannato, maltrattato e non compreso, privo di quell’armonia che per tutta la vita intera sentì mancarle come terra sotto i piedi; quella sensazione di non essere mai al proprio posto come un eterno funambolo senza appigli.

Lucy poteva percepire tutto questo e voleva darle tutto e avere tutto da lei. 

“Quando sono tra le tue braccia, io non ho più paura di nulla…per me non esiste nient’altro che noi…siamo solo tu ed io…” Renée si lasciò andare a tutto quello che sentiva nel cuore, e Lucy non poté fare altro che sentire un profondo trasporto per quella donna che si era negata per tanti, troppi anni.

 

Non l’avrebbe lasciata mai più.

 

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