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Autore: TotoroPh    16/04/2021    0 recensioni
Alla morte del padre Adam si impossessa del regno e cerca di uccidere BiancaSnow che si rifugia dalla faglia Blossom dove conoscerà prima lo skateboard e poi Principe Ki. Risucirà BiancaSnow a riconquistare il regno? e Vivranno i due per sempre felici e contenti?
Genere: Comico, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Langa Hasegawa, Reki Kyan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta in un tempo lontano, un regno sempre innevato governato da un Re buono e da una Regina gentile. Il re e la regina per molti anni provarono ad avere un figlio, un erede, senza riuscirci. Il Re, ormai disperato, iniziò a rivolgersi a molti maghi e scienziati del regno, ma nessuno riuscì a dargli una medicina o un rimedio. Nel corso degli anni il dolore del sovrano aumentó sempre più finché un giorno non si ammalò. Vennero convocati a corte i migliori medici del reame, ma il suo male era nato dalla disperazione e nessuno poteva curarlo. Un giorno arrivò a palazzo un’anziana signora, dalla pelle rugosa e con un mantello nero.

 

 "Io posso curare il Re." Sussurrò. 

 

Le guardie incredule la scortarono subito dal Re, ordinandole di curare sua maestà. La donna si avvicinò al sovrano, ma prima di curarlo gli fece una proposta.

 

"Io posso farle avere un figlio mio signore, ma il prezzo da pagare sarà alto." mormorò all'orecchio del Re.

 

"Non importa la pena o il costo darei qualsiasi cosa per avere un figlio. Qualsiasi è la somma che chiedi te la concederò" 

 

"La vita." Rispose con voce gracile e rauca.

 

"Avrai un figlio, ma al decimo anno di età del pargolo tu morirai." 

 

Il Re sbiancò, ma preso dalla malattia e dal tormento, credendo che avrebbe potuto trovare una soluzione più avanti, accettò il patto con la megera. 

La strega servì al Re una pergamena usurata da fargli firmare. Una volta posto il sigillo Regale, una grande fiamma avvolse la strega che scomparve con il foglio, lasciando dietro di sé l'eco di una risata malvagia. 

 

A pochi giorni da questa sinistra visita, la moglie del Re scoprì di essere effettivamente incinta. L’erede tanto atteso dal Re era alle porte. 

Il Re presto si riprese e felice della notizia guarì completamente. Organizzò per l'avvento del nascituro uno dei concorsi più rinomati del regno: "Vado sugli scii ma su uno solo perché due non posso permettermeli". La conformazione nevosa del regno permetteva di praticare questo sport magnifico in cui si andava su uno scii di legno che scivolava lungo le sterminate discese di neve del reame. Il Re era un massimo esperto di questo sport, si racconta addirittura che tale era la sua grazia che un Dio rese la neve perenne nel regno solo per vederlo praticare il "vado sugli scii ma su uno solo perché due non posso permettermeli"

 

Nove mesi dopo, tutti furono pronti ad accogliere il nascituro: un piccolo pargoletto con qualche capello azzurro e due occhi blu brillanti. Aveva la pelle candida come la neve per questo il Re decise di chiamarlo BiancaSnow. Tutti nel regno lo conoscevano come Principe Snow. 

 

Il Re decise di nascondere la sinistra visita della strega al bambino per farlo crescere felice e sereno nella generosità e prosperità del suo Regno. 

Già dai primi anni, il bambino dimostrò una predisposizione per lo sport locale tanto che già a 5 anni gareggiava tranquillamente con il padre. Un talento senza pari che generò l'invidia di molti e l'ammirazione di tanti. 

 

Il padre lo crebbe per tutti i 10 anni di tempo con amore, dedizione e responsabilità. Gli insegnò le basi per governare con saggezza e rispetto ed anche a leggere e scrivere. Ma soprattutto gli insegnò ad inseguire sempre il divertimento nelle sue azioni e nella sua stessa vita. 

 

Per il decimo compleanno del ragazzo, il Re, per non fargli vivere la scena della sua dipartita, decise di mandare il piccolo BiancaSnow in visita dallo zio per qualche giorno. Lo zio Shadow gestiva, poco lontano dal Regno, un allevamento di Fiori della Neve, considerati molto rari all'epoca. Prima di partire, il padre lo avvicinò e gli disse le sue ultime parole: "Ricordati BiancaSnow, tu sei il dono più prezioso che la vita mi abbia fatto. Non mancare mai di divertirti in quello che fai nella vita come io mi sono divertito con te." 

 

Allo scoccare della mezzanotte del decimo compleanno del pargolo, il Re morì. Nessun mago, alchimista o scienziato riuscì a spezzare la maledizione della vecchia megera e il regno si tinse di nero per il lutto dell’amato sovrano. La Regina, rammaricata e con il cuore pieno di dolore e pentimento, sentendosi la causa della mancata gravidanza spontanea del piccolo, cadde in una profonda depressione. Gli abitanti del regno a loro volta sprofondarono in un grande sconforto e il reame si paralizzò fino a che Adam, il consigliere più vicino a sua Maestà, affermó di voler prendere il controllo fino a che BiancaSnow non fosse abbastanza grande -per la legge del luogo il reggente deve avere almeno 15 anni-. Tutti erano a conoscenza l'astio e la rivalità che Adam provava verso il vecchio sovrano, ma in quella situazione e con la regina in quello stato non poterono opporsi a questa decisione. 

 

Allo zio toccò informare il principe Snow dell’accaduto. Alla notizia il piccolo si sentì stringere il cuore fino a che un singhiozzo lo fece riprendere a respirare. BiancaSnow scoppiò in lacrime e con la voce rotta dal pianto abbracciò fortemente lo zio. 

 

Al suo ritorno a palazzo, il regno del Padre era irriconoscibile. Adam infatti aveva una visione completamente diversa di governo rispetto al vecchio sovrano, subito eliminó il "divertimento" dai comandamenti del regno, nessuna festa o ricorrenza, neanche una sagra della patata. Oltre questo era nota la rivalità ad "vado sugli scii ma su uno solo perché due non posso permettermeli" nei confronti del Re e la sua diversa visione di questo sport. Adam abolì le piste tradizionali e istituì una competizione unica denominata "S", un circuito dalla pericolosità mortale che metteva a dura prova gli atleti che vi partecipavano. 

 

Queste modifiche così radicali allontanarono molti visitatori e simpatizzanti del regno che non sposavano più le politiche di Adam, interrompendo così rapporti commerciali e politici. Persino i Nani campioni di "vado sugli scii ma su uno solo perché due non posso permettermeli" lasciarono il posto. 

 

Snow tornò a palazzo fiducioso di poter trovare una soluzione unanime. Era stato via giusto qualche mese ma tutto sembrava diverso ai suoi occhi. 

