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Autore: XI Dottore    21/04/2021    1 recensioni
Questa storia parla di un ragazzo qualsiasi che finisce catapultato in un altro mondo. Qui dovrà affrontare numerose sfide e difficoltà nel tentativo di ritornare al suo mondo dalla sua famiglia.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La notte passa tranquilla e il sonno è stato profondo tra alcol e tutto il resto almeno sono riuscito a dormire decentemente, come al solito Chuulun è già sveglio, fuori casa, che fa i suoi esercizi mattutini. Recupero qualcosa da mangiare ed esco di casa pure io, così da iniziare l'allenamento con Chuulun. Varcata la porta lo vedo seduto a terra a gambe incrociate con le mani appoggiate sulle gambe con i palmi verso l'alto mentre respira profondamente ad occhi chiusi.

“Vieni, siedi qui vicino a me” dice con tono molto serio “Prima di allenarti devo capire a che livello sei. Da quello che ho visto ieri, le tue arti marziali non sono male, così come la tua tecnica di spada”.

“Ti ringrazio, anche le tue arti marziali sono fantastiche”.

“Ora, incrocia le gambe, stai a schiena dritta, chiudi gli occhi e respira”.

“O-ok”.

“Prima di saggiare le tue capacità devi concentrarti e riscaldarti quindi, iniziamo con la mente e poi con il corpo”.

“Ok”.

I successivi venti minuti passano letteralmente stando fermi a fare nulla in quella posizione scomoda, ma che mano a mano diventa sempre più comoda. Mentre respiro penso a come affrontare Chuluun, alla sua tecnica di schivata sopraffina e alla potenza dei suoi colpi. Devo cercare una via per colpirlo. Nel mezzo di tutti questi pensieri sento la sua voce risuonare come un fulmine a ciel sereno.

“Smettila di pensare, la tua respirazione è diventata scostante e inefficiente, così rovini tutto. La tua tecnica di respirazione è grezza, dovremo lavorarci su”.

Continuo a meditare senza rispondere, in fondo non potevo contestare, ha ragione. Anche Re John mi diceva sempre che la respirazione è alla base di un artista marziale che sia degno di tale titolo...ma sono sempre stato una capra ad applicare la tecnica di respirazione.

“Ok Igor, ora alzati, riscaldiamoci un po'”.

Altri venti minuti passano facendo semplici esercizi di riscaldamento per qualsiasi tipo di articolazione.

“Devi applicarti di più negli esercizi di riscaldamento. Non puoi combattere rischiando uno stiramento nel mezzo della battaglia. Sono errori da dilettanti, ma Re John non ti ha insegnato le basi?”.

A voce molto bassa vergognandomi delle mie lacune esclamo l'ovvio.

“S-si. In realtà si. Sono io che sono un po' carente nel mettere in pratica questa parte dei suoi insegnamenti. Mi ritrovo sempre a dover affrontare imprevisti o allenarmi in altri campi che tralascio sempre queste cose di minor importanza...”.

“MINOR IMPORTANZA?! Scherzerai! Le basi sono la parte fondamentale. Puoi conoscere tutte le tecniche di combattimento che vuoi, ma se non sai respirare decentemente per dare forza ai tuoi attacchi o riscaldare i tuoi muscoli per preservarli come puoi dire se una tecnica sia efficace o meno?”.

Rimango in silenzio. Chuluun ha ragione. Sottovaluto troppo le basi, preso dal delirio di avere grandi poteri magici ho tralasciato le basi.

“Beh dai, adesso non farti prendere dallo sconforto. Nonostante tutto il tuo livello è molto alto per aver iniziato da relativamente poco ad allenarti, il tuo talento è sorprendete. Vediamo di farlo sbocciare adesso”.

Faccio cenno con la testa di aver capito le sue parole cercando di mostrargli la mia rinnovata convinzione.

“Molto bene. Adesso faremo così. Combatteremo in due fasi” mentre parla mi ritrovo ad essere un po' sorpreso, all'inizio della giornata speravo di non dovermi far malmenare fin da subito da Chuluun. “Nella prima fase combatteremo senza magia, chi o altri tipi di armi. Voglio testare il tuo stile, contro il mio. Nella seconda parte invece tutto sarà permesso e dovrai cercare di usare tutto quello che è in tuo potere per sconfiggermi”.

“Scusa Chuluun...sei sicuro che combattere qui in mezzo a tutte le case sia sicuro?”.

Chuluun si porta la mano al mento contemplando il vuoto, fino a che con la stessa mano si da una pacca sulla fronte.

