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Autore: principessa1793    04/05/2021    1 recensioni
Sono trascorsi 25 anni dalla nascita degli ultimogeniti della famiglia Mendoza Pinzon e del primogenito di Mario Calderon. Quelli che allora erano bambini,ora sono donne ed uomini che si troveranno a vivere la loro vita lavorativa all'Ecomoda. Nasceranno nuovi legami e forti sentimenti. Se siete curiosi... date un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Barbara]
Sorrido quando apro gli occhi e trovo sull’altra parte del letto 7 rose rosse. Il mio sguardo si muove nella stanza trovando colui che fra una settimana diverrà mio marito. È seduto su una poltrona e mi fissa con un sorriso innamorato.
“ Buongiorno amore! Come stai?” mi chiede raggiungendomi per poi baciarmi le labbra.
“ Buongiorno! Ho esagerato con i fritti ieri sera. Mai più cinese! Mi brucia tutto lo stomaco!” replico stropicciandomi gli occhi. Ride.
“ Quindi solo pane tostato stamani?” mi chiede. Annuisco.
“ Grazie per le rose!” mormoro.
“ Ma mica sono per te? Quelle mi servono per il conto alla rovescia!” replica baciandomi ancora. Gli accarezzo i capelli.
“ Ti amo da morire,Giulio!” gli sussurro con gli occhi lucidi. Per una cosa devo ringraziare quell’uomo: se non mi avesse esiliata spedendomi qui,non avrei mai conosciuto il mio Giulio e forse lui si sarebbe innamorato follemente di Giulia o di un’altra donna!
“ Anch’io,ma non c’è bisogno di piangere! È normale che tu abbia qualche cedimento con lo stress del matrimonio alle porte e Stella Uribe che ti stalkera! Andrà tutto bene,pulcina mia!” mi rassicura. Annuisco.
“ È incinta. Per questo mi stalkera. Vuole che lasci qualche centimetro in più per il suo fisico post parto,nel caso in cui non riuscisse a perdere tutti i chili per tempo!” gli rivelo. Mi fissa sgomento.
“ Ti dispiace che la tua ex aspetti un bimbo da un altro?” gli chiedo. Mi regala un sorriso di tenerezza per poi baciarmi.
“ No. Sono contento per loro. Oddio,meno per le sue orecchie: se suo padre somiglia a zia Bea come mentalità,non accoglierà con gioia la notizia di diventare nonno!” risponde facendomi ridere. 
“ Credo sia preoccupata per quando nascerà il bambino: coi due genitori separati,che si contenderanno anche con scorrettezze l’affetto di questo nipotino!” gli rivelo.
“ A noi non accadrà: l’essere che ti ha dato la vita non si avvicinerà a nostro figlio e mia madre è allergica ai bambini! Mio padre e tua madre hanno smesso da tempo di litigare,quindi siamo al sicuro!” mi rassicura facendomi ridere.
“ Parlando di cose importanti,oggi la direttrice di sala ci sarà,vero? È uno degli ultimi sopralluoghi e ci siamo appuntati anche le cose da sistemare!” esclama. Annuisco.
“ Amore,sì. La signora S. Bertola ci sarà. Lei e il marito sono tornati dalla vacanza in Italia e sarà pronta per seguire il nostro ricevimento!” lo rassicuro carezzandogli il viso. Mi bacia le labbra.
“ Ora però sbrighiamoci che papà e tua madre ci aspettano!” mi esorta. Daniele odia i ritardatari,sebbene la sua adorata primogenita sia una delle persone più ritardatarie che conosco!
 
[Nicola]
Infilo le chiavi nella serratura più piano che posso non sapendo se mia moglie stia ancora dormendo o meno. Cerco di girare piano anche la maniglia della porta,mentre con l’altra mano tengo le scarpe che ho tolto per non fare rumore.
Mi rendo conto dell’inutilità del gesto quando odo delle voci provenire dalla sala da pranzo,che mi ragguagliano sulla presenza di ospiti a colazione. Devo ammettere che la cosa un po’ mi secca dato che,essendo ospiti di una cena molto affollata stasera,avrei voluto una colazione intima stamani,ma credo mi rifarò a pranzo! In fondo dopo l’appuntamento che abbiamo con l’affittuaria,siamo liberi!
“ Buongiorno a tutti!” esclamo rivolto a mia moglie,Armando e Betty,seduti attorno al tavolo. Lo sguardo che Betty mi rivolge non mi piace per nulla! Mi fa sentire come quando eravamo bambini e svuotavo la dispensa!
“ Amore,dov’eri?” mi chiede mia moglie alzandosi per abbracciarmi. Le bacio brevemente le labbra.
“ Giornale. C’era un traffico pazzesco!” mento. Prima o poi se ne accorgerà (o almeno lo spero)!
“ Strano! Noi non abbiamo trovato alcun intralcio da casa nostra a qui,non è vero,amore mio?” interviene Betty coinvolgendo pure Armando mentre mi fissa truce.
“ Amore,sei un po’ accaldato! Sicuro di stare bene?” mi domanda. Annuisco carezzandole il viso.
“ Sì,amore! Tranquilla! Ho solo una gran fame!” rispondo.
“ Questa è una novità!” scherza mia moglie facendomi ridere.
“ Asia,andiamo a sfornare i biscotti prima che diventino neri?” domanda Betty a mia moglie,che mi regala un sorriso. Le due si allontanano complici,ma Betty sembra avercela con me.
“ Che ha tua moglie?” domando ad Armando versandomi del succo.
“ Si può sapere che cazzo stai combinando? E non dire nulla che già devo sopportare che mio nipote si sia preso una sbandata per la figlia della bionda finta!” replica facendomi strozzare col succo per l’ultima frase.
“ Junior e Susanna Valencia? Davvero?” chiedo fra svariati colpi di tosse.
“ Ai gossip stomachevoli ci pensiamo dopo! Dimmi che non è quello che pensa Betty perché se non ti ammazza tua moglie,ti cambiamo i connotati io e mia moglie!” ribatte piuttosto serio.
“ E cosa pensa Betty?” balbetto.
“ Che ti scopi un’altra. Ed io ho anche un identikit: dentona,con la vocina insopportabile,finta bionda,con 6 semestri di finanza alla San Marino. E sappi che se così fosse,perderesti un amico!” replica. Sospiro.
“ E va bene,c'è qualcosa che nascondo e non ne vado fiero. Non che ci sia nulla di male,ma immagino sia questione di punti di vista! Ad ogni modo,sento che Betty mi giudicherebbe,quindi nel caso te ne parlassi,vorrei lo tenessi per te!” ribatto.
“ Col cavolo che nascondo qualcosa a Betty! Ma parla o ti faccio saltare qualche dente! Non posso prendermela con mio nipote che potrebbe farmi imparentare con Miss San Marino e me la prendo con te!” risponde.
 
