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Autore: killian44peeta    22/04/2021    0 recensioni
Da Capitolo 28
- Ha provocato l'effetto farfalla. Un unica scelta che ha già scombussolato l'intero sistema-
-Scusami- faccio, abbastanza seccato, davanti allo stregone albino -Ma di cosa cavolo stai parlando? Effetto farfalla? E come mai anche tu sai e non hai mai fatto niente?-
-Non ho mai potuto. Ma ora tutto è cambiato.-
-Io non vedo nessun cambiamento, se devo dirlo- asserisco con stizza, facendo ruotare nella mia mano il coltello di riserva che avevo, fin dall'inizio, nascosto nella tasca.
"Avrò mandato al diavolo il fucile, la pistola e molto altro, ma almeno questo c'è ancora"
- Te le cedo-
-Cosa mi cedi? Potresti essere leggermente più chiaro invece di farmi scannare la testa con le tue frasi da... Visionario? No, cioè, seriamente! Non sono stupido, magari un po' giù di testa, ma non stupido... Però non ci capisco un fico secco di quello che stai dicendo, davvero. Perciò, vorresti farmi cortesemente il piacere di tradurre?-
Genere: Azione, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Natalie
 

Sentivo un nervosismo enorme addosso: mi si attorcigliava lo stomaco senza darsi tregua.

Non ero esattamente sicura di potercela fare, questo perché mi bastava il pensiero del fatto di dover avere Max come 'nemico' per farmi tremare le gambe vistosamente.

Detestavo questa cosa, davvero, ma non c'era nulla per evitarlo e in parte cercavo di rassegnarmi.

Lysander e Klaus invece sembravano abbastanza calmi e se dovevo essere sincera, non avevo idea di come facessero.

Beh, doveva essere abituale per Lysander, mentre per Klaus sembrava una cosa da niente.

Per me invece non era né una né l'altra, anzi, tutto il contrario.

Metà del percorso lo avevamo già fatto senza troppi intoppi, passando da un vicolo all'altro, cosa in cui almeno provavo del leggero sollievo.

Se ci fosse stato anche solo un problema durante il percorso, molto probabilmente avrei potuto tranquillamente dare di matto.

Dopo altro rapido procedere, ci piazzammo contro un muro, quasi acquattati contro di esso, superando in seguito in accelerata una via decisamente più grande ed alquanto trafficata.

Superata questa, un altra serie di vicoli.

Il corvino procedeva rapido, facendoci bloccare solo ogni tanto, nel caso in cui qualcuno stesse passando, facendo poi un cenno col capo nel caso in cui avessimo ripreso il nostro percorso.

Non riuscivo a respirare decentemente: ogni volta che ci provavo, in un modo o nell'altro finivo col trattenere il fiato per la tensione, sentendo l'ansia che mi si accatastava addosso come un grosso masso estremamente pesante e che mi torturava psicologicamente.

Ancora agitata, mi ritrovai a grattarmi il polso, provando, seppur senza risultati, a mantenere il pensiero calmo e lucido.

"Quanto vorrei poter convincere  Max che Lysander non é un pericolo. Sarebbe dalla nostra parte, cercherebbe di aiutarci anche lui... E non saremmo costretti a minacciare lui e suo fratello per poter vedere quello stramaledetto computer..."

Svoltammo un ennesima volta in direzione di un altro vicolo prima che riuscissi ad intravedere il Bar delle creature.

Parte della mia testa sentiva ancora quel 'diglielo' di Philip che mi sbatteva in testa.

Purtroppo, anche se glielo avessi detto, molto probabilmente Nicholas non si ricordava più del suo avermi raccontato la sua storia e... Per motivi ben più articolati, non potevo perdere neppure qualche minuto prezioso, non potevo finché non avessimo finito la momentanea missione e probabilmente, da come le cose si stavano piegando, neppure dopo.

Il fatto che avessi una pistola tra le mani non migliorava per nulla il mio nervosismo.

