Aureliano soffiò dal naso uno sbuffo di riso nero: non sarebbe durata ancora molto, quella sua voglia di sfottere. Carmine si posizionò tra di loro, mano abbassata.
“Pronti!” chiamò.
“Mo’ n’te preoccupa’, regazzì,” Aureliano garantì, “te faccio raccompagna’ a casa dalla baby sitter che te sei portato appresso.”
“Via!”
***
Da quando si è lasciato alle spalle la vita prevista per lui da suo padre, Aureliano Adami è il campione in titolo di un'arena di combattimenti in gabbia tutto meno che legali. La vita ideale, per uno come lui – o almeno così pensa, finché non gli viene messo davanti un avversario diverso da tutti gli altri: uno sconosciuto basso con una cresta assurda, arrogante, sfacciato, ridicolo, e insopportabilmente distraente…