 

Quando Adam lo vide lo accolse dolcemente, ma subito manifestò dubbi su quanto il giovane fosse stato viziato dal padre e fosse cresciuto in modo troppo agiato, per cui lo costrinse a prendersi cura del castello come sguattero per insegnargli, a suo dire, com'è dura la vita del sovrano. 

 

Da quel momento Snow non fece che pulire giorno e notte il castello sperando in giorni migliori e di arrivare a 15 anni per prendere il controllo del regno seguendo le ormai lontane orme del padre.

 

Intanto ogni giorno Adam si ritirava per alcune ore dal suo trono senza che nessuno sapesse dove effettivamente andasse. Molti pensavano si allenasse per la S mente, invece, si ritirava in una stanza sotterranea e iniziava recitando una formula magica:

 

"Specchio specchio delle mie brame chi è il più forte del Reame?"

 

Nello specchio si alzò una coltre di fumo che iniziò a ruotare su se stessa finchè non vi apparve un volto umano: un giovane dai capelli neri e uno strano collare dal quale penzolava una targhetta con su scritto "Tadashi - proprietà di Adam - in caso di smarrimento contattare www.instagram.com/totoroph"

 

“Adam, sei tu il migliore a "vado sugli scii ma su uno solo perché due non posso permettermeli"” Lo specchio rispondeva.

 

Adam ripeteva questo rituale ogni giorno, rituale che si chiudeva con un bacio fra Adam e lo specchio. 

Un bel giorno, al quattordicesimo compleanno di Snow, lo specchio rispose però in modo diverso:

 

“Vorrei dire che sei tu il più forte ADAM, ma da oggi il piccolo BiancaSnow è più forte di te." 

 

Adam andò su tutte le furie.

 

“Ho già vissuto per 20 lunghi anni questa mortificazione dal vecchio Re. Nessuno può essere migliore di me!” Sbraitava arrabbiato.

 

“Ho perfezionato il veleno con cui ho ucciso il vecchio Re. Ora non deve fare nascere una vita e non ci vogliono 10 anni perché funzioni. Tadashi, al mio segnale sarai tu ad uscire dallo specchio ed uccidere il piccolo Snow.”

 

“Woof” il ragazzo nello specchio abbaiò prontamente.