Era vero che avrei dovuto semplicemente impugnarla e non sparare ma... Cavolo , avrei dovuto puntarla contro o a Max o a suo fratello!

Se dovevo dirlo, mi sembrava la cosa più stupida e strana che potessi scegliere di fare in vita mia, ma a quanto pare le stranezze erano all'ordine del giorno.

Ed ecco che lo notai di nuovo: avevo ripreso a trattenere il fiato, soprattutto perché la distanza tra me ed il negozio era oramai così minima da risultare quasi inesistente.

"Stai calma. Natalie, dovrai solo puntare, nulla di più. Non farti prendere dal panico. Non farlo. E respira. Devi aiutare Lysander, concentrati solo su questo"

Presi fiato almeno quattro volte di fila prima che noi tre entrassimo nel negozio.

Appena ci mettemmo piede, ció che principalmente notai fu proprio Max, circondato da due persone di clientela, un anziana e una ragazza giovane sui quindici anni.

Vidi Maximilian alzare leggermente il capo al nostro entrare, per poi osservarci con aria confusa.

Cercai di trattenere con tutta me stessa la sensazione di buttare l'arma via, mandare tutto e tutti a fanculo e dirgli che non volevamo fare nulla di male, ma sentivo di non potere.

Lo sentivo e lo sapevo perfettamente, ricevendo poi anche una conferma tramite lo sguardo di Klaus.

Mi ritrovai dunque al dover puntare la pistola in avanti, mentre lo stregone se ne usciva con un -Mani in alto-, puntando il proprio fucile ed avanzando insieme a Lysander che a sua volta camminava con l'arma ben puntata.

Vedevo il castano davanti a me e sentivo tutto il mio cervello urlare, soprattutto assistendo alla sua espressione che semplicemente mi provava e mi toglieva ogni minimo cenno di ossigeno che avevo preso con quei respiri iniziali prima di mettere piede in quel negozio.

"Contieniti, Nat. Non tremare" pensai, ripetendomelo a più non posso nel cervello fino a trasformare quella frase in una cantilena.

Sentivo le braccia che fremevano mentre vedevo tutte e tre le persone davanti ai miei occhi alzare le mani.

-Mettete le mani dietro alla testa e giratevi lentamente- continuò Klaus con tono completamente inespressivo, portando sia la vecchia, sia la ragazza ad obbedire.

Max invece rimase immobile, assumendo di colpo uno sguardo estremamente sprezzante nei confronti dell'albino.

-Girati o sparo- continuò Klaus gelidamente, strappandomi quasi un sussulto e portandomi a guardarlo con piena preoccupazione.

"Max, per favore... Girati... Fai come ha detto" pregai mentalmente, mandando giú la saliva a fatica.

Mi si era incastrata in gola in una maniera assurda e decisamente non riuscivo a trovare un motivo valido per cui non aver paura.

Sentivo infatti il cuore battermi nel petto a dismisura, mentre sotto agli occhiali e alla mascherina, prendevo vistosamente a sudare.

Con la coda dell'occhio vidi Klaus fare un cenno di testa a Lysander, il quale annuí leggermente, prendendo subito ad inoltrarsi in una delle file del negozio, con sempre la pistola pronta a mirare, ben alzata.

Lo vidi sparire e la mia testa tornò istantaneamente al castano che non si era ancora mosso dalla sua posizione.

-Ho detto girati- insistette Klaus con sempre lo stesso tono, non risultando neppure insistente, ma semplicemente uno che pretendeva e sapeva che chi lo avrebbe ascoltato avrebbe fatto quello che diceva.

Eppure il castano continuava a non girarsi, osservando prima Klaus e poi me, immobile.

Sembrava voler vedere davvero se lo stregone gli avesse sparato.

"Ti prego , non fare stupidate... Voltati" mi dissi tra me e me, sentendo che ogni istante che passava finiva semplicemente col pesarmi addosso, facendomi sprofondare nella vergogna e nella paura che qualcosa potesse precipitare, facendo crollare il tutto come un castello di carte.


 

 

  
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