[Guido]
Mi verso il caffè nella tazza dopo aver preso la mia compressa prescritta dallo specialista che mi ha in cura. Con Patrizia non ho ancora avuto modo di parlarne (sebbene con la medesima abbia praticato sesso sicuro e sia quindi coperta) e neanche con i miei figli. Tutte e 3 le persone non mi hanno reso facile il dialogo,visto che ho avuto modo di avere a che fare di rado con ognuno di loro: i miei figli non vogliono vedermi e Patrizia praticamente frequenta questa casa solo per cambiarsi. Credo abbia una relazione con qualcuno e,finché non si sentirà libera di parlarne con me,non ho intenzione di chiederle nulla in merito.
Come se si sentisse chiamata in causa,la mia coinquilina si palesa litigando mezz’ora con la serratura difettosa prima di posare entrare in cucina e posare le chiavi nello svuota tasche sulla penisola.
“ Buongiorno!” mi saluta contenta. Beata lei!
“ Ciao! Devi fare colazione o hai già fatto?” replico fissandola come fosse una pazza. In effetti i vestiti tutti stropicciati e il trucco sbavato non lasciano pensare abbia avuto una nottata tranquilla!
“ Sei pronto per una notizia bomba?” mi chiede su di giri. Annuisco. Tanto se le dico di no,me lo dice lo stesso,conoscendo il soggetto!
“ Cambio casa. Lascio questa topaia e me ne vado in una bella villa con piscina,sauna,sala hobby!” trilla entusiasta,trascurando il minuzioso dettaglio che coinvolge anche me,ossia io dove vado a vivere?
“ Hai vinto alla lotteria?” le chiedo ancora frastornato.
“ No. Diciamo che le notti fuori non le trascorro da sola e che questa persona è stanca del Plaza!” risponde maliziosa. Del Plaza,che posso dedurre sia un hotel… Perché una casa non ce l’ha?
“ Non vorrei portare una vena di tristezza nel tuo idillio,ma io? Non c’hai pensato al fatto che se lasci questa casa,il damerino non lascerà che ci viva io e che neanche Armando Mendoza lo permetterà?” mi permetto di farle notare. Mi fissa scioccata.
“ Ah! No,Guiduccio,non c’avevo pensato,ad essere onesta! Vedrai che troveremo un modo! Senti,visto che manca una settimana alle nozze di Giulietto,hai visitato la wishlist online? Cosa è rimasto?” replica per poi cambiare argomento. Afferro il mio smartphone per cercare nella cronologia la lista dei regali sentendo freddo tra capo e collo quando realizzo che il grosso è già stato comprato.
“ Pattumiera e il cestino per i panni sporchi! QUEI DUE STRONZI HANNO FATTO IN MODO CHE GLI ALTRI COMPRASSERO TUTTO, LASCIANDO PER NOI SOLO QUESTE DUE STRONZATE,PORCA TROIA!” mi altero.
“ Dai,non fare così!” cerca di rabbonirmi quando mi alzo di scatto dalla sedia per raggiungere il piano di sopra per cambiarmi e raggiungere la casa di quei due pezzi di merda.
 
[David]
Se non si verificasse in casa mia,questa situazione sarebbe anche divertente,ma per me che sono costretto al fratello stalker non lo è per niente! Come se poi stalkerare Susanna Valencia la facesse magicamente tornare fra le sue braccia! E poi ero io il sottone di Bianca!
“ Buongiorno! Abbiamo già cominciato l’attività di spionaggio?” esordisco dirigendomi verso il bollitore elettrico. Mi fissa.
“ Ciao. Le sue borse sono uscite in prevendita ieri e sono andate tutte sold out. Le ho mandato dei fiori!” risponde atono. Cassandra ci rimarrà malissimo quando saprà che non potrà mai avere una borsa della sua amica!
“ Sai se le riprodurranno?” gli chiedo. Mi fissa truce per poi posare il tablet sul tavolo.
“  MA CHE VUOI CHE ME NE FREGHI? LO CAPISCI CHE SUSANNA STA PRODUCENDO BORSE CON QUELLO? È COME SE FOSSERO LE LORO CREATURE,QUALCOSA IN GRADO DI LEGARLI!” sbotta.
“ Non esagerare! Sono borse,non bambini!” cerco di calmarlo.
“ Ci manca solo che faccia un figlio con quello!” bofonchia.
“ Vuoi un po’ di tisana al finocchio?” gli offro.
“ Ti ci farei il bidet con quella tisana!” ringhia.
“ Che c’entra la mia tisana col tuo malumore?” mi offendo.
“ Niente. Ma non voglio parlare di tisane e infusi mentre la mia Susanna fa carriera grazie a quello!” risponde.
“ Senti,io devo dirtelo: ho contattato Susan Foster!” gli rivelo di getto facendogli quasi cadere il tablet di mano.
“ COME CAZZO TI SEI PERMESSO? TI HO DETTO CHE NON VOGLIO AVERCI A CHE FARE COL MOCCIOSO!” s’incazza.
“ Tu potrai anche non voler fare il padre ed è una tua scelta,ma io ho tutto il diritto di voler fare lo zio e questa è una mia scelta!” mi difendo.
“ E che ti ha detto?” mi chiede seccato.
“ Le ho chiesto di Adam,mi ha inviato alcune foto sue e…l’ho invitata qui per Natale! I suoi sono fuori per lavoro e credevo fosse carino passare del tempo col piccolino!” rivelo già pronto alle sue urla.
“ TU SEI PAZZO! NELLA SCATOLA CRANICA AL POSTO DEL CERVELLO,HAI IL CAZZO DI TOFU CHE MANGI IN QUANTITÀ INDUSTRIALI! TU SEI FUORI DI TESTA,PORCA TROIA!” esplode.
“ Ci saranno anche i miei suoceri!” aggiungo quando oramai è fuori dalla porta.
 
[Susanna]
Me ne sto a fissare il muro pur di non guardare il sito per timore di incappare nell’ennesimo disastro della mia vita. Perché mai dovrebbero piacere le mie borse? Saranno rimaste di certo tutte lì,visto che sono in prevendita da ieri sera alle 23! Papà si arrabbierà,Camilla sarà delusa, Dodo penserà che sono una cretina ed i parenti di Camilla continueranno a reputarmi una buona a nulla!
“ Sì,decisamente molto bello quel muro,ma non abbastanza da perdere l’educazione di salutare quando uno ti dice << buongiorno >>!” esclama Dodo facendomi sobbalzare.
“ Buongiorno,se così si può dire! I cani li ho già portati fuori io e ti stavo aspettando per andare in azienda!” farfuglio laconica.
“ Scusa,ma a che ora ti sei sve… Non hai dormito!” replica per poi correggersi quando mi volto e nota le mie occhiaie. Oggi ci saranno le foto promozionali e me la sto facendo sotto per la paura!
“ Alle 5 continuavo ad avere gli occhi aperti come una civetta e mi sono alzata,vestita ed eccomi qua. Non offrirmi niente da mangiare perché tanto non ho fame!” rispondo. Si mette a sedere di fianco a me per poi prendermi delicatamente per le spalle e farmi voltare verso di sé.
“ Tu lo sai che se dovessi svenire verresti risvegliata dalle urla di zio Armando,vero?” ribatte facendomi ridere. Sorride anche lui.
“ Guardiamo insieme il sito,ti va? Se abbiamo sbancato l’abbiamo fatto insieme e se abbiamo fallito,pure! Nessuno se la prenderà con te! Raccoglieremo i cocci insieme io e te!” mi rassicura poggiando la fronte contro la mia. Poso in automatico le mani sulle sue guance tirandomi indietro solo quando un colpo di tosse mi fa sobbalzare.
“ Sorellina,c’è un problema. Mi hai offesa tante volte da quando mi conosci,ma una cosa del genere non me la dovevi fare! Ora o rubi la borsa verde alla modella o paghi il mio prossimo shopping!” esclama Roberta entrando in cucina. La fisso confusa.
“ Che vuoi dire?” le domanda alquanto perplessa.
“ Che la tua borsa è sold out. Sono tutte sold out. Dopo neanche 12 ore sono finite,terminate! Volevo comprarne una stamani,ma non mi hanno dato il tempo! Spero che almeno Babi ci sia riuscita!” risponde. La fisso basita prima di afferrare il cellulare ed entrare sul sito. Le borse sono terminate e ci sono 8 milioni di donne che sono in lista per averle.
“ Cazzo! Ma queste tizie non dormono? Sarebbero dovute essere in vendita fino al 31 dicembre! Il sito va rifornito alla svelta!” esclama Dodo sconvolto quanto me smanettando sul mio cellulare. Le mie borse sono piaciute davvero! Anche quella premaman è andata a ruba!
“ Guarda un po’ qui chi ha ordinato la tua borsa rossa! Marisol Dominguez!” esclama mostrandomi il nome fra i contatti di coloro che riceveranno la borsa quando tornerà disponibile.
“ Ti dispiace se mi levo una soddisfazione?” mi chiede. Scuoto il capo ancora sconvolta. Mi sorride per poi smanettare sul suo smartphone.
“ Sono il dottor Lascano,potrei parlare con coloro che si occupano degli ordini?...Sì,senta,ho letto fra i contatti che c’è un’amica della creatrice delle borse e vorrebbe lasciarle una dedica speciale sul biglietto d’auguri allegato alla borsa!...Allora il testo è: << Alla cara Marisol,che ha avuto il coraggio di acquistare questa borsa,sebbene non abbia la classe e l’eleganza della modella per sfoggiarla! Buon Natale! >>. Tutto chiaro?...Sì,sa come sono le donne fra loro!... Grazie mille!” gli sentiamo dire. Sorrido divertita.
“ Congratulazioni!” mi sussurra abbracciandomi e facendomi sciogliere.
“ Il successo è di entrambi. Senza di te non ce l’avrei mai fatta,Dodo!” replico.    
“ Mamma e papà me li salutate voi? Io devo andare a prendere mio marito e mia figlia all’aeroporto!” esclama Roberta. Annuiamo. Quando Roberta fa per abbracciarmi e congratularsi il campanello la interrompe.
“ Vado io. Tanto devo uscire. Ma date una svegliata ai nostri genitori, che hanno una miriade di cose da fare oggi. E quella che urge di più è che zia Bea non arredi da sola l’appartamento che hanno preso lei e il suo opossum: se quello ci resta secco,finisce che dobbiamo risarcirlo noi!” esclama la mia sorella maggiore prima di andare all’ingresso.
“ Delicata,eh?” mi sussurra Dodo. Come papà! Faccio per rispondergli,ma l’entrata in sala di papà e Camilla ci interrompe.
“ Buongiorno!” il saluto è corale.
“ Allora? Sold out,tesoro! Sei contenta?” mi chiede Camilla raggiante. Annuisco felice.
“ Bisognerà festeggiare! E…” mio padre baciandomi il capo si interrompe quando sotto l’architrave della sala da pranzo si palesano quel buzzurro e mia madre che regge fra le mani delle rose rosse.
“ Niente! Neanche alla vigilia di Natale!” bofonchia mio padre.
“ Hai un ammiratore,mamma?” le domando confusa.
“ Veramente abbiamo incontrato un fattorino e,visto che eravamo diretti dentro casa,li ha lasciati a noi. Sono per te! Magari è Jorge che vuole fare pace!” risponde piantandomi in mano quel mazzo di fiori come fosse un fascio di carciofi.
“ Originale!” bofonchia Dodo. Sfilo il biglietto dalle rose e leggo solo la firma prima di strapparlo.
“ Vanno nell’organico,vero?” chiedo a papà.
“ Non mi intendo di raccolta differenziata o qualcuno l’avrei già smaltito e non avrebbe la faccia tosta di trovarsi sempre fra i piedi. Eppure sono stato chiaro: non posso salvargli la vita ogni volta perché sono il primo che vorrebbe farlo fuori!” risponde mio padre versandosi del succo di arancia.
 
