Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: Allen Glassred    12/04/2021    4 recensioni
Ivy è una giovane ragazza, figlia di due Hunters molto famosi. Dopo il brutale assassinio dei suoi genitori da parte di Vanitas, il così detto re bambino e sovrano di Veritas, la ragazza vive insieme al fratello Garry, ed entrambi hanno un solo scopo: trovare ed uccidere l'assassino dei genitori. Ma cosa succederà quando Ivy si troverà faccia a faccia con il re dei vampiri, ora ventenne è più spietato di prima? Quale tremenda verità emergerà dal loro incontro? E cosa succederà in seguito? Ragione o sentimento, cosa seguirà la bella cacciatrice? Vi ho incuriositi? Allora leggete la mia storia, e scoprirete tutto quanto.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nello stesso istante Garry giunge a villa Veghner: i padroni di casa lo hanno mandato a chiamare dopo il violento attacco subito: ricordano ancora come, dopo che loro figlia Mina fu morsa, loro percepirono la forte presenza di un vampiro. Una presenza che fino a quel momento era rimasta celata ma che, nel momento dell’attacco ha rivelato la sua presenza senza tanti fronzoli. Pierre Veghner da un forte pugno al muro, la moglie lo guarda mentre a stento cerca di non pensare a quanto accaduto a loro figlia. “ Pierre… “. lo chiama in un sussurro Joe, lui da prima non dice nulla ma, in seguito, si volge verso la moglie.

“ Non dobbiamo far trapelare la notizia, Joe. Nessuno deve sapere cos’è accaduto oggi a Mina. Nessuno, nemmeno Garry. Specialmente lui “. Precisa ma, a quelle parole la donna non può fare a meno di guardarlo con preoccupazione.

“ Pierre, noi non possiamo tenergli nascosta una cosa del genere! Lo verrà a sapere e si infurierà con noi! In oltre, lui e la sua famiglia furono attaccati dagli Hikari molto prima di noi: magari potrebbe riuscire ad aiutarci, non credi? “. Chiede, tuttavia il rosso scuote il capo con enfasi.

“ Mina non dovrà uscire da palazzo, fino alle nozze. In seguito, troveremo insieme il modo di aiutarla. Non prima di allora, intesi? Ti prego, Joe: fidati di me. Io amo nostra figlia più della mia stessa vita, ma conosco bene il vampiro che l’ha morsa e conosco anche le altre famiglie: se i capifamiglia scoprissero che abbiamo una neonata vampira in casa, se scoprissero che non è in grado di gestirsi, non esiterebbero ad ucciderla. Vuoi davvero che mettiamo in pericolo la nostra Mina per nulla? Se si sposerà con Garry Perry, non avremo più nulla da temere: sarà la moglie di uno dei capifamiglia, non oserebbero levare il braccio su di lei ed accetterebbero la sua condizione. Per favore, fa come ti chiedo “. Riluttante nel dover mentire al giovane erede di Juliette ed Haruka, Joe annuisce: lo farà. Lo farà per il bene di Mina, ma le è inevitabile domandarsi quanto tempo ancora riusciranno a far durare questa menzogna? Perché una cosa è sicura: dal momento della trasformazione, Mina non è più la stessa. Ha violenti scatti d’ira e non si controlla, dolori lancinanti la fanno gridare mentre anche il suo fisico inizia a mutare. Dalle forme più prosperose ai capelli notevolmente allungati, alle affilate zanne e gli occhi che, ogni tanto, prendono il colore del sangue. Non è più la fanciulla di prima, mantenere in piedi la menzogna di Joe e Pierre potrebbe rivelarsi impossibile. E qualcuno in famiglia potrebbe prendere decisamente male questo cambiamento non voluto da parte della giovane Veghner.

In quel momento Garry giunge a palazzo Veghner, entrando dopo essersi fatto annunciare. Pierre si alza in piedi per poi andargli incontro, salutandolo. “ Figliolo, grazie di essere venuto “. Fa semplicemente il capofamiglia, lui lo guarda preoccupato.