“Sai che hai ragione?!” scoppiando in una breve risata “Meglio spostarci fuori dal villaggio”.

Ci spostiamo di qualche decina di metri dal villaggio, fermandoci in uno spiazzo senza alberi o altro vicino a noi.

“Qui è perfetto, ricordati...niente magia, niente chi solo arti marziali”.

“Perfetto”.

Siamo a pochi passi uno dall'altro. Ripensando alla prima tecnica che gli ho visto eseguire, seppur un po' lineare, se lo colgo di sorpresa forse riesco a colporlo lo stesso. Cerco di capire se la distanza può essere adatta e mi metto in posizione, Chuluun fa lo stesso. Parto.

“Dieci passi in linea retta: pugno spezza montagne” la mia tecnica è molto rozza rispetto a quella di Chuluun, ma abbastanza buona da sorprenderlo e costringerlo a parare incassando il colpo bloccandolo con entrambe le mani.

“Ora ti dai anche alle imitazioni?”.

“Certo, sono bravo a copiare”.

Inizia uno scambio di colpi abbastanza statico dove io cerco di tirare un elevato numero di pugni veloci all'altezza del busto, Chuluun a mani aperte me li para tutti con maestria. Chuluun parte al contrattacco facendomi indietreggiare, con una rapida rotazione del busto mi sgambetta con il piede togliendomi l'appoggio del piede sinistro sbilanciandomi all'indietro. Sferra un potentissimo pugno ma con la spinta della gamba d'appoggio riesco a compiere un salto all'indietro molto goffo ma utile a schivare il pugno tornando subito in posizione di guardia. Negli occhi di Chuluun vedo che c'è del divertimento nella scena. Prendo spazio compiendo qualche passo indietro.

“Vediamo se ti piace la tecnica originale”.

“Dieci passi in linea retta: pugno spezza montagne” la velocità di esecuzione e la pulizia del movimento è dieci spanne sopra la mia. L'istinto mi dice di schivare il colpo invece che incassarlo. La sua velocità mi impedisce qualsiasi movimento, ho solo il tempo di fare la cosa più banale; accovacciarmi a uovo proteggendomi il volto con le braccia. La mia mossa si rivela abbastanza efficace, in quanto schivo il pugno. Chuluun aspettandoselo di risposta mi rifila un calcio che mi prende sulle braccia.

“Bella schivata, ma va affinata”.

“Ho agito di puro istinto, non potevo fare altro”.

Riparto all'attacco. Questa volta cerco di colpirlo sferrando calci rotanti alternando alto basso nella maniera più randomica possibile, per passare successivamente a pugni rapidi alternati a colpi bassi. Chuluun parte con la sua danza e schiva qualsiasi colpo. È frustrante. Spreco praticamente solo energie in questo modo.

Ad ora nessuno aveva preso il sopravvento sull'altro.

Un'idea geniale mi passa in testa e cerco subito di vedere se funziona. Scatto verso Chuluun e fingo l'attacco, lui alza la guardia, ma invece che attaccarlo gli afferro il polso con tutta la forza che la mia mano permette. Inizio ad attaccarlo sferrando calci o pugni, mentre gli blocco il polso. Non potendosi muovere liberamente, incassa i colpi parandoli con l'altro braccio. Mentre prova a proiettarmi a destra e sinistra per liberarsi dalla presa, resisto smettendo di attaccare con le gambe per non farmi spostare; continuando a colpirlo con il pugno libero. Uno dei tanti pugni che sferro lo colpisce. In volto. Senza battere ciglio con un movimento molto veloce, fa un passo indietro, si abbassa ranicchiandosi su se stesso, gettandosi a terra con le spalle trascinandomi con lui; appoggiando i piedi sul mio ventre infine mi lancia all'indietro. Devo lasciare la presa o rischio di farmi male. Atterro sulla schiena a pochi metri da lui. Mi alzo di scatto e mi rimetto in posa.

Chuluun è già in piedi che mi guarda con un ghigno divertito.

“Sei riuscito ad interrompere la mia tecnica e a colpirmi. È questo che intendo quando dico che hai talento. Ma la tua respirazione continua ad essere pessima. Hai già il fiatone. Io invece sono ancora fresco. Fosse un combattimento serio, nonostante il tuo livello, nel giro di una decina di minuti ti potrei sconfiggere per stanchezza. Quindi la tecnica non è il tuo problema. Un'altra cosa, quando combatti, non provare a colpire l'avversario. Colpiscilo e basta”.

