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Autore: addict_with_a_pen    15/04/2021    1 recensioni
Frank non si è mai sentito così triste in vita sua.
Oggi è Halloween, e nessuno dei suoi amici ha pensato di passare questo giorno con lui, ma bensì a qualche sciocca festa sicuramente più entusiasmante e interessante di lui.
Però pensare che perfino lui, perfino Gerard se ne sia scordato, gli frantuma il cuore in tanti piccoli pezzi e lo fa sentire il più scemo degli scemi, anche se in fondo sa che non ha una ragione valida per sentirsi così.
Lo fa sorridere pensare a come all’inizio loro due non si sopportassero, come lui pensasse che Gerard lo odiasse, quando in realtà non era vero affatto... Forse è solo colpa sua se perfino Gerard si è dimenticato del suo compleanno.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Piccolissima nota inutile*
Non mi stancherò mai di EFP... Devo smetterla di mentire a me stessa.
Buona lettura cari,
Isa :*
 


*Chocolate Flavored Kisses*


Frank non si è mai sentito così triste in vita sua.
È al corrente del fatto che il suo compleanno cada proprio in uno dei giorni più amati sia dai giovani che dagli adulti, un giorno dove ognuno può vestirsi come meglio crede e far spaventare i propri amici, un giorno dove i bambini fanno “dolcetto o scherzetto?” alla porta dei propri vicini, un giorno dove chi compie gli anni viene dimenticato da tutti…
Oggi è Halloween, e nessuno dei suoi amici ha pensato di passare questo giorno con lui, ma bensì a qualche sciocca festa sicuramente più entusiasmante e interessante di lui.
Però pensare che perfino lui, perfino Gerard se ne sia scordato, gli frantuma il cuore in tanti piccoli pezzi e lo fa sentire il più scemo degli scemi, anche se in fondo sa che non ha una ragione valida per sentirsi così.
Lo fa sorridere pensare a come all’inizio loro due non si sopportassero, come lui pensasse che Gerard lo odiasse, quando in realtà non era vero affatto.
“Oh Frank, lui è mio fratello Gerard, non credo vi siate mai visti prima…”
Ricorda come Mikey li avesse presentati con una punta di angoscia nella voce visti gli sguardi che si stavano scambiando, e sicuramente ricorda come alla fine le loro mani si fossero incontrate e strette.
“Hai le mani ghiacciate.” Aveva detto Frank, continuando a fissare con uno sguardo confuso Gerard.
“E tu sudaticce.” Aveva allora risposto lui, ed era servito l’intervento di Mikey per riportare la situazione come prima e per dire a Frank che era meglio uscire a fare due passi.
Ricorda il perché il loro rapporto fosse partito così male, e la colpa è tutta di quello sguardo che Gerard gli aveva rivolto quando i loro occhi si erano incontrati, sguardo inteso come di sfida da Frank, quando invece non era altro che uno sguardo di qualcuno che ha appena avuto il colpo di fulmine col migliore amico del proprio fratello.
Ricorda come una notte, rimasto a dormire a casa di Mikey, si fosse alzato verso le tre per andare  a bere un bicchiere d’acqua in cucina e ricorda come vi avesse trovato Gerard intento a farsi uno spuntino notturno a base di biscotti.
“Vuoi…?” Aveva chiesto allungando il pacco di biscotti a un Frank assonnato e confuso.
“Perché me li stai offrendo?”
“Mai sentito parlare di gentilezza Frank?”
E lì Frank aveva ceduto, iniziando a mangiare biscotti in silenzio insieme a Gerard e sentendosi passare da parte dai suoi occhi come oramai accadeva ogni volta che loro due erano vicini.
“Perché mi odi Frank?”
E Frank non potrà mai dimenticare la risposta datagli e tutto il discorso che l’ha seguita, discorso iniziato con “sei tu che mi fissi con odio continuamente!” e conclusosi con “ti fisso solo perché penso che tu sia bellissimo”.
