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Autore: parveth    03/05/2021    1 recensioni
[Imma Tataranni - Sostituto procuratore]
[Imma Tataranni - Sostituto procuratore]La segretaria di Vitali e' testimone di tutto cio' che accade in procura...
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'arresto di Romaniello e la conferenza agirono come da detonatori di una bomba per Matera: non passarono neanche due giorni che la questura si riempi' di donne che chiedevano di denunciare l'uomo per molestie sessuali.

 

“Come sempre avevi ragione” penso' Monica entrando in ufficio, nei suoi pensieri le dava sempre del tu, nella realta' di certo non voleva finire in qualche gravina.

Probabilmente piu' viva che morta.

 

Erano talmente tante che nemmeno Vitali sapeva piu' dove sbattere la testa “ma esiste una donna in questa citta' che Romaniello non ha insidiato?”

sbotto' ad una certa stupendo tutti.

 

“Probabilmente le minorenni dottore” insinuo' Diana.

 

“Io nemmeno su di loro metterei la mano sul fuoco” aggiunse Monica.

 

“E' gia' tanto che non abbia molestato anche gli uomini”.

 

“Suvvia mi pare evidente che Romaniello fosse attratto dall'altro sesso” disse Vitali.

 

“Alle riunioni dell'associazione contro la violenza alle donne ci hanno piu' volte spiegato che lo 

stupro non e' mai una questione di attrazione distorta ma di potere: molti uomini sposati e con figli 

hanno molestato altri uomini al solo scopo di umiliarli e mostrargli tutto il loro disprezzo” disse 

Monica “a volte anche donne”.

 

“Come? Donne?” chiese Vitali “donne che molestano uomini?”

 

“Sono poche ma e' capitato: chiaramente le vittime hanno molta piu' vergogna: quando la vittima e' 

donna a far da peso e' la moralita', se la vittima e' uomo la virilita'” spiego' la sua segretaria.

 

Cercava di fare il suo lavoro come sempre e gl'incontri con la psicologa e il gruppo 

dell'associazione contribuivano a renderla piu' serena: qualcuna in quel gruppo era stata molestata 

da Romaniello, altre dall'ex fidanzato o marito, qualcuna violentata dal padre o dal nonno. Solo una

da uno sconosciuto per strada.

 

Il che era tutto dire.

 

Inoltre la rincuoro' molto quando un giorno mentre usciva in pausa pranzo una ragazza circa della 

sua eta' la fermo' per ringraziarla: anche lei in passato aveva subito le attenzioni di Romaniello ma 

era troppo spaventata per parlare.

 

“Lei mi ha dato coraggio” le disse.

 

Quanto ad Imma filava come una locomotiva tra il processo degli aguzzini di Simona e quello di 

Romaniello senza quasi mangiare.

 

“Apprezzo la sua dedizione procuratrice ma non deve sentirsi male” le disse Monica un pomeriggio.

 

“Io sto benissimo signori'! Sa come si dice no? E' uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo: 

nessuno fino ad ora si era immerso nel fango” le rispose Imma scrivendo atti a piu' non posso.

 

“Si ma se ci affoga nel fango chi combatte?”

 

“Ho affrontato di peggio”.

 

Purtroppo le cose non iniziavano bene in quanto a Romaniello erano stati concessi i domiciliari in 

attesa di processo.

 

 

Nessuno aveva mai visto Monica cosi' furiosa: ci vollero Imma, Diana e Calogiuri assieme per 

trattenerla dal lanciare fuori meta' degli oggetti sulla sua scrivania.

 

 

“Non significa niente” cercava di consolarla Imma.

 

“Si ma quello se ne sta nella sua villa con piscina mentre noialtre dobbiamo subire questa pena!” 

Strepitava Monica.

 

Dopo circa due settimane il maresciallo saliva di corsa le scale della procura ed entrava nell'ufficio 

di Imma quasi senza bussare.

 

“Calogiuri! Che sta succedendo?” gli chiese in tono severo.

 

“Mi scusi dottoressa ma e' successa una cosa grave”

 

“Non mi dirai che c'e' stato un altro omicidio”

 

“No, non omicidio….Romaniello...”

 

“...si e' sparato?” chiese speranzosa Diana facendo capolino da dietro la porta.

 

Calogiuri scosse la testa ed inizio' a raccontare.

 

Come sempre avveniva in caso di domiciliari i suoi colleghi si avvicendavano nel fare i controlli: 

nel caso di Romaniello andavano alle 8.30 del mattino, alle 16 ed alle 21 circa. Al mattino tutto era 

tranquillo, l'avevano trovato a fare colazione e a guardare la tv ma al pomeriggio era stato trovato 

in bagno ferito.

“Ma ferito dove? Braccia, gambe...” chiese Imma.

 

Il giovane maresciallo fece una faccia strana.

 

“Hai detto che non e' grave eppure non e' morto”

 

“E' cosi' dottoressa”

 

“Calogiu' che stiamo giocando, ad indovina chi? Ora, capisco che magari non hai visto tanti 

cadaveri o feriti nella tua vita ma non capisco la tua esitazione sinceramente”

 

Romaniello, spiego' Calogiuri era stato ritrovato con i genitali amputati e gettati nel water.

 

Nella stanza scese un silenzio glaciale.

 

Dopo qualche minuto Imma si schiari' la voce.

 

“Ehm Calogiuri, per amputati intendi...”

 

“Tagliati, con al massimo un paio di colpi netti di lama affilata”.

 

Mentre aspettavano l'ambulanza Romaniello era cosciente e racconto' che mentre si stava recando 

nel locale lavanderia della casa era stato aggredito da una persona, non era in grado di dire se uomo

o donna, vestito di nero con passamontagna che lo aveva atterrato per poi togliergli i pantaloni e…

 

“Non so se e' stata una buona idea comunque: si potrebbe decidere di rifare tutto daccapo” disse 

Imma.

 

“Monica lo sa?” interloqui' Diana.

 

“Si, gliel'ho raccontato prima di venire qua”

Come se qualcuno glielo avesse ordinato uscirono tutti e tre dall'ufficio di Imma per andare in 

quello di Monica: come sempre la Molinterni e Vitali erano gia' usciti e dalla stanza proveniva della 

musica con la voce della ragazza che cantava:

 

“E sono un'arrogante.

 

E non m'importa se non sei piu' dalla mia parte.

 

Non e' importante.

 

E sono un'arrogante

 

Tutte le volte che eri qui e ti ho messo da parte

 

Non e' importante.”

 

 

 

“La signorina e' troppo gentile: io userei ben altre parole per definire Romaniello” sentenzio' Imma 

mentre si allontanavano dalla porta dell'ufficio.

 

“Non...sono sicura che si rivolgesse a Romaniello con quella canzone” disse Diana con un piccolo sorriso.

 

  
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