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Autore: NPC_Stories    22/04/2021    7 recensioni
Qiikaz è un goblin che scrive fanfiction. Sui suoi compagni di party.
E niente, non fa già ridere così?
Come se non bastasse, i membri della sua OTP in realtà si odiano.
Genere: Comico, Demenziale, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Forgotten stories of the Forgotten Realms'
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1373 DR: Amaroxtrop


Io sono Qiikaz lo Svelto, goblin super fico che sa uccidere qualunque nemico con un colpo, e sono anche quello che si bomba la regina del nostro villaggio (Ragade, dove ci vengono i turisti umani dell’Amn a vedere i goblin civilizzati), e in tempo di pace sono anche narratore delle nostre gesta epiche.
Il tempo di pace non dura mai tanto quindi devo sbrigarmi.


Qiikaz sollevò il carboncino dalla pergamena, studiando la sua prima opera letteraria con grande orgoglio. Pensò un momento a ciò che voleva raccontare, poi riprese a scrivere.
Era solo alla prima pagina di quel libro vuoto che avevano rubato al cadavere di un mago. La sua creatività stava galoppando.

Nel villaggio di Ragade ci sono moltissimi goblin (più di venti!!) ma i più importanti sono quelli del nostro gruppo di avventurieri, noi siamo quelli che risolvono le cose quando succedono casini come che arrivano i drow o rapiscono il nostro ingegnere.
Nel nostro gruppo ci sono io, la mia donna Adrheia che è la nostra regina, il druido Muschio che è fissato con le cose-schifo-natura, il nostro possente chierico Sgrevzev che odia un sacco di cose ma soprattutto i folletti e invece ama le bugbear, e poi ci sono anche i due che sono i protagonisti di queste storie.
Amarantha prima era una strega notturna, ma ha fatto girare i guughul a un diavolo e lui l’ha trasformata in una goblin. Poi si è unita al nostro gruppo di goblin giramondo cerca-rogne e ha incontrato Voxtrop.
Voxtrop è un goblin che ormai non è più giovanissimo, fissato con le balestre e con le zucche e questo è più o meno tutto quello che si può dire su di lui. Ah, è anche antipatico.
Amarantha e Voxtrop litigano tutto il tempo, quindi noi facciamo scommesse su quand’è che si infratteranno dietro una siepe per darci sotto con il hopp-hopp e con il bl-bl-bl.

Siccome sti due stronzi stanno mandando avanti questo corteggiamento da troppo tempo, ho deciso che scriverò delle storie su come dovrebbero andare le cose.



Elenco delle storie:

Voxtrop e Amarantha
Voxtrop e Amarantha e la cosa a tre con Zrotozo
Voxtrop e Amatantha e la camera dei segreti
Voxtrop e Amarantha e la spada nella roccia
Voxtrop e Amarantha nel campo delle zucche
Voxtrop e Amarantha al mare
Voxtrop e Amarantha e la gara del sesso contro Sgrevzev e le bugbear
Voxtrop e Amarantha e la Verga dell’Estensione Superiore
Voxtrop e Amarantha e i tentacoli dello shoggoth
Voxtrop e Amarantha e la maledizione dei fulletti sporcaccioni
Vacanze a Ragade
Amarantha e Voxtrop l’opossum mannaro
Amarantha e le dodici fatiche di Voxtrop
Voxtrop e Amarantha la spia di Gnarbostrix
Il Portale per l'Inferno nella bagiana di Amarantha


Qiikaz aveva ottime idee per tutte quelle storie, e si mise di buona lena a scriverle.