[Daniele]
Ci provo davvero a trattenermi ogni volta che vedo questo tizio (e quando sparisce mi congratulo con me stesso per il mio selfcontrol), ma la voglia di strappargli le palle cresce di pari passo al mio amore per Camilla!
“ Susy,non starai esagerando?” chiede quella stronza a mia figlia.
“ Se sei qui per perorare la causa di Jorge,vattene! NON MI ROVINERAI UN GIORNO DI FESTA,PER LA MISERIA!” si irrita Susanna.
“ Io vado a finire di prepararmi e ne approfitto per fare una telefonata! Ti aspetto sotto il porticato per andare,ma spicciati che abbiamo le foto oggi!” annuncia Junior massaggiandosi l’orecchio per poi rivolgersi a mia figlia,che annuisce.
“ Voi non ci siete per pranzo? Volevo festeggiare la star!” esclama Junior.
“ Ma io non vorrei vedere Uribe con le mani incrociate in una bara e dover risarcire la famiglia! Tua madre aiuterà Bea con l’arredamento della casa dove andranno a vivere lei e il suo opossum o quello che è!” rispondo facendolo ridere prima di andarsene.
“ In realtà dovrei parlarti!” afferma Patrizia. Lo sapevo io!
“ Cos’altro non va nella vita della piccola Patty? Ha fatto cadere una trousse rompendo gli ombretti,si è seccato uno smalto o che?” la derido.
“ Veramente la mia vita non è mai andata così bene! Lascio casa di tua cognata!” risponde sbalordendo sia me che mia moglie,che a momenti si strozza col tè. Le do dei leggeri colpetti sulla schiena.
“ Ma che si danno così le notizie? Hai deciso di trasferirti,bene! Che meta hai scelto? Alaska?” replico,anche se l’Alaska sarebbe poco compatibile con le sue mise.
“ Vado a vivere in una villa con piscina,sauna,sala hobby. Ho un nuovo compagno ricco,bello,distinto,acculturato e siccome siamo stanchi di vederci al Plaza,abbiamo deciso di avere un ritrovo tutto nostro! Non so se a Bogotà o a Miami. Ha alcuni investimenti lì e magari potrei ritrovarmi a vivere a…” è Camilla ad interromperla.
“ A South Beach,vero? Certo che con Miami sei fissata! Dio Mio! Cambia meta,perlomeno!” replica mia moglie facendomi ridere divertito.
“ Ma come a Miami? Mi lasci qui da solo?” le chiede Trimalcione.
“ Ce l’ho io la soluzione,sebbene Miami non sia sufficientemente lontana per nessuno di voi due: perché non lo assumi come pulitore di piscina,come giardiniere o come cameriere? Certo,magari tieni al riparo i vestiti costosi perché mia madre non si è mai ripresa dalla fine che ha fatto il suo per opera di questo soggetto!” esclama mia moglie infastidita da questa visita mattutina. Ridacchio divertito.
“ E comunque vedo che il conto in banca come criterio viene sempre al primo posto per te!” aggiunge velenosa. Mi mordo il labbro inferiore divertito. La sua ironia mi fa impazzire!
“ Poveretto! Sa che fine potrebbe fare il suo patrimonio con te fra i piedi o è ignaro della calamità che sei?” domando provando pena per quel povero disgraziato.
“ Lui almeno quando viene a letto con me non pensa alla sua ex! Non è un uomo di ghiaccio come te! Qualcuno che mi apprezza c’è, come vedi! Anche se non mi chiamo Camilla Mendoza e non sono un’aspirante suicida! A proposito,la tua cara figliola sa che ha rischiato di morire assieme alla mammina o nella tua famiglia da pubblicità c’è ancora spazio per qualche bugia?” ribatte. È Camilla ad impedirmi di saltarle al collo e levarmela dai piedi una volta per tutte.
“ TU MIA FIGLIA NON DEVI NEANCHE NOMINARLA,HAI CAPITO?” mi altero.
“ E così sei ancora ricattabile,Daniele Valencia. Chi l’avrebbe mai detto? Ne potrei approfittare magari costringendoti a mollare la tua diletta, a mantenermi a vita per non dire nulla a tua figlia!” interviene quell’altro.
“ Mia figlia ha una famiglia pronta a sostenerla ed aiutarla a digerire questa notizia! Io non mi faccio ricattare da nessuno e non rinuncerei mai a Camilla!” rispondo carezzando la mano del mio scricciolo. Il campanello suona di nuovo e Susanna si alza per andare ad aprire e per gettare nella spazzatura l’omaggio sgradito. Se gettasse anche Trimalcione nell’indifferenziata sarebbe meglio! Anche se dubito ci entri per intero!
“ Comunque dirò a Beatrice ed Armando che la loro casa sarà libera ai primi di Gennaio. Il masochista che ti sopporta non può trasferirsi in un altro continente? Che so?...Africa?” mi rivolgo a quella prima che Giulio e Barbara ci raggiungano in sala da pranzo con un pacco enorme.
“ Buongiorno! Non mi dite che è un vostro regalo di nozze che non entra in casa perché qui siamo pieni: fra i regali per i bambini e quelli che arrivano per il fratellino o la sorellina,non riusciamo più ad aprire il portellone che dà in soffitta!” esclamo.
“ Buongiorno! Babbo Natale ha deciso di lasciare da noi questo pacco per il fratellino o la sorellina!” ci annuncia Giulio. Quando Camilla resterà incinta non ci vorrà una wish list! Praticamente questo bimbo ha già tutto e soprattutto ha dei fratelli che lo amano!
“ Io non ce la faccio! Devo scartarlo!” esclama la mia Cami entusiasta. Barbara se la ride divertita.
“ Volete un succo o un caffè?” chiedo loro. Me ne pento quando Barbara si porta una mano alle labbra e corre in bagno.
“ Ieri abbiamo fatto indigestione di cinese. Più pensavamo alle nozze e più mangiavamo! In più Stella Uribe la sta stressando. Pare sia in dolce attesa e quindi vorrebbe un abito più largo per quando sarà!” mi racconta mio figlio mettendosi a sedere.
“ Incinta?” chiede Patrizia. Gli urletti di giubilo di Cami mi distraggono e mi perdo a fissare la sua gioia nell’ammirare un piccolo bagnetto.
“ Il colore è un verde prato. Ha la cromoterapia e il display che segnala la temperatura dell’acqua,è antiscivolo e ha il rialzo perché stia seduto! Lo potrà usare fino ad un anno! Ditemi solo che Babbo Natale,per via dell’età avanzata,non vi ha portato due bagnetti per il fratellino,che ok che l’igiene è importante,ma è uno spreco!” mi spiega Giulio versandosi il caffè. Sorrido immaginano il mio piccolo divertirsi con le paperelle.
“ Amore,ti immagini il nostro pulcino lì dentro?” mi domanda mia moglie accomodandosi fra le mie braccia. Bacio lievemente le sue labbra.
“ Stella Uribe è incinta di Lorenzo Sinisterra?” chiede Patrizia.
“ No,del Presidente della Repubblica! Perché credevi dicessero il Rosario assieme? Va bene che lui vive col padre e lei per conto suo,ma credo abbiano consumato! Ma poi,mamma,a te che importa?” replica giustamente mio figlio.
“ Gossip! Oddio! E a Lucia chi lo dice? Poverina!” commenta Patrizia. Scuoto il capo già pronto all’emicrania.
“ Cami,io vado a prepararmi. Lo porto in camera mia,se vuoi! Tanto sul fondo dell’armadio c’è spazio. Certo che disseminando in giro tutte le sue cose,quando nascerà dovrete fare una caccia al tesoro per trovare le cose che già possiede! Ad ogni modo,sto cercando casa e giuro che vi levo l’ingombro delle mie valigie!” esclama Susanna tornando in sala.
“ Non dirlo neanche per scherzo! Tu poi stare qui quanto vuoi,lo sai! Grazie per aver deciso di ospitare il bagnetto per il tuo fratellino!” le risponde il mio amore. Barbara e Susanna quasi si scontrano sull’uscio e la prima coglie l’occasione per congratularsi con la seconda.
“ A parte farci sapere che rischi di restare senza casa,c’è altro che ti ha mosso a farci passare la fame?” domando a quell’inetto.
“ I tuoi livelli di stronzaggine. Pattumiera e cestino per la biancheria ti dicono nulla?” mi chiede. Lo fisso confuso.
“ Devo indovinare il titolo di un film o sono gli oggetti per narrare la tua biografia? Nell’ultimo caso,manca l’uniforme da cameriere…direi che è stata una tappa fondamentale della tua vita!” ribatto facendo ridere Camilla.
“ FAI POCO LO SPIRITOSO,IDIOTA! NON POSSO REGALARE A MIA FIGLIA QUESTE STRONZATE!” si altera. Ed io che c’entro?
“ Mi dispiace se puoi permetterti solo questo,ma io che c’entro? Mica ti ho costretto io alla vita che fai? Sei tu che hai mirato a qualcosa che non era tuo,che hai fatto quello che hai fatto! Io ai miei figli ho regalato la luna di miele,quindi che c’entro? Mica potevo cedere quel regalo a te,che non sei nelle condizioni di pagare loro neanche il taxi per andare in aeroporto?” ribatto più serafico di quanto dovrei.
“ Ti diverti ad umiliarmi,vero?” ringhia. Fingo di pensarci per poi annuire sfoggiando il mio miglior sorriso.
“ Amore,ma non mangi niente?” chiedo a Camilla preoccupato.
“ Qualcosa mi dice che con la confettata,farò indigestione! Sai che amo i confetti! E che…” viene interrotta dal cellulare.
“ Betty,dimmi!...No,ho il sopralluogo,il ritiro delle fedi e il pranzo con Bea!...CHE COSA?...No,temo che purtroppo tu abbia ragione!... Senti, tanto Bea e il suo amore arriveranno a stento all’antipasto prima di rintanarsi in qualche hotel,quindi ci possiamo vedere dopo per un caffè! Magari possiamo ancora farlo ragionare! Come gli è passato per la testa?...Sì. A dopo!” le sentiamo dire.
“ Che è successo?” le domando frattanto che Junior e Susanna ritornano in sala da pranzo.
“ Un disastro. Poi ti dico! Ne va della vita anche di Gamberetto!” risponde. Addirittura?
“ Noi andiamo che è già tardi! Se ho modo,parcheggio in garage che con la storia delle borse sold out in meno di 12 ore,ci sarà la ressa dei giornalisti lì fuori! Mamma,papà,ci sentiamo dopo! Promessi sposi,mi raccomando,non fate indigestione di confetti che la mamma ha già deciso di preparare più di 20 portate stasera!” esclama Junior salutando me,sua madre e i suoi fratelli.
“ Ciao papà! Ciao Cami! Giulietto,Babi,fatevi almeno un selfie nella villa!” ci saluta Susanna. Giulio li fissa preoccupati.
“ Che c’è? Mica è male l’idea del selfie?” gli chiede Camilla.
“ Niente. Spero domandino solo di borse e che non finiscano a chiederle cose che non c’entrano!” borbotta giustamente angustiato.
 
