Artax entra nella stanza dove, da poco tempo, la sua consorte ha dato alla luce il loro primogenito. L’uomo riflette: questo giorno è un vero e autentico miracolo specie per lui che, nello scontro con i Cavalieri d’Athena aveva perduto la propria vita salvo poi recuperarla per volere di odino. Il Dio nordico ha infatti riportato in vita tutti i propri Cavalieri, ingiustamente caduti durante la schiavitù di Hilda e nel quale la volontà della donna fu tenuta prigioniera da Nettuno mediante l’anello del Nibelungo, usando il suo immenso potere. Tuttavia, dopo quella lunga e cruenta battaglia Asgard ha in fine trovato un lungo e meritato periodo di pace, periodo nel quale il Cavaliere e la sua amata si sono dichiarati e sono convolati a giuste nozze, con la benedizione della sorella di lei e di tutto il popolo asgardiano. Ed ora la loro unione è stata benedetta dalla nascita di un bimbo. Artax entra nella stanza, attirando così l’attenzione della neo madre. “ Artax “. Lo chiama con un lieve sorriso sul viso, mentre lui si avvicina e ricambia il sorriso dell’amata.

“ Flare, come ti senti? “. Chiede. La donna lo guarda qualche istante, in seguito risponde alla domanda.

“ Stiamo bene. E qui c’è qualcuno a cui piacerebbe tanto conoscerti “. E porta lo sguardo alla creatura tra le sue braccia, avvolta nelle pesanti coperte dato il rigido clima di Asgard.

“ Flare, ma… “Emozionato il biondo si siede sul letto accanto alla moglie, la quale gli porge dolcemente il piccolo.

“ Si: ti presento il nostro bambino, il frutto del nostro amore “. Si emoziona la Principessa di Asgard. Artax prende tra le braccia il figlio mentre alcune lacrime di commozione scendono dai suoi occhi.

“ Ha… ha i miei stessi occhi “. Nota, il piccolo in quel momento guarda il padre con i suoi meravigliosi occhi chiari, uguali a quelli del padre.

“ Si: i tuoi bellissimi occhi “. Sussurra emozionata Flare, mentre il bimbo si aggrappaa d una ciocca di capelli del padre.

“ Tua sorella ha già conosciuto il suo bellissimo nipotino? “. Chiede il biondo, mentre Flare annuisce.

“ Oh si: non si sarebbe persa il parto per nulla al mondo. È stata lei ad aiutarmi a darlo alla luce “. Spiega, mentre Artax annuisce.

“ Come lo vogliamo chiamare? “. Chiede il neo padre, mentre il piccolo continua ad osservare entrambi i genitori come fosse incuriosito.

“ Mi piacerebbe chiamarlo Lucienne: so che non è un nome tipicamente nordico, ma… “. Artax annuisce alle parole della moglie, per poi chinarsi a baciare la fronte del figlio.

“ Benvenuto, Lucienne: mamma e papà ti danno il benvenuto in questo pazzo, meraviglioso mondo “. Sussurra mentre, rassicurato dall’amore dei genitori il piccolo si sopisce tra le braccia del padre, che a sua volta viene dolcemente abbracciato da Flare.