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Autore: Spensieratezza    28/04/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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“Castiel..” sospirava Gabriel, mentre Castiel strofinava la sua bocca contro il suo collo, cingendogli da dietro la schiena con un braccio

“Quello che hai fatto per loro è meraviglioso.” Disse Castiel.

“Lo so, in effetti tutto quello che faccio, è grandioso, effettivamente.”

Tu sei meraviglioso.” Disse Castiel, fissandolo con sguardo torbido di desiderio.
Gabriel lo guardò imbarazzato.

“Ehm..sì, anche questo suppongo che sia vero…Cas…” Gabriel si trovò a indietreggiare, mentre Castiel lo seguiva, fino a farlo cadere in un puff gigantesco di nuvola adagiato sull'erba.
“Non posso più aspettare…ti VOGLIO.”
“Ohhh..”

Subito dopo Castiel gli diede un bacio così mozzafiato da fargli provare delle deliziose scosse energetiche fin nelle braccia.
Castiel si staccò da Gabriel con uno schiocco sensuale e quando aprì gli occhi, Gabriel aveva un sorriso adorante e gli occhi che brillavano di felicità.

“Adoro questi occhi…guarda, cambiano colore. Si intravedono dei bagliori VERDI quando sei felice.”
“Disse colui che ha degli occhi brutti.” Disse Gabriel attirandolo a sè e baciandolo.

Si baciarono sopra il puff di nuvola come fosse una danza, Gabriel AMAVA sentire il corpo dell’altro angelo su di sè, i loro corpi premuti uno contro l'altro, generavano una deliziosa frizione, poi Castiel cominciò a spogliarlo e le ali di Gabriel reagirono a quel gesto, uscendo fuori dalla schiena e spalancandosi.

Castiel lo guardò compiaciuto.
“Ops..” disse Gabriel, cominciando a spogliarlo a sua volta, ma subito dopo notò con un certo disappunto:
“Perché le tue ali non si aprono? Forse non mi desideri abbastanza.”
“Ho imparato a trattenerle.”
“Non farlo..voglio VEDERLE..come...come quella volta.” disse Gabriel accarezzandogli la schiena. Castiel capì che si riferì a quando Gabriel pensava di stare per morire.

Castiel lasciò che si spalancassero e delle meravigliosi ali color cobalto fecero capolino.
Delle farfalle uscirono dalle ali e si librarono nel cielo.

Gli angeli erano interdetti in egual misura.

"Era parecchio che non diventavano più BLU e non sputavano fuori farfalle." disse Castiel, notando la cosa con stupore.

"Assoceresti il blu e le farfalle a che sensazioni del tuo essere?" chiese Gabriel.

"A sentimenti ed emozioni che pensavo di aver smarrito...a un me stesso che pensavo di aver perso. Ricordi PIACEVOLI. Che TU mi fai risentire." puntualizzò Castiel, facendogli intendere che l'arcangelo lo rendeva felice.
“Ohh..Castiel…quand’è stato?” chiese Gabriel malinconico.
Castiel lo guardò stranito.

“Quand’è stato che abbiamo dimenticato cosa vuol dire essere ANGELI?”
“Io..io non lo so..” rispose Castiel rammaricato di averlo intristito.
Gabriel gli posò il dito indice sulla bocca e poi sempre sorridendo lo attrasse a sé.

Le loro mani vagarono febbrili e armoniose , le ali a quel punto tornarono dentro di loro per lasciarli più liberi di muoversi.


“Sai…io non sono proprio esperto…forse sarebbe meglio che tu..” disse Castiel, accarezzandolo.

“Che io fossi l’attivo?” chiese Gabriel e l’altro angelo riconobbe il sorriso malandrino.
“Beh…forse in questo modo la nostra prima volta non sarebbe una delusione.”
“Per chi? Per me o per te?”
Castiel lo fissò.

“Oh, Castiel…” sospirò. “So tutto sul sesso…ho provato qualunque cosa…finalmente, per la prima volta, desidero non essere io a guidare.” Gli prese la mano e se la mise nel cuore.
“Sei…sicuro di quello che stai dicendo?” gli chiese Castiel.
“Fammi vedere quanto MI desideri.” Disse Gabriel con fare accattivante.

Castiel strinse appena la porzione di pelle che stava toccando, poi lo spinse sul puff con uno scatto repentino e si spalmò sul suo corpo.
Cominciò a baciarlo dappertutto, in bocca, sul corpo, i loro corpi cominciarono a vibrare di energia e luce.
“Non pensavo che mi sarei sentito così…”
“Così?”

Fuori controllo.
“Benvenuto tra i piaceri del SES…”
Castiel gli accarezzò la coscia con fare lascivo. "Ti divertivi..quand'eri il trickster e ti facevi burle degli umani e di tutti noi?" chiese malizioso.
Gabriel si stupì della domanda, ma non riuscì a rispondere, trovandosi le labbra dell'angelo su codesta coscia.
Gabriel diventò bordeaux.
“Adesso sei sotto il MIO controllo..”

Riprese a baciarlo, sembrava una furia, come un cielo blu, come una tempesta.
“Aspetta…asp…devi prepararmi prima.”
“Insegnami.”
Gabriel gli prese le dita e lo guidò.

