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Autore: Blyth    15/04/2021    2 recensioni
Sullo sfondo di una guerra che dura da oramai più di sessant'anni si intrecciano le storie dei nostri protagonisti: un giovane cacciatore di mostri dal destino ancora da svelare, un orfano con un segreto da custodire per poter sopravvivere e una guerrera di un ordine composto da mezzi-demoni.
Nessuna grande profezia.
Nessuna impresa eroica da grandi canti epici.
Solo il desiderio di riscatto, la sete di vendetta e una guerra che lacera e distrugge ogni cosa che incontra.
Genere: Avventura, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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13.Il Tempio della Dea Ku'uri







Una volta assicurato Shyn alle cure del medico Jinko si avviò verso il bosco, cercando per tutto il giorno il luogo dove doveva trovarsi il demone lupo, ma la sua presenza era svanita, nella foresta non vi era più traccia del suo miasma demoniaco.
Quando la guerriera Re Kai trovò il grosso cadavere semi coperto dalla neve capì il perché.
-Quei ragazzi sono pazzi.- disse al silenzio del bosco mentre controllava lo squarcio che divideva la mascella dal resto del cranio del lupo.
Aveva visto la spada pregna di sangue blu rappreso, mentre aspettava che il medico salvasse la vita del ragazzo aveva pulito la lama per tenersi occupata.
Era rimasta stupita nello scoprire una lama forgiata in metallo e cristallo, erano rare oltre che difficili da ottenere con una tale fattura ma questo spiegava perfettamente quella ferita mortale sul demone.
Non c'era materiale più mortale per un essere del Regno delle Ombre come il cristallo Kaisen; anche se a giudicare dai segni su quel cadavere ghiacciato dalla neve il ragazzo non aveva idea di come sfruttare al meglio l'arma che teneva tra le mani. I lembi di pelle sembravano essere stati sciolti da una sostanza acida più che tagliati da una lama affilata.
Jinko sbuffò una nuvola di vapore, alzandosi in piedi e sistemando le spade che portava alla cintura, non poteva permettere che il ragazzo andasse ancora in giro armato con una spada in cristallo Kaisen e pregno di un potere così distruttivo senza averne il controllo.
Guardò il cielo coperto da nubi, presto avrebbe iniziato a nevicare di nuovo.
-Dea, aiutami tu a prendere la decisione giusta.- sussurrò al cielo.
Ucciderlo come era da regola per l'ordine Re Kai o risparmiargli la vita e addestrarlo? Qual era la scelta più giusta?
Jinko tornò al tempio. Il clima era ancora rigido tra le montagne, eppure le tormente di neve non erano più così crudeli, merito di quei due folli ragazzi.
Le sacerdotesse del tempio la accolsero con riverenza, ed un certo timore, portandola dalla loro sacerdotessa anziana nella stanza dove teneva Ryo.
Era una piccola cella, poco illuminata e arredata solo di un materasso steso per terra dove era adagiata la piccola ragazzina febbricitante.
L'avevano spogliata, lavata e cambiata e senza quegli abiti lerci che la mascheravano adesso era più facile vedere i suoi bei tratti di ragazza.
Jinko si inginocchiò accanto alla sacerdotessa intenta a strofinarle le braccia con un panno pregno di acqua fredda e aceto, lei si limitò ad allungare una mano per accarezzare una guancia lentigginosa, era calda ma meno bollente della notte in cui l'aveva portata li.
- La febbre è ancora alta, ma se ha superato la notte scorsa posso osare dire che è fuori pericolo....è una ragazzina forte.- disse quasi in un sussurro la sacerdotessa, stando attenta a non disturbare il sonno agitato della piccola.
Jinko le sistemò i capelli dietro l'orecchio, liberando la fronte dalla frangia lunga e posando un panno bagnato per darle sollievo.
Distese quasi subito i tratti contratti del volto a quel contatto fresco.
Dopo poco la sacerdotessa le lasciò sole in quella stanza illuminata solo da una lanterna.
- Chi lo avrebbe mai detto.- sussurrò nel silenzio accarezzando i capelli mossi della ragazzina -Non avrei mai pensato di incontrarvi di nuovo, maggiormente non in una tormenta e mezzi morti.-
Lasciò che il proprio Kai scorresse dal centro del suo corpo, fino alle braccia raffreddando le mani e creando attorno ad essere una piccola aura azzurrina.
Tenendo una mano fredda, ma non gelida, sulla testa bollente e passando l'altra sulle gambe, sulle braccia e il resto del corpo come per accarezzarla iniziò a canticchiare una vecchia melodia.
Poteva sentire il fragile corpo raffreddarsi mentre la temperatura scendeva sotto il suo tocco freddo, era un trucco che aveva imparato da un sacerdote del suo ordine. Normalmente le guerriere non erano istruite per l'utilizzo del Kai in scopi medici ma una volta si era trovata ad assistere una sua sorella con una febbre da avvelenamento e li, essendo l'unica in possesso di un Kai di ghiaccio, aveva imparato quel piccolo incantesimo.
Non avrebbe mai pensato di trovarsi ad usarlo di nuovo, ma eccola lì mentre faceva scendere la febbre ad una ragazzina che si spacciava da uomo riflettendo sul cosa fare del suo caro compagno.
