Apro
gli occhi e guardo l’orario, sono le 3 è decisamente troppo presto
per svegliarmi ma, a quanto pare il mio corpo non concorda con me.
Mi
giro e guardo la meraviglia che ho accanto.
Con attenzione senza
svegliarla passo una mano in mezzo ai suoi capelli, dannazione è
così bella starei ore a guardarla.
Ogni singolo momento
ringrazio che Talinda sia mia moglie.
Mi ha aiutato a uscire da
un incubo che vivevo tutti i giorni, grazie a lei e ai ragazzi son
uscito dal mondo dell’alcol e delle droghe e non ho nessuna
intenzione di tornarci.
Adesso ho uno scopo nella vita,
occuparmi della mia famiglia.
Il solo problema che mi tormenta,
è il pensiero fisso che quel mostro chiamato depressione ostacoli
nuovamente la mia vita.
Non è da prendere sotto gamba una cosa
del genere, bisogna imparare a leggere dentro alle persone e non
vedere l’aspetto fisico, dietro a un sorriso si può nascondere
tanto dolore.
Mi sporgo dal letto per prendere il cellulare sul
comodino senza far alcun rumore, tolgo ogni suono non voglio di certo
svegliarla.
Senza muovermi troppo gli scatto qualche foto,
queste andranno nella mia galleria privata.
Posso dire che è il
mio piccolo tesoro.
Le riguardo e mi ritengo soddisfatto, blocco
il telefono e lo poggio sul comodino con lo schermo rivolto verso il
basso, nel caso arrivi qualche notifica almeno non vedo l’accendersi
dello schermo.
Mi sistemo il cuscino e mi stendo di nuovo con
l’intenzione di tornare a dormire, chiudo gli occhi ma niente il
sonno ha abbandonato questo corpo, dannazione è presto come lo passo
il tempo senza rischiare di svegliarla?
Qualcosa devo pur fare,
la notte è ancora lunga e io so bene che non dormirò.
Prendo
il telecomando e accendo la tv abbassando subito il volume.
Inizio
a fare zapping sbuffando e sospirando non trovando niente che attiri
la mia attenzione.
Decido comunque di lasciarla accesa su un
canale indefinito, sinceramente non ho neanche notato cosa sta
passando.
Prendo nuovamente il telefono, recupero anche gli
occhiali ed inizio a perdere tempo.
Dopo non so quanto guardo
l’orario spalancando gli occhi quando vedo che sono le 6 di
mattina, è proprio vero che il telefono ti cattura.
Lo poggio
nuovamente e mi alzo, ho deciso di preparare la colazione per tutti,
fra un ora inizieranno a svegliarsi tutti, gli impegni quotidiani
chiamano.
Mi dirigo in bagno dopo aver recuperato i vestiti, mi
cambio dopo essermi lavato il viso.
Letteralmente in punta di
piedi esco da camera andando diretto in cucina, per fortuna è più
distante rispetto alle camere.
Inizio a sistemare il tavolo per
la colazione e via ai fornelli, oggi frittelle di mele per tutti,
almeno avranno una bella carica.
Le metto nei piatti nel momento
preciso in cui sento una porta dopo l’altra aprirsi, in pochi
istanti la cucina viene invasa dalla tribù Bennington, saluto i
bambini uno ad uno e li accompagno al proprio posto.
Ma il mio
viso si illumina quando vedo Tali arrivare in cucina, la vado a
stringere e baciare.
Appena si è sistemata le porto il caffè e
le sue frittelle, io non vado subito a sedere, tiro fuori il telefono
e faccio una foto alla mia famiglia.
Questo è il mio paradiso,
prendo la tazza e il mio piatto andando a sedermi.
Vorrei che
questo momento durasse per sempre...