“ Dovere mio, Lord Pierre. Come state? Qualcuno è ferito? “. Chiede. Pierre prende parola di lì a poco: dovrà essere più che convincente pensa, se non vuole far trasparire la sua ansia per Mina ed essere costretto a rivelare tutto quanto al ragazzo.

“ Si, per fortuna stiamo tutti bene: è stato solo un grande spavento. Ti abbiamo chiamato per avvertirti: chi ci ha attaccati era un Hikari. Non so se lo hai già sentito nominare, il suo nome è Dominique Lunettes Hikari, il figlio di Veronica Lunettes e di un Hikari sconosciuto. Il cugino di Vanitas, che come lui appartiene al clan della Luna Blu “. Sentenzia semplicemente il padre di Mina. Immediatamente Garry sbianca in volto: Dominique Lunettes, eccome se lo conosce. Si deve sedere qualche istante, posandosi una mano sul capo ancora sconcertato.

“ Certo che lo conosco: è il cugino di Vanitas e promesso sposo della principessa, Jeanne “. Pronuncia quel nome trattenendo a stento la collera: non sa perché ma non sopporta l’idea che Jeanne, la sua Jeanne, finisca in sposa ad un essere simile. Anzi, si corregge: non sopporta che vada in sposa a chi che sia, se non… la voce di Joe interrompe i suoi pensieri.

“ Perchè avrà attaccato nostra figlia? Che cosa vuole da noi? “. Si chiede. Garry li guarda seriamente per poi prendere parola di lì a poco.

“ Avete qualcosa a palazzo, che appartiene agli Hikari? So che foste parte attiva nella sconfitta di Vanitas Lunettes, magari avete preso qualcosa dal suo palazzo ed ora la sua famiglia lo rivuole? Altrimenti non mi spiego quest’attacco improvviso, proprio ai vostri danni quando io ero praticamente indifeso e più facile da aggredire “. Sentenzia: in effetti la sua ipotesi non è così assurda, date anche le enigmatiche parole di Dominique a Mina in cui accusava Pierre di essere il responsabile di quel suo gesto. Tuttavia l’uomo scuote il capo.

“ No, non possediamo nulla della famiglia Hikari: è vero che sconfiggemmo Vanitas Lunettes ponendo fine al suo regno, ma non ci saremmo mai permessi di trafugare qualcosa che non ci apparteneva “. Garry annuisce per poi riprendere parola di lì a poco.

“ Posso andare da Mina? “. Chiede. Pierre tuttavia nega con il capo, posandogli una mano sulla spalla.

“ Purtroppo è rimasta profondamente shoccata da questo attacco: sai, è il primo che subiva e le ci vorrà un po' per riprendersi. Sarà meglio lasciarla sola e darle il tempo di riprendersi “. Sussurra, riuscendo alla perfezione nella recita del proprio ruolo quando, in verità, è molto preoccupato per le sorti della sua amata figlia. A quelle parole Garry rimane un po' sorpreso, tuttavia annuisce di lì a poco.

“ Va bene, allora io andrei fuori a controllare la situazione, a fare un giro di perlustrazione: non vorrei che quel bastardo si fosse nascosto in attesa di sferrare un secondo attacco “. I due annuiscono e, dopo aver ringraziato il ragazzo lo guardano uscire dalla sala.

Stesso ragazzo che non può accorgersi che, dietro di lui, un’ombra nera come la notte e dagli occhi blu ghigna malefica, sfiorandogli poi le spalle mentre sussurra qualcosa al suo orecchio.

 

“ La luna blu, la luna degli Hikari “.