***


“Nel campo delle zucche cosa?” Gridò Voxtrop, imbracciando la balestra.
Qiikaz si buttò a terra appena in tempo. Il dardo sfrecciò nello spazio che era occupato dalla sua testa fino a un momento prima.
“Come se potrei mai fare quelle schifezze con la stronza! E nel campo di zucche! Schiacciando i nuovi virgulti!” Ricaricò velocemente la balestra. Qiikaz capì che aria tirava e corse via al massimo della sua velocità, cercando di restare piegato per minimizzare il bersaglio.
Svoltò oltre l’angolo di una catapecchia mentre altri dardi sfrecciavano nell’aria, e non fece in tempo a tirare un sospiro di sollievo che si beccò una sprangata in faccia.
Era Amarantha, che reggeva in mano la Verga dell’Estensione. E aveva un sorriso malvagio sul volto.
“Tu hai proprio una fantasia perversa. Vuoi davvero sapere cosa si prova ad avere una verga magica nel culo?”
“Ehp” sobbalzò Qiikaz, massaggiandosi il naso. Dribblò Amarantha con un’agile acrobazia e scappò a tutta velocità.

C’era una grossa statua di Maglubiyet in centro al villaggio. Non era d’oro massiccio come avrebbe voluto il chierico, ma la statua del dio goblinoide era comunque imponente anche se di semplice pietra. Qiikaz ci si arrampicò e si nascose in una piega della veste di pietra di Maglubiyet. Il goblin piccolo e furtivo era bravissimo a nascondersi.
Nel frattempo Voxtrop e Amarantha si erano trovati mentre entrambi erano intenti a cercarlo, e stavano di nuovo litigando.
“Lo hai mancato? Ma non eri il mago delle balestre?”
“Ti posso far vedere che ho una buona mira se vuoi, sparandoti un dardo in un occhio”
“No grazie! Sarebbe un peccato doverti trasformare in un porcospino”
Un gruppo di turisti umani li indicò da lontano e sussurrò qualche parola, fra cui si poteva distinguere ‘Amaroxtrop’. Era l’unione dei loro nomi, e anche il titolo del primo e unico manoscritto goblin mai prodotto: Amaroxtrop: storie di amore goblin
Il libro era uscito da solo un giorno (Qiikaz aveva compilato personalmente le dieci copie che erano state esposte nel negozio di souvenir ed erano andate esaurite dopo cinque minuti), e già ne parlavano tutti. Era scritto in modo grossolano, ma per un goblin era già un’impresa titanica. Una vera opera di pittoresca arte locale.
Litigando a gran voce, Amarantha e Voxtrop si stavano comportando proprio come all’inizio di ogni storia, e i turisti commentavano la cosa come se si aspettassero una escalation nel corteggiamento goblin. In realtà i due si odiavano e basta. Quel tipo di odio che però si limita a minacce mai concretizzate, che per due goblin era quasi una manifestazione di affetto.
Qiikaz sorrise fra sé, sentendo i loro improperi che risuonavano anche se i due erano dall’altra parte del villaggio. Pensava ormai di averla sfangata, quando una grossa mano lo arpionò a un piede e lo strappò via dal suo nascondiglio. Una bugbear alta e muscolosa dal viso porcino lo sollevò sopra la testa fino a guardarlo negli occhi, e se gli sguardi potessero uccidere Qiikaz sarebbe morto sul colpo.
“E così quei due fanno umba-umba più a lungo di me e di piccolo chierico padre di mio figlio” ringhiò.
“Ah…” Qiikaz sfoderò un sorriso incerto. “A mia discolpa, non pensavo sapessi leggere.”
“Tu adesso vieni con me, piccolo goblin. Vedrai come Sgrevzev e Ivke fanno umba-umba tutta notte, e poi tu scrivi meglio che Ivke e Sgrevzev vincono la sfida!”
“Ehm… no?” Fra tutte le cose che Qiikaz non avrebbe mai voluto vedere, Sgrevzev nudo con tutta la sua pelle cascante da vecchietto che scopava con una bugbear era quasi al primo posto.
“Tu non hai scelta” mise in chiaro lei. Sempre tenendolo per un piede, se lo buttò su una spalla come un sacco di patate e lo trascinò verso casa sua. Il suo ululato di dolore psicologico venne udito in tutta la regione del lago Weng.

   
 
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