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Autore: yelle    17/05/2005    1 recensioni
Dalla magnifica e omonima poesia di Jacques Prevèrt, ho creato questa poem-fic con il solo scopo di far conoscere questa grandiosa opera.
Ho scelto Rei e Kira come personaggi perchè, fra i tanti, sono quelli che più si adattano alle splendide parole e alle eteree immagini di questa poesia.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato


Era un amore violento quello che lo stava travolgendo, qualcosa che non era preparato a ricevere. Qualsiasi cosa avrebbe immaginato, ma non quello che Kira le aveva appena rivelato. Non era certo quello che si aspettava di trovare nel passato di quella ragazza così schiva e quasi restia nel donare l’amore che aveva e teneva dentro di sé.

Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo

L’aveva amata e l’aveva trovata la sua musa, la sua dea, colei per la quale era cambiato e per cui si svegliava ogni giorno con l’intenzione di essere un uomo migliore, di rendere quella giornata sempre più bella e viva della precedente.

Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte

E si sentiva tranquillo lui, la notte, quando si svegliava con in mente non più il volto triste di Sei, ma quello gaio e sincero di Kira, che ormai riempiva il suo sonno, oltre alle sue giornate. Per lei era rinato.

Ma lei… lei, non credeva che fosse già morta da qualche anno.

Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire

Ma come aveva fatto a non accorgersene prima? Eppure avrebbe dovuto capire che la ritrosia di Kira doveva avere qualche origine.. E quando lo aveva chiesto a Tatsuya, aveva subito percepito quello che la ragazza doveva aver passato… non era così difficile da capire…

Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Perché noi lo abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato


Il suo stesso amore l’aveva reso così cieco? Gli aveva reso impossibile vedere il mondo aldilà di quel sentimento che sembrava affogarlo, era davvero possibile?

Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
E’ tuo
E’ mio
E’ stato quel che è stato


Se davvero il suo amore era stato così cieco, ora avrebbe dovuto riparare ai suoi stessi errori.

Ma come? Come avrebbe potuto? Ci sarebbe riuscito? Ed era davvero possibile? Poteva essere forse il suo un amore così nocivo per Kira?

Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l’estate

Nonostante l’estate che lo circondava, sembrò sentire intorno a lui un’aria fredda che gli fece venire i brividi. La sua carne quasi tremava… eppure l’afa fino a pochi minuti prima era stata opprimente…
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire


Si sentiva quasi vecchio e stanco, a dispetto dell’età. Sembrava che avesse già vissuto la sua vita sino in fondo. Sembrava che i problemi che si ritrovava sulle spalle lo soffocassero e lo bloccassero sempre nello stesso punto, che non riuscisse a procedere, continuando a ripetere sempre gli stessi errori, e continuare sulla stessa strada sbagliata.
Ed era Kira a risentirne, stavolta.

Non Sei. Kira.
E non voleva pensare a lei come alla copia femminile di suo fratello. Perché Kira non era affatto uguale a Sei. Non avrebbe compiuto le sue stesse azioni. Non avrebbe seguito il suo stesso, identico destino. Kira era più forte.

Il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno

Kira era una creatura a parte. Una giovane donna sbocciata a metà.

Come si poteva riuscire a non amarla?

Arrivare addirittura a tal punto da odiarla?

Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l’ascolto
E grido


Un amore come il suo non era quello di cui Kira aveva bisogno. C’era, ma non era quello giusto.

Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per me per te per tutti gli altri
Che non conosco


Lui non era quello giusto. Che errore madornale che stava commettendo.

Possibile che tutto quel tempo passato insieme, quel suo cercare le sue carezze, la sua dolcezza, fosse servito solo al niente? Il buio più completo lo circondava.

Ma l’amore poteva davvero risolversi in questo? Poteva davvero essere sbagliato?

Fermati là
Là dove sei la
Là dove sei stato altre volte


Non aveva mai amato davvero in modo talmente incondizionato, da non riuscire a distinguere paradiso e realtà. Era così anche per Kira, o l’inferno che aveva vissuto le stava condizionando la vita?

Possibile che il suo fosse un amore a senso unico?

Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove

No.

Lo sguardo di Kira lui lo conosceva, e non era quello di una persona che fingeva di amare. Qualcosa dentro di lei c’era, una scintilla che aspettava di sbocciare.

Ma era lui quello giusto che poteva riuscire a farla ardere, quella fiamma, ed eliminare ogni paura?

Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.


   
 
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