 

Garry si volge di scatto: non c’è nessuno, eppure pensa, non è ammattito: qualcuno ha sfiorato la sua spalla ed il suo collo, sussurrando quella frase al suo orecchio. Improvvisamente porta lo sguardo al cielo: la luna blu regna sovrana, i suoi raggi illuminano il giovane cacciatore e colei che, da sopra un albero, lo sta osservando da un po'. Un fruscio improvviso fa distrarre l’argento dai propri pensieri. “ Chi va la?! “. Grida, nessuna risposta. “ Fatti vedere, tanto ti troverò “. Sibila, riflettendo: potrebbe benissimo essere Dominique, potrebbe essersi nascosto ed aver teso un secondo agguato ma questa volta ai suoi danni. Sa bene quanto il cugino di Vanitas lo odi e lo veda come un pericoloso rivale, sa bene che sarebbe capace di tutto dopo che, numerose volte, gli ha giurato vendetta per aver allontanato Jeanne da lui. “ Bastardo, se sei tu… “. Sibila ancora una volta l’argento, afferrando un pugnale da sotto il soprabito. Un nuovo fruscio, qualcuno si muove tra gli alberi. “ Ora basta! “. Si infuria il cacciatore, lanciando il pugnale che, tuttavia, viene fermato da una mano femminile.

“ Sei uscito di senno? Mi potevi anche ammazzare! Non dirmi che adesso, non conosci più la mia aura? “. Chiede colei che, di lì a poco salta giù dall’albero con fare elegante. Con quella mossa il profondo spacco al lato destro della sua gonna lascia intravedere la sua candida gamba, i suoi occhi celesti brillano di una luce mai avuta: uno degli effetti della luna blu.

“ J… Jeanne?! Ma cosa…?! “. Chiede sorpreso il cacciatore: l’ultima persona che si aspettava di vedere è proprio lei, Jeanne. “ Si può sapere cosa ci fai qui, nel territorio dei cacciatori? “. Chiede poi. Lei rigira quel pugnale nella sua mano, sbuffando lievemente.

“ Secondo te, cosa ci faccio? Volevo avvertirti “. ammette, stupendo decisamente l’uomo che, inevitabilmente, sgrana gli occhi qualche istante. “ Quando ho capito che Dominique avrebbe attaccato i Veghner ma che il suo reale obiettivo eri tu, mi sono precipitata a cercarti. Purtroppo non sono arrivata in tempo, noto che mio cugino è già stato qui “. Fa, percependo che in quel giardino c’è senza ombra di dubbio stato un altro Hikari. “ Beh, in questo caso posso anche andarmene: non credo ti sia gradita la mia presenza e non vorrei che corressi a chiamare i rinforzi. Non mi va di combattere, non stasera e non sotto i raggi della luna… “. Si blocca di scatto: sente caldo. Sente molto caldo, fatica quasi a respirare mentre i raggi della luna blu la investono. Lui le si avvicina di qualche passo.

“ Eh no! Credi di poter andare e venire così, a tuo piacimento, dal tuo territorio a quello degli Hunters? Ora mi dici la vera ragione della tua visita, prima che decida di… “. Ma si blocca di scatto: nota che la principessa di Veritas gli ha dato le spalle per poi portare la mano alla gola, che sente bruciare mentre il respiro si fa affannoso.

“ Vattene “. Sibila, ma lui non pare essere intenzionato ad andarsene e darle retta. Fa per toccarle una spalla, ma lei inizia a gridare. “ Vattene via! Vai, prima che sia tardi! “. Commenta, mentre lo scatto improvviso le fa cadere a terra la tiara ed il velo che indossa. “ Dannazione… “. La bionda cerca di trattenersi quanto più può, Garry tuttavia non vuole andarsene: non può, pensa. Non può lasciarla lì, in quello stato.

