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Autore: Allen Glassred    04/05/2021    0 recensioni
Allen ed Halle sono in viaggio da Londra, per far ritorno a Roma. Ma non tutto sta proseguendo esattamente per il meglio.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Bloody Sunset '
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È da un po' di tempo che Allen Glassred ed Halle sono in viaggio: dopo molti anni di lontananza dalla capitale italiana infatti la donna ha deciso di farvi ritorno, portando con sé un diciottenne Allen. Il giovane ha il mento appoggiato alla mano, il gomito sul sedile ed un’espressione imbronciata. La bionda lo guarda qualche momento, per poi sospirare pesantemente e piuttosto spazientita. “ Allen, ora basta! Ti ho già spiegato che questo viaggio è ineludibile e non si può evitare, quindi smettila di fare il bambino e parliamone insieme: ricorda che abbiamo una missione “. Lo rimprovera la Sacerdotessa di Lucifero, ma il suo tono non fa altro che infervorare maggiormente il giovane dalla chioma ametista.

“ Ancora con le tue sciocchezze! Non me ne frega niente di questa maledetta missione, né dei tuoi sproloqui! Io desidero solo ritornare a Londra, dove tra l’altro tu stessa mi hai trascinato quando avevo solamente tredici anni, e vivere la mia vita! Ma a quanto pare, non riesce ad entrarti in quella testa! “. Sbrocca il giovane, fregandosene altamente delle altre persone e se queste osservano o sentono ciò che dice. “ Idioti “. Sibila poi innervosito. Halle chiude con veemenza il libro tra le sue mani ed in seguito gli occhi, irritata.

“ Apri bene le orecchie, ragazzino insolente che non sei altro: non puoi sottrarti alla missione che il Sommo Lucifero ci ha dato. Che tuo padre ci ha dato “. Precisa. A quelle parole lui la interrompe immediatamente, nervoso forse ancor più di prima.

“ Io non so nulla del mio fottuto padre! Se n’è andato dopo la nascita di mio fratello, lasciando mia madre sola a morire! “. Parla ovviamente del suo “ padre terreno “, se così si può dire. Parla del padre di “ Allen “, non di quello di colei che sin dalla sua nascita risiede in lui. “ Ed ora, tu te ne esci con queste stronzate che io sarei il figlio di Lucifero e che avrei una missione?! Beh, io mi rifiuto di assecondare le tue follie… “. Non fa in tempo a finire la frase: un forte schiaffo lo colpisce in pieno viso.

“ Tu sei il figlio di Lucifero, Incarnazione Demoniaca di Lussuria e capo dei sette peccati capitali! Il tuo compito è trovare e sopprimere le sette Virtù figlie del Creatore, e ti posso giurare mio caro: volente o nolente, tu lo farai! “. Tuona nervosa la bionda. Per fortuna il vagone del treno è quasi completamente vuoto, nessuno se non pochissime persone sente dunque quel litigio. Da parte sua il maggiore dei fratelli Glassred porta una mano alla bocca, da dove sanguina probabilmente a causa dello schiaffo. Non appena Halle se ne accorge tuttavia, il suo umore cambia repentinamente e bruscamente: no. No, dannazione! Non voleva fargli del male, non a lui! Ma doveva fargli capire come stanno le cose, doveva, deve fargli comprendere che non può sottrarsi a ciò che è inevitabile e che la sola strada percorribile è rassegnarsi ed accettare il proprio destino. La bionda sgrana gli occhi per poi prendere parola. “ Allen, scusami io… io non… “. Mormora solamente la donna, facendo per toccargli il braccio. Ma lui la allontana bruscamente e la guarda con furia.

