Fumetti/Cartoni americani > Scuola di Polizia
Ricorda la storia  |       
Autore: Meramadia94    27/04/2021    4 recensioni
[Scuola di Polizia]
Harris desidera diventare comandante. Per farlo deve togliere di mezzo sia Lassard che l'odiato Mahoney. Per farlo organizza un piano per far passare il primo un pessimo comandante ed il secondo un incapace. Purtroppo, a causa di questo piano, durante una retata, Mahoney rimane ferito e dovrà lottare contro la morte. Harris, pur facendo finta di niente, rimane sconvolto per l'accaduto ed inizia a provare un serio rimorso di coscienza. Quando la sua responsabilità viene a galla, viene cacciato dalla polizia. Riuscirà il capitano a riscattare il suo nome e dimostrare il suo sincero pentimento?
Scritta in società con Marlena-Libby
Genere: Angst, Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Alla Scuola di polizia iniziava una nuova e impegnativa giornata.
Certo, il mestiere del poliziotto non era mai semplice e a volte risultava pesante... ma con Harris a dirigere le operazioni che faceva odiare quel lavoro a Mahoney e ai suoi amici, era davvero impossibili.
Quella mattina il capitano Harris stava dando alle sue care (?) e adorate (?) matricole istruzioni su una pericolosa banda di ladri che si facevano chiamare i ''Wild Phantom'' e che da tre settimane stavano terrorizzando la città.
-Bisogna prenderli e metterli dentro il prima possibile... e con prima possibile intendo prima dell'arrivo del governatore, ossia tra due...- disse Harris voltandosi verso verso la lavagna dove era appesa la mappa della città.
''Adesso faccio canestro, ragazzi...''- borbottò Mahoney appallottolando un foglio di carta e lanciandolo verso il cesto dell'immondizia dietro la scrivania, ma...
Sfortuna delle sfortune: Harris si voltò proprio in quel momento e si beccò la carta proprio sul naso.
Mentre l'ufficiale fissava il suo subalterno con l'espressione tipica di drago che stava per sputare fuoco, Mahoney si era portato le mani alla bocca con un espressione di puro terrore sulla faccia.
-Sembra che una persona sia in guai grossi...- lo schernì Proctor.
-Oh, puoi giurarci...- sogghignò Harris-Mahoney.... tra dieci minuti esatti ti voglio nel mio ufficio!-
-A mia difesa posso dire che stavo cercando di prendere l'unico quartiere che non è stato ancora preso di mira e....- disse Mahoney con la sua aria sbarazzina.
Harris lo aggredì -Poche ciance, le tue scuse non mi interessano. Dieci minuti. Nel mio ufficio.- disse Harris uscendo seguito da Proctor.
-Stavolta l'hai fatta grossa, amico...- gli fece notare Jones.
-Brutta storia...- aggiunse Hightower.
-Ah, rilassatevi ragazzi...- disse Mahoney alzandosi per dirigersi al ''patibolo''-'' tanto se la sarebbe presa con me anche se fosse stato qualcun'altro.-
...
...
...
-Per questa volta sarò indulgente con te.- disse Harris, stupendo non poco sia Proctor che Mahoney, il quale si aspettava come minimo una sospensione illimitata per la '' bravata'' appena commessa. E per quanto gli costasse ammetterlo, sarebbe stata una punizione meritata. In fondo stava pur sempre '' giocando'' non solo mentre era in servizio, ma anche durante una riunione. Non avrebbe mai pensato di cavarsela a buon mercato. 
- Se fosse per me, ti sospenderei fino a quando Febbraio non avrà trentuno giorni...- fece Harris - ma il comandante Lassard ha deciso di affidare a te il compito di catturare i Wild Phantom.- 
'' Che Dio benedica quel sant uomo...'' pensò Mahoney - Ok... il tempo di organizzare un piano con la mia squadra e...- 
- Alt.- fece Harris - Lassard vuole che te ne occupi da solo.- 
Proctor e Mahoney lo guardarono poco convinti. 
- Signore, con tutto il rispetto...- fece Mahoney - La procedura vieta di condurre un'azione in solitaria...- 
- Si lo so... ma il comandante Lassard ha assicurato che tu sei perfettamente in grado di risolvere questo problema, non vorrai contraddire un superiore, spero per te!- fece il capitano mostrandogli un documento riportante la firma del comandante Lassard e che riportava parola per parola tutto quello che Harris gli aveva appena detto. 
- Ma signore, il regolamento...-tentò Proctor. 
- Gli ordini sono ordini.- fece Harris - ma se preferisci puoi passare il resto della settimana a pulire gli armadietti in vista dell'ispezione... CON IL SOLO AUSILIO DI UNO SPAZZOLINO DA DENTI!!!-
- Va bene va bene, d'accordo.- fece Mahoney - Stia tranquillo. Risolvo il problema in men che non si dica.- fece Mahoney uscendo dall'ufficio del capitano.