Adesso che Shyn era a letto ucciderlo sarebbe stato facile, un colpo di lama in cristallo Kaisen e tutto sarebbe finito, ma quella ragazzina avrebbe pianto fino alla fine dei suoi giorni.
Jinko sospirò - Ah sto proprio invecchiando...ogni anno più emotiva.- si rimproverò ad alta voce.
Quanti ne aveva uccisi di ragazzi senza anima?
Ricordava ancora il bambino affogato nel fiume dalla sua maestra, sacrificato dal padre mercante per favorire gli affari e affidato alla misericordia della morte dalla maestra Fujin.
Poi c'erano stati quei due ragazzi figli di due Shotu in guerra tra loro, il ragazzo era stato fermato da una sua compagna prima di comprendere il suo potere, a lei era toccata la ragazza, più grande, l'aveva trafitta con la sua lama, squarciandole il cuore con un affondo diretto.
Ed in fine c'era stato quell'ultimo fragile ragazzino, così deciso ad ottenere in dietro la sua anima, così sicuro di potersi riappropriare di ciò che era suo.
L'occhio sano le si annebbiò per le lacrime trattenute.
La sensazione del suo sangue caldo ancora sulle mani, gli occhi iniettati di sangue che ricomparivano tra i ricordi di una battaglia all'ultimo sangue.
Quando si accorse di un movimento sotto le sue mani ricacciò in dietro le lacrime, guardando la bambina che aveva finalmente riaperto gli occhi.
Aveva gli occhi dall'iride scura gonfi e lo sguardo acquoso, ma sembrava cosciente, la stava fissando.
- Sei sveglia.- disse Jinko e sul volto sciupato della bambina comparve un espressione di terrore, così si affrettò a precisare -Shyn non lo sa.-
Bastò per farla calmare.
Jinko si affrettò a darle qualcosa da bere, sostenendo la tazzina in ceramica e aiutandola a stare seduta. Dopo che ebbe bevuto la ragazzina parlò -Come lo sai?-
Non le importava nemmeno di sapere dove si trovasse, il suo unico pensiero era capire come fosse stata smascherata.
Jinko sorrise, aiutandola a sdraiarsi - Il Kai, l'energia vitale, è diversa tra uomini e donne. Lo so da quando ci siamo incontrati in quell'accampamento due anni fa.-
Il volto della ragazzina si accese in un espressione sorpresa -Sei la guerreria Re Kai...- bisbigliò priva di forze.
Jinko annuì -Ho trovato te e Shyn mezzi morti nel pieno di una tormenta. Adesso ti trovi in un tempio della dea dell'amore...lui l'ho portato da un medico al paese vicino.- le raccontò anticipando ogni domanda che potesse sorgere - Sta abbastanza bene ma rimarrà a letto per un bel po'.-
La ragazzina annuì, palesemente più tranquilla ora che Jinko le aveva spiegato ogni cosa.
-Non lo hai detto a nessuno.- mormorò dopo un po' mentre Jinko le cambiava il panno sulla fronte.
- Ti ho vista vestita da bambino, atteggiandoti come tale e ho pensato che avessi le tue buone ragioni. Perché avrei dovuto comportarmi diversamente? Però dovresti smetterla di fasciare il petto in quel modo, ti sta crescendo il seno e potresti avere problemi.- si affrettò a dire in un istinto materno.
- Non posso...ho mentito per tutto questo tempo...- sembrava sul punto di piangere adesso, stringendo le lenzuola sotto di lei nei pugni deboli - ...mi caccerebbe, nessuno vuole una debole ragazzina vicino.-
Jinko rimase in silenzio, poi si alzò a chiamare una sacerdotessa per far portare qualcosa da mangiare, si risedette a gambe incrociate vicino a lei.
La ragazzina rimase zitta a sua volta, in attesa di una risposta, con in volto l'espressione accigliata di qualcuno che desidera una risposta.
Jinko posò un braccio sul ginocchio e adagiò il mento sul palmo prendendosi ancora qualche istante prima di risponderle - Non potrai comunque fingere ancora per molto. Tra poco sarà palese...fattelo dire da qualcuno che ha vissuto molto più di te. Le bugie come questa prima si confessano e meno danni fanno.-
-Sono passati quasi tre anni.-
-Allora è proprio il momento di confessare ragazzina, prima che lo scopra da solo e si convinca che non ti fidi affatto di lui.- si fermò un'attimo osservando il volto a cuore imbronciato e preoccupato, sbuffò prima di continuare -Il tuo compagno ti ha trascinata nella neve nonostante fosse ferito gravemente, quando vi ho trovati mi ha implorato di salvare te e lasciare li lui. Non ti abbandonerebbe nemmeno se tu lo pugnalassi allo stomaco per divertimento.-
Vennero interrotte dalla sacerdotessa che portò alla ragazzina una ciotola di minestra calda.
La giovanissima sacerdotessa aiutò la piccola a mangiare, imboccandola con pazienza e senza che venisse detta una singola parola, quando se ne andò fu di nuovo Jinko a rompere il silenzio -Qual è il tuo nome?-
- Ryo...- la ragazzina sbuffò, correggendosi - Ryoka...mi chiamo Ryoka.- ripeté con la stessa lentezza e concentrazione di qualcuno che pronuncia una parola sacra di un mantra dopo un lungo astenersi dalla meditazione.
- Io mi chiamo Jinko, è un piacere Ryoka.- le sorrise cercando di incoraggiarla ma la più piccola continuava ad essere silenziosa e assorta nei suoi pensieri.