  
~~~~~~~~~~~~~~~~
 

Un giorno, dopo oltre 4 anni da quando si era insediato Adam, pulendo il castello, Snow notò una stanza che non aveva mai visto prima e si avvicinò. Da quella stanza partiva una lunga rampa di scale che portava fino ad un antro segreto. Strani fumi e incensi uscivano da quel luogo e una luce verdastra veniva emanata da un calderone. Era Adam! 

Con fare sinistro stava preparando una pozione. 

 

"Questa è la pozione che ho dato al Re per ucciderlo. Su di lui, ci sono voluti 10 anni, ma adesso l'ho perfezionata! Agisce in un istante." Adam ammise, senza accorgersi del giovane ospite indesiderato.

 

Snow sentí tutto e comprese come mai il padre fosse morto in circostanze così misteriose. Di fretta e furia si apprestó a scappare per avvisare il regno ma, nel fuggire, commise un fatale errore. Infatti Adam si accorse di lui e capì di essere in pericolo. Aveva già pensato di addossare le responsabilità a Tadashi ma poi vide la pozione e gli ordinó di inseguire e uccidere Snow.

 

Da lì partí un inseguimento senza precedenti: il ragazzo corse più veloce che poteva e Tadashi, a 4 zampe, lo rincorreva. Snow si inoltró quindi nel bosco innevato fino a disperdersi. Mentre scappava orribili figure gli comparivano davanti, alberi dai rami secchi gli incutevano timore, suoni di lupi e cinghiali lo spingevano a non fermarsi. Corse per ore e ore fino a che non cadde in un burrone e stremato si addormentó senza forze. 

 

Tadashi tornò a casa quasi contento di non aver ucciso il ragazzo non per pietà, ma perché sapeva che Adam lo avrebbe punito e così fu. 

 

“È impossibile che sopravviva nel freddo della foresta. Morirà di freddo o di fame, basta aspettare.” affermò con convinzione. 

 

 

Snow si risvegliò il giorno dopo in un letto tiepido e comodo. Non sapendo dove fosse, si affacciò alla finestra trovandosi davanti ad una distesa di erba e prati a cui non era abituato. Il sole, gli uccellini, il profumo inebriante dei fiori favorivano un'atmosfera mite che rasserenò il Principe. L'incanto durò però poco, subito ricordò cosa era accaduto qualche ora prima e venne assalito da un forte malessere interiore.

Aver perso il padre e il regno, essere stato quasi ucciso, pose Snow in uno stato di apatia molto forte. In più lo stomaco brontolava in maniera evidente. Si diresse quindi verso la porta, la aprí e si trovò delle scale che percorse fino a che arrivò in quello che doveva essere un soggiorno, aprì la porta che dava verso la cucina e vide un uomo alto, dal fisico muscoloso e aitante, completamente nudo. L'uomo si accorse di lui e si girò.

 

“Ti sei svegliato." disse.

 

Snow arrossì e copri i suoi occhi con le mani.

 

“Chi sei?! Dove sono? E soprattutto, che ci fai nudo?!”

 

Una voce subito intervenne:

 

“Joe ti ho detto mille volte di non stare nudo per casa, ma che ti costa vestirti sappiamo tutti come sei fatto ci fidiamo, tranquillo.” 

 

"Ahahah.” rise l'uomo.

 

“I vestiti sono sopravvalutati! In casa mia sto come voglio!" 

 

"Tu sei nudo anche fuori casa. È inutile che accampi scuse, sei il solito troglodita."

 

Snow si trovò disorientato fino a che la voce fuori campo si palesó.

 

“Io sono Cherry, piacere. Ti abbiamo raccolto ai piedi della foresta innevata, ci sembravi malconcio. Quel paleolitico che vedi lì è Joe una specie di scimpanzé con cui convivo." 

 

“Piacere ragazzo tu chi sei?" Joe si presentò.

 

Snow non sapeva cosa fare, Joe era molto alto e muscoloso mentre Cherry aveva un fare elegante e raffinato con portamento fine, capelli lunghi e rosa e una mascherina sul viso. Si chiedeva se si potesse fidare o se erano in combutta con Adam, ma decise di fidarsi dopotutto gli avevano salvato la vita.

 

"Io sono Snow." disse.

 

"Vengo dal Regno innevato e sto fuggendo da Adam." 

 

A sentire quel nome l'aria dei due si fece cupa e seria.

 

“Adam hai detto? Quello è uno stregone potente e pericoloso. Averti qui mette a rischio anche noi. Come mai scappi da lui? Sii sincero altrimenti saremo costretti a cacciarti." ammonì Cherry. 

 

Snow spiegò la sua storia per filo e per segno. 

 

"Quindi tu sei un principe?! Ragazzo, ora mangia qualcosa devo parlare con Cherry.” Gli mise il casatiello in bocca per zittirlo. 

 

Joe e Cherry si misero in disparte e iniziarono a discutere fra loro.

 

“Cosa facciamo? Non possiamo certo mandarlo a morte certa nella foresta o contro Adam, ma anche tenerlo qui è pericoloso e non sappiamo neanche perché Adam lo insegue o lo volesse morto." 

 

“Beh sicuramente ora lo crederà morto e con la debolezza di spirito del ragazzo non credo si accorgerà di lui per un bel po'. Oltretutto noi viviamo isolati da troppo tempo, al nostro Miya farebbe bene un amico e poi hai visto quella vuotezza negli occhi? Dobbiamo fare qualcosa." rispose Cherry. 

 

Quest’ultimo si avvicinò a Snow e propose:

 

“Se vuoi puoi fermarti qui per qualche tempo. Non dovrai preoccuparti di Adam perché i suoi poteri qui sono molto più deboli e non potrà rintracciarti fino a che non ti sarai ripreso del tutto. 

Da oggi però ti cambieremo nome e sarai Langa. Mantenere il nome da principe potrebbe destare sospetti." 

 

Langa accettò senza troppe storie, non sapeva che fare quindi si lasciava un po' trascinare dagli eventi.

 

“Sono felice di averti con noi Langa" 

 

“MIYAAA VIENI QUI” urlò Joe.

 

Si presentò un ragazzino poco più piccolo di Langa con i capelli neri e un'aria felina. 

 

"Lui è nostro figlio Miya" disse Joe che non fece neanche in tempo a finire la frase che Cherry puntualizzó "tuo figlio*" 

 

"Sisi vabbè, spero andrete d'accordo. Miya, Langa si fermerà qui da noi per un po', fagli vedere la casa e fagli fare un giro, ok?" 

 

“Nya, ok ma non approfittate della mia disponibilità. Andiamo biondino" rispose Miya.

 

Snow lo seguì senza badare al colore dei suoi capelli. 

 

Miya iniziò il tour della casa facendogli vedere che era su 2 piani e immersa fra gli alberi, introvabile senza una guida accurata. Mentre Miya andava avanti facendo vedere la disposizione delle stanze, l'attenzione di Langa venne catturata da uno strano spazio antistante la casa.

 

“Cos'è quello spazio e cosa sono quelle strane forme?” Chiese il ragazzo.

 

“Quello è il campo da skateboard, uno spazio dove ci alleniamo per lo sport locale. Vuoi vedere?”

 

Langa annui e si spostarono sul campo da skate. Al giovane sorprese subito il tipo di tavola usata, che era molto più corta e larga di quelle del suo sport e aveva 4 ruote sottostanti che gli permettevano di andare velocemente anche senza neve. Langa rimase subito affascinato dalle acrobazie e dalla destrezza di Miya che sfoggiava un’incredibile maestria con quella tavola. 

Dopo aver dato dimostrazione della sua esperienza Miya chiese a Langa se avesse voluto provare.

Il ragazzo accettò, ma senza dire nulla. Salì sulla tavola e cadde rovinosamente, ispirando un sorriso a Miya. Raggiunto l'equilibrio, Langa inizió a muoversi, ma in maniera goffa e sgraziata. Cherry, però, dalla finestra della cucina, osservò attentamente la sua postura e capì che aveva delle basi derivanti da un altro sport. A quel punto gli suggerì di legare i piedi alla tavola con una corda e di riprovare. Langa seguì il consiglio e dopo qualche difficoltà iniziale a prendere velocità, dimostrò una predisposizione veramente incredibile. Non riusciva ad esprimere al meglio la sua abilità, ma chiunque sarebbe riuscito ad intuire una capacità innata per questo sport. 

 