Frank non potrà scordare quanto quella confessione l’avesse lasciato a bocca aperta e fatto sentire un idiota, ma ovviamente non potrà mai e poi mai scordare come, dopo aver iniziato con una sfilza confusa di “come?”, “cosa?” e “perché?” Gerard l’avesse interrotto baciandolo.
Ricorda tutto di quel momento, ricorda come il suo “odio” verso Gerard non fosse altro che una grande e grossa cotta e di come lui non avesse semplicemente voluto ammettere di avere per chissà quale strano motivo.
Ricorda come si erano baciati per una dolce infinità, di come le sue braccia si erano strette attorno al corpo morbido di Gerard, di come il suo respiro si era fatto più affannoso e di come non si erano più detti una sola parola, forse troppo assonnati o forse troppo confusi dalla nuova situazione, e purtroppo Frank ricorda anche come aveva interrotto quel dolce momento bofonchiando una sfilza di scuse confuse e cercando di scappare via da Gerard.
“Frank non andare via, parliamone! Mi piaci un sacco…” Aveva detto lui, bloccandolo per un polso e sperando in una risposta positiva da parte di Frank, che tuttavia non arrivò.
Frank non potrà mai perdonarsi di essere scappato via per andare a rifugiarsi in bagno, come non potrà mai perdonarsi quel patetico “Ciao Gerard…” detto la mattina dopo quando si erano incrociati prima che tornasse a casa, così come non potrà mai perdonarsi di aver chiesto a Gerard qualche giorno più avanti di rimanere amici, ma di dimenticare quello che era successo quella famosa notte.
Ora che ci pensa, forse il loro rapporto non era cominciato così male, è semplicemente stata tutta colpa sua se si è trasformato in qualcosa di così imbarazzante e confuso, ma non un singolo giorno dopo quella notte ha potuto evitare di pensare a quanto quei baci sul collo e quelli sulle labbra al sapore di biscotti al cioccolato gli manchino immensamente.
Forse è solo colpa sua se perfino Gerard si è dimenticato del suo compleanno…
Da quel lontano giorno di oramai due anni fa, Gerard aveva provato a mantenere il rapporto come una semplice amicizia, e anche se magari si può dire che ci sia riuscito, Frank si è sempre reso conto di ogni singolo sguardo rivoltogli, sguardi che possono contenere tutto meno che odio…
“Sono contento che tu e Gee abbiate fatto amicizia, sai, ero così preoccupato che vi odiaste!” Aveva detto Mikey dopo averli scoperti parlare e ridere assieme un pomeriggio, ma il sorriso tirato e triste Frank arrivatogli in risposta non poteva che far intendere che quello che c’è tra loro fosse tutto meno che amicizia.
Frank si odia molto per non aver continuato a farsi baciare quella notte, per non aver permesso a Gerard di parlargli, per non avergli detto che anche lui gli piace, e anche molto, ma purtroppo oramai ha perso la sua occasione, vuoi per paura o per stupidità.
È decisamente solo colpa sua se Gerard si è dimenticato del suo compleanno…
Triste, abbattuto e solo come un cane, va a sedersi sul divano, con l’intento di iniziare con una sciocca maratona di film horror spazzatura fino a notte fonda, essendo i suoi genitori fuori città e avendo casa libera tutta per sé.
Essere solo a casa non può che fargli pensare a quella volta in cui lui e Gerard erano rimasti soli a casa per un intero pomeriggio, dato che Mikey, essendo uno dei rappresentanti di classe degli studenti, si era ricordato all’ultimo di avere una riunione quel giorno, e aveva lasciato i due a casa soli.
Frank ricorda come il suo cuore avesse preso a battere forte una volta che la porta si era chiusa alle spalle di Mikey e Gerard aveva riappiccicato il suo solito sguardo a lui.
“Umh… vuoi guardare un film?”