[Aisha]
Vorrei rassicurarlo facendogli pensare che sia solo una sua fissazione,ma suo padre è strano davvero! È diverso da qualche giorno,anche se pare che fra lui e la madre di Carlos le cose vadano bene! Dopo la litigata che hanno avuto 17 giorni fa,pare che le cose siano tornate al loro posto,ma da allora mio suocero è diverso!
“ Penso sia una crisi di mezza età! E spero non gli prenda la smania presa a tutti di mollare mia madre per un’altra!” afferma mentre spezza il croissant per poi portarne alla bocca un pezzo.
“ Almeno ciò non ti ha tolto l’appetito!” ironizzo strappandogli un sorriso. Mi ruba un bacio.
“ Perché ora? Ma che cazzo,gli stanno arrivando 2 nipotini,porca troia!” sbotta pur tenendo il tono di voce contenuto. Bacio più e più volte le sue labbra per rassicurarlo.
“ Amore,non dire così! Vedrai che c’è un altro motivo! Tuo padre non farebbe mai una cosa del genere! Senti,mio padre ha delle conoscenze e magari possiamo chiedergli il contatto di un investigatore privato!” replico abbracciandolo. Odio l’idea di ficcare il naso nella vita di mio suocero,ma è il nonno del bimbo che aspetto e non voglio faccia colpi di testa!
“ Non c’è bisogno. C’è un amico di Hermes che si occupa di queste cose,ma ho paura! E se davvero tradisce mia madre? Che faccio?” mugugna con le labbra contro il mio orecchio. Gli accarezzo i capelli.
“ Non dire così! Magari ha un hobby di cui si vergogna,qualcosa che non si sente pronto a condividere con voi. Pensa se avesse cominciato ad interessarsi al bricolage!” cerco di rincuorarlo sebbene le speranze di sbagliarci siano minime.
 
[Betty]
Armando era preoccupato,agitato,sebbene in un certo senso fosse riuscito a mandar giù la faccenda di Max e Milla. Era rincasato stravolto e non riuscivo a comprenderne i motivi.
“ Amore,che c’è?” gli chiesi.
“ Quando sono andato a prendere i regali per le bambine per la festa del 30,ero fermo al semaforo rosso all’incrocio prima del Plaza!” esordì. Annuii piuttosto curiosa.
“ Mi stavo annoiando e guardando l’entrata dell’hotel ho visto una macchina scura. Era buio e non saprei dirti se fosse nera o blu. Ma posso dirti chi è scesa dal sedile anteriore del lato passeggero: la bionda finta!” mi spiego.
“ Bene! Vorrà dire che a breve sloggerà da casa mia e tuo cognato non dovrà più mantenerla!” risposi contenta non comprendendo a pieno cosa lo angustiasse.
“ Amore,la macchina era del modello di Nicola. Era troppo lontano perché leggessi la targa,ma le iniziali mi sembravano simili!” chiarì facendomi quasi finire la mascella sul pavimento.
“ CHE COSA?” tuonai furiosa. Solo 26 anni prima aveva rischiato di perdere la sua vita ed ora reiterava l’errore con la stessa donnaccia?
“ Asia ti ha detto qualcosa? Ha notato qualcosa di strano e ne ha parlato con te?” mi domandò.
“ No. A parte quando eravamo a cena con tua sorella e loro,dopo la visita della bionda finta,litigarono,Nicola è sempre stato normale con lei. Sì,quella sera è rincasato tardi col naso gonfio e la mano livida,ma pare avesse incontrato Bianchi in un bar con successiva rissa!” risposi cercando di ricordare ogni telefonata con la mia amica.
“ Cercare capelli nella sua auto sarebbe inutile,visto che sia moglie che amante sono bionde! Il prossimo che dice che la pensione lo annoia, prende tanti di quei calci in culo che glielo faccio raddoppiare di volume!” sbottò.
 