I giorni passavano sereni nella baita Blossom, ma tutti erano preoccupati per lo sguardo vuoto di Langa che non accennava a cambiare. Langa aveva perso la sua felicità e dopo aver scoperto che il padre gli aveva mentito, così come tutto il regno, perse fiducia in quelle parole, finendo per dimenticare le sue lezioni di vita. Era come se si fosse svuotato di senso, significato e trascorreva i suoi giorni in modo passivo. L'unico suo sfogo era lo skateboard in cui andava sempre in maniera goffa, ma molto promettente. 

 

Un giorno particolarmente caldo, Langa era sulla pista da Skate ad allenarsi. Un colpo di sole lo provò duramente tanto da fargli perdere per un attimo coscienza. Quel momento portò Langa ad andare sullo Skateboard in modo del tutto disinibito, riuscendo a fare alcune acrobazie straordinarie. Il caso volle che di lì passasse il principe del regno dei fiori, un certo "Ki". Il principe dai capelli rossi e occhi ambrati aveva un portamento fiero e un carisma coinvolgente. Era sul suo destriero, un cavallo bianco pomellato con chiazze nere e una coda e un crine marroni. Il principe notò le maestrie del ragazzo e rimase affascinato dal modo in cui Langa si destreggiava sullo skateboard, ma poi lo vide schiantarsi al suolo per la vampata di calore. 

Il principe si avvicinò di corsa alla pista da skate per controllare lo stato del ragazzo. Il principe fu colpito dai lineamenti dolci e nobili dell’altro e da quella pelle bianca che contrastava con il colore azzurro cielo dei suoi capelli, un cielo invernale, terso, di altri luoghi. Gli porse dell'acqua che aveva nella sua borraccia di cuoio e chiese il suo nome. Stava per rispondere "Snow", ma fu bruscamente interrotto da Joe, vestito solo di un pantalone.

 

"Ahahah, lui è Langa sua maestà, un figlio del cugino del fratello della sorella dello zio del nonno di Cherry, mia moglie.”

 

“Ma che dici! Moglie di chi! Io sono un ragazzo!” si sentì in lontananza.

 

Il principe si scusó con i Blossom per l'invasione della proprietà e chiese come mai Langa avesse queste strane corde che gli tenevano lo skateboard. Cherry, che intanto si era avvicinato, rispose:

 

“Vede, lui è abituato a praticare quello sport dei paesi del nord il "" Vado sugli scii ma su uno solo perché due non posso permettermeli".Lì la tavola mantiene i piedi con un sistema particolare che le nostre non possono riprodurre. Ci dispiace che si sia preoccupato. Spero che non l'abbiamo disturbata.” 

 

“Vedere Langa destreggiarsi in maniera così incredibile sullo skateboard mi ha catturato. È un problema, se quando si sarà ripreso passo a vedere come sta?”

 

"Il regno è suo baby." rispose Joe ricevendo una violenta gomitata da Cherry che gli interruppe la frase a metà.

 

“Maestà sarebbe un onore, ma noi siamo una famiglia umile non possiamo certo accoglierla come si confá.”

 

“Tranquilli verrò qui sotto mentite spoglie così nessuno si accorgerà di me.” rassicurò il principe.

 

Il giorno dopo, di buon ora, un urlo attirò l'attenzione dei Blossom.

 

"Heeeeyy!"

 

Era Ki! Il principe si presentò con una felpa gialla ornata di un ingranaggio, un pantalone blu con la parte della caviglia alzata e una bandana con lo stemma reale che gli teneva su i capelli. Era solare e coinvolgente, degno di un principe. I Blossom accorsero.

 

"Maestà facimm nu bellu cafè?" Offrì Joe che aveva origini meridionali.

 

"Ma certo! Io vado in pista, ci vediamo lì." 

 

Poco dopo Langa si avvicinò ancora un po' addormentato alla pista da skate insieme a Miya e fu meravigliato da come Ki andava sullo skateboard. Era così appassionato da farlo sembrare la cosa più divertente e bella del mondo. Il giovane dai capelli azzurri ne rimase rapito. Langa rimase tanto colpito dal Principe che fu preso da un forte male alla testa e gli comparve per un istante la figura del padre. 

 

Il principe accortosi di avere spettatori provò una tecnica complessa, ma cadde goffamente al suolo. Langa si aspettava una reazione triste o arrabbiata, ma il principe iniziò a ridere di gusto. 

 

"Incredibile! Lo skate è bello anche quando ti fa male!" esclamò. 

 

"Tu devi essere Langa! Ieri ti ho visto svenire come una pera cotta. E tu sei Miya, il figlio dei Blossom, giusto?" proseguí.

 

-  " È SOLO FIGLIO DI JOE IO CHE C'ENTRO! E io sono Blossom! Joe se non ha un cognome è un problema del character design, non mio" ribadì una voce fuori campo.- 

 

Langa annui e Miya si girò con fare felino.

 

Langa provava una forte voglia di salire sullo skate, ma la caduta del giorno precedente aveva compromesso irrimediabilmente la tavola. Al che Ki disse: 

 

“Ieri ho visto come andavi sullo skate! Devi per forza imparare ad andarci bene! Ho lavorato questa notte a un modello di tavola che dovrebbe aiutarti! Ho aggiunto dei supporti simili a quelli usati in " Vado sugli scii ma su uno solo perché due non posso permettermeli". Perché non provi?”

 

Langa si mise sullo skate e sentì una comodità incredibile, riusciva a stare in equilibrio e a gestire molto meglio la tavola. 

 

"Sei di poche parole? Piacere, Ki”

 

“Grazie per il pensiero, ma non credo di meritarlo." 

 

"Puoi ripagarmi impegnandoti ad andare sullo skate, così possiamo divertirci tutti insieme!" 

 

Al sentire di quella parola, Langa si meraviglió ed ebbe un sussulto. Ci fece poco caso e andò subito oltre, ma qualcosa in lui era successo. 

 

I tre andarono tutto il giorno sullo skateboard e tante furono le risate da parte di Ki e Miya. Il tempo passò così velocemente che si fece sera senza che se ne accorgessero. Cherry richiamó Miya e Langa in casa, ma di poter tornare, Ki volle confidare qualcosa all’altro ragazzo. 

 

"Sono contento che ti sia trovato bene con la tavola! Hai un talento eccezionale, non sprecarlo!"

 

“Grazie ancora per la tavola.” rispose Langa.

 

Ki emanava entusiasmo da tutti i pori, amava quello sport e amava aver trovato qualcuno con cui praticarlo.

 

"Dai, prova un'ultima volta un Ollie prima che vada!” 

 

Langa era molto concentrato, inserì i piedi nei supporti, prese il respiro, si diede velocità, lentamente posizió il piede sulla estremità posteriore della tavola tentare il salto, l'ollie, ma sbatté sull'ostacolo, cadendo. Ki inizio a ridere e Langa per la prima volta dopo mesi rise con lui. Una risata uscì dalla bocca di Langa e qualcosa entrò nel suo cuore. Un battito, una scintilla che avrebbe poi riacceso il cuore del ragazzo. 

   

Intanto a Palazzo Adam interrogava giorno dopo giorno il suo magico specchio.

 

“Specchio Specchio delle mie brame chi è il più forte del reame?”

 

“Adam, sei tu il migliore a "vado sugli scii ma su uno solo perché due non posso permettermeli"” lo specchio rispondeva senza esitazioni.

 