Quando Jinko uscì dal cancello principale per tornare al villaggio sobbalzò nel trovare Shyn inginocchiato sui gradini.
Era piegato sulle ginocchia immerse nel lieve strato di neve posato sulle scale pulite, aveva la spada appoggiata sulle gambe e  il viso dolorante fisso sull'entrata del tempio.
- Cosa diavolo ci fai qui stupido ragazzino?- urlò Jinko avvicinandosi a lui con le mani guantate di nero sui fianchi.
- Ryo.- disse soltanto il ragazzo.
Jinko scosse la testa -Sta bene, si è svegliato! Ma tu dovresti essere a letto! Come fai ad essere arrivato fin qui? Hai la schiena a pezzi...- non aveva davvero parole, come poteva essersi trascinato fin li con le ferite che si ritrovava? Le veniva voglia di prenderlo a schiaffi, e in un secondo momento ci rifletté e lo fece.
Shyn accettò lo schiaffo con il viso chino, alzando però subito lo sguardo sul volto iracondo di Jinko - Quanto puoi essere stupido? Torniamo dal medico prima che le tue ferite vadano in setticemia o si riaprano.-
Lui scosse la testa -Ryo è li dentro, malato. Io aspetto qui.-
Jinko prese un respiro profondo, massaggiandosi le tempie, pentendosi di non averlo ucciso al loro primo incontro risparmiandosi tutti quei gratta capi.
Strappò dalle mani di Shyn la spada e gliela batté sulla testa provocando un rumore sordo - Se rimani qui morirai, Ryo è in buone mani lo porterò da te quando potrà muoversi...avanti.- infilò la spada tra le cinture che portava fissandola vicino alla lunga spada in cristallo kaisen che portava dietro la schiena, lunga il doppio della spada di Shyn.
Poi afferrò il ragazzo per un braccio e se lo caricò in spalla dopo una serie di futili proteste. Normalmente non sarebbe riuscita ad obbligarlo a salire sulla sua schiena ma ora come ora era indebolito dalle numerose ferite e stremato dalla camminata per arrivare al tempio.
Jinko allacciò le mani alla spada, allaciando che le gambe di Shyn si posassero nell'arco che creavano mentre il peso del suo corpo le rimaneva sulla schiena.
Iniziò a scendere le scale di pietra coperte nuovamente di neve.
- Il dottore ti ha dato un infuso per il dolore, vero?- indagò Jinko.
Shyn annuì -Non facevano più così male...- provò a giustificarsi.
Jinko scosse la testa e i campanellini del suo cappello tintinnarono nelle orecchie di Shyn.
- Hai molto Kai demoniaco che scorre dentro di te, la tua percezione dei limiti fisici è simile a quella dei mezzi-demoni come me. Lo capisco, da giovane ho sottovalutato anche io le mie ferite come hai fatto tu....sai cosa ci ho ottenuto?- non aspettò la risposta - Una bella benda sull'occhio destro. Shyn se anche la tua percezione del dolore, della temperatura, della stanchezza è simile a quella dei mezzi-demoni il suo corpo è ancora umano. Se ti comporti come se non lo fosse morirai.- finì di spiegare mentre camminava verso la casa del dottore.
Sentì il ragazzo stringere le mani allacciate attorno al suo collo - Sono svenuto due volte mentre camminavo per venire al tempio.- confessò contro il suo orecchio - Volevo solo vedere Ryo.-
Il cuore di Jinko perse qualche battito, addolcendo la sua tempra.
Guardò il cielo scuro e carico di nuvole piene di neve.
Forse questa volta sarebbe andato tutto bene.
Forse sarebbe riuscita a salvarlo e lavare almeno un po' il sangue innocente che le imbrattava le mani.



































Angolo Autrice:


Finalmente conosciamo un po' meglio Jinko, il nostro trio è al completo....dopotto che fantasy è un fantasy senza un mentore per il giovane protagonista?
Fatemi sapere cosa ne pensate con una piccola recensione!


Blyth






  
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