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Autore: Queen FalseHearth    18/04/2021    0 recensioni
[Yandere Simulator]
Taro Yamada è scomparso. Non aveva nemici o fatto arrabbiare le persone sbagliate, chi avrebbe potuto fargli del male? Sta di fatto che due ragazze farebbero qualsiasi cosa pur di proteggerlo…anche sporcarsi di sangue.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Don't Trust: Secondo Capitolo

Dalla fessura delle tende vide Ayano dirigersi verso la porta. Osana indietreggiò e puntò gli occhi a sinistra dove la mora comparì sbattendo dietro di sé la porta. Si aspettò un’esplosione di rabbia da parte di Ayano, invece appariva stranamente tranquilla.
-Scusa…n-non volevo origliare- sussurrò la ragazza dai capelli arancioni, intimorita dalle minacce che la sua coetanea aveva pronunciato prima; quest’ultima la ignorò e iniziò a camminare verso le scale del secondo piano.
-Ayano~san!- la mora si fermò senza voltarsi, attese che Osana la raggiungesse.
-È stata la ragazza di quella stanza a far del male a Taro questa mattina?- chiese infuriata.
-Si- rispose Ayano con serietà che assomigliava a indifferenza.
-Ma chi è!?-
-Una scocciatura. Ho un piano per fargliela pagare- ringhiò con lo stesso gelido sguardo, Osana si chiese se quella ragazza provasse emozioni.
-Anch’io voglio vendicarmi, sono la migliore amica di Taro! Chi gli fa del male non la passerà liscia- disse dimostrando il suo enorme affetto nei confronti del ragazzo.
-Tu…tu non sei solo una semplice amica vero?- chiese Ayano. La ragazza con i codini si sentì in trappola: come sempre aveva parlato troppo. Non aveva scelta che confessare la verità, non c’era tempo per inventarsi una scusa plausibile.
-Io…lo amo ma non lo dire a nessuno- arrossì imbarazzata, non aveva rivelato il suo segreto nemmeno alle sue amiche.
-Però…anche tu provi dei sentimenti per lui giusto?- Osana sapeva riconoscere una ragazza innamorata, anche se questa si comportava come un robot.
Ayano annuì.
-Lo sapevo, nessuno avrebbe minacciato di morte qualcuno per un estraneo- si era creata una situazione davvero insolita e Osana non sapeva come comportarsi.
-Non ho intenzione di fare a gara per il cuore di Taro- dichiarò Ayano sorprendendo la giovane tsundere.
-Non mi sono mai innamorata prima, non so come comportarmi quando qualcun’altra desidera lo stesso ragazzo. Perciò… per ora concentriamoci su come vendicarci, ci stai?- le porse la mano, in segno di amicizia. Stava persino sorridendo. Era quasi inquietate.
Osana aveva sempre pensato che se le si fosse presentata una rivale in amore, il suo primo pensiero sarebbe stato di odiarla a vita. Invece, in quel momento, non riusciva a provare ostilità nei confronti di Ayano. Non più.
-S-Si! Che hai intenzione di fare con quella maledetta?-
-Te lo ripeto, ho un piano-
 