Adam sereno di questa risposta continuava il suo operato che però stava portando il regno alla rovina. La S era l'unico metro di giudizio e ormai i rapporti con gli altri regni erano del tutto compromessi. Adam iniziava però a vivere una sensazione di noia e insoddisfazione che non riusciva a placare. Si sentiva tanto potente da non avere rivali, i suoi piani andavano avanti senza intoppi e sentiva di aver bisogno di qualcuno che lo completasse. Era felice della risposta dello specchio, ma triste di non avere nessuno al suo pari.

 

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Era passata circa una settimana da quando il Principe Ki incroció per caso la famiglia Blossom e non mancò giorno in cui non andò a trovarli e ad allenarsi con Miya e Langa. Ormai i tre erano diventati amici inseparabili, c'era grande affinità fra loro. Langa si allenava sempre con impegno e la compagnia del Principe Ki era preziosa per il suo umore. Per Langa, vederlo andare sullo Skate significava entusiasmarsi per questo sport e sentir nascere in sé la voglia di continuare ad allenarsi. Ki spiegò a Langa tutte le basi dello skate, lo seguiva e curava in ogni dettaglio. Gli teneva il braccio nelle tecniche più difficili e glielo tendeva quando si trovava a cadere. 

Un giorno di questi Miya era già rientrato in casa mentre Ki e Langa tardavano, come al solito, per allenarsi.

 

“Lo skate è davvero divertente, vero?” chiese Ki a Langa, sfoggiando il suo solito sorriso.

 

Langa lo guardò, i suoi occhi color ghiaccio, illuminati da un raggio di luna che passava fra i rami, si aprirono leggermente. Una strana sensazione lo stupì e si perse nei pensieri fino a che un forte magone strinse il cuore del giovane che iniziò a piangere senza neanche accorgersene.  

Il principe pensava di aver fatto qualcosa di sbagliato, si sentiva a disagio, spaesato.

 

“Tutto ok Langa? Che succede?” si rivolse a lui preoccupato.

 

Mentre Ki si agitava, Langa si lanciò ad abbracciarlo, lo strinse forte continuando a piangere. Ki non capiva cosa stesse succedendo, non sapeva bene che fare, ma istintivamente gli venne da ricambiare l'abbraccio. Strinse Langa a sé fino a che non si calmò. 

 

“Scusami.” singhiozzò Langa ancora con gli occhi lucidi.

 

“Mi hai ricordato mio padre. Mi sono sentito come quando mi allenavo con lui. Mi ero dimenticato cosa significasse divertirsi con qualcuno mentre fai qualcosa che ami.”

 

“Che è successo a tuo padre?” Domandò il principe.

 

“È stato ucciso quando io avevo 10 anni. Lui mi ha insegnato tutto quello che so e se n'è andato senza che io potessi neanche salutarlo. Mi chiese di vivere con divertimento tutto quello che avrei fatto, ma da quando ho saputo della sua morte non sono più riuscito a farlo.”

 

Detto questo Langa si incamminò verso casa. Il principe Ki rimase pietrificato alle parole del ragazzo, non immaginava che dietro il suo silenzio o la sua timidezza si nascondesse un passato tanto travagliato. Inerme, si chiedeva cosa avesse potuto fare in quella situazione, quando una lucciola gli passò davanti portando Ki fuori dallo stato di paralisi emotiva. Si alzò e riconcorse Langa fino ad afferrargli il braccio, lo guardò dritto negli occhi. 

 

“Ti farò divertire io! Io e lo skate torneremo a farti divertire te lo prometto!” 

 

Mentre lo diceva continuava a guardare Langa che lo fissava negli occhi arrossendo leggermente. La lucciola che passò davanti Ki era in realtà una delle tante che iniziarono a popolare l'area circostante. Ai raggi della luna che argentavano l'aria si uní la luce delle lucciole che tiepidamente illuminavano la zona. Gli occhi ambrati di Ki si unirono a quelli blu di Langa in uno sguardo che andò oltre la semplice amicizia. I due instaurarono in quell'istante, immersi nella poesia del momento, una fiducia senza precedenti, si erano affidati l'un l'altro la rispettiva felicità, una felicità che si esprimeva attraverso lo skateboard, una felicità che andava oltre la comprensione dei due stessi protagonisti, ma che li avrebbe portati a cambiare il mondo. In quel momento però l'energia vitale di Langa divenne così intensa da essere percepita dallo specchio di Adam che il mattino seguente, alla consueta domanda rispose al suo padrone:

 

“Adam, non sei più tu il migliore a "vado sugli scii ma su uno solo perché due non posso permettermeli”. Un ragazzo di pari abilità che credevi morto è in realtà vivo e potrebbe sconfiggerti.”

 

Adam andò su tutte le furie, distrusse tutto quello che era nell'antro meno lo specchio. 

 

“Dimmi dov'è! Dimmelo!”

 

Dalla coltre di fumo dello specchio si intravide la baita dei Blossom e Adam capì che era lì che si era rifugiato Snow.

 

“BiancaSnow è vivo!” affermò Adam.

 

“Devo eliminarlo prima che rivendichi il regno! Mi travestirò da vecchina e lo ucciderò facendogli mangiare un frutto avvelenato. Mi libererò io stesso di lui.”

 

Così Adam iniziò a mescolare nel suo pentolone alcune sostanze specifiche che crearono un veleno molto potente. Ci immerse una mela rossa e invitante che preparó per Snow. 

 

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Lo Skateboard di Langa si evolveva rapidamente e con progressi impressionanti. In una sola settimana già teneva testa al Principe Ki che si allenava da anni. Dopo che Langa si aprì con il principe il rapporto fra i due si fece molto più stretto e nei giorni successivi i due sembravano inseparabili. Si allenavano, ridevano insieme e prima di separarsi alla sera si scambiavano un abbraccio sincero. Anche la vita con i Blossom si era ormai consolidata, andavano molto d'accordo e consideravano ormai Langa come un secondo figlio. 

 

Un giorno però capitó che Cherry e Joe dovettero svolgere una commissione in paese e lasciarono soli Langa e Miya.

 

“Mi raccomando ragazzi non aprite a nessuno che non sia il Principe Ki che di solito viene nel primo pomeriggio. Siate prudenti, soprattutto tu Langa.”

 

I ragazzi erano abbastanza sereni e Langa non vedeva l'ora di rivedere Ki. I due si misero a sbrigare faccende domestiche quando all’improvviso si sentì un forte tonfo provenire dal giardino. Si precipitarono a capire cosa fosse successo e videro una nonnina stesa al suolo, non persero tempo a soccorrerla. L'abbigliamento della vecchietta era leggero, quasi primaverile, per cui non destó sospetti ai due che la portarono in casa. 

 

“Cari ragazzi, grazie per avermi aiutata. Mi sono persa, venivo qui con mio figlio quando era piccolo ma non ricordavo più la via per tornare a casa.” disse La nonnina con voce roca.

 

I due le servirono da bere e da mangiare. Una volta ripresasi le indicarono la via per il centro, da lì sarebbe stato facile ritrovare casa.

 

“Bel giovanotto dai capelli azzurri mi ricordi proprio mio figlio; non ho molto per ripagare la vostra gentilezza, prendete queste mele del mio giardino in segno di riconoscenza.”

 

La nonnina andò e Langa mise le mele sul tavolo, mentre Miya sistemava il caos in cucina, fatto per aiutare la nonnina. Una mela in particolare attirò la sua attenzione: il colore e la forma erano luccicanti, perfetti, invogliavano a mangiarla. Langa non riuscí a trattenersi, prese la mela e la addentò. 

 

La nonnina che aveva visto tutto dalla finestra iniziò a ridere di gusto.

 

“Ahahahah! Finalmente non ho più rivali, finalmente sono il migliore!”

 