“Vado a prendere qualcosa da mangiare…!” Aveva risposto Frank, lasciando a Gerard il compito di scegliere un film da vedere.
Frank ricorda, eccome se ricorda, le coccole che si erano fatti quel pomeriggio, iniziando con l’imboccarsi l’un l’altro con quelli stupidi biscotti al cioccolato in un mare di piccole e sciocche risate abbracciati, e continuando con Gerard intento a dargli piccoli e dolci baci appena dietro l’orecchio solleticando il suo collo nudo con il respiro.
Ricorda di come le sue mani avessero poi trovato posto sotto la felpa di Gerard, “per scaldarmi!” aveva detto con una risata imbarazzata mentre le sue mani avevano preso ad accarezzare la sua pancia, ma ricorda come quel gesto di sentire la pelle nuda di Gerard sotto il suo tocco lo avesse come accesso e che, preso da un’ondata di qualche genere di coraggio, aveva posato le labbra sul suo collo morbido, con l’intento di lasciargli un bel segno e sentirlo sospirare piano per merito suo.
Ricorda di come le mani di Gerard si erano subito spostate sulla sua schiena, intente a cercare di togliergli la maglia, e ricorda come all’inizio glielo aveva permesso, mormorando un ansimante “ti prego Gerard, spogliami…” nel collo di lui, ma ricorda anche di come alla fine, resosi conto di quello che stava per succedere, era schizzato in piedi ed era corso ancora una volta in bagno.
“Frankie scusami, ti prego torna qui” aveva detto Gerard in preda al panico fuori dalla porta del bagno “m-mi dispiace, giuro che non ti toccherò mai più, scusami…” e Frank ricorda di come dopo quella volta la loro “amicizia” avesse faticato sempre più a tornare come prima…
Frank non sa cosa lo spaventi così tanto, perché l’idea di iniziare una relazione con Gerard lo terrorizzi a tal punto, ma sa solo che ancora adesso soltanto la vista di quei dannati biscotti lo fa pensare ai baci di Gerard…
Accende la tele, sceglie un film perlomeno guadabile, e inizia con la sua stupida maratona, cercando di concentrarsi più che può sulle immagini del film e non sul baciare Gerard.
“Frank, tu hai una cotta per Gee, non è vero?”
“M-Ma no Mikey che dici!?”
Frank ricorda quel momento imbarazzante in cui Mikey gli aveva sorriso facendogli la fatidica domanda, e ricorda come le sue guance si erano subito tinte di un rosso acceso.
“Frankie non è un problema, davvero! Gerard è un bravo ragazzo, un po’ strano forse, ma stareste benissimo insieme, quindi puoi farlo se vuoi.”
E anche se questo genere di discorsi non si fa con il fratello del ragazzo per il quale sbavi dietro da tempo, Frank gli aveva ugualmente raccontato tutto, dicendogli che lui non sapeva come fare e che sì, Gerard gli piaceva eccome…
“Wow la stai rendendo così complicata! Digli semplicemente di sì e basta, lui è cotto come non so cosa e non sopporto più di sentirlo masturbarsi dicendo il tuo nome, sono a un passo dallo spararmi, quindi ti prego digli che state assieme.”
E Frank era arrossito come un pazzo nel sentire che Gerard pensa a lui quando si tocca, ma questo non aveva fatto altro che fargli credere che non è pronto affatto per una relazione con lui…
Il problema principale forse è proprio il fatto che Frank non ha mai avuto un ragazzo, ma solo una ragazza qualche anno fa, e il fatto è che Gerard è più grande, ha ben quattro anni in più di lui, quindi sicuramente cerca qualcuno di almeno un po’ esperto, qualcuno con cui fare discorsi adulti, e non un ragazzino di diciannove anni ancora vergine che non ha nulla da offrire se non uno sciocco discorso sul liceo.
“Ci penso su Mikes, grazie…”
Ma ancora Frank non ha smesso di pensarci.