Castiel, senza la più piccola traccia di imbarazzo, seguì  a prepararlo, senza smettere di avere quel sorriso.
“Gabriel..”
“S-sì?”
“Ti è piaciuto vedere Dean che apriva il cofano di Sam, vero?”
Prima che Gabriel potesse stupirsi o anche solo commentare, Cas si spinse dentro di lui.

Gabriel soffocò un gemito, subito dopo Castiel attirò la sua bocca in un bacio romantico e bagnato.
“Abbracciami.” Disse l’angelo.
“Sei sempre il solito romantico e sdolcinato.” Disse l’arcangelo, ma lo fece. Lo abbracciò.
Castiel sorrise.
“Ma è per questo che mi ami, giusto?”

“Io NON –TI – AMO. Hai capito, razza di buzzurro?” disse Gabriel, incorniciando le braccia al suo collo.
“Strano, ricordo cose diverse durante il nostro primo appuntamento.” Disse Castiel sibillino.
Gabriel lo guardò atterrito.
“Ricordi? Le rose…le stelle, le luci…”

“Ero solo felice, ma non credo di aver fatto nessuna dichiarazione compromettente!“

“Non è forse il più forte di tutti, l’amore silenzioso?”
Gabriel lo attirò a sé ancora di più.
“Se sei felice, lascerò che tu lo pensi.”
“Cioè, non sei d’accordo?”

“Intendo dire che…non ho nulla in contrario su questa cosa che hai detto.” Disse sibillino Gabriel.
Castiel sorrise.
“Me lo farò andare bene.” disse l’angelo, per poi riprendere a spingersi in lui in un mare di piacere e gioia.
 
 
 
*

Era difficile capire se fosse quasi sera o ancora giorno, in quella terra incantata dove il sole e la primavera sembravano eterni.

Gabriel e Castiel dormivano abbracciati, come fanciulli. Fu l’arcangelo il primo a svegliarsi e si sporse dalla collinetta su cui giacevano per mirare un aitante Sam che faceva il bagno nel lago dolce. Era in piedi e sembrava sfidare l’altro fratello a raggiungerlo.

Castiel arrivò a interrompere il tutto, cingendolo da dietro.
“Abbiamo appena fatto l’amore e già guardi ragazzi nudi? Mi tradisci così?” chiese Castiel.
Gabriel ridacchiò.

“Non sono abituato a vedere umani su questa terra, forse dovrei dettare delle regole. Sembra che si stanno prendendo troppa confidenza. Chi gliel’ha detto di fare il bagno nel lago?”
“Oh, lasciali stare, si meritano un po’ di diletto.”
“Lo dici solo perché speri di ricevere subito un’altra sessione di diletto.”
Castiel sorrise malizioso.

“Perché no?” chiese accarezzandogli il fondoschiena nudo.
“Lo sapevo. I chierichetti sono tra i peggiori. “
“Ma dove vai?”
Gabriel si voltò.
“A far vedere a quei due chi comanda! Vieni con me?” disse speranzoso.
“Ma certo!”
 



Poco dopo, Sam e Dean videro i due angeli raggiungerli e una voce gridare.
“Ehi voi due, se mi contaminate l’acqua con strani fluidi corporei, vedete!” disse Gabriel.
Prima che i due potessero replicare, i due angeli si buttarono nel lago, facendo uscire fuori le loro ali, spruzzando così tutta l’acqua addosso a loro.

I fratelli cercarono di ripararsi con le mani, invano. Finirono sommersi dall’acqua.
“Sammy!!! Cosa ti avevo detto sul fatto che gli angeli sono degli stronzi????”

Sam, distogliendo a fatica lo sguardo da quella visione celestiale - Dean con i capelli bagnati e lo sguardo acceso da felicità e assenza di preoccupazioni - si buttò su una proposta.

“Aiutami a vendicarci, Dean!” disse Sam e subito dopo si prepararono a una lotta a giochi d’acqua.






















Note dell'autrice: eccoci qua, non ve lo immaginavate un capitolo del genere eh? e invece siamo ancora qui, in questa valle magica xd sappiate che non è neanche l'ultima volta che comparirà, ma terrò la bocca cucita su questo xd
nel prossimo vi sorprenderò ancora di più xd
Devo dire che questo capitolo mi ha emozionato molto e sono stata contenta, davvero contenta di averlo scritto < 3333

Ora, ci tengo a fare delle precisazioni!


SAM E DEAN NEL LAGO: Innanzitutto Sam e Dean nel lago non sono ne nudi nei vestiti xd Io me li sono immaginata con dei costumi però non sono riuscita a catalogare il punto in cui avrei potuto spiegare la cosa nella storia quindi lo dico qui!

ETERNA PRIMAVERA: seconda cosa quando scrivo che in quella terra sembrava sempre primavera in realtà io mi sono immaginata che la notte scendesse comunque ma che il tempo fosse più dilatato, anche lì non sapevo come fare per spiegarlo senza interrompere la poesia del momento, preferisco dirlo qui

LE ALI:  nel capitolo 59: l'altra faccia di Gabriel, descrivo le loro ali bianche, perchè mi incantava l'immagine di loro avvolti dal bianco, ma la verità è che da subito ho pensato alle ali di Cas come blu e non volevo rinunciarci, da qui l'idea che possano cambiare colore xd e vi dirò, non mi sembra neanche così assurda come cosa, la trovo una cosa molto probabile che possano cambiare colore a seconda delle emozioni

baciii
   
 
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