La mela era avvelenata! Il veleno aveva reso la mela ipnotica e chiunque l'avesse fissata avrebbe provato l'irrefrenabile desiderio di mangiarla. Nel mordere la mela, Langa svenne e perse i sensi. Miya preoccupato inizio a piangere cercando di svegliarlo strattonandolo. Ma niente, Langa era come morto e non accennava a riprendersi. 

Cherry e Joe rincasarono poco dopo. Già il cancelletto del giardino aperto e la porta di casa spalancata fece intuire ai due che qualcosa era successo. Corsero in casa e rimasero scossi dal vedere Langa privo di sensi. Chiesero a Miya cosa fosse successo, ma il ragazzino non trovo le parole per rispondere tale era lo shock. I due capirono però che c'era lo zampino di Adam e che per Langa c'era ben poco da fare. 

 

Joe per l'occasione si vestì. Cherry mise il suo kimono più pregiato, mentre Miya si chiuse in camera sua. Qualche ora dopo arrivó il Principe Ki che solare salutó la famiglia Blossom, ma un gelido silenzio gli rispose. Ki andò subito alla pista di skateboard, ma ad accoglierlo non c'era altro che lo skate di Langa al centro e nessun altro. Vide le luci in casa accese e si affrettò a bussare, fu Cherry ad aprirgli la porta e a dargli il triste annuncio. Ki fu travolto da un magone inspiegabile. Dentro di lui il sole del suo sorriso, i prati fioriti della sua positività divennero aride sterpaglie bagnate da cupe nubi cariche d'acqua. Lo sguardo di Ki si spense e non ebbe il coraggio di vedere Langa lì morto. Chiese spiegazioni e gli fu raccontata la storia del ragazzo il cui vero nome era Snow e del suo nemico Adam che era riuscito a liberarsi del suo più pericoloso rivale. Adam si era liberato del legittimo erede al trono, del Principe del regno innevato, di Snow. 

 

Ki rimase impassibile a queste informazioni. Scappò via, ma mentre correva Joe lo fermò.

 

“Domani terremo i funerali, non mancare. A lui avrebbe fatto piacere”

 

Dopo che Ki seppe della morte di Langa oltre al suo cuore si incupì tutto il regno. Il famoso regno dei fiori, famoso per il clima sempre mite e sereno, vide dopo più di 100 anni la pioggia. 

 

Era una pioggia insolita, sembravano lacrime dal cielo, sembrava che il meteo del paese si fosse sintonizzato con l'umore del suo principe. 

 

Ki non si riparò dalla pioggia, era esattamente quello che voleva, vivere se stesso in quello scrosciare languinante della pioggia del regno. Le lacrime che lui non riusciva a versare gli scivolavano addosso, cadute dal cielo. Al Principe, camminando senza meta, si accamparono davanti i momenti passati insieme a Langa, il giorno in cui si erano conosciuti, le prime cadute di Langa, le risate insieme a lui. Gli vennero in mente i suoi occhi blu e profondi, e i suoi capelli con l'indistinguibile riga al centro. Ki non riusciva a liberarsi dall'immagine del viso di Langa e più lo ricordava più il cuore gli batteva all'impazzata, non riusciva ad accettare quello che era successo, era sull'orlo della pazzia quando un urlo gli uscì spontaneo.

 

 “Langa ti amo!”

 

Quest'urlo fece capire al Principe i sentimenti che provava per Langa, gli fece capire cosa Langa era per lui. 

Questa rivelazione liberò Ki dalla cieca disperazione e capì che non poteva perdere gli ultimi istanti per vedere Langa. 

 

Corse, bagnato, sotto la pioggia fino alla baita dei Blossom e aprì la porta senza neanche bussare, voleva vedere Langa. 

 

“Joe, Cherry vi prego fatemi vedere Langa!” 

 

I due vedendo lo sguardo determinato del Principe si convinsero e lo portarono da Langa, lasciandoli soli. Si guardarono e sorrisero vicendevolmente, avendo capito cosa Ki provasse per Langa. 

 

Ki si ritrovò solo con Langa nella stanza e scoppiò a piangere sul suo petto. 

 

“Perché te ne sei andato Langa? Perché!?” Urlava, piangendo e colpendo il suo petto. 

 

“Dovevamo ancora divertirci insieme, ancora fare skate insieme. Eri il mio primo amico e sei il mio primo amore. Io ho bisogno di te, non puoi andar via così.”

 

Reki passò intere ore a piangere sul petto di Langa fino a che Cherry non venne per portarlo via. Prima di andare, Ki preso dalla disperazione si avvicinò al viso di Langa. Un raggio di luna riuscì a trapassare le nuvole, che ormai si stavano diradando, e illuminò il volto di Langa che sembró angelico agli occhi di Ki. I suoi occhi ambrati, inumiditi dalle lacrime erano tremanti, ma dolci. Ki decise, prima di salutare per sempre Langa, di lasciargli un ultimo bacio. Il suo primo bacio, un bacio di vero Amore.

 

Cherry capì il gesto di Ki e lo accompagnò di sotto dove Joe aveva preparato un infuso rilassante. Nonostante la tisana, nessuno riuscì a dormire quella notte. Il giorno seguente mentre la famiglia Blossom si preparava al funerale, il principe era deciso a vendicare Langa. Avrebbe voluto coinvolgere il Re, ma era lontano per alcune missioni militari. Ki decise quindi di tornare a palazzo per sfidare formalmente Adam a “vado sugli scii ma su uno solo perché due non posso permettermeli”. Se avesse vinto il principe Ki, Adam avrebbe dovuto rivelare la verità sul caso di Snow, mentre se avesse perso offriva la sua devozione al Regno Innevato. 

Adam ricevette la lettera del principe e fu entusiasta di accettare. Tramite lo specchio, sapeva che non c’era un essere umano al suo livello in quello sport e quindi l’idea di poter mettere le mani su un principe di un regno limitrofo lo allettava molto.
 

Ki prima di andare da Adam passò dalla famiglia Blossom a parlargli delle sue intenzioni. 

 

“Joe, Cherry ho sfidato Adam per vendicare Langa. Oggi stesso andrò nel regno innevato per sistemare la questione. L'ho sfidato a "vado sugli scii ma su uno solo perché due non posso permettermeli” e se perderà dovrà rivelare tutta la verità su Langa e il Re.” 

 

“Tu sei pazzo! Non potrai mai battere Adam e anche qualora ci riuscissi lui non rivelerebbe mai i suoi misfatti. Cosa ti fa credere di essere in dovere di vendicare Langa? Noi lo abbiamo raccolto in fin di vita e trattato come un figlio! Come ti permetti di fare azioni così avventate senza consultarci? Sei solo un folle!” dissentì Cherry.

 

Mentre Cherry si sfogava, Joe lo fermò e lo guardò con sguardo severo. Cherry capí e si arrestò nel mezzo della predica.

 

“Ho capito che lo fai per Langa, ma non vogliamo perdere anche te. Ormai Langa è andato e non potremmo riaverlo indietro. Ripensaci fai ancora in tempo." 

 

Il principe Ki guardò Joe e Cherry con i suoi occhi, sorridendo radioso.

 

“Devo farlo per Langa, non potrete fermarmi. Preferisco vivere una vita schiavo di Adam piuttosto che un sol giorno senza aver provato a dare giustizia a Langa.”

 
  • Il principe Ki aveva sfoggiato uno dei più difficili sorrisi della sua vita. Si dovette sforzare come non mai per convincere i Blossom a dargli fiducia. -

 

“Va bene, mi hai convinto ma noi verremo con te. Se oserà torcerti anche solo un capello gli daremo noi una lezione” 

 

“E il funerale?! Qualcuno vuole pensare a Langa o pensate tutti che si alzerà dalla tomba e si andrà a seppellire da solo?" intervenne Cherry.

 

"Il funerale verrà rimandato di 1 giorno. Ci sarà Miya qui a badare a Langa e alla casa." Rispose Joe.

 

E così fu. Il piccolo Miya sembrava contento di poter aiutare Langa. 

 

I tre si prepararono e partirono immediatamente verso il regno innevato. 

 