Oramai convintosi del fatto che non potrà concentrarsi nemmeno sul più stupido dei film che passano alla tele stasera, va in cucina a prendere quei famosi biscotti che tanto gli ricordano Gerard e inizia a mangiarli tristemente, immaginando che sia lui ad imboccarlo e che ci sia lui a baciargli piano il collo nel frattempo.
Quando oramai si è mangiato più di metà pacco e il suo stomaco non sta gradendo la cosa, sente il campanello di casa suonare.
Aggotta la fronte in risposta, poiché credeva che il cartello con scritto “NIENTE DOLCETTO E NIENTE SCHERZETTO QUEST’ANNO!” fosse abbastanza esplicito, ma forse si è sbagliato.
Si alza sbuffando e va controvoglia ad aprire, convinto di trovare uno sciocco ragazzino che non ne vuole sapere di leggere gli avvertimenti.
“Hey ragazzino, stasera non mi va proprio di-”
“Buon compleanno Frankie!” Ma purtroppo, o forse per fortuna, dietro la porta c’è tutto meno che un ragazzino ad attenderlo.
“Gee co-cosa significa, io credevo che fossi a una festa, o che-”
“E dimenticarmi del tuo compleanno? Per chi mi hai preso?” dice lui abbracciandolo stretto a sé e perciò travolgendolo col suo dolce profumo “Non potrei mai dimenticarmi del tuo compleanno, lo sai.”
E in effetti Frank lo sa eccome…
I due compleanni da dopo il loro incontro, Gerard li ha sempre passati con lui, sempre pronto a spendere la sera di Halloween con lui e a riempirlo di dolcetti come regalo. L’anno scorso si erano addirittura addormentati l’uno accanto all’altro sul letto di Frank tanti erano i dolci che si erano mangiati, e Frank ricorda come si fosse fortunatamente svegliato per primo e si era chiuso in bagno all’istante per risolvere un piccolo problemino iniziato nelle sue mutande.
“Grazie Gee” risponde Frank con uno sciocco sorriso sulle labbra “Vieni dentro…?”
Gerard annuisce con uno sciocco sorriso a sua volta in risposta, portando dentro con sé il suo solito zaino pieno di dolcetti.
“Non credo che quest’anno mi vadano i dolci…” dice Frank con un sorriso timido “Ne ho già mangiati a sufficienza per stasera.”
“Owww ma ho avuto un’idea geniale per quest’anno! Non puoi bidonarmi così, ti prego!” prova a fargli cambiare idea Gerard aprendo il suo zaino “Cosa ti sei mangiato che ti ha riempito così tanto? Credevo mi avresti appettato per mangiare dolci, l’abbiamo sempre fatto!”
Frank va a sedersi ancora sul divano, sentendo il suo stomaco contorcersi un pochino all’idea di tutto ciò che ha ingurgitato.
“M-Mi sentivo solo… credevo si fossero dimenticati tutti del mio compleanno, così ho mangiato mezzo pacco di biscotti al cioccolato e ora vorrei vomitare un pochino.” Risponde lui con una risata imbarazzata in risposta, per poi pentirsi subito di averlo detto.
“Qualcosa mi fa pensare che ti mancavo…” dice Gerard con a sua volta una risata imbarazzata “Ma non potrei mai dimenticarmi di te Frank, lo sai, ho solo fatto un po’ più tardi perché stavo cercando più dolcetti possibili per la sorpresa di oggi. Sai, avevo in mente di fare una specie di caccia al tesoro e poi mangiare tutte le caramelle, cioccolatini e cose varie assieme, ma non credo sia una buona idea se ti viene da vomitare.” Conclude lui, per poi andare a sedersi accanto a Frank sul divano e aspettare che dica qualcosa.
“Scusa Gee…” dice Frank con un filo di voce e poggiando la sua testa sulla spalla di Gerard “Magari se poi mi passa il mal di stomaco possiamo giocare, va bene?”
