Haikyu!!, 'Una classica giornata al Nekoma' di LorasWeasley su EFP Fanfiction

Ciao!
Vi avverto già che rispetto ale altre Kuroken che ho pubblicato questa è molto più breve e molto più leggera e divertente. In realtà l'avevo scritta molto tempo fa e mai pubblicata perché pensavo di poterla mettere come scena in quelche long, così però non è stato. L'ho ritrovata giusto ieri e facendola leggere a GReina (perché ormai non scriviamo più storie senza prima chiedere consiglio all'altro) mi ha proposto di pubblicarla, quindi dopo qualche cambiamento eccoci qui. Ma davvero, non aspettatevi nulla di esclatante, solo spero che vi possa far sorridere e amare sempre di più questa coppia che mi ha preso completamente (soprattutto in questo periodo).
Buona lettura e a presto!
Deh

_____________________________________________________________________________________________________________________

Una classica giornata al Nekoma

Yaku stava chiacchierando tranquillamente con Kai di fronte l’ingresso della palestra.
Avevano finito gli allenamenti pomeridiani già da un po' e il ragazzo stava aspettando che Yamamoto e Fukunaga posassero le ultime cose dentro.
Quando i due ragazzi uscirono, il più basso prese le proprie chiavi per chiudere definitivamente la struttura sportiva per quella giornata.
Yamamoto stava raccontando la storia di una ragazza che quella mattina l’aveva fermato nei corridoi per chiedergli un’informazione e questo aveva iniziato a pensare che si volesse confessare con lui, quando l’urlo di Lev interruppe tutti quanti.
Il primino stava correndo verso di loro con l’affanno, lo sguardo preoccupato mentre urlava –Yaku-san!!
Yaku posò le chiavi in tasca e incrociò le braccia al petto –Che è successo, Lev?
-Dovete venire!- il ragazzo sembrava sconvolto –Kuro sta picchiando Kenma dietro la palestra!
I quattro ragazzi rimasero sconvolti da quella notizia, lo shock che si posava sul loro viso, per quanto fosse assurda l’immagine nella loro mente di Kuro che picchiava Kenma, non persero tempo tutti e quattro a scattare per prendere la strada che aveva percorso Lev solo un attimo prima.
-Kuro!- urlò rabbioso Yaku prima ancora di girare l’angolo.
La voce aveva fatto distrarre i due ragazzi in questione, che stavano fissando confusi il punto dove spuntò metà della squadra.
Kenma spalancò gli occhi spaventato quando si sentì afferrare per le spalle da Yamamoto, mentre Fukunaga si metteva di fronte a lui con le braccia aperte come a volergli fare da scudo, venne allontanato di diversi metri da Kuro così velocemente che non ebbe il tempo di dire nulla.
Yaku invece aveva afferrato Kuro per il colletto e aveva iniziato a urlargli contro con gli occhi pieni di rabbia –Non ti permettere mai più di toccare uno dei miei bambini! MAI PIÙ!
Kuro si riprese dalla confusione e rispose a tono –Ma siete tutti impazziti? Non posso neanche toccare il mio ragazzo?
Kai intervenne, aveva una voce più pacata di quella di Yaku, ma era lo stesso molto dura –Il fatto che sia il tuo fidanzato non ti dà il diritto di fargli male.
Yaku continuò –Non provare mai più ad alzare le mani su di lui! Ti faccio cacciare dalla squadra! Non me ne frega nulla se sei il capitano!
A quel punto Kuro aveva strabuzzato gli occhi sconvolti –Alzargli le mani? Ma sei scemo!? Non lo stavo picchiando!
Lev intervenne per la prima volta –Non mentire! Vi ho visto poco fa! Guarda Yaku, se non mi credi Kenma ha il livido sul collo!
Tutti a quel punto si girarono verso il biondo che, come detto da Lev, aveva un evidente livido su un punto del collo che non avrebbe potuto nascondere con i capelli.
Kenma divenne totalmente rosso mentre si portava la mano a nascondere il punto leso, Yamamoto lo lasciò andare lentamente quando la consapevolezza affondò su di lui e poi su tutti.
Yaku lasciò andare il colletto di Kuro e si girò furioso verso Lev, sibilò il suo nome talmente piano che fece rabbrividire di terrore il diretto interessato.
-S…Sì?- domandò questo tremante.
-Domani faremo una lezione su cosa sono dei succhiotti, sì?
-Succhiotti?
Il resto della squadra non poté fare a meno di sghignazzare.
Kuro raggiunse nuovamente il suo ragazzo stringendolo tra le braccia, aspettò che la squadra si allontanasse prima di sussurrare –Te l’avevo detto di aspettare di essere a casa.
Kenma fece un sorrisetto malizioso che conosceva solo il corvino, poi rispose tranquillo –Questo è stato più divertente.
Kuro davvero non riusciva a comprendere come la gente non gli credesse quando affermava sempre più spesso che Kenma era solo un diavolo travestito da angelo.

[606 parole]