“ Non osare toccarmi! “. Fa, mentre una luce ametista passa attraverso i suoi occhi: è evidente che, fino a quel momento almeno, a prevalere è stato Allen, il “ tramite umano “. ma seppur per un istante, probabilmente Lust ha preso il sopravvento e lo ha controllato, seppur quasi impercettibilmente. “ Va bene: farò ciò che vuoi. Ma tieni a mente una cosa “. Continua il discorso lui, i suoi occhi bruciano di nuovo di quella luce ametista seppur in quel momento, a prevalere sia nuovamente Allen. “ Non ti azzardare di nuovo a mettermi le mani addosso o ti giuro su ciò che ho di più caro, che sarà il tuo ultimo atto prima di morire! “. Ad Halle passa un brivido gelido lungo la schiena mentre annuisce mestamente: ne è consapevole, non sta scherzando. Farà bene in futuro a non scordare che, in fin dei conti, chi ha di fronte non è un ragazzo comune. È vero che lo ha cresciuto lei ma è altrettanto vero che non esiterebbe a farla a pezzi, indipendentemente da ciò che può aver fatto per lui. E, seppur non sia ancora sveglia al cento per cento in lui risiede il capo dei sette peccati capitali: Lussuria. Riprendendosi un momento dalla collera appena provata lui si pulisce il labbro dal sangue, non facendo altro che fissare colei che per diciotto anni è stata sua madre. “ Cosa c’è? Hai finito le parole? “. Chiede semplicemente e di lì a poco, notandola guardare oltre il finestrino senza neppure più rivolgergli la parola. La donna sposta lievemente lo sguardo verso di lui ma, in seguito, torna a puntarlo fuori dal finestrino per poi decidere di prendere parola.

“ E cosa ti dovrei dire? Hai già chiarito la tua posizione: tu sei il capo e fai ciò che vuoi, non mi devo intromettere, no? “. Chiede lievemente risentita: ha fatto tanto per lui e questo è il suo ringraziamento? Rifiuta la sua missione, compromettendola irrimediabilmente? Cosa succederebbe se Lust non si risvegliasse a causa del rifiuto del suo tramite? Cosa succederebbe se ai peccati Capitali mancasse il leader? A quelle parole lui la guarda lievemente contrariato, accigliandosi.

“ Non ti sarai offesa, ora? “. Chiede. Nessuna risposta giunge dalla donna, mentre lui si indica il labbro colpito dallo schiaffo. “ Tu mi hai dato uno schiaffo, che dovevo fare? Dirti che sei stata brava? “. Chiede, ma ancora una volta lei reagisce con freddezza e distacco: dev’essere così, pensa. Deve comportarsi freddamente e distaccata, ha fatto male ad affezionarsi troppo e questo è stato il risultato.

“ Te l’ho detto: tu sei il capo, fa come vuoi. Rifiuti la missione? Fa come credi: ma essa ti raggiungerà comunque, in un modo o nell’altro “. Sussurra semplicemente, mettendosi poi a tacere mentre lui continua a guardarla accigliato.

“ Ancora questa missione? Ma è così importante? Ti ho detto che accetto di portarla a termine, ma non capisco perchè tu ci tenga così tanto “. Fa semplicemente lui. Tuttavia la donna non gli da una risposta e, irritato nell’essere ignorato lui la chiama nuovamente. “ Halle?? “. Chiede. Lei sospira pesantemente ma ancora non gli da una risposta.

“ Devi essere tu a capirne l’importanza, non ti devo spiegare io. Devi essere tu a percepire la voce di colei che è dentro di te, devi essere tu a sentire la voce di tuo padre. Ma prima d tutto devi accettare la missione veramente, non per obbligo: altrimenti è tutto inutile “. Commenta semplicemente. Lui la osserva in silenzio per qualche istante: forse pensa, è vero che si è comportato da bimbo viziato e da ingrato. In fondo pensa, ha sempre saputo di non essere un bimbo ed in seguito un ragazzo come gli altri: non è Halle che lo ha trascinato in tutto questo, come dice lei è semplicemente il suo destino.

“ Si, ma… “. Mormora lui, improvvisamente e dopo lunghi minuti di silenzio. “ Io ho bisogno di te. Da solo non posso farcela “. Commenta solamente, sorprendendo la donna che, di lì a poco risponde alle sue parole.

“ Sai benissimo che io sarò sempre al tuo fianco “. Sentenzia solamente mentre, improvvisamente lui le si avvicina sembrando una persona totalmente diversa da quella di poco prima: senza nessun preavviso stringe forte la donna a sé, quasi rassicurato da quel contatto.

“ Ti avverto: non ti azzardare ad abbandonarmi o ti ammazzo con le mie mani “. Sussurra e, per un momento il brivido freddo passa ancora una volta lungo la sua schiena. Annuisce senza ribattere, sapendo che farà meglio a mantenere tale promessa.



Allen ed Halel sono in viaggio da Londra, per far ritorno a Roma. Ma non tutto va esattamente come previsto.
   
 
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