“Erano i biscotti che mangio io di solito, vero?”
Questa non era di certo la risposta che Frank si aspettava, lasciandolo confuso e con il cuore che come al solito quando è con Gerard batte un po’ più forte del previsto.
“Umh…credo di sì? Perché me lo chiedi…?” Dice con una nota di panico nella voce all’idea della risposta che riceverà.
“Solo per sapere, ero curioso” dice semplicemente lui poggiando a sua volta la testa su quella di Frank “Sono buoni quei biscotti, vero?”
E questa domanda, fa subito capire a Frank che Gerard non era semplicemente curioso.
“Gee ma che razza di domande sono!” dice Frank con una risata forzata, cercando di sdrammatizzare la situazione sempre più imbarazzante “A-Avevo solo voglia di biscotti e quelli erano lì, n-non c’è nessun doppio fine!” e solo dopo aver pronunciato questa frase, Frank si rende conto di ciò che ha appena detto e si maledice internamente.
“Non ho mai parlato di doppi fini io, questo l’hai detto tu!” dice Gerard con una risatina imbarazzata “Che doppi fini intendi Frankie…?” aggiunge in un sussurro lui, per poi prendere delicatamente una mano di Frank nella sua e accarezzarla piano.
Frank sa bene che ogni tanto Gerard ci prova ancora, che ogni tanto fa ancora qualche piccolo gesto per provare a vedere se Frank si è riavuto dal suo stupido e insensato rifiuto e ha finalmente accettato di essere il suo ragazzo, ma Frank non crede di aver la forza né di rispondere a questa domanda, né tantomeno di dire a Gerard che gli piace da impazzire.
Per questo motivo, si alza in piedi di scatto facendo cadere la testa di Gerard che era poggiata alla sua, e va a frugare nello zaino.
“Magari se ti ficco qualche dolce in quella bocca larga che ti ritrovi, la smetti di fare queste stupide domande!” Dice lui con una risata, andando a scavare nello zaino di Gerard colmo di dolci.
“Oh quindi mi vuoi imboccare tu? A me sta bene.”
E anche questa volta, Frank si maledice ancora e arrossisce come uno sciocco.
“Sei diventato tutto rosso Frankie, e-”
“Chiudi la bocca Gerard!” O piuttosto è Frank a chiudergliela, ficcandoci dentro un cioccolatino al cocco parecchio grosso e sorridendo compiaciuto vista l’espressione sorpresa di Gerard.
“Cazzo Frank! Mi vuoi fare ingozzare?”
“Se è questo che serve per farti tacere, allora sì!” E gli infila un altro cioccolatino in bocca.
Vanno avanti così, uno a prendere cioccolatini e caramelle dallo zaino e l’altro ad aspettarlo con la bocca aperta, per minuti interi, ridendo come due bambini e sorridendosi scioccamente l’un l’altro, fino a quando Frank un po’ cede alla situazione dolce creatasi e si siede in braccio a Gerard con la scusa di “così mi viene più facile imboccarti” che tuttavia non convince nessuno dei due.
“Non ti va nemmeno un cioccolatino Frankie? Ne ho mangiati a sufficienza io, non credi?” Dice d’un tratto Gerard, portando le braccia attorno al corpo di Frank e osservandolo con il suo solito dolce sguardo innamorato.
“Solo uno!” cede ancora lui “Ma non di più, sennò vomito.” aggiunge allora, aprendo la bocca a aspettando che sia Gerard ad imboccarlo.
“Questo sarà da vedere…” Dice Gerard, per poi prendere un cioccolatino alla ciliegia e metterlo nella bocca di un Frank terribilmente felice e coccolato.
