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Autore: eddiefrancesco    22/04/2021    1 recensioni
La Gran Bretagna vive un periodo di relativa pace.
Cosa c'è di peggio che stringere un patto col diavolo?
Forse accettare un compromesso con un impenitente libertino...La bella Rosalin, pur di salvare il patrimonio di famiglia perso al gioco dal fratello, acconsente di fingersi la fidanzata di lord Michael Stamford, famoso dongiovanni della capitale inglese.
Cosa ci ricava lui?
Trascrizione dell'opera di Harmony History.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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E se fosse sopraggiunto qualcuno? La nonna, per esempio. Chiuse il libro e si alzò a malincuore. Quando scese in salotto, trovò lord Stamford comodamente seduto su una poltrona accanto al fuoco, assorto nella lettura di un volume preziosamente rilegato. Per qualche istante lui non avvertì la sua presenza, poi levo' gli occhi, chiuse il libro e lo mise da a parte. Si alzò pigramente dalla poltrona come se fosse del tutto padrone della situazione. - Lady Jeffreys, non mi aspettavo di vedervi comparire tanto presto. Immaginavo che mi avreste concesso questo onore solo nel tardo pomeriggio.- - Per quale ragione siete venuto, milord? - chiese subito lei. - Volevo restituirvi il ventaglio, naturalmente. E parlarvi a quattrocchi. Non mi sarei mai permesso di disturbarvi così presto, ma non volevo correre il rischio di non trovarvi.- Le porse il ventaglio e lei lo prese badando a evitare ogni contatto con la sua mano. - Non riesco a immaginare perché teniate tanto a parlarmi.- - Vorrei discutere del debito di vostro fratello. Ho una proposta da farvi che secondo me tornerebbe a beneficio di entrambi. Prego, accomodatevi, così avrò modo di esporvela con calma e dovizia di particolari.- Sempre più confusa, Rosalin si sedette di scatto. Lui fece altrettanto senza mai staccarle gli occhi di dosso. - Ho idea che la mia proposta vi andrà a genio: la mia intenzione è semplicemente quella di fidanzarmi con voi.- Il cuore di Rosalin cessò di battere per un istante. - Come avete detto? - - Vorrei che vi fidanzaste con me. In cambio potreste conservare la proprietà che vostro fratello ha perso.- - Vi ha dato di volta il cervello? Come potete solo pensare a un eventualità tanto folle? - - Ditemi, milady, rispondete sempre con tale profusione di complimenti? - la interrogo' lui con sarcasmo. - Può darsi che non abbia formulato la mia proposta nel modo più consono. Comunque non dovreste sposarmi, ma solo fidanzarvi con me per un breve lasso di tempo.- - Cosa significa? Non ho mai sentito nulla di più... ridicolo! - - Vi sbagliate. Mio padre mi ha letteralmente intimato di prendere moglie. Anzi, l'ha già scelta. Voglio vanificare i suoi piani prima che sia troppo tardi. Mostrandomi con una fidanzata al fianco, potrei riuscire a distoglierlo dal suo intento.- Non poteva dargli torto. Eppure, anche se quel ragionamento non faceva una grinza, Rosalin era convinta che non stesse né in cielo né in terra. - Perché avete scelto me? Basta guardarci per che siamo incompatibili come il giorno e la notte.- - Appunto, mia cara. La vostra avversione nei miei confronti è proprio quello che ci vuole. Al momento giusto non vedrete l'ora di lasciarmi. Rifletteteci, questo affare conviene a entrambi. Volete indietro la proprietà di James: ebbene, in questo modo la riavrete senza colpo ferire. Io invece eviterò un matrimonio che non desidero.- - Mi state ricattando! - - Suvvia, lady Jeffreys, non fate tanto la difficile. Non è poi un così grande sacrificio trascorrere pochi mesi in mia compagnia per amore di vostro fratello. Pensate al gusto che proverete a piantarmi in asso sotto gli occhi di tutti.- Evidentemente quel piano per lui non era che un gioco da ragazzi. Come osava confidare sul fatto che le sarebbe piaciuto recitare il ruolo della sua fidanzata? - Pochi mesi! Preferirei passare un eternità all'inferno che un giorno in vostra compagnia.- Che orrore! Come aveva potuto proferire parole tanto offensive?, si domandò non appena vide l'espressione corrucciata di lord Stamford. - Ma davvero! In tal caso sarà meglio che organizziate il trasloco da Meryton. Addio, milady.- - Milord, vi prego di...