Scatto in avanti.

“Alt alt alt alt” esclama Chuluun così da dermare il mio slancio. “Basta con le semplici arti marziali. Voglio vedere il resto. La tua magia e le altre tecniche. Quindi da ora si combatte sul serio”.

Sento il suo spirito combattivo aumentare, sembra quasi la pressione emanata da Re John. “Attivazione sistema di movimento rapido”. Attivo i propulsori il minimo indispensabile per stare a pochi centimetri da terra.

“Tecnica del Buddha: colpo invisibile” Chuluun sferra un pugno davanti a se senza muoversi nella mia direzione, sento solo lo spostamento d'aria che arriva. Cerco di schivare ma mi colpisce il braccio facendo ruotare su me stesso come una trottola. Fossi stato con i piedi piantati a terra mi avrebbe fatto molto male.

“Ancora”. Chuluun continnua con la sua tecnica. Inizio a volare in varie direzioni ma i suoi attacchi sono molto precisi e li schivo sempre all'ultimo.

È come se usasse lo spostamento d'aria provocato dai suoi colpi per colpirmi a distanza. Concentro le mie energie per la magia e apro il mio occhio.

“Vediamo se ti piace la mia tecnica”. Creo delle palle di fuoco sul palmo delle mani e inizio a lanciargliele contro. Per evitare di stancarmi troppo, conscio delle nozioni imparate da Chuluun stesso, prima di usare della magia cerco di assimilare energia tramite l'occhio dall'esterno. Mentre attacco giro intorno a Chuluun, che a mani nude distrugge una ad una tutte le mie sfere di fuoco. Ne creo una più grossa, grande quanto una palla medica da dieci chili e gliela lancio addosso. Dopo un secondo di sorpresa con un colpo della mano la taglia in due facendola sveanire a mezz'aria.

Devo aumentare la potenza, queste semplici fiamme non lo stanno neanche scalfendo.

“Ti stai trattenendo o cosa? Questi fuocherelli potrei fermarli anche senza chi...hai paura di ferirmi?”.

“Leggi nella mente adesso? Se proprio vuoi il gioco duro sta per arrivare”.

Tolgo i due sigilli di Aleksander che sembra molto contento di poter menare le mani.

Sei pronto per combattere? Dobbiamo colpirlo senza ucciderlo, mi raccomando”.

Ah!! sei proprio scemo, quello ci distrugge se ci tratteniamo”.

Accortosi del mio attimo di tentennamento a mezz'aria Chuluun scatta verso di me saltando come se la gravità non esistesse, superandomi in altezza mi colpisce sulla schiena con un pugno a martello sferrato con entrambe le mani unite tra loro. Sento il colpo in maniera lieve, ma con una potenza sufficiente a farmi schiantare a terra.

Ti ho avvisato che se ci distraiamo questo ci massacra, se non ti avessi protetto con il muro oscuro ora saresti nel mondo dei sogni”.

“Ti stai ditraendo per caso Igor? Cos'era quella cosa scura?”.

Dice ricadendo a terra dopo il salto.

“No che non mi distraggo. Ma la magia oscura è difficile da controllare”.

“Dovrai imparare a controllarla allora”.

Chuluun inizia a lanciarsi verso di me in linea retta, serrando i pungi protratti in avanti per colpirmi. Schivo. Ma ogni volta riparte subito con l'attacco successivo senza lasciarmi respirare.

Usa il muro coraggio, non posso fare le cose io per te dato che mi tieni legato”.

Schivo l'attacco, mentre mi giro per mettermi in direzione di Chuluun protraggo le mani in avanti concentrando la magia.

“MURO OSCURO”.

Sento il colpo di Chuluun schiantarsi contro la barriera creata, modello l'oscurita per cercare di bloccare Chuluun al suo interno e colpirlo. Ma lui è già scattato indietro.

“Bella tecnica difensiva, ma voglio vedere il tuo attacco più forte, non le cose a metà. Io mi sto impegnando, anche se non è facile colpirti a mani nude con tutte queste magie che usi. Il fatto che non ti sia stancato già di per se è segno di miglioramento...anche se tutta la natura sta morendo intorno a te”.

Mi guardo intorno ed effettivamente la poca vegetazione presente stava appassendo

Non ti lasciare distrarre da queste cose, ora infilzalo con le lance oscure”.

No, farò di meglio, per adesso hai combattuto bene”.

Rimetto i sigilli alle orecchie.