“È buonissimo questo Gee!” esclama lui portandosi entrambe le mani sulla bocca per non mostrare lo spettacolo disgustoso dei sui denti marroni per il cioccolato “Dovresti assaggiarlo pure tu, aspetta un attimo e-” ma il momento coccola e tenerezza in cui Frank si trova, viene subito bloccato da una fragorosa risata da parte di un Gerard apparentemente divertito per qualcosa che è appena successo.
“Che ti ridi, mh? Si può sapere cosa succede?”
“Immagino che fosse buono, sei tutto sporco di cioccolato qui…” tocca l’angolo sinistro della bocca di Frank “qui…” tocca il destro “e qui” conclude lui stavolta toccando un punto appena sotto il labbro inferiore.
Dopo questa dichiarazione, Frank non può fare a meno di arrossire e coprirsi nuovamente la bocca con le mani come fatto poco fa.
“Sono proprio un coglione!” Dice ridendo nervosamente, per poi passarsi il dito in uno dei punti indicati da Gerard e portarselo alla bocca per poterlo ripulire.
Soltanto mentre se lo sta leccando per bene capisce di aver fatto un ennesimo grosso errore, un errore che ha fatto diventare le guance di Gerard bordeaux e un errore che gli ha fatto incollare gli occhi alle labbra di Frank strette attorno al suo povero dito.
“Non fissarmi idiota!” cerca inutilmente di sdrammatizzare Frank portandosi il dito immediatamente fuori di bocca “Questi erano i doppi fini a cui mi riferivo!” continua lui cecando di non badare al fatto che gli occhi di Gerard sono ancora incollati a lui.
Non ha mai retto quello sguardo, sempre troppo penetrante e sempre così potente da fargli perfino dimenticare il suo stesso nome, quello sguardo che Frank sa essere solo per lui, poiché Gerard non guarda e mai ha guardato nessuno con gli stessi occhi con cui guarda lui.
Gli vengono i brividi al pensiero.
“Ti aiuto anch’io.” Dice semplicemente Gerard, per poi cogliere Frank alla sprovvista e passare il dito sull’angolo di bocca ancora sporco.
Frank non crede che il suo povero cuore potrà smettere di battere così forte, non ora e non davanti a quello sguardo innamorato.
“E ora dove pensi di pulirti il dito, genio?” Cerca di sdrammatizzare lui, ma il gesto che fa subito dopo Gerard non può che fargli spalancare gli occhi.
Si porta il dito alla sua bocca e comincia a succhiarlo, mettendoci decisamente troppa enfasi vista la scarsa quantità di cioccolato che lo ricopre, il tutto non staccando per nulla al mondo i suoi occhi da quelli attenti di Frank.
Ci sono volte in cui Frank un po’ crede di potercela fare, in cui crede che anche se Gerard è uno studente universitario molto più vicino al mondo del lavoro rispetto a lui e che anche se lui è ancora un misero liceale, forse lui piaccia davvero a Gerard, ma gli basta ripensare a quanto stupida sia questa idea per tornare coi piedi per terra e capire che Gerard lo sta solo prendendo un po’ in giro, si sta divertendo un po’ con lui soltanto perché, come dettogli da lui un po’ di tempo fa, “sei dannatamente carino Frankie”.
“È buono davvero, avevi ragione…” dice con un filo di voce Gerard dopo aver finito di succhiarsi il dito per decisamente toppo tempo “Sei ancora sporco qui” aggiunge poi, portando il suo indice sulle labbra di Frank e facendolo scorrere lentamente verso il basso dove si trova l’ultima macchiolina di cioccolato.
Frank non crede di aver parole da aggiungere, non crede di poter trovare una singola parola giusta da dire e non crede nemmeno di aver voglia di fermare Gerard, così che socchiude leggermente le labbra e spera che Gerard colga l’invito.
Fortunatamente capisce al volo quello che sta accadendo, così che fa risalire il dito e lo va ad infilare nella bocca di Frank, il tutto non staccando lo sguardo dal suo per nemmeno un secondo.