Harris sogghignò soddisfatto. 
- Signore, ma Mahoney ha ragione. Il regolamento vieta ad un agente di procedere con un'azione in solitaria... come è possibile che Lassard abbia autorizzato una cosa simile....?-
Harris rise.
- Chi ti dice che l'abbia fatto?- fece Harris - è un piano geniale della mia mente geniale per liberarmi una volta per tutte di quel bellimbusto e di quell idiota che lo protegge.- 
Lassard infatti non aveva ordinato ne tantomeno autorizzato un'azione in solitaria. Harris da tempo desiderava diventare comandante, ma vi erano due grossi ostacoli per ottenere quel risultato. Il primo era Lassard, che nonostante non fosse particolarmente sveglio, acuto ed intelligente aveva la straordinaria dote di piacere alle persone al primo impatto e di guadagnarsi la loro fiducia.  Cosa di cui Thaddeus Harris era largamente sprovvisto. 
Il secondo era proprio il sergente Mahoney. Il prediletto di Lassard e che con la fortuna sfacciata riusciva sempre ad ottenere dei risultati e a ricevere onori che a suo dire non gli spettavano, e che come il '' vecchio barbogio'' aveva bisogno di aiuto o di assistenza, Mahoney accorreva subito. 
Se voleva fare carriera doveva liberarsi di entrambi. Ed aveva studiato un piano.
- Rifletti Proctor...- fece Harris - Se il capo della Polizia ed il sindaco dovessero venire a sapere che un poliziotto non è riuscito a fare il suo dovere, verrebbe messo a riposo per Dio solo sa quanto tempo... e l'ufficiale che gli ha permesso di svolgere un'azione in solitaria verrebbe cacciato all istante... ed a quel punto subentro io.- 
Un piano molto semplice da mettere in atto. Aveva fatto firmare l'ordine che aveva mostrato a Mahoney a Lassard dicendogli che si trattava di una richiesta di ferie per un cadetto che non vedeva la sua famiglia da moltissimo tempo, e rubando al professore un modulatore di voce, aveva finto di essere Lassard con sindaco e capo della polizia assicurando loro che il sergente Mahoney sarebbe sicuramente riuscito a catturare i Wild Phantom. 
Solo che non ci sarebbe riuscito. Lassard quasi sicuramente sarebbe stato rimosso dall'incarico per aver permesso ad un cadetto di '' fare l'eroe'' in solitaria, e a quel punto sarebbe subentrato lui. E la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stato sospendere Mahoney e compagni a tempo indeterminato. Un piano perfetto. Solo che non aveva fatto i conti su quanto imprevedibile potesse essere il corso degli eventi.
E che qualunque azione, anche la più a lungo meditata e valutata, non era priva di imprevisti e conseguenze spiacevoli. 
...
...
....
- Scusa Jones...- fece Mahoney mentre era di pattuglia con il collega, procedendo nella direzione del quartiere dove la banda non aveva ancora colpito - A te non pare strano che Lassard mi abbia chiesto di occuparmi da solo di quella gente?- 
Jones fece cenno di no con la testa - No, anzi.-
- Che vuoi dire?- 
- Beh, ti stima molto. Come tutti del resto.- fece Jones - e ti dirò di più. Sai cosa dicono i ragazzi, Hooks e Callahan? Che Lassard dovrebbe mettere te a dirigere il distretto.- 
- Dai, ora non esagerate...- fece Mahoney guardando altrove. 
- E hanno ragione se vuoi la mia opinione.- fece Jones - Sei sveglio, acuto, benvoluto da tutti, e quando si tratta di svolgere il tuo lavoro o dare una mano ad un collega non ci pensi un momento.- nulla da spartire con Harris. Nonostante tutti loro cercassero di mostrargli e di portargli rispetto, nessuno poteva dire di stimarlo. Harris non era dotato di particolare intelligenza, non ispirava simpatia a nessuno ( persino il capo della polizia ed il sindaco a volte sembravano non gradire molto la sua compagnia), tendeva a delegare il lavoro soprattutto quando era faticoso o pericoloso a chiunque gli capitasse a tiro e vi era stata più di un'occasione in cui Zed,House, Sweetchuck, Tuck e lo stesso Mahoney si erano ritrovati nei guai ed il loro superiore, anzichè aiutarli ed offrire loro supporto, aveva voltato loro le spalle. 
Insomma, avrebbero potuto riempire innumervoli elenchi del telefono con le motivazioni per cui Mahoney sarebbe stato un ottimo capitano. 
