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Autore: Stilesinskii    13/04/2021    0 recensioni
Lykosdale è una cittadina come tante altre od almeno in apparenza e Khalil lo scoprirà a sue spese.
Genere: Drammatico, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Il ragazzo scosse la testa per tornare sul pianeta Terra e si avvicinò all'armadio in legno d'abete vicino alla porta, prese dei vestiti puliti: una t-shirt oversize rosa pastello ed un paio di skinny jeans neri con alcuni strappi sulle ginocchia e poi andò in bagno per fare una doccia rinfrescante, perché nonostante tutti gli avvenimenti di quelle ultime ore lo avessero distratto da quello, il caldo era ancora tanto presente a Lykosdale. Appena uscì di casa venne travolto dal calore del sole ed i suoi occhi si chiusero per la troppa luce "Iniziamo bene" Pensò saltando in sella alla sua bicicletta nera. La famiglia Hummel era tornata a vivere in quella cittadina all'inizio dell'estate ed erano stati tanto indaffarati con la restrutturazione della casa ed il lavoro che avevano completamente dimenticato il materiale scolastico di Khalil, così si ritrovava a dover fare tutto all'ultimo momento. Prima di tutto doveva dirigersi in cartolibreria per prendere libri, penne e tutto il resto e poi nel pomeriggio sarebbe dovuto andare con i suoi genitori alla Lykos High, per iscriversi, sperando che non fosse troppo tardi. La cartolibreria che Camille, sua madre, gli aveva suggerito era quella in cui andava tanti anni prima quando ancora lui frequentava le elementari, era tra un bed and breakfast ed un'officina meccanica, davanti ad essa c'erano due grandi vasi colmi di calle bianche, sopra l'entrata c'era un'enorme insegna in legno con scritto "Weasley's spot" e la vetrina mostrava libri di ogni genere: c'erano quelli vecchi, usati ed ingialliti, quelli nuovi di zecca, quelli scolastici, quelli storici, quelli d'avventura, libri gialli, libri rosa, libri del terrore, di ricette, di botanica, quello che cercavi il signor Weasley lo aveva. Khalil parcheggiò la sua BMX vicino ad uno dei due vasi abbassando il cavalletto e legandola con il catenaccio ad un paletto lì accanto e poi entrò nel negozio. All'interno c'era odore di carta, il silenzio regnava sovrano, poteva quasi sembrare un posto abbandonato se non fosse stato per la pulizia e l'ordine assoluto in cui essa era avvolta. Khalil si schiarì la voce" "Signor Weasley" Chiamò guardandosi intorno, al ragazzo piaceva tanto leggere, era quello che faceva per evedare dal mondo reale e da quel vuoto che aveva da tanto tempo e che non riusciva a riempire, aveva letto Moby Dick di Herman Melville, Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust, Cecità di José Saramago, Harry Potter di J.K. Rowling, quasi ogni libro di Piccoli Brividi e tanti, tanti altri. Aveva chiamato il padrone del posto diverse volte, ma senza alcun risultato, mentre aspettava scorreva le dita sui libri leggendone ogni titolo, ne aveva letti tanti, ma ogni volta che entrava in una libreria ne trovava tanti altri che non aveva neanche sentito nominare ed il Weasley's spot sembrava pullulare di vecchi libri scritti a mano, magari scrittori locali che non avevano mai pubblicato o chissà quale altra storia che a lui non passava per la mente. Passarono almeno venti minuti quando un signore sui settanta spuntò dalla scalinata di legno nascosta dietro ad uno dei tanti scaffali, era  bassino, abbastanza gracile, dalla carnagione pallida e rosea, i pochi capelli che aveva erano bianchi come l'avorio e gli occhi di un celeste glaciale, indossava una camicia color vinaccia e dei pantaloni classici beige. Il signor Weasley sorrise gentilmente alla vista del ragazzo e disse con la voce impastata "Chiedo scusa giovanotto, il mio udito gioca brutti scherzi,  non sei qui da tanto vero?" Khalil scosse la testa, non aveva il cuore per dirgli che era già un po' che vagava per la libreria "No signore, sono arrivato da qualche minuto" disse con un tono basso, "Avrei bisogno di alcuni libri-" Prese una lista dalla tasca dei pantaloni "La settimana prossima dovrei iniziare a frequentare il secondo anno alla Lykos High, ho trovato questa lista online." L'anziano prese il foglietto e sistemò gli occhiali tondi sul naso aquilino "Capisco, capisco... Dovrei averli tutti su quello scaffale laggiù!" Esclamò sorridendo ed indicando uno scaffale vicino ad una grande finestra che dava su un grazioso giardino pieno di fiori e statue eleganti ricoperte d'edera. Mentre il signor Weasley cercava i libri che il ragazzo gli aveva chiesto iniziò a fare qualche domanda "Non ti ho mai visto da queste parti, ti se trasferito di recente? Non che la mia memoria sia ottima..." Khalil esitò un momento prima di rispondere "Vivevo qui tanti anni fa, io ed i miei genitori siamo tornati circa tre mesi fa a vivere qui- Mia madre mi ha detto che veniva qui da lei a comprare il materiale scolastico quando frequentavo le elementari", il signor Weasley  smise di cercare i libri, si girò verso il ragazzo e sistemò di nuovo gli occhiali sul naso, lo scrutò da capo a piedi per un minuto circa per poi esclamare "Hummel? Sei il figlio di Camille, dico bene?" Khalil fece cenno di sì