Davanti a me,
come le stoviglie di ieri,
addormentate in quel lavabo ubriaco
di versi, parole e pianti.
Mi guardate con occhi di coccio
mentre riservo parole di inutile commiato:
capriole su di un letto disfatto.
Siete voi passeggeri della mia esistenza?
Ambizioso, egocentrico, introverso,
pazzo?
Ho costruito grattacieli di specchi
per proteggere la nostra vergogna.
Come le lacrime nei cimiteri,
come rovine in mezzo ai cantieri