“ Non posso andarmene e lasciarti qui così, cosa ti…? “. Si blocca mentre, di lì a poco, i raggi lunari colpiscono anche lui. “ La luna blu… la luna degli Hikari! Oh cielo! Jeanne! “. Cerca di far alzare la donna: ora comprende come mai stia così male, probabilmente è sotto l’effetto della luna blu e, avendo per metà il sangue Hikari, i raggi lunari stanno agendo anche su di lei. “ Dobbiamo andare via da qui, presto! Vieni con me, ti porto in un posto in cui non dovresti essere troppo esposta alla luna blu “. Mette una mano sulla spalla della donna che, trattenendosi a fatica, lo segue. Garry la conduce con sé: non avrà problemi a giustificare il suo allontanamento con i Veghner, potrà sempre dire che ha voluto controllare ovunque per essere totalmente sicuro che il pericolo fosse passato. Jeanne si aggrappa al ragazzo: come mai pensa, la sta aiutando? Non osa chiederglielo: ha paura. Ha paura che le dica che lo fa solo per pietà, che di lei non le importa nulla e che farebbe così con chiunque. Nel giro di poco tempo i due arrivano ad un rifugio lì vicino: è il rifugio in cui Garry ed Ivy andavano a giocare da piccoli, assieme a Lukas e Mina. “ Eccoci, qui non dovresti risentire troppo degli efetti della luna blu. Va meglio? “. Chiede. Jeanne annuisce, tuttavia si sente accaldata: la luna blu ha massimizzato notevolmente ogni suo desiderio e, purtroppo, i suoi effetti non sono totalmente svaniti seppur ora non sia più visibile agli occhi della donna.

“ Ah… perché mi vuoi fare ancora del male, Garry Perry? “. Chiede ad un certo punto la principessa, ansimando pesantemente. “ Perchè devi provare pietà per me? Io non ho bisogno della tua pietà… “. Sussurra, rossa in viso. Lui la guarda decisamente stranito, prendendo parola di lì a poco.

“ Non è pietà la mia, solo desiderio di aiutarti “. Taglia corto l’uomo. Lei tuttavia ride lievemente, appoggiando il capo alla parete.

“ Mettila come ti pare, per me è solo pietà “. Commenta, facendo spazientire l’altro.

“ Ti ho detto che non è pietà! Ora, cerca di calmarti prima che accada l’irreparabile “. Borbotta semplicemente il cacciatore. A quelle parole lei lo guarda qualche istante, avvicinandosi lentamente a lui seppur quasi gattonando: non ha nemmeno la forza di alzarsi, in quel momento. Lui la guarda: si è a sua volta seduto a terra, dato non ci sono sedie. Non si allontana né si sposta dalla sua posizione, lei gli arriva vicina ed inevitabilmente il loro sguardo si incontra.

“ Sai, la luna blu massimizza tutti i desideri di noi Hikari. Tutti, nessuno escluso. Sai qual’è il mio più grande desiderio? “. Chiede decisamente disinibita la principessa. Lui la guarda: non ha paura di sentire la risposta, anzi quasi la desidera.

“ Qual’è? “. Chiede: la sua domanda fa a pugni con ciò in cui ha creduto in quei tre anni di lontananza, con l’odio che asserisce di provare per Jeanne. Malgrado non sia un Hikari pensa, forse la luna blu agisce anche su di lui. Perché in questo momento ha un solo, ardente ed improvviso desiderio.

“ Quello di baciarti “. Sussurra sulle sue labbra lei, senza tuttavia posare le proprie sulle labbra di lui. Lui che, in un impeto di follia se così lo si vuol definire, porta una mano dietro il capo della principessa per poi, in seguito, coinvolgerla in un bacio carico di passione. Lei rimane decisamente stupita, ma l’effetto della luna blu torna nuovamente a farsi sentire in lei, portandola a ricambiare quel bacio con la stessa passione.