Le due ragazze risultavano definitamente assenti sui loro registri di classe. Osana e Ayano, evitando sguardi indiscreti, s’infilarono nell’unica aula libera, ovvero il laboratorio d’informatica.  
-Riguardo a quella rossa…si fa chiamare Info-chan. Nessuno conosce il suo vero nome. Nessuno sa com'è la sua faccia. Alcune persone non credono nemmeno che lei esista davvero. Però…so che lei esce dal suo covo alle dieci per andare in bagno; insieme a mangiare, bere e dormire è il suo unico lato umano- Osana deglutì: non poteva credere che per tutto questo tempo nella scuola ci fosse una ragazza del genere e che le fosse stata concessa addirittura una stanza privata.
-Ci nasconderemo qui attendendo il suo arrivo, non avrà scampo-
-Così non potrà registrare niente! Sei un genio!-
La poca stima che stava nascendo nei suoi confronti svanì quando Ayano le porse il coltello affilato di prima. Osana se ne era dimenticata.
-Un momento…vuoi ucciderla? E vuoi far fare a me il lavoro sporco?-
-Sembravi così determinata prima, faresti qualsiasi cosa per lui non è vero?-
-Si ma no…commettere un omicidio…- si sentì ipocrita ricordando i suoi pensieri di prima: “per un attimo sperò che la mora tirasse fuori il coltello” “l’avrebbe strangolata con le sue mani”.
-Capisco, non ti preoccupare infondo il piano è mio. Non avrei mai permesso che ti accadesse qualcosa. Mi basta che tu resti qui come vedetta. Puoi farlo?-
-Si posso farlo! Conta su di me!-
L’attesa si rivelò più lunga del previsto. Nei corridoi c’erano solo studenti in cerca di una sigaretta. La campanella delle dieci tardava ad arrivare.
-Allora Ayano~san…cosa ti piace fare nel tempo libero? Così per fare due chiacchere- …e non pensare al ragazzo che piace a entrambe, pensò Osana.
-Non ho hobby particolari ma mi sono avvicinata al club d’informatica, è molto utile- rispose Ayano con quella voce che sembrava appartenere a una persona senz’anima.
-Capisco, io pensavo a teatro oppure al club di cucina- di nuovo silenzio.
-Il senpai ha altri amici fidati oltre te?- chiese all’improvviso Ayano con il suo solito atteggiamento apatico.
-No, solo io gli sono sempre rimasta accanto…- quando pensava al suo migliore amico non poteva fare a meno di sorridere.
-Scommetto che hai la camera piena di foto sue-
-Mi hai scoperto…eheh- la tsundere non voleva parlare di Taro, ma la mora continuò con le domande.
-Hai mai pensato ad interessarti ad un altro ragazzo?-
-Mai! Ho occhi solo per Taro, non riesco ad immaginare la mia vita senza di lui!-
Dopo che avrebbero risolto il problema “info-chan”, Ayano e Osana sarebbero tornate rivali in amore. La ragazza con i codini era certa che Taro non avrebbe mai ricambiato i sentimenti di una ragazza introversa che manco conosceva, ma non trasformò quei pensieri in parole.
-Capisco. Fai di tutto per farti notare dal senpai, non è vero?- continuò Ayano con quella voce calma quasi surreale.
-Beh…diciamo che il mio carattere m’impedisce di essere affettuosa e romantica con lui, un difetto che sto cercando di correggere…però… vado in palestra ogni giorno perché voglio che apprezzi il mio corpo-
-Allora provi anche attrazione sessuale per lui-
Quell’affermazione rese le guance rosse di Osana in pochi secondi. Era imbarazzante. Voleva essere in un altro posto.
-Ecco…io…- parlare di questi argomenti con una sconosciuta (che per altro possedeva un coltello) era l’ultima situazione nella quale si sarebbe immaginata di ritrovarsi.
-Se mi racconti dei tuoi sentimenti romantici e sessuali rinuncerò a lui. Voglio capire quanto il tuo amore e desiderio siano più forti dei miei- dichiarò la mora sempre con quello sguardo tranquillo e vuoto.
Osana sospirò: se c’era un modo pacifico per far cancellare il nome del senpai nel cuore di Ayano, doveva acconsentire. Non voleva conquistare Taro con la consapevolezza di ferire i sentimenti della ragazza che lo aveva salvato poco fa e che la stava aiutando a vendicarsi.
-Quando penso a Taro Yamada…provo un forte desiderio. Quando sono in camera sua non faccio a meno di pensare a…quanto sia vicina a lui. A volte vorrei legarlo a una sedia, togliergli i pantaloni piano piano…e…insomma…- ammise, per il tutto il tempo guardò il pavimento del laboratorio. Dire ad alta voce quelle parole era stato più facile del previsto, solo il suo diario segreto era a conoscenza di quei pensieri.
Osana si aspettò di nuovo silenzio, invece sentì un piccolo ghigno che diventò una sonora risata.
Stranamente aveva fatto ridere Ayano, era come vincere alla lotteria. La ragazza con i capelli arancioni non capì il motivo di quell’inaspettata allegria.
-Congratulazioni! Hai risposto a tutte le domande correttamente!- urlò la mora barcollando come un’ubriaca. La Tsundere, leggermente confusa, improvvisò un sorriso.
-Che cos’era… un quiz?- chiese pensando a quelli che aveva svolto su Internet nel tempo libero.
Ayano non rispose e prese dalla sua tasca il coltello. Osana sussultò: quel gesto significava che era arrivata la pazza dai capelli rossi. Tentò di avvicinarsi alla porta per controllare la situazione ma la coetanea glielo impedì. Le infilò un fazzoletto sulla bocca.
Le tirò violentemente uno dei suoi codini arancioni trascinandola in fondo al laboratorio, non prima di aver chiuso la porta. Osana, terrorizzata, tentò di urlare ma quel fazzoletto soffocò ogni suo tentativo.
Si dice che la vita ti passa davanti quando stai per morire, invece Osana era concentrata solo sul freddo coltello che le stava squarciando la gola.
Era successo tutto così in fretta.
-Finalmente! Che liberazione!- Ayano non era mai stata più felice come in quel momento. Si era liberata della sua più odiosa rivale.
Avrebbe voluto ucciderla molte volte, ma si rese conto che il suo senpai avrebbe sofferto parecchio la morte della sua migliore amica d’infanzia. Per questo aveva elaborato un piano geniale.
Info-chan si fece notare, era appoggiata alla porta aperta del laboratorio con le braccia conserte.
-Recitare è stato divertente, ma adesso voglio la ricompensa- disse la rossa con voce fredda. Ayano era ancora preda delle sue incontrollabili e vivaco emozioni, ma quando vide il volto dell’alleata un po’ si calmò. Gli Aishi mantengono sempre la parola data.
-Tieni le foto di Munsume nuda, fanne ciò che vuoi- disse porgendo delle foto che aveva preso dalla sua tasca; le aveva scattate ieri nel bagno e temeva che la ragazza abbronzata si fosse accorta di una presenza estranea, ma non importava.
-Un giorno mi dirai come riesci a fare queste foto e ad impossessarti dei diari segreti altrui. Beh i miei affari andranno a gonfie vele- commentò Info-chan divertita.
 
