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Autore: la_pazza_di_fantasy    17/04/2021    0 recensioni
Darien e Alexis sono due gemelli che non si vedono da anni, ma quando Darien tornerà a casa scoprirà che suo fratello si è allontanato da quelli che erano stati i loro migliori amici per quello che Darien aveva sempre considerato il suo acerrimo nemico. Darien cercherà in tutti i modi di capire il perchè della scelta di Alexis senza però riuscirci e si troverà a convivere con il fratello che lo odia senza nessuna ragione valida.
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Prima storia che scrivo non fantasy e devo ancora capire come muovermi in un contesto di tutti i giorni quindi ogni consiglio/critica è ben accetta, buona lettura.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Noah guardava la cartina su Google maps come se volesse bruciare il telefono da un momento all’altro. Era atterrato da mezz’ora buona nella sua nuova città dove avrebbe studiato matematica pura e dove era stato anche preso come modello di intimo ma ancora non era riuscito a raggiungere l’alloggio per gli studenti. Le indicazioni su Google maps erano abbastanza chiare e lui le aveva seguite alla perfezione ma davanti ai suoi occhi non c’era niente, solo un quartiere residenziale che non aveva niente a che vedere con l’alloggio dello studente che aveva visto sul sito della sua università.
-che palle- borbottò il rosso chiudendo l’applicazione e digitando a memoria il numero del suo migliore amico.
-seri arrivato?- chiese Darien dall’altro lato del telefono senza nemmeno salutarlo, infondo avevano parlato due orette prima.
-si, ma Google maps si è impallato e mi ha portato da una parte strana che non sembra minimamente la mia futura casa- rispose Noah guardandosi intorno curioso, era la prima volta che si trovava in una città enorme e stava davvero impazzendo.
-un taxi no?-
-volevo camminare- si difese il rosso che iniziava a rimpiangere di non aver chiamato un taxi appena uscito dall’aeroporto.
-sei in una città che è quasi il triplo della nostra non puoi raggiungere un luogo camminando con per di più due valigie enormi!-
-ho capito adesso chiamo un taxi- borbottò il rosso e dopo aver chiuso la chiamata con Darien chiamò un taxi e si fece accompagnare all’alloggio che era addirittura da tutt’altra parte rispetto a dove lo aveva mandato Google maps.
In poco più di un’oretta riuscì a sistemare grossomodo la sua stanza e buttandosi sul letto provò a richiamare Darien, Darien che non gli rispose facendolo sbuffare. Il rosso allora si rialzò dal letto e prese il suo portatile aprendolo e controllando i libri che doveva ancora prendere, in realtà tutti, e si scrisse la lista su un’agenda che si mise nello zaino prima di uscire dalla sua camera. Questa volta decise di non affidarsi a Google maps e si avvicinò a una ragazza che stava fumando fuori dalla struttura degli alloggi.
-ehi scusa sai dove posso trovare una copisteria?- chiese il ragazzo attirando su di le lo sguardo della ragazza che lo scrutò attentamente.
-segui questa strada e gira a sinistra alla prima traversa dovresti individuarla subito. È quella di matematica e fisica ma credo abbia anche libri di altre facoltà- gli disse indicandogli con il dito la strada.
-grazie mille- le disse Noah sorridendole, e facendo anche colpo sulla povera ragazza, prima di incamminarsi nella direzione da lei indicata.
Proprio come gli aveva detto la ragazza trovò la copisteria immediatamente girato l’angolo e aspettò in fila per un po’ prima di poter entrare e ordinare tutti i suoi libri. Essendo molti la signora gli disse di tornare nel pomeriggio e Noah ne approfittò per girare un po’ la zona senza allontanarsi troppo.
Individuò subito il supermercato più vicino e ne approfittò per fare la spesa per quella prima settimana portandola anche all’alloggio. La sua camera infatti comprendeva tre stanza: la camera da letto, il bagno e un cucinino nel quale era presente un frigorifero che con solo quella poca spesa che il rosso aveva fatto era stato completamente riempito.
Il ragazzo si riposò fino al momento di andare a prendere i libri, libri che dovette portare nella sua camera con l’aiuto di una scatola di cartone per quanti erano e all’ingresso dell’alloggio trovò la stessa ragazza della mattina che sembrava stesse aspettando qualcuno. Quando la ragazza lo vide sembrò illuminarsi e gli si avvicinò sorridendogli malandrina.
-stasera c’è una serata nella discoteca qui vicino, vuoi venire con me?- chiese la ragazza lasciando momentaneamente spiazzato il ragazzo che la osservò attentamente prima di risponderle:
-sono gay- non che non volesse andare in discoteca, visto che nella sua città natale non c’erano e lui voleva andarci anche per svagarsi un po’ prima dell’inizio delle lezioni.
La ragazza rimase immobile alla sua affermazione segno che voleva palesemente provarci con lui e l’invito in discoteca era stato solo un modo per poter approcciarsi a lui.
-ah okay, non fa niente allora- e così dicendo entrò nell’alloggio senza dare il tempo al ragazzo di dirle altro. Noah alzò gli occhi al cielo e entrò anche lui nella palazzina e mise in ordine i suoi libri controllando che fossero davvero tutti nonostante la signora della copisteria lo avesse fatto prima di consegnarglieli ma controllare una seconda volta non gli faceva male.
Il pensiero della festa in discoteca aveva martellato il ragazzo per tutto il pomeriggio tanto che alle dieci della stessa sera era in fila fuori dalla suddetta discoteca aspettando il suo turno per poter entrare. Voleva divertissi e lo avrebbe fatto anche al costo di andarci da solo. Per sua fortuna l’alloggio in cui si trovava non aveva regole ferree per quanto riguardava l’orario per rientrare e non avrebbe dovuto fare i salti mortali per non farsi scoprire.
Una volta entrato nel locale fu immediatamente assordato dalla musica e i suoi occhi ambra ci misero un bel po’ prima di abituarsi alle luci psichedeliche presenti. Dopo il primo momento di smarrimento si diresse verso il bancone per prendersi qualcosa da bere, non voleva ovviamente esagerare visto che il giorno dopo sarebbero iniziate le lezioni e di certo non voleva passare il primo giorno a vomitare con il mal di testa ma un drink se lo poteva fare tranquillamente.
Dopo aver preso il suo bicchiere di vodka alla pesca si girò verso la pista da ballo in cerca di qualche bel ragazzo con il quale intraprendere una conversazione e fu allora che il suo sguardo si posò in due bellissimi occhi neri che lo stavano scrutando a loro volta. I due si guardarono per un po’ prima che Noah, con ancora il bicchiere in mano, raggiunse il moro sorridendogli.
-sono Noah e tu bel bocconcino?- chiese il rosso gridando per farsi sentire dal ragazzo che aveva difronte. Ragazzo che si portò una ciocca mora di capelli che gli arrivavano fino alle spalle dietro l’orecchio prima di rispondergli:
-Alexis-

 
   
 
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