Nello stesso istante, Vanitas si è chiuso nella sua stanza e non intende uscirne. In quel mentre qualcuno bussa alla porta e, senza aspettare risposta entra nella stanza. “ Mio signore… “. Sussurra: solo lui può osare tanto, se un’altra persona avesse osato entrare nelle stanze del Re senza bussare o aspettare il permesso avrebbe senza dubbio fatto una brutta fine. “ Mio signore, sono io: Dante. Come vi sentite? “. Chiede, ma lui non pare volergli dare risposta. Rimane sdraiato sul letto e gli da le spalle. “ Vanitas? “. Lo chiama finalmente per nome, perdendo la formalità e chiamandolo semplicemente in quel modo, confidenziale. Il Re bambino stringe lievemente i pugni per poi prendere parola.

“ Sparisci “. Sussurra, alterato: non potrà mai perdonare Dante e Rosina per averlo fermato, non… no. No, la verità è un’altra: la verità è che non potrà mai perdonare sé stesso. Stava per violentare Ivy, stava per prenderla con la forza e la cosa più grave e che non se ne sarebbe pentito. Perché in fondo pensa, è ciò che vuole: possederla, averla solo per sé e farle dimenticare la sua vita da umana. Perché lei non è umana: lei è sua sorella, la sua promessa sposa, la sua Ivy. Solo sua. “ Va via! “. Grida poi, stringendo forte a sé la bambola datagli a suo tempo dalla madre, la Regina Luna. Dante tuttavia non pare voler obbedire: al costo di farsi nuovamente aggredire da Vanitas pensa, non può e non vuole lasciarlo solo.

“ Vanitas, per favore: sfogati. Parla con me, grida se vuoi, fa tutto quello che vuoi. Ma non tenerti tutto dentro, non di nuovo. Ti farai solo male “. Sussurra, mettendogli una mano sulla spalla. Lui da prima sussulta, per n istante quel tocco gli ricorda quello di sua madre Luna. In seguito ha un nuovo cambio d’umore: stringe orte a sé la bambola per poi iniziare a gridare e piangere disperatamente.

“ Perchè, Dante?! “. Chiede ad un certo punto, il maggiordomo lo guarda con sguardo triste e sentendosi dannatamente impotente ed inutile. “ Perchè Ivy non mi ama?! Perchè la mia stessa sorella mi odia così tanto?! Perchè?! Perchè non può semplicemente accettare il mio dannato amore?! “. Sbrocca mentre, istintivamente, l’arancione lo attira a sé per poi stringerlo forte tra le braccia. “ Perchè, Dante? “. Sussurra semplicemente il corvino, continuando a sfogarsi in quel pianto compulsivo mentre l’altro uomo continua a stringerlo forte a sé, cercando di calmarlo e trattenendo le lacrime nel vederlo in quello stato.

“ Ti prego, cerca di tranquillizzarti: vedrai, le cose cambieranno presto. Lei… lei ti amerà, ne sono certo. Ora è spaventata, è comprensibile. Però… “. Si ferma. Ogni parola pensa, è superflua in quel frangente. Ciò che realmente conta è calmare il suo re. E allo stesso tempo, convincere la principessa che suo fratello non è quel mostro che crede: sa che Ivy ha già visto il lato malvagio di Vanitas, ma deve sapere che non è totalmente così. Deve sapere le origini esatte del suo male e della maledizione del re pazzo, che probabilmente incombe ancora sulla famiglia reale.



Salve miei fans, eccomi qui con un nuovo capitolo. Allora, che ne dite? Garry e Jeanne si sono incontrati, lei sotto l'effetto della luna blu. La pasione pare essersi acecsa tra i due, cosa accadrà ora? Il nostro giovane cacciatore incontrerà Dominique? E scoprirà cos'è successo a Mina? Intanto Dante consola Vanitas con fare quasi paterno, decidendo di parlare personalmente ad Ivy di una cosa fin'ora mai menzionata: la maledizione del re pazzo. Cosa sarà? Come mai Dominique ha aggredito i Veghner? Sarà vero che loro non hanno nulla di apaprtenente agli Hikari? Come mai lo spettro nero si sarà presentato anche a Garry?N? E perchè Dante pare avere tutta questa confidenza con Vanitas? Restate con me e lo scoprirete!
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Allen Glassred