~~~~~~~~~~~~~~


La sfida si tenne il giorno stesso poichè Ki voleva dare una morte serena a Langa, anzi a Snow. Il principe Ki arrivó nel regno innevato scortato da i suoi vassalli e dai Blossom. La divisa era quella da sport invernale, ma il principe Ki preferì usare, al posto dello sci tradizionale, la sua tavola da skateboard privata delle ruote. Secondo Ki infatti sarebbe migliorata di molto la tenuta e la velocità sulla neve. 

Cherry sfoggiò un purpureo kimono invernale che spiccava, con il suo tema floreale, sul paesaggio innevato, mentre Joe sfoggiava i suoi pettorali che scaldavano il cuore delle presenti.

 

“Ma come fai a stare così, scimmia che non sei altro! Copriti che ti stanno vedendo tutte!”

 

“Ahahah! Questa gelosia ti dona caro”

 

Cherry diede una gomitata tanto forte a Joe da farlo stendere rannicchiato.

 

"E Joe è sistemato…" 

 

L'atmosfera fra Ki e Adam era molto tesa. L'agitazione di Ki gli faceva tremare le gambe, ma la determinazione non gli faceva tremare il cuore.


“Salve principe, è un piacere conoscerla.” disse Adam con fare beffardo.
 

Il principe quasi non rivolse la parola al suo avversario.

 

“Spero terrà fede alla sua parola alla fine di questa gara.”
 

“Può starne certo.” 

 

La gara iniziò con lo sventolare delle bandiere del regno innevato, il percorso era la pericolosissima S, un circuito pensato per non lasciare vivo lo sfidante. 

 

La tavola del Principe gli diede vantaggio in un primo momento risultando giusta la sua intuizione, ma Adam risultava veramente un avversario incredibile. La sua tecnica come le sue movenze erano straordinarie, non sbagliava neanche una curva o un posizionamento nella sua S.

Adam esaltato dalla bravura del Principe Ki pregustava il momento in cui sarebbe stato suo, infatti arrivati nei pressi di una curva pericolosa il principe Ki rallentò per gestirla meglio, ma con sorpresa dei 3 forestieri Adam non rallentò. Il pubblico in delirio inneggiava al "Love Hug", una tecnica speciale di Adam. Infatti, quest’ultimo superó Ki e si girò verso di lui. Nonostante fosse contro pista e quindi in salita Adam risucí a muoversi verso Ki che incredulo non fu in grado di reagire. Lo sguardo fisso di Adam sommato a questo modo violento di concepire lo sport, lasciò Ki sgomento che perse ogni forza di volontà, il quale si lasciò andare, scaraventandosi contro il muro della curva restando in fin di vita e perdendo i sensi. I Blossom e i vassalli corsero ad aiutarlo e lo portarono in disparte. Joe si precipitò verso Adam per colpirlo, ma le guardie reali lo interruppero.

 

“Inutile che te la prendi con me, conoscevate le regole della S e io sono il vincitore. Ora il principe Ki è mio, al ritorno del Re ne rivendicherò il diritto.” 

 

I due presi dallo sconforto credettero che tutto fosse perduto quando, stupefatti, videró Snow e Miya. 

 

"Adam è con me che dovrai batterti. Questo è il mio regno e me lo riprenderò."

  
 
  • Poco prima in casa Blossom….

 

Miya era di guardia alla casa e alla bara, non poteva permettere che succedesse qualcosa alla salma di Langa. All'improvviso però sentì un forte rumore provenire dal piano di sopra . Preoccupato, corse a controllare e all'arrivo fu sorpreso nel vedere Langa in piedi, vivo e vegeto. In un primo momento si sentì mancare, poi penso fosse un illusione creata da Adam, ma nulla, era davvero il principe Snow.

 

“Che ci fai vivo!? Ehm volevo dire sei veramente Langa?”

 

“Si, non so cosa sia successo, devo essermi addormentato. Ricordo solo che ho morso la mela e poi ho perso i sensi. Da lì ho vissuto in uno stato di dormiveglia dove riuscivo solo a sentire cosa succedeva ma non a reagire. Dov'è Ki? Devo parlargli urgentemente!”

 

Miya si apprestó a spiegare le circostanze a Snow che sussultò.

 

“Ma che dici!? Devo raggiungerli, devo avvisare Ki del Love Hug di Adam, ma non farò mai in tempo…”

 

“Ti accompagnerò io! Conosco una strada più breve che passa per i boschi, dovrebbe essere quella che in poche ore ti ha permesso di arrivare qui, ma sbrighiamoci.” Miya rispose deciso.

 

Partirono di tutta fretta, ma Snow ebbe cura di prendere lo Skate che gli aveva fatto il principe Ki. 

 

        ~~~~~~~~~~~~~~~~

 

Joe rimase incredulo nel vedere i due.

 

"Miya, Snow che ci fate qui?! SNOW MA TU SEI MORTO!" 

 

Snow ignorò le parole di Joe e si precipitó da Ki che giaceva al suolo.

 

“Credo che Ki in qualche modo mi abbia salvato… ma sono arrivato tardi. Ki, sappi che anche io voglio divertirmi ancora con te. Senza di te tutto questo non avrebbe più senso. Come la neve per essere goduta ha bisogno del sole, io per la mia felicità ho bisogno di te.”

 

Un turbinio di fiocchi di neve iniziò a girare fra i due. Il sole, rimbalzando fra essi, creava dei piccoli arcobaleni che addolcivano la scena, lasciando a occhi aperti i presenti; mentre pronunciava queste parole, il cuore di Snow si liberò e la catena che lo imprigionava nella tristezza e nella disperazione si spezzò. Il principe sentì come un formicolio al cuore, come se il sangue ritornasse a scorrere in lui. Un nuovo battito lo animava, si sentiva il corpo vibrare e non riuscì a trattenersi dal baciare il Principe Ki sotto gli occhi increduli della famiglia Blossom. 

 

“La magia di Adam è una magia molto oscura, ma che non ha la forza di uccidere qualcuno nell'immediato, però il battito cardiaco cessa per magia. Il bacio che Ki ha dato a Langa ha spezzato la magia nera di Adam e quindi ha liberato Snow che lentamente si è ripreso” intervenne Cherry, cercando di spiegare il fenomeno che aveva riportato in vita il principe.

 

“QUALE BACIO?” Joe e Miya chiesero sorpresi.

 

“VOI DUE SIETE PROPRIO PADRE E FIGLIO! Avete capito qualcosa di quello che ho detto?!”

 

Snow si alzò e si diresse verso Adam. La platea non riconobbe in un primo momento Snow anche se si diceva Principe del regno innevato. Era passato oltre un anno ed era cresciuto tanto e Adam cavalcò subito questa teoria.

 

“E così dici di essere Snow? Il Principe che ha abbandonato il suo regno impaurito di fallire come il padre nel governarlo?”

 

Mentre parlava, la voce di Adam tremava incredula, non poteva immaginare che Snow fosse ancora vivo e non si spiegava come avesse fatto a resistere alla sua Magia Nera. 

 

“Come osi, hai ucciso mio padre e mandato il nostro amato regno alla rovina!” Rispose Snow.