con la testa "Mi chiamo Khalil signore" Aggiunse, l'anziano sorrise e riprese a cercare i libri ponendo su una mensola quelli che aveva già trovato, "Sei proprio cresciuto, l'ultima volta che ti ho visto eri solo un bambino, probabilmente tu non ti ricordi neanche", Il giovane annuì, non sapeva esattamente cosa dire, aveva anche parlato più del solito, "Ecco qui", Bofonchiò il signor Weasley "Questi sono i libri che ti servono per quest'anno, la Lykos High è un'ottima scuola, la stessa che frequentava tuo padre alla tua età!" Sorrise e porse i libri a Khalil "Hai bisogno di altro?" Aggiunse sempre con quel sorriso genuino stampato sul volto, il ragazzo sorrise leggermente "Ehm- Sì, alcuni quaderni, penne, matite... Un po' di tutto a dire il vero". Passò una buona mezz'ora prima che i due riuscissero a recuperare tutto, Khalil aveva anche preso qualche libro che lo aveva incuriosito, alcuni avevano simboli davvero insoliti. "Dunque... Sono 170$ in tutto! Uhm-  Facciamo 130, in onore dell'amicizia!" Disse ridendo gentilmente, il ragazzo scosse la testa "La ringrazio, veramente, ma non posso accettare!" L'uomo rise ancora "Ed io insisto! Non accetterò un centesimo di più, anche perché penso che ti vedrò spesso, sembri uno a cui piace leggere, dico bene?" Khalil sospirò e curvo la boccà in un leggero sorriso "Eh va bene... Allora la ringrazio" Disse prendendo le banconote dal portafoglio che aveva nello zaino e porgendoli all'anziano, "E comunque puoi chiamarmi Michael!" Aggiunse gentilmente, Khalil annuì prendendo le buste "Va bene signor Michael- passerò senz'altro altre volte!" Rassicurò, poco prima di salutare l'uomo chiese al giovane di salutare i genitori da parte sua, Khalil disse che lo avrebbe fatto e salì sulla sua bicicletta con lo zaino in spalla dirigendosi verso casa. Si erano fatte le undici passate, la mente del ragazzo era tornata nuovamente alla bestia della sera prima, non riusciva per nulla a levarselo dalla testa, un chiodo fisso insomma. Era lì nel giardino di casa sua seduto su una sedia a dondolo con gli occhi fissi sulla staccionata sfondata, "Certo che di forza ne ha quel lupo", pensò. Quasi senza rendersene conto aveva attraversato le assi di legno che lo separavano dal bosco ed aveva camminato per diversi minuti, quando se ne accorse era ormai nel bel mezzo di una radura,  "Ma dove ho la testa?" Borbottò guardandosi intorno. L'aria era tanto più fresca rispetto a casa sua e la cosa non gli dispiaceva per nulla, gli alberi intorno a lui erano vecchi ed alti, c'era una grande pace. Lo sguardo di Khalil cadde però su qualcosa che avrebbe voluto tanto evitare: il terriccio su cui stava camminando era impregnato di qualcosa di rosso e subito un'immagine gli apparve nella mente: gli spari che aveva udito nel bosco la sera prima. I giornali non avevano detto nulla al riguardo, tanto meno la televisione, era come se avessero voluto mettere tutto a tacere, ma che cos'avevano da nascondere? Forse era per non creare panico, forse le persone scomparse erano veramente state giustiziate in quella calda notte d'Agosto, proprio sul terreno su cui Khalil posava i piedi in quel momento. Delle fitte indescrivibili iniziarono a colpire lo stomaco del giovane che si piegò in due dal dolore, l'idea di tutta quella storia gli aveva rivoltato lo stomaco sotto sopra fino a farlo rigurgitare. Khalil decise di spostarsi dalla radura ed iniziare a dirigersi verso casa facendo lunghi respiri profondi per cercare di calmarsi e di tornare in sé, le sue gambe si muovevano velocemente, era tanto agitato che non stava neanche prestando attenzione a dove mettesse i piedi: in pochi istanti il ragazzo si ritrovò a terra, con la fronte sanguinante ed una caviglia dolorante, "Fanculo" bofonchiò mentre cercava di mettersi seduto, osservò per un attimo una radice che spuntava dal terreno e sbuffò scuotendo la testa, "Di male in peggio!" Pensò. Il sangue che gli fuoriusciva dalla ferita che si era procurato finì per dividergli il volto in due, e la caviglia si era gonfiata in pochissimo tempo, sbuffò ancora mentre si rialzava e tentava di non mettere troppo peso sulla gamba malandata, "Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, credo di esser messo male..." Bisbigliò poco prima di alzare il capo e notare, a sei o sette metri da lui, la figura di un lupo. Il cuore di Khalil accellerò all'improvviso: l'animale si stava dirigendo verso di lui a passo svelto, ormai era ad un metro di distanza, si era fermato, lo stava guardando, non sembrava malintenzionato, aveva uno sguardo quasi amichevole. "Sei quello di ieri?" Domandò come se quell'animale potesse effettivamente comprenderlo, il giovane avrebbe giurato di aver visto il capo della bestia muoversi verso l'alto e poi verso il basso, come ad aver fatto cenno di sì, ma era impossibile, un lupo non poteva capire quello che gli si diceva, giusto? Khalil scrutò il quadrupede e si convinse che non poteva essere lo strano ospite della notte precedente, quello era ferito, mentre quello che stendeva davanti a lui non lo era. Cosa stava succedendo a Lykosdale? Perché tutti i lupi sembravano essere così poco selvatici?
   
 
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