- Ragazzi la vostra fiducia mi commuove ma...- fece Mahoney - dico davvero. Sto bene così. E poi mi piace troppo il lavoro sul campo, non ho voglia di ammuffire dietro ad una scrivania.- 
- Per quello una soluzione la possiamo trovare.- fece Jones - Tra un mesetto dovrebbe uscire il bando di concorso per diventare capitano. Perchè non ci provi? Saresti perfetto.- 
Mahoney fece per ribattere che Harris gli rendeva già la vita impossibile senza nessuna motivazione valida, e che non vedeva il caso di offrirgliene una su un piatto d'argento. Gli pareva di vederlo il capitano con la testa fumante che lo accusava di volerlo scavalcare, ma non fece in tempo. 
I Wild Phantom stavano scappando in quel momento da una gioielleria. 
- METTI LA SIRENA JONES!- 
Il collega non se lo fece ripetere. 
Li inseguirono fino ad un edificio non troppo lontano, che non vantava più di una decina di piani. 
- Tu rimani qui a sorvegliare l'ingresso principale, io li inseguo. Avrò la trasmittente accesa- fece Mahoney scendendo dall'auto per lanciarsi all'inseguimento. Grazie agli effetti sonori del collega e l'ausilio di un megafono riuscì ad accerchiarne uno sul tetto. In fondo gli bastava averne uno in mano per costringerlo a cantare come un canarino. 
- Ti dichiaro in arresto, buffone.- fece Mahoney puntandogli contro l'arma d'ordinanza - vieni con me senza fare storie, sei circondato.- nel dir così si distrasse un attimo per parlare alla ricetrasmittente - Qui è Mahoney, ho preso uno dei... EHY!- quell'attimo di distrazione gli costò molto caro. Il criminali gli andò contro per strappargli di mano la pistola... e purtroppo durante la collutazione per riprendere il possesso dell'arma... 
BANG!
Il dolore esplose lancinante nel fianco destro. Il poliziotto a poco a poco mollò la presa, sentendo le gambe farsi sempre più molli. Aveva freddo e a poco a poco i rumori, gi odori, le sensazioni si facevano sempre più distanti. 
- MAHONEY!- urlò Jones accorrendo. Sentì due braccia tremanti che lo sollevavano. 
- Mahoney... che è successo???- urlò il collega scuotendolo piano per poi inorridire nel vedere la blusa del collega macchiarsi di rosso vermiglio - Ook... Mahoney, sta tranquillo ok? Rilassati e respira piano. Ti porto subito in ospedale. Tu non ti addormentare però ok?- fece per poi tirarlo su lentamente.
...
...
...
Alla meglio era riuscito a portarlo in macchina ed aveva inclinato completamente il sedile del passeggero per farlo strare più comodo. 
Per avere la strada sgombra dal traffico aveva riprodotto il rumore di un carro armato in transito.
- Rimani sveglio Mahoney...- fece Jones continuando a guidare senza smettere di lanciare un occhio al collega ferito sul sedile del passeggero. Mahoney era in stato di semi-incoscienza, mentre tamponava alla meglio il fianco ferito con un asciugamano che si stava macchiando di sangue- siamo quasi all'ospedale...- 
- J-j-jones...- fece Mahoney con un filo di voce. 
- Dimmi.- fece il poliziotto impegnato alla guida.
- Mannaggia a me...- fece Mahoney - dovevo accettare l'offerta e pulire gli armadietti...altro che retata...- 
Jones sorrise. 
Anche da ferito non aveva perso la voglia di fare dell humor. Pensò che in fondo la ferita non doveva essere così grave. O almeno se lo augurava. 
Non perse nemmeno tempo a parcheggiare una volta arrivato all'ospedale. Scese dall'auto ed aiutò Mahoney a scendere. Fortuna voleva che proprio lì davanti vi fossero due portantini con la barella. Furono loro ad aiutare il poliziotto a stendersi sulla lettiga, mentre Jones stringeva convulsamente il braccio dell'amico per non dargli l'impressione di essere solo. 
- Non mollare mi hai capito?- fece Jones senza abbandonare il capezzale del collega ferito, che nel frattempo aveva ceduto al sonno. 
- Agente per favore, rimanga fuori...- fece uno dei paramedici.
- No, non me ne vado, è un mio amico, voglio restargli vicino...- fece Jones. 
- E allora ci lasci tentare di salvargli la vita.- fece l'altro paramedico allontanandolo. 
Le porte della Operating Room si chiusero. 
Jones prese la ricetrasmittente per informare Hooks e gli altri di quanto accaduto ma poi ci ripensò. Non era una cosa che poteva dire per telefono o per mezzo di un qualunque apparecchio. 
'' Ti lascio solo per qualche minuto amico... il tempo di avvertire gli altri  e di portarli qui.'' 
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Scuola di Polizia / Vai alla pagina dell'autore: Meramadia94