“ Amore mio,a me è sembrato sincero quando ha ribadito che l’unica donna che ama è Asia!” ripete mio marito. Scuoto il capo scettica.
“ Come 26 anni fa? Anche allora amava Asia!” obietto incrociando le braccia al petto. Fa per ribattere,ma il suo cellulare,fissato sul cruscotto con l’apposito apparecchio,squilla segnalando il nome di sua sorella.
“ Cami,dimmi!” esclama mio marito.
“ Scusami con Betty,ma prima non potevo parlare. Questa cosa di Nicola è grave. Sapete se ha dei soldi investiti in qualche società di Miami?” esordisce mia cognata.
“ Sei in vivavoce,Cami! Comunque Nicola ha soldi investiti un po’ dovunque!” rispondo.
“ La bionda finta è stata qui. Pare che a breve lascerà casa tua per trasferirsi in una villa,naturalmente sovvenzionata da un uomo!” ci spiega. Mi porto una mano alla fronte.
“ Un uomo che non è detto sia Nicola!” interviene Armando.
“ Armando,sei stato tu a dirmi di averla vista scendere da una macchina come quella di Nicola!” ribatto seccata.
“ Non indica che sia quella,però. Solo la targa identifica un’auto! Senti,comunque si vedono al Plaza! L’unica è trovare un modo per accedere al registro clienti e capire chi è stato lì. Lì le politiche interne di quell’hotel sono molto rigide e non consegnano la stanza a nessuno che non abbia esibito il documento d’identità e pagato una cauzione in caso di danni,quindi chi ha soggiornato lì dev’essere stato schedato e noi dobbiamo trovarlo!” risponde Camilla.
“ E tu che ne sai,scusa?” le chiedo. Lei ha sempre soggiornato da sua madre e poi da noi!
“ A lei e a Daniele da giovani piaceva andare negli hotel…e non per recensirli!” sghignazza mio marito beccandosi un insulto dal cognato che poi riaggancia furioso. Lo fisso seccata.
“ Che c’è?” mi chiede.
“ C’è che l’unico che poteva aiutarci perché ex Ministro e con amicizie in ogni dove,ti ha appena dato del coglione e c’ha chiuso il telefono in faccia,il medesimo soggetto che stasera dovremo sopportare a cena e che farà da Babbo Natale ai nostri nipoti!” rispondo.
 
[Roberta]
L’ennesimo colpo di tosse interrompe un bacio prolisso e appassionato fra me e mio marito. Clizia ci fissa con le braccia incrociate al petto e la stessa espressione insofferente di mio padre.
“ Chissà cosa riceverei in cambio ricattandovi con la minaccia di consegnare un video di questo momento al nonno!” esclama beffarda.
“ Non ti azzardare!” replico. Ci manca solo questa!
“ Avete fame? Andiamo al bar?” ci propone Joseph. Annuiamo contente stringendoci a lui.
“ Com’è andato il viaggio?” chiedo.
“ Bene! Le borse della zia sono andate sold out,non ci credo!” replica Clizia. Neanch’io! Quella borsa me la sognerò anche di notte!
“ Non me ne parlare! Sono stata messa in lista d’attesa come se non fossi la sorella della stilista!” rispondo seccata fino a che non mi scontro con qualcuno. Ha un volto noto,ma non sono mai stata fisionomista e quindi direi che non so dove possa aver incontrato questa tizia!
“ Buongiorno! La sorella di Susanna,vero? Sono Cassandra Alvarez Smeaton!” si presenta.
“ Come no: quella che ha cornificato mio fratello con l’ex di mia cugina; che ha deriso per mesi mia sorella; si è accapigliata con l’altra mia sorella; vuole il suv di mio padre per investirmi o le basta tutto ciò che ha combinato?” ribatto. Che faccia tosta!
“ Volevo sapere di Susanna!” bofonchia. Quella specie di baccalà del marito si aggiusta la polo che indossa.
“ Indaffarata e impegnata a dribblare i tentativi di riconciliazione di suo cognato! Siete in aeroporto perché l’avete spedito da qualche parte?” chiedo. Quel tizio si gratta il mento.
“ No. E come sta?” mi domanda.
“ Mentalmente sta di sicuro meglio di quando l’ho conosciuta,visto che si accompagnava a quella forma non meglio identificata di bipede che le fa da cognato!” rispondo fiera. Mia sorella non ha bisogno di quell’inetto!
“ David,sei tu?” chiede una tipa dai capelli scuri e vistosi occhiali da sole. Tiene in braccio un bimbo abbastanza caruccio.
“ Summer! Lei è Cassandra,mia moglie. Honey,lei è Summer Susan Foster!” li presenta quello. La ex del fratello? In effetti quel bambino ha tagliato la testa a suo padre (per sua disgrazia)!
“ Solo un coglione poteva dubitare della paternità!” borbotto non abbastanza a bassa voce visto che tutti si voltano a fissarmi.
“ Lei è Roberta,la sorella di Susanna!” ci presenta la tizia che ha cornificato mio fratello.  La tipa dagli occhi verdi,prima celati dagli occhiali da sole mi fissa confusa.
“ Io non sono qui per danneggiare sua sorella né per minare la sua relazione di coppia,quindi sua sorella può stare serena e non considerarmi una minaccia. A me non interessa più George!” chiarisce.
“ Si metta in fila! Neanche a mia sorella interessa più. I vigliacchi in famiglia non sono benaccetti! Certo che lei dovrebbe farsi visitare: come ha potuto farsi ingravidare da uno che ha paglia nella scatola cranica? Nel senso,i suoi genitori non si sono incazzati?” ribatto.
“ Io lo amavo!” replica.
“ Peggio mi sento! Tenga suo figlio il più lontano possibile dal padre prima che diventi come lui. Alla stupidità non sempre c’è rimedio!” la saluto prima di andarmene con mio marito e mia figlia. Se ne compiace pure di aver amato quel coglione! La gente non sta bene!
 