Frank sa di essere fregato, letteralmente fottuto, perché la cosa gli sta piacendo forse un po’ troppo e perché vorrebbe andare avanti a succhiare il dito di Gerard per ore se potesse, ma sa anche che questa piccola bolla colma di illusioni in cui si trova, è destinata a scoppiare in fretta.
“O-Ora sei pulito…” mormora Gerard con le guance nuovamente rosse mentre estrae lentamente il dito dalla bocca di Frank “V-Vuoi un altro cioccolatino…?” chiede poi con una voce sempre bassa e timida, domanda alla quale Frank risponde semplicemente annuendo e aprendo nuovamente la sua bocca.
Sa di essersi ficcato con le sue stesse mani in un’altra situazione scomoda e imbarazzante come le altre createsi in passato, ma sa anche che stavolta non riesce a fermarsi e che anche lui oggi ha voglia di giocare un pochino. In fin dei conti oggi compie diciannove anni! È già il secondo anno da maggiorenne che fa, quindi può permettersi di prendere le sue scelte e ora come ora, farsi imboccare da Gerard è la scelta migliore a cui possa pensare.
“Questo è alle nocciole…” dice scartando il cioccolatino e mettendolo vicino alle labbra di Frank “Sono certo che ti piacerà” e detto questo, lo infila in bocca a un Frank che crede di star vivendo in un sogno.
Lo comincia a masticare, gustandosene il sapore, il tutto non riuscendo ancora a staccare i suoi occhi da quelli di Gerard che, come rapito, lo sta a sua volta fissando con interesse.
“Com’è…?” Chiede poi Gerard dopo avergli lasciato il tempo di assaggiarlo per bene ma, ancora una volta, Frank non trova le parole adatte per rispondere, così che gli risponde voltandosi velocemente nell’abbraccio per mettersi a cavalcioni e baciarlo profondamente.
Frank è grato a Gerard per non aver fatto domande, per non averlo bloccato ma anzi per aver stretto le braccia ancor di più attorno al suo corpo, baciandolo in quella maniera fantastica che gli fa letteralmente vedere le stelle.
“Piace…?” Chiede Frank tra un bacio e l’altro, con una risatina sciocca e leccandosi le labbra, ma stavolta è Gerard a non rispondere, ridendo a sua volta e riprendendo a baciarlo con una certa foga e disperazione.
Frank non sa come andrà a finire, non sa nemmeno se Gerard lo voglia ancora dopo tutto il suo tira e molla, ma sa solo che ora come ora non desidera altro che baciarlo e gustarsi il dolce, dolcissimo, sapore dei suoi baci.
“Scapperai ancora via da me?” Chiede Gerard interrompendo il bacio e sorridendo stupidamente ad un Frank che si sente felice come non mai, ma anche terribilmente in colpa.
Frank sa di aver agito da ragazzino, cosa che è, e di aver fatto dannare Gerard con tutti i suoi cambiamenti d’idee, ma sa anche che ora che è un pochino più grande e quasi fuori dal liceo, l’idea di stare con un ragazzo più grande come lo è Gerard non lo spavento più così tanto come un tempo.
“S-Scusa Gee…” abbassa lo sguardo, staccando per la prima volta gli occhi dai suoi “Sono solo un idiota, m-ma quando hai detto per la prima volta che ti piacevo avevo sedici anni e-e tu eri così grande, cioè, nella mia testa lo eri, e non volevo deluderti o che so io, quindi non sapevo cosa fare o-o come comportarmi e allora ho-”
“Frankie respira!” lo interrompe Gerard ridendo piano e portando le mani sul suo viso “So che ho corso troppo, insomma, è cominciato tutto col piede storto” fa una carezza dolce al viso rosso di Frank “Fino a poco prima credevi che ti odiassi, quindi è normale che tu abbia preso così il primo bacio che ti ho dato, non preoccuparti!” gli posa un piccolo bacio all’angolo della bocca “M-Ma ho avuto il cosiddetto colpo di fulmine con te dolcezza, e mi sentivo così in colpa all’inizio, nel senso, eri così piccolo, avevi sedici anni e io ero solo il fratello maggiore inquietante del tuo migliore amico, non è stata una bella partenza per niente, no?”