 
Erano le 13:00. La giornata per Taro era iniziata in maniera brusca e misteriosa, ma alla fine era riuscito a svolgere il suo dovere da studente. Non aveva ricevuto notizie da Osana per tutta la giornata, di solito gli faceva visita durante il cambio dell’ora.
Era triste mangiare il bento da solo, senza la sua dolce rompiscatole.
Taro non sapeva che c’era qualcuno a spiarlo: dopo un po’ Ayano si decise ad andargli a parlare, non doveva più nascondersi.
-Ciao Ayano~chan*! No c-cioè…come stai Aishi~san?- domandò chiedendosi perché provasse simpatia per una ragazza che non conosceva, forse perché l’aveva salvato prima.
-Io sto bene ma…tu potresti non esserlo fra poco- Taro non capì che cosa intendesse. La mora gli si avvicinò timidamente con lo sguardo abbassato mostrando il suo telefono.
-Scusami per la bassa qualità, il telefono si trovava nello zaino-
Partì una registrazione. Non gli disse che era modificata.
-“Non lo dire a nessuno. Mi hai scoperta. Solo io gli sono rimasta sempre accanto. Io…io lo amo. Ho occhi solo per Taro, non riesco ad immaginare la mia vita senza di lui! A volte vorrei legarlo a una sedia, togliergli i pantaloni piano piano”-
Taro non riusciva a crederci: la voce che aveva detto quell'ultima frase perversa…apparteneva alla sua migliore amica.
-Credo sia stata Osana~san a rapirti questa mattina…- disse a bassa voce Ayano.
-Osana…che hai combinato…- disse Taro amareggiato, era profondamente deluso dalla persona a lui più cara.
-Ero certo di conoscerla, non pensavo che sarebbe arrivata a tanto per…non posso più essere suo amico- concluse in maniera fredda.
-Non ti preoccupare, le dirò io che non vuoi più avere legami con lei-
Taro aveva perso la sua migliore amica, ma in quella bellissima ragazza mora vide una nuova speranza.
-Grazie…grazie davvero. Penso che sia giunto il momento di frequentare nuove persone- Taro le sorrise come la prima volta in cui si era innamorata di lui, il cuore della yandere urlava di gioia.
 Era ritornata la primavera nell’animo di Ayano: non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse felice. Era una rarità per lei.
-Senti, prima ho bisogno di farti una domanda: posso fidarmi di te?-
-Certo-
 
 
*in Giappone chiamare una persona con il nome seguito da un “chan/kun” indica un’amicizia ed è molto informale.
 
 
❄👑 Angolo Autrice 👑❄
È incredibile: ho iniziato questa storia tantissimo tempo fa e il gioco di yandere simulator…è completamente cambiato! Innanzitutto in questi due anni è stata introdotta Raibaru, oddio questa storia è già roba vecchia XD
Grazie mille per chi ha letto, ciaoooooo
P.S: Quando Ayano parla di info-chan ho preso qualche frase dalla wiki di Yandere Simulator e ovviamente non esiste questo scenario descritto nella storia nel gioco.
P.S.n.2: per quello che ho detto nello scorso angolo autrice…CRISTO QUEEN SONO PASSATI DUE ANNI.
P.S.n.3: Ero indecisa tra due titoli all’inizio, ovvero “Mai fidarsi di una Yandere” e “L’alleanza della Yandere e della Tsundere” ma alla fine ho preferito uno più semplice e diretto che non dia importanti spoiler (infatti all’inizio si poteva pensare che sia Info-chan la persona di cui Ayano non si doveva fidare, ma forse molti avevano già intuito come sarebbe andata a finire con una Yandere)
 
 

   
 
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