[Junior]
Il viaggio verso l’azienda è stato grossomodo tranquillo,ma alla vista dei fotografi,Nana sbianca artigliandosi alla mano che tengo sulla leva del cambio. La sua mano sta tremando e la noto fissare quella masnada di gente terrorizzata.
“ Ehi! Noi adesso parcheggiamo in garage,ok? Non devi parlare per forza con loro,se non vuoi!” la rassicuro.
“ Puoi anche parcheggiare fuori,ma devi starmi vicino,va bene?” negozia. Andiamo bene! Io odio i giornalisti!
“ Andata. Ma alla prima domanda sconcia su mamma e papà,risalgo in macchina e li investo!” replico strappandole un sorriso. Parcheggio quindi spavaldo al mio solito posto e scendo dalla macchina per poi aprire lo sportello a Susanna,che mi fissa spaurita una volta fuori e dopo aver notato che i giornalisti stanno venendo verso di noi.
“ Andrà tutto bene! Vedrai che sarai bravissima!” la rincuoro carezzandole il viso.
“ Signorina Valencia,si aspettava tutto questo successo dalla sua collezione?” le chiede uno dei giornalisti.
“ Veramente no! O almeno non dopo neanche 12 ore!” risponde Susanna. Le sorrido per incoraggiarla.
“ E il suo fidanzato,il dottor Smeaton,che ne pensa di questo successo? Sarà orgoglioso di lei,no?” domanda un altro. Susanna non sa che dire.
“ Susanna e il dottor Smeaton hanno rotto la loro relazione 3 settimane fa! E l’unica a dover essere orgogliosa di se stessa è Susanna. È il suo parere quello che deve contare di più per lei,non quello altrui!” intervengo. L’idea che la associno a quel cretino mi urta i nervi.
“ Un’altra relazione che finisce dopo un video hot,come quello con Rogelio Medina; è una pura coincidenza o il suo modus operandi?” chiede una reporter. Ma come osa?
“ N-Non erano le persone adatte a me,tutto qui!” farfuglia Susanna con gli occhi lucidi. La stringo a me cercando di proteggerla.
“ Avrebbe intrapreso ugualmente questa carriera se suo padre non avesse ripreso ( o sbandierato) la  sua relazione con Camilla Mendoza?” domanda un altro giornalista spiazzandoci.
“ Il mio patrigno,per quanto gli voglia bene,sarebbe più capace di tenere in mano una zappa che una matita da disegno,quindi i suoi rapporti interpersonali non hanno nulla a che vedere col talento indiscusso di Susanna! Non è di certo lui a disegnare quelle borse! E non vi azzardate mai più a tirar fuori coincidenze sfortunate della vita della signorina Valencia,che da questo momento è in silenzio stampa!” sbotto per poi farle scudo per entrare in Ecomoda.
Mi faccio largo,con una certa difficoltà,fra tutti quei flash e quei microfoni riuscendo a chiudere anche il portone dell’azienda dopo aver scortato all’interno Susanna,la quale sta tremando.
“ Adesso andiamo in caffetteria e prendiamo un…” m’interrompo quando mi accorgo che sta piangendo. La stringo di nuovo a me rassegnato a dover portare anche questo completo in lavanderia.
“ Tutti si ricordano di me solo perché ho perso la verginità su internet! Papà l’aveva detto anni fa ed io non gli ho dato retta!” si lamenta singhiozzando. Affondo il naso nei suoi capelli inalandone a pieno il profumo di miele.
“ Shhh…questo è il tuo giorno! Non piangere!” le sussurro sfiorandole il viso e i capelli.
“ Il nostro giorno…rovinato da me!” mi corregge asciugandosi gli occhi con un fazzoletto. Un colpo di tosse ci fa staccare e imbarazzare.
“ Buongiorno! La calca è per te scommetto! Sono riuscita a comprare per il rotto della cuffia la borsa rossa. Quando l’ho ordinata era l’ultima rimasta! Ho chiuso io la tua collezione!” esordisce Diana,che tiene in braccio la sua bambina. La piccoletta rovista nella sua borsetta a forma di unicorno e passa una caramella alla frutta a Susanna.
“ Grazie! È un pensiero molto carino!” la ringrazia Susanna accettando quello strano omaggio.
“ Le Barbie non piangono!” le risponde la bambina. Le ha dato della Barbie? Oh merda! Speriamo non sbotti!
“ Credo ti abbia scelto come babysitter. Devo fare le foto e non so a chi lasciarla. Ma se hai da fare…” borbotta Diana.
“ Se ho da fare,che fai? La lasci alla svampita sbarcata da Temptation Island e che si è ripassata il fidanzato della madre? Meglio di no o quando troverai un compagno,tua figlia farà lo stesso!” risponde Susanna ironica. Ridacchio divertito prendendo in braccio la bambina.
 
[Patrizia]
Quando ho sentito delle nocche carezzare poco delicatamente il legno della porta della stanza del Plaza mi sono alzata dal letto completamente nuda intuendo perfettamente chi fosse a cercarmi a quell’ora. Le mie aspettative non sono state deluse quando ho aperto di poco la porta e l’ho visto lì. Quando l’ho fatto entrare e mi ha vista,gli occhi gli sono usciti quasi fuori dalle orbite. La porta si è chiusa da sola perché lui l’ha lasciata andare.
“ Sorpresa!” ho esclamato suadente spingendolo contro la porta per poi baciarlo con foga.
“ Patrizia,ti prego,ho poco tempo e non sono qui per questo!” ha ansimato faticando però a togliermi le mani di dosso.
“ Ah no? E per cosa?” gli chiedo giocando con i bottoni della sua camicia.
“ Noi dobbiamo smettere di vederci! Potrebbero cominciare a nascere dei sospetti e il tuo ex marito non è un tipo che mi piacerebbe avere come nemico. Già credo mi sopporti poco!” ha asserito.

“ Mi ha chiesto l’annullamento. E ti lascerò in pace quando riuscirai a resistermi. Dici che dobbiamo smettere di vederci,ma non dici che non mi desideri,che non vuoi farlo!” ho replicato prendendo le sue mani per portarle al mio seno e sentendolo tremare.
“ Tu mi desideri come io desidero te e se dovessi lasciarmi,passerebbe qualche mese,qualche anno,ma poi correresti da me perché noi siamo destinati a questo da quando ci conosciamo. Non smetterai mai di volermi come è successo in questi anni,che,anche se << felicemente >> sposato,mi hai sempre desiderato,o mi sbaglio? O non mi guardavi con la bava alla bocca durante gli eventi,mentre eri con la mogliettina?” l’ho provocato carezzando il cavallo dei suoi pantaloni.
“ Cosa intendi dire?” mi ha chiesto con un filo di voce mentre lo liberavo dei pantaloni.
“ Che anche se stavi con la mogliettina e giocavi al maritino e padre dell’anno,se fossi venuta a casa tua sarebbe successo ciò che è accaduto in queste notti e non ti saresti tirato indietro!” l’ho sfidato addentrando la mano nei suoi boxer.
“ Patrizia,ti prego!...Non fare così!...Io non…Dio,non posso…” ha farfugliato non allontanandosi di un millimetro e lasciandomi stuzzicarlo.
“ Perché non ti stai tirando indietro ora? Perché non vai via?” gli ho chiesto. Vederlo lanciare gli occhiali sul letto è stato incredibile. Anche se ancora più scioccante è stato quando ha ribaltato le posizioni facendomi aderire alla porta e prendendo lui il comando della situazione.
“ È vero: ti desidero da quando ti ho vista la prima volta. Da sempre. Pure le volte in cui mi urti il sistema nervoso!” ha ammesso venerando con la bocca il mio seno nudo quando ho abbracciato la sua vita con la gamba. È stato automatico reclinare il capo e abbandonarmi a lui.
“ È solo che ho un casino in testa ed ho le idee confuse!” ha aggiunto prendendo a giocare con i miei capezzoli turgidi.
“ Te le chiarisco io le idee!” ho replicato pressandolo con una spinta del tallone contro la sua schiena a riempirmi. Un gemito mi è sfuggito dinnanzi a quell’irruenza,a quella foga.
“ Perché mi tormenti? Che vuoi da me?” ha ringhiato ansante seguitando a muoversi dentro di me strappandomi rumorosi gemiti di piacere.  
“ Che facciamo l’amore qui e adesso. Quello che vuoi anche tu!” ho ansimato prima di essere zittita dalle sue labbra.
 