 

“Strane accuse da chi ha lasciato il Regno nel momento del bisogno, quando più necessitava del suo legittimo sovrano. Io almeno sono rimasto e non sono scappato di fronte alle difficoltà, ma comunque accetto la tua sfida. Dimostrami nella S se sei degno di questa iniziale, cosiddetto "Snow"”

Adam iniziava a capire che il pubblico presente stava riconoscendo Snow e quindi pensò di accelerare per iniziare la sfida e fra sé e sé pensò: "se la mia magia non lo ha ucciso, lo farà la S."

 

Adam e Langa si prepararono alla sfida. Intanto la voce del ritorno del Principe Snow fece ammassare una grande quantità di persone ad assistere. 

Snow aveva la giacca di Ki e utilizzò la tavola fattagli dal Principe privata però delle ruote. 

 

“Il Principe che non usa neanche la tavola tradizionale? Basta ingannarci!” Accusò Adam.

 

Ma Snow non rispose, era assolutamente concentrato sulla gara tanto da non sentire stimoli esterni, aspettava solo la partenza. 

 

I due partirono quasi alla pari e la maestria di Snow si palesó immediatamente. Il suo stile e la sua grazia anche solo nelle prime battute della gara, attirarono come per magia la neve circostante che iniziò a generare una leggera scia dietro la sua tavola. Il pubblico dopo pochi minuti non aveva più dubbi: era il figlio del vecchio Re del regno innevato. La sua destrezza era tale da far sembrare poetico il suo incedere e catturò la platea al punto da rapirne del tutto l'attenzione.

Adam però non si lasciò intimorire dal successo del ragazzo e non cedeva il passo, il ritmo era serrato e le acrobazie dei due incredibili. Un livello così non era mai stato raggiunto nella storia di questo sport. Arrivata alla famosa curva Adam ritentò la tecnica del “Love Hug” per cui prese velocità, poi invertí la rotta per colpire in modo fatale Snow. Ma egli conosceva questa tecnica e sapeva che per neutralizzarla bastava chiudere gli occhi per non essere ipnotizzato. Schivò l'abbraccio fatale e proseguì prendendo vantaggio. Il pubblico non riuscì a reagire tanto che era preso dalla gara.

Anche Joe, Cherry e Miya erano completamente rapiti tanto da non accorgersi che Ki aveva ripreso conoscenza. Intanto i due continuarono a gareggiare senza sosta, Adam riuscì a pareggiare Langa, ma non a superarlo. Mancavano poche centinaia di metri e ormai la sconfitta per lui sembrava inevitabile. Compresa la situazione, nei pressi di una pericolosa Curva ad Un, Adam prese dalla giacca una strana polvere, un intruglio magico che lasciò nell'aria esclamando:
"Ci vediamo all'altro mondo principe." 

Come si sospettava era una polvere magica capace di far cadere in depressione chiunque ne entrasse in contatto. Snow iniziò a perdere velocità e la sua vitalità si azzeró del tutto Rischiando di scaraventarsi contro la parete rocciosa. Finanche la neve non gli faceva più da scia, un'aria cupa lo circondava. Il pubblico insorse contro Adam, urla di disappunto arrivavano da ogni angolo degli spalti. Ciò nonostante nessuno riusciva a far riprendere Snow, la vittoria che sembrava ormai cosa certa si trasformò in una fatale sconfitta. Una voce però si innalzò su tutte, una persona gridò più forte di tutte.
 

“Langaaaaa!!”

 

Quest'urlo ruppe il chaos e generò un silenzio quasi tombale. In quel silenzio Snow sentì le parole di Ki e dentro di lui figuró i momenti insieme al Principe: gli allenamenti, come i sorrisi, come quello sfogo e mentre immaginava la faccia di Ki essa si trasformò in quella del padre che gli disse:

 

“BiancaSnow figlio mio, sono tanto fiero di te. Io da qui ti osserverò e ti guiderò sempre, ma ricorda: non smettere mai di divertirti in quello che fai.”

 

Alle parole del padre, Snow si riprese e ritornó in sé, ma il distacco sembrava irrecuperabile. L'urlo però riecheggió tanto da fare tremare la neve sulle montagne e generò una valanga che si abbattè sul circuito della S. La valanga velocissima raggiunse presto Snow.

 

“Va Langaaaaa!!” urlò Ki, incoraggiando il principe che iniziò a cavalcare la valanga e grazie ad essa riprese il vantaggio di Adam che utilizzando la tavola tradizionale fu invece travolto. Così Snow vinse la gara contro Adam firmando una delle più belle e memorabili prestazioni di "vado sugli scii ma su uno solo perché due non posso permettermeli". 

La performance avuta anche grazie alla tavola progettata da Ki rimase sulla bocca di tutti per mesi

 "ma hai visto la tavola di Snow?" "La tavola di Snow?" Nella lingua locale tavola di Snow si diceva "Snow's board" che venne abbreviato in Snowboard. Tanto fu lo scalpore di quella gara che il nome dello sport fu dedicato proprio alla tavola di Snow e venne chiamato da allora "Snowboard".

 

Vinta la gara Snow corse in direzione del Principe Ki e saltó verso di lui abbracciandolo.

 

 i due in lacrime si fissarono negli occhi, gli occhi ambrati di Ki si specchiavano in quelli ghiaccio di Langa. Attorno a loro si innalzò una spirale di neve e fiori che non smetteva di turbinare, mentre si guardavano non potevano non sorridere, non essere felici per avercela fatta. In quello sguardo in cui si perdevano, sapevano di essersi ritrovati e che non si sarebbero lasciati mai più. I loro sguardi si rapirono a vicenda fino a che le due labbra calde non si avvicinarono e si abbandonarono ad un bacio carico d'amore. 

Nel momento del bacio, la neve e i fiori si fecero più fitti e tennero i due sospesi in aria, irradiati dal sole e dai colori accesi dei fiori. Mentre Joe e Cherry coprivano gli occhi a Miya che ormai era già irrimediabilmente gay. 

 

Nessuno seppe più che fine avesse fatto Adam e il suo specchio incantato. 

 

Subito dopo a Snow venne riconosciuto il regno innevato e divenne Re Snow. Decise di chiedere a Ki di sposarlo che acconsentí. 

La famiglia Blossom viveva felice nella sua baita. Gli occulti libri di magia di Adam vennero ereditarli da Cherry che li utilizzo per creare un magico assistente di nome Carla. La famiglia blossom però non fu mai sola visto che i due Re andavano sempre lì a fare skateboard. 

 

Il matrimonio fu fra i più sfarzosi di sempre, sculture di ghiaccio e floreali inondarono l'intero regno innevato. Al matrimonio non mancò lo zio Shadow e la gioia nata da quel momento fece riprendere finanche la madre di Snow che piano piano ritornó alla normalità. L'unione dei due regni presto diede rifiorita prosperità al regno innevato che i sovrani governarono con saggezza, rispetto e soprattutto divertimento. Re Snow e ReKi vissero per sempre felici e contenti. 

 

Per la narrazione della prima notte di nozze donare 3 ko-fi a www.ko-fi.com/totoroph

 
   
 
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