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Autore: historiae    26/04/2021    0 recensioni
Nel canyon che si estende oltre il confine di Magix viene rinvenuta una forza magica altamente distruttiva, una traccia sepolta del fuoco oscuro della Fenice d'ombra.
I migliori studenti di Magix vengono immediatamente inviati in missione per trovarla e sopprimerla. Anche le Trix, appena rilasciate da Roccaluce e quindi ritenute innocue, fanno parte della squadra di ricerca.
L'accoglienza non è calorosa: nel rivedere Darcy dopo tanto tempo, Riven viene travolto dal risentimento. I ricordi del tradimento sono ancora nitidi e dolorosi.
Ma presto i sentimenti di entrambi si fanno contrastanti. C'è ancora qualcosa nell'aria, una fiamma che non si è estinta.
La forza maligna della traccia magica si ripercuote sulla natura, e le montagne di Magix, ora, nascondono insidie mortali da cui i ragazzi devono uscire incolumi; ma scopriranno che nel riporre di nuovo fiducia nelle Trix, potrebbero avere messo a rischio la vita di tutti.
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Storia ispirata al fumetto n°19: "Mostri senza padrone".
Genere: Avventura, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Darcy, Riven
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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-Che avventura incredibile.- sospirò Stella, avanzando nel cortile in direzione delle sue amiche, unendosi a loro in attesa delle altre. Non era ancora sera, e già era tutta in ghingheri nel suo vestito lilla, in tinta con gli addobbi e le corolle dei fiori che adornavano la scuola di Alfea. -E pensare che è cominciata con una innocente caccia ai mostri.-

-Innocente? Soffri di memoria corta?- ribattè Musa.

-Beh, d'accordo, ci abbiamo quasi rimesso la pelle e abbiamo rischiato che Magix finisse di nuovo sotto dittatura. Ma in compenso Faragonda era molto orgogliosa di noi per aver impedito che la situazione degenerasse.-

-Ben detto. Ce la siamo cavata tutti, e siamo di nuovo tutti insieme. Per stasera non voglio pensare ad altro.- disse Aisha. -Come sta il tuo braccio, Musa?-

-Non fa più male, ormai. Era solo una scottatura. Stormy ha avuto quello che si meritava.-

-Grazie al cielo ce le siamo tolte dai piedi per un po'.- sibilò Stella.

-Già, i professori hanno preso la decisione migliore, finalmente. La prossima volta impareranno ad affibbiarci compagne di squadra del genere.-

-Mi sorprende che le loro compagne siano rimaste dalla nostra parte fino alla fine. Non si può mai sapere, quando si ha a che fare con loro. Per fortuna hanno preservato del buon sale in zucca, avendo già imparato la loro lezione tempo fa.-

-Già. Sarà per questo che Faragonda ha deciso di invitarle alla festa.-

-Per stasera possiamo stare tranquille.- disse Stella. -Soprattutto sapendo che quelle maledette sono tornate sotto custodia dei templari.-

-Non è stato così per tutte, però.- rispose Musa. Aisha ridacchiò, accanto a lei.

-Cosa?- Stella sgranò gli occhi, guardando prima l'una e poi l'altra. -Che cosa sapete che io non so?-

-Nemmeno io potevo crederci, quando Musa me lo ha detto.-

-A quanto pare è stato Riven a opporsi alla decisione dei presidi. Dopo aver saputo quello che Darcy ha fatto per lui, ha cercato di convincere il preside a ripensarci.-

-Che cosa?- esclamò di nuovo Stella, rivolta a Musa. -E tu non ti sei opposta?-

-A che scopo? La Griffin aveva già deciso da sola. Ma sono pronta a scommettere che sotto sotto ci sia anche lo zampino di Faragonda. La conoscete, è sempre stata disposta a perdonare.-

-Lo penso anche io.- ribattè Aisha. -Ma credo che Riven abbia detto il fatto suo a Saladin, e che Faragonda fosse d'accordo con quanto riferitole da lui. Insieme avranno preso la decisione definitiva.-

Stella era sempre più sorpresa nel vedere l'amica così serena. Forse la disavventura e i pericoli che aveva corso in nome della salvezza di Magix le avevano fatto capire che esisteva qualcosa di più grande di lei e della paura di perdere i suoi affetti.

-E tu come ti senti a riguardo? Voglio dire, non ti importa?-

Musa fece spallucce, la sua espressione rimase neutrale.

-La verità è che sono stanca di rincorrere un amore che non mi verrà mai corrisposto. Ci ho creduto, ma non ha funzionato. So per certo che quello che cerco lo troverò da un'altra parte.-

Stella ascoltava. -Cosa ti ha fatto cambiare idea?-

-Beh...- Musa tentennò. -Ho demolito qualche pregiudizio e ho capito che esistono legami più forti di altri; e che per quanto si possa cercare di ostacolarli finiscono sempre con l'incontrarsi di nuovo.-

-E non ti dispiace?-

-Un po'. Ma le cose stanno così.-

Stella ripensò a quando l'amica si era confidata con lei parlando di come avesse perso la sua mamma, e ricordò di aver pensato che non avrebbe reagito con tanta forza d'animo, se si fosse trovata nella stessa situazione. Musa aveva saputo lasciar andare, e adesso le si ripresentava la stessa occasione. Forse, per la prima volta, aveva capito quanto la felicità di qualcun altro fosse più importante.

-Ad ogni modo dubito che si fidassero completamente di lui, ma Riven ha promesso che niente sarebbe più andato per il verso sbagliato.- continuò Musa. -E credo anche che stia imparando a fare qualcosa di nuovo: non portare rancore.-

-E a quanto pare ci riesce splendidamente.- sorrise Aisha.

-Come?- chiese Stella.

-Guarda tu stessa.- e indicò con un cenno della testa Riven, che camminava, sorridente, accanto ad una bella ragazza bruna vestita di viola. Lei sorrise quando lui la avvolse con un braccio e le posò un bacio affettuoso sulla guancia.

-Che piccioncini.- rise Aisha, ricevendo in risposta una gomitata da Musa.

Le tre amiche si incamminarono verso le loro stanze, per prepararsi per la festa.
Ancora mille cose inattese avrebbero potuto accadere in quella serata tutta per loro: nuovi incontri, nuove amicizie e chissà, anche nuovi amori.
Musa era serena. Le sue amiche non avevano avuto tutti i torti a mostrare sgomento davanti alla sua reazione. Ma non era più una ragazzina, e con il tempo e l'esperienza, per breve che fosse, aveva imparato a vedere l'amore con altri occhi. Se Riven era felice, ciò doveva bastare a rendere felice anche lei.
Aveva con sé cinque grandi amiche, una pace ritrovata da celebrare e un futuro pieno di sorprese davanti a sè.
Ci pensò su ancora per un po', prima di varcare la soglia di Alfea.
Non c'era davvero altro che potesse desiderare.

 

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