“ Sul serio ti sei fatta scopare contro una porta? Che buongiorno intenso!” commenta Lucia dopo il mio racconto super dettagliato sulla mia mattinata. Il tizio che dovrebbe fittarmi il magazzino non è ancora arrivato e sono leggermente spazientita.
“ Veramente poi abbiamo continuato sul letto! Perché sento odore di critica?” le chiedo.
“ Perché stai agendo come quella troia di Maria Beatrice Valencia ha fatto con me e come Camilla Mendoza ha agito con te!” mi risponde.
“ No,stai calma: Maria Beatrice Valencia si è scopata tuo marito nei vari anni,sebbene aveste figli piccoli,mentre i suoi figli sono grandi, sposati (e ad un passo dall’altare). Non ho agito come lei e non perché non ne avessi la tentazione: sai quante volte mi è passato per la testa di andare a casa sua,fargli uno spogliarello e fare determinate cose sulla sua scrivania o magari fare sesso con lui sullo scrittoio di Daniele? E mica l’ho fatto? Maria Beatrice Valencia scommetto che conosce casa tua e il tuo letto matrimoniale meglio di te! Riguardo quella puttana che non voglio neanche nominare: io non ho trascorso tutto il mio matrimonio a sospirare per l’uomo con cui mi intrattengo ora,sebbene Daniele me ne desse tutti i motivi!” ribatto.
“ A proposito di figli,perché non mi hai detto di Stellina?” le domando.
“ Perché l’idea di imbattermi al nido in Joaquin e quella troia della tua ex cognata non mi entusiasma per niente! Anche se tu sei messa come me!” risponde.
“ No,io ve…” mi blocco quando vedo due sagome familiari varcare la soglia del bar in cui sto aspettando il mio prossimo locatore. E questi che ci fanno qui?
“ Scusa,ma devo andare! Ti richiamo dopo!” la saluto di fretta. Mi alzo dalla mia postazione e vado loro incontro sicura di me.
“ Che coincidenza!” li saluto. Nicola alza gli occhi al cielo e sua moglie mi fissa infastidita.
“ Lo stalking è reato. La risposta è sempre no: non ti fitterò il mio magazzino! A morire per mano di Daniele Valencia e Camilla non ci tengo! Diciamo che non ci tengo a morire in generale!” afferma lui.
“ Veramente sono qui perché ho appuntamento con un tipo che dovrebbe affittarmi una vecchia panetteria. È stato René a consigliarmela e un altro tipo a mettermi in contatto con questo signore! E che tu non ci tenga a morire è opinabile,visto il naso ridotto in quello stato…lite coniugale?” replico ironizzando sul finale.
“ Scontro con un coglione. Noi siamo qui per incontra… Aspetta è stato Salcedo a metterti in contatto col proprietario della panetteria? Un tipo basso,calvo…” ribatte lui. Annuisco.
“ Credo di piacergli. Come a tutti gli uomini,d'altronde!” mi vanto. La moglie di Nicola fa una faccia schifata.
“ L’affittuaria sei tu. Bene! Il tuo ex marito c’ha offerto una proposta più vantaggiosa,quindi ero qui per spiegare alla locataria i motivi della trattativa saltata,ma visto che sei tu,non credo ti interessino le ragioni,dato che sarebbero aggiunte a quelle già precedentemente discusse 17 giorni fa!” risponde scioccandomi totalmente.
“ Daniele vuole comprare il tuo magazzino?” chiedo sbalordita.
“ No. Il magazzino resta a me! Cose troppo complicate! Va beh…vorrà dire che la mia giornata romantica con mia moglie comincerà un po’ prima!” risponde lui. Sua moglie fa per stringersi a lui,ma quando si appoggia al suo pettorale,lui emette un gemito di dolore.
“ Amore,che hai?” gli chiede la moglie allarmata.
“ Devo aver fatto un movimento brusco con la spalla mentre guidavo. Non è nulla di grave,amore!” la rassicura lui con un sorriso.
“ Anch’io ho la schiena a pezzi,ma per motivi ben diversi e decisamente più piacevoli dei tuoi! Per quello sì che vale la pena essere distrutti!” gongolo pensando alla villa con piscina che mi attende.
“ Ma non è peccato parlare di certe cose la vigilia di Natale? È azzardato augurarti Buon Natale,visto che sei stata esiliata,o lo accetti?” ribatte. Sua moglie ridacchia divertita.
“ Buon Natale!” rispondo sconvolta stavolta per qualcosa di diverso. Ha ragione lui: per la prima volta dopo 30 anni trascorrerò un Natale completamente sola! Anche se domani sera sarò ospite al club alla festa di Sinisterra!
 
[Giulio]
Barbara si è addormentata dopo pochi metri da casa di mio padre e sta ancora dormendo col capo sulla mia spalla. Mi perdo ad osservarla e ad accarezzarla fin quando il motore dell’auto di mio padre si spegne.
“ Non è che starete un po’ esagerando con i tentativi di darci un nipotino? La vedo stanca ultimamente!” esclama mio padre come esortazione a svegliarla. Cami sorride divertita.
“ Amore,siamo arrivati!” le sussurro. Le strappo un bacio. Si stropiccia gli occhi struccati.
“ Non sono stata molto di compagnia!” si scusa.
“ Non importa! Senti,la signora Mora ti sembra strana in questo periodo?” le chiede mio padre. Il mio amore scuote il capo.
“ Perché?” replica Barbara. La replica di mio padre viene interrotta dal cellulare di mia suocera.
“ È Nicola. Dice che all’appuntamento si è presentata Patrizia e che quindi non ha dovuto dare ulteriori spiegazioni sui motivi per cui il magazzino non è più in affitto,visto che gliene aveva già date a sufficienza quando si presentò a casa sua giorni fa! Quindi la locataria era lei…” spiega mia suocera. I due fanno una faccia strana,che non mi affretto ad approfondire.  
Tutti e quattro scendiamo dall’auto e attraversiamo il parco per raggiungere la villa dove conosceremo finalmente la direttrice di sala. È sempre stato un punto a sfavore il fatto che questa tipa non sia stata presente sin dall’inizio,ma da quello che ho capito ha avuto problemi di famiglia,partendo quindi col marito per l’Italia.
“ Mi dispiace non poter usare questo giardino! La confettata nei pressi di quel ciliegio sarebbe stata un sogno!” esclama la mia futura moglie. La stringo a me baciandole la tempia.
“ Se vuoi ci risposiamo a maggio!” scherzo facendola ridere.
“ Tanto io ti sposerei tutti i giorni,lo sai!” aggiungo facendo per baciarla. Sento la risatina in sottofondo di mia suocera per qualcosa che deve averle detto mio padre e mi stacco da Babi per raggiungere la villa con loro.
“ Immagino che il tableau de mariage verrà messo qui!” mormoro indicando uno scorcio accanto ad un’ampia vetrata. Le stanze sono così alte che c’è l’eco e non oso domandarmi se i vetri resisteranno al tono di voce stridulo di mia madre.
“ Giulio,aspettiamo la signora Bortola!” risponde mio padre.
“ Bertola. Sarah Borrero Bertola!” lo corregge una voce alle nostre spalle.
“ Voi dovete essere gli sposi. Giulio e Barbara,vero?” esclama controllando i nostri nomi su alcuni fogli che tiene in una cartellina.
“ E loro sono i nostri genitori: Daniele Valencia e Camilla Mendoza!” li presento. La tipa stringe loro la mano formalmente. Mio padre stranamente tiene lo sguardo basso.
 