- Non fece in tempo a scusarsi: lord Stamford era già uscito dalla stanza. Mortificata, Rosalin si lasciò cadere sul divano. Era la prima volta che riservava a qualcuno un trattamento tanto scortese. Per un fugace istante, lui l'aveva guardata come se quelle parole lo avessero ferito nel profondo. Non poteva accettare quell'assurda proposta, nemmeno per il bene di James. In fondo, però, cosa le sarebbero costati pochi mesi in compagnia di quell'uomo? Non le aveva certo chiesto di diventare la sua amante. Come sarebbero vissuti? John le aveva lasciato una piccola rendita, oltre alla casa di Londra, e nient'altro. Per di più James avrebbe abitato sotto i ponti, piuttosto che accettare il suo aiuto. Che ne sarebbe stato di lui? Capì di non avere scelta. Prego' soltanto che l'offerta di lord Stamford fosse ancora valida. Michael entrò nei saloni gremiti a mezzanotte passata. Contemplo' l'andirivieni degli ospiti che ridevano e chiacchieravano. Lo assali' la noia che spesso provava in quelle occasioni mondane. Alla fine riconobbe che era venuto nella speranza di incontrare lady Jeffreys. Perché? Non ne aveva idea. Fino a quel mattino era stato convinto che lei avrebbe accettato il suo piano. Purtroppo aveva sottovalutato l'antipatia che quella donna provava nei suoi confronti. Le sue parole lo avevano lasciato di stucco pungendolo nel vivo. Aveva mandato a monte i suoi piani ancora prima di prestargli ascolto. La verità era che da tempo non provava un dolore simile, una fitta capace di penetrare l'indifferenza che finora lo aveva protetto come un'armatura. Decise di andarsene. Certo la padrona di casa ci sarebbe rimasta male, ma lui non se la sentiva di sopportare la noiosa serata che gli si prosperava. Fu allora che vide Rosalin. Stava andando in sala da pranzo con lady Carlyn. Indossava un abito blu che sottolineava discreto la curva delicata dei seni e la morbida flessuosita' delle braccia. La raggiunse accanto al buffet. Aspetto' che lei finisse di servirsi un'aragosta nel piatto prima di rivolgerle la parola. - Lady Jeffreys. Che piacere incontrarvi...- Lei ai voltò a guardarlo come se fosse sbucato fuori dalla parete. - Cosa fate qui? - - Sono stato invitato.- - È che non mi aspettavo... Non avete ricevuto il mio biglietto? - - No, nessun biglietto. Del resto non sono praticamente passato da casa, quest'oggi. Significa che volevate vedermi? - - Sì - mormorò lei arrossendo. - Sarà meglio continuare altrove questa conversazione - Suggerì Michael guardando in cagnesco un invitato che non aveva perso una sillaba del loro colloquio. Presala per un braccio, la condusse discretamente nello studio del padrone di casa. - Cosa diceva il vostro biglietto? - - Desidero accettare la vostra proposta - rispose lei con un filo di voce. - Sicché avete deciso che qualche mese d'infelicità in mia compagnia vale il prezzo della proprietà di vostro fratello? So benissimo quali sono i sentimenti che nutrite nei miei confronti, ma non importa. Vi garantisco che vostro fratello tornerà in possesso di Meryton.- - Dobbiamo annunciare il nostro... accordo seduta stante?- - Non c'è ragione di attendere oltre. Vedrò di mettere al corrente le rispettive famiglie del nostro... fidanzamento quanto prima.- - Come reagiranno? Lo sanno tutti che ci conosciamo appena.- - Oh, non datevi pensiero. Sono rinomato in tutta Londra per i miei colpi di testa. Via, Rosalin, prima sistemeremo la faccenda e meglio sarà per vostro fratello.- - Chi vi ha dato il permesso di chiamarmi per nome? Ricordate che non ho accettato di diventare vostra moglie, ma soltanto di fingermi vostra fidanzata.- Sibilo' lei riacquistando coraggio. - Fingere? No, il nostro fidanzamento sarà autentico. Ecco perché dovrete chiamarmi per nome Rosalin.- - Non tollero ordini da nessuno, milord, tanto meno da voi. Sarò io a decidere come rivolgermi a voi. Ci limiteremo a osservare quel minimo di regole che servono a dare a intendere che siamo fidanzati, niente di più.- - Vi sbagliate, Rosalin. Se volete che il nostro piano funzioni a dovere, occorrerà che io reciti il ruolo del fidanzato devoto. Mia zia Margaret, non parliamo poi di mio padre, ha in dono la rara capacità d'individuare i raggiri più sofisticati. - Ribatte' lui con voce roca.
   
 
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