E finalmente, Frank un po’ si tranquillizza, sorridendo e scuotendo piano la testa in risposta.
“Ma eri e sei il mio chiodo fisso Frankie, non potevo che pensare a te, e quando hai finalmente compiuto diciotto anni ho provato ad avvicinarmi un po’ più a te, quel giorno in cui Mikey ci ha lasciati a casa da soli, ma anche in quel caso ho corso troppo forse, non è così tesoro?”
E stavolta Frank annuisce, rialzando il suo sguardo e sorridendo ancora dolcemente.
“Però ora sei grande, per davvero, e se ti va, possiamo sia continuare a darci qualche altro bacio delizioso come quello che mi hai appena dato, sia diventare una coppia…?” dice Gerard titubante in poco più di un sussurro “Ti va stavolta, ti senti pronto, pronto per me…?”.
Frank è frastornato, mentirebbe se dicesse che questa situazione non l’ha sorpreso, dato che lui credeva che oramai Gerard lo odiasse, o avesse perso la speranza dopo tutti i suoi rifiuti, ma questo discorso l’ha piacevolmente sorpreso e fatto sentire amato.
“Frankie…?” Chiede piantandogli un bacio sulla guancia e riportandolo perciò alla realtà.
“S-Sono vergine…” E questa risposta è quella che nessuno dei due si aspettava.
“Quindi?” Cerca di sdrammatizzare Gerard sorridendogli dolcemente.
“Q-Quindi tu l’avrai sicuramente già fatto con un mucchio di ragazzi e-e io mai, e allora pensavo che non mi avresti voluto per questo…” sputa finalmente fuori colmo di imbarazzo “…gran parte dei miei rifiuti erano dovuti a questo, perché ho provato a trovare qualche altro ragazzo della mia età per fare un minimo di esperienza prima di poter stare con te, ma mi sentivo sia un approfittatore nei loro confronti, che allo stesso tempo una specie di traditore, per te, e allora no-”
E Gerard ha già capito che l'unico modo per chiudere la bocca a Frank in questi casi, può soltanto essere dargli un bacio.
“Frank io mica ho pensato a questo la prima volta che ti ho detto che mi piacevi, il sesso è una cosa che viene dopo, stupido che non sei altro!”
“L-Lo so Gee, ma ho compiuto oggi diciannove anni e ancora sono vergine e-ed è imbarazzante! Tutti i miei compagni l’hanno fatto almeno una volta, mentre io-”
“Frankie basta!” lo interrompe nuovamente Gerard ridendo “Non mi importa se sei vergine, okay? Va benissimo così, ognuno ha i suoi tempi e sarò più che felice di prendermi io cura di te quando arriverà il momento…” gli bisbiglia infine all’orecchio, vedendo le guance di lui tingersi di un rosso acceso e il suo sorriso ingrandirsi a dismisura.
“Sei sicuro…?”
“Sicurissimo.” E lo bacia delicatamente sulla punta del naso, lasciando Frank sognante e finalmente in pace con sé stesso.
“Ora possiamo riprendere a baciarci in quella maniera bellissima di poco fa…?” Chiede Frank con un po’ meno imbarazzo in corpo e posando le mani sul petto del finalmente suo Gerard.
“Tutto quello che vuoi tesoro…” e finalmente le loro labbra, le loro bocche, possono incontrarsi ancora.
E sapere che d’ora in poi Frank non dovrà più rimpinzarsi di biscotti al cioccolato per sentirsi amato, lo fa sentire leggero e finalmente completo, dato che ha finalmente trovato qualcosa di immensamente più buono di loro, e questa cosa sono i baci del suo dolce Gerard.
  
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