“Chu, vuoi vedere la mia tecnica più forte? Bene Ti accontento, ne ho ancora due”.

Alzo la mano al cielo ed inizio ad accomulare energia, sento che sto usando anche il chi per questo attacco ma va bene così. Creo una sfera di fuoco sopra la mia testa, grossa quanto una capanna e gliela lancio contro. Chuluun, concentra una buona parte del suo chi nella mano destra “pugno spezza montagne”. La sfera si frantuma in minuscoli pezzi che esplodono solo dopo alcuni secondi essere stati colpiti.

Rimango incredulo. Quella era la palla di fuoco più potente che abbia mai lanciato. Chuluun per la prima volta lo vedo affannato, con il fiatone; io respiro a fatica ormai a causa dell'attacco sferrato. Atterro per prendere fiato. Chuluun scatta approfittando del mio momento di stanchezza. Mi raggiunge nel giro di pochi secondi, ho i riflessi rallentati. “Tecnica del Buddha: campana sacra”. Sferra un colpo con entrambe le mani con i palmi aperti, come fossero due schiaffi simultanei, all'altezza delle orecchie. Paro i colpi con le braccia ma risuonano lasciandomi intontito sul posto. Infine Chuluun sferra il suo ultimo attacco con un doppio pugno simultaneo uno all'altezza del petto e uno alla bocca dello stomaco. Cerco di usare i muscoli per attutire il colpo ma sono troppo intontito dall'attacco precedente. Volo per parecchi metri.

Al che Chuluun si avvicina con fare non ostile per aiutarmi. Ma sanguinante dalla bocca mi rialzo deciso a restituirgli indietro il colpo.

“Ok Igor, possiamo fermarci”.

“Oh no, ti farò vedere la tecnica che purtroppo non potrò usare al torneo”.

Al che incuriosito dalla frase esclama “Mostramela”.

Mi tolgo il mio amato cappotto e lo getto a terra, così come la maglia, rimanendo a petto nudo. Concentro tutte le energie del mio corpo per il mio incantesimo più potente. La versione completa di quella che mostrai in accademia solo a John e Jeff...non devo avere remore, solo non devo ucciderlo.

“Magia della luce: Forma Divina”. Chuluun rimane attonito.

“Cos'è questa variazione di chi??” esclama ad alta voce, come se lo stesse domandando a se stesso.

Una colonna di luce viene emessa dal mio corpo che si alza a mezz'aria per perdersi in essa. Chuluun indietreggia. Quando la luce sparisce io sono a mezz'aria. Sbattendo le mie ali di pura energia che mi permettono di volare. Atterro. Il mio corpo è cambiato. I miei capelli sono diventati lunghi e biondi. I miei occhi (tutti e tre) azzurri. Sul mio corpo sono comparsi dei simboli del colore della luce delle mie ali, ossia azzurro.

“Sei pronto?” Esclamo con una voce profonda che non sembra più quasi la mia. Lascio quei pochi secondi a Chuluun di realizzare che stavo per attaccare per far si di non ferirlo troppo e lasciare che proteggesse al meglio il suo corpo. Scatto in maniera fulminea su di lui. Potevo usare tante tecniche o magie. Ma decido di usare la più semplice. Sfruttando la velocità dello scatto fulmineao, gli sferro un pugno. Chuluun mi fa capire perchè lo chiamano “la roccia”. Incassa il colpo. Vola indietro per molti metri, creando un solco nel terreno con i piedi che comunque rimangono saldi a terra. Una volta fermatosi, ci mette almeno uno minuto prima di crollare sulle ginocchia.

Sciolgo l'incantesimo e crollo anche io sulle ginocchia.

“Sei ancora vivo?”.

“Certo Igor. Ti sei trattenuto eh? Se non mi avessi dato il tempo sufficiente, sarei morto”.

“Lo so. Ma volevo provare questo incantesimo da molto tempo. Il problema che mi lascia come uno straccio bagnato e strizzato...e sarebbe durato solo per pochi minuti se non lo avessi interrotto io”.

“Questa tecnica è fuori di testa. Persino la Regina cadrebbe con una tale potenza. Su Marcus invece non ci metto la mano sul fuoco”.

Mi avvicino arrancando stanco verso Chuluun.

“Dovremmo tornare al villaggio”.

“Si, direi che mi faccio un goccetto e poi ci alleniamo. Ho capito la situazione. So cosa ti serve”.

Entrambi ci dirigiamo verso il villaggio. Stanchi. Ma soddisfatti.

 

 

   
 
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