[Camilla Senior]
Lo conosco troppo bene per non sapere cosa lo muove ad essere così rigido. Questa deve essere la stessa Sarah di 26 anni fa. Quella che ha spinto quella pazza ad esiliare due bambini di 3 anni e pochi mesi. Quella che mi somiglia. Bionde uguali,entrambe occhi chiari,fisicità simile.
“ Signora,sta bene?” mi chiede quella tipa.
“ Se sta bene lei in questa situazione!” bofonchio. E se l’avesse fatto per rivederlo? Se non l’avesse mai dimenticato?
“ Sarah,Camilla sa tutto del mio passato! Giulio,Barbara,lei è la donna che 26 anni fa ha provocato quella crisi che sapete e per cui tu,figliolo, sei stato da tuo nonno più di un mese!” interviene Daniele. Avrei tanto voluto sbagliarmi!
“ Forse non dovrei dirlo,ma io devo ringraziarti: vederti così per un matrimonio senza amore,mi ha spinto a non imitarti e a lasciare il mio ragazzo dell’epoca. I miei erano furiosi,ma io sono partita per l’Europa e in Belgio ho incontrato Giacomo,mio marito,l’amore della mia vita. Quando sproloquiavi di Camilla,di una donna che ti aveva lasciato nonostante l’amassi tanto,non riuscivo a comprenderti a pieno,mentre dopo Giacomo sì. E quando i figli non arrivavano ho iniziato a comprendere il tuo rammarico per non aver avuto figli con la donna che amavi. Però alla fine la nostra attesa è stata ripagata: tu hai riavuto il tuo amore ed io ho due figli stupendi di 23 e 21 anni dall’uomo che amo!” asserisce quella. Come diavolo si permette di parlare della nostra storia? Chi diavolo gliene dà il diritto?
“ Sì,ci racconti pure la storia della sua vita,che ci interessa! CI STA PRENDENDO PER IL CULO? LA SUA NOTTE DI PASSIONE CON MIO PADRE HA FATTO BENE SOLO A LEI: IO SONO RIMASTO TRAUMATIZZATO PER ANNI ALL’IDEA DI NON RIVEDERE PIÙ MIO PADRE,NEANCHE IMMAGINO QUANTO SIA STATA MALE CAMILLA QUANDO L’HA SCOPERTO,E LEI INVECE DI STARESENE ZITTA,NE PARLA COME FOSSE LA COSA PIÙ NORMALE DEL MONDO? HA PRESO UNA BOTTA IN TESTA DI RECENTE O ERA GIÀ COSÌ IDIOTA ALLORA? PERCHÉ IN QUEL CASO A MIO PADRE PIÙ CHE RICORDARE CAMILLA,AVRÀ RICORDATO MIA MADRE!” sbotta Giulio sebbene Barbara gli tiri più volte la manica della giacca perché si regoli. Lui e Roberta sono della stessa pasta,purtroppo,e tentare di porre loro un freno quando sono incazzati è tempo perso!
“ Io…mi dispiace…” farfuglia quella lì.
“ Immagino quanto sia stato orribile andare a letto con Daniele!” farfuglio seccata stringendo i pugni per non sbottare.
“ Nel senso che…” Giulio la interrompe di nuovo.
“ << Nel senso che >> niente,ok? Lei è qui per questo sopralluogo non per dare voti alle prestazioni di mio padre né per aggiornarci sulla sua vita! Lei non sa nulla della storia di papà e Camilla. Non sa proprio un bel niente!” afferma risoluto.
“ Sono contenta di averla conosciuta: quando si viene chiamate col nome di un’altra,la curiosità di sapere come sia,viene. Direi che essere chiamata come lei è un complimento!” esclama quella tipa. Distolgo lo sguardo fissando una delle pareti. La sola idea che l’abbia toccato,che l’abbia spogliato,che lui le abbia messo le mani addosso mi fa venir voglia di vomitare.
“ Vorrei poter dire lo stesso,ma di bugie in 40 anni ne ho dette troppe e sto cercando di smettere!” rispondo seccata.
“ Possiamo cominciare? Abbiamo un appuntamento fra un’ora!” la esorta mia figlia.
“ Io aspetto fuori. In fondo la sposa non sono io e preferisco prendere un po’ d’aria!” affermo.
“ Amore,che dici? Fa freddo!” mi sussurra Daniele apprensivo.
“ Mi aiuta anche ad organizzare il resto della settimana! Vi aspetto fuori!” mi congedo.
“ Allora vengo con te!” replica.
“ Non sei obbligato! Se vuoi,puoi anche andare con loro! Io non trattengo nessuno!” rispondo.
“ E perdermi l’occasione di godermi un bel panorama con te? Non se ne parla! E poi,se avranno bisogno di un consiglio,ci chiameranno loro! In fondo devono solo approvare o cambiare ciò che abbiamo scelto!” replica prendendomi per mano e scortandomi fuori.
Punto una panchina sul retro della casa e mi accomodo tirando fuori il mio tablet per aggiornare l’agenda degli impegni e spostare qualcosa nei vari appuntamenti che abbiamo questa settimana.
“ Amore mio,quindi vuoi davvero lavorare agli impegni che abbiamo in settimana? Non era una scusa per restare un po’ in pace?” mi domanda prendendo posto accanto a me.
“ Il 30 devo ritirare il bouquet di Barbara e controllare gli addobbi per la chiesa!” rispondo.
“ Ti va se parliamo un po’?” mi chiede cauto. Annuisco non distogliendo lo sguardo dal mio tablet fino a che non me lo toglie di mano per posarlo dall’altro lato della panca.
“ Vieni qua! Lo so che ti fa male e mi vergogno di non averti presa da parte a quel lancio per confessarti i miei sentimenti,soprattutto ora che so cosa hai vissuto. Così come mi vergogno che un bimbo di 3 anni abbia vissuto l’abbandono!” mi sussurra cingendomi in un abbraccio.
“ Se non me ne fossi accorta,me l’avresti detto o avresti finto di non conoscerla?” gli domando.
“ Te l’avrei detto a casa per non creare la situazione imbarazzante che si è creata. Credo che il bimbo di 3 anni che vive dentro Giulio volesse ammazzarla da 26 anni e abbia trovato l’occasione di sfogarsi!” risponde.
“ Amore,l’hai sentita,no? Non ho fatto che parlare di te!” aggiunge.
“ Non è questo. È che è bella,gentile e,se non ti avesse messo le manacce addosso,la troverei anche simpatica probabilmente. Penso che se avessi avuto modo di continuare quella relazione avresti potuto amarla e allora,anche dopo l’incontro di Giulio con Barbara,per noi sarebbe stato troppo…” m’interrompe catturando le mie labbra con le sue. Ricambio il suo bacio con passione almeno finché non si stacca per costellare il mio volto di baci lievi e dolci.
“ Anche se avessi continuato la mia storia con quella donna,non avrei mai potuto amarla perché io sono tuo! Nelle fedi che abbiamo ordinato per le nostre nozze c’è scritto: << Da sempre e per sempre >> perché è così! Anche tu avresti potuto innamorarti di un altro in questi anni,ma non è successo perché appartieni a me come io appartengo a te!” mi rassicura. Ha ragione! Dopo tutte quelle lettere mi sento una scema!
“ Scusa!” singhiozzo scoppiando a piangere fra le sue braccia.
“ Devo ricordarti di quando ho assalito quel tipo perché ti aveva fissato la scollatura? Hai tutti i diritti di essere gelosa,sebbene tu non ne abbia motivo,visto che io sono tuo,ma mi dispiace che tu stia male! E comunque…di sicuro le manca la perspicacia: ha fatto sbottare Giulio!” replica strappandomi una risata.
“ Non è solo per questo che sto così. È che stanotte ho fatto un brutto sogno: ho sognato che non riuscivamo ad avere un bambino. Ed io me la merito una punizione del genere per aver quasi rischiato di uccidere nostra figlia! Io me lo merito davvero un figlio nostro?” singulto. Mi sfiora il capo continuando a stringermi a sé.
“ Amore,anche in quel gesto terribile,hai dimostrato amore per la nostra bambina,cercando di farla soffrire il meno possibile e di portarla al sicuro con te! E da quando è nata l’hai amata anche per me. Quindi,sì,meriti di avere in grembo un figlio nostro. Meritiamo di averne anche 2 o 3 o 4 o 5! Perché sarebbero fortunati ad averci come genitori e ad essere circondati dal nostro amore!” mi rassicura fra un bacio e l’altro sulla mia tempia.
 
Mi stavo ancora asciugando le lacrime per quelle lettere stupende colme d’amore. Mi ero imbattuta in loro perché preda della fame che da sempre di prendeva dopo aver fatto l’amore con il mio Daniele.
Le strinsi a me per l’ultima volta prima di riporle nella loro scatola di latta e rimettere quel contenitore nel cassetto dov’era prima che lo scovassi. Le lacrime continuavano a solcare le mie guance senza che riuscissi a fermarle mentre le parole di quelle missive si alternavano nella mia mente ai ricordi della nostra storia.
Mi ero fidata di quell’arpia che aveva sposato più che del mio istinto,di lui e del nostro amore. Volevo solo mi perdonasse e trascorrere il resto dei miei giorni a ricoprirlo d’amore. Volevo non dubitasse mai più del sentimento dirompente ed autentico per nutrivo per lui.
“ Patrizia Fernandez,quanto è vero che mi chiamo Camilla Mendoza,ritornerai ad essere la nullità che eri prima di posare le tue zampacce sul mio Daniele!” singhiozzai. Quella stronza non poteva passarla liscia dopo il male che c’aveva fatto!
Tornai di nuovo in camera da letto con passi felpati abbandonando l’obbrobrioso divano giallo canarino e lo ritrovai sdraiato di schiena ancora addormentato. Restai sullo stipite per qualche minuto a fissarlo con un sorriso ebete in volto prima di tornare al mio posto,ossia fra le sue braccia calde e forti.
Mi sentivo al sicuro solo fra le sue braccia,solo accoccolata sul suo petto,solo inebriata dal suo profumo che rappresentava per me l’odore di casa. Presi dei respiri profondi per cercare di calmarmi,ma solo guardare il suo viso addormentato e sereno riuscì a fermare le mie lacrime. Mi tornò alla mente l’ultima volta,prima del giorno precedente,che l’avevo visto addormentato stretto,quando ero sgattaiolata via dal suo letto pensando non l’avrei rivisto mai più. Mi sembrava un miracolo essere di nuovo fra le sue braccia e poterci restare.
“ No,io non amo Patrizia. Amo te,Cami! Mi dispiace! Non lo fare! Non ti tagliare le vene,ti prego! No! No! Non mi lasciare di nuovo solo!” mugugnò sofferente. Gli carezzai delicatamente il viso posando un lieve bacio sulle sue labbra.
“ Ti amo da quando avevo 4 anni e mi hai salvata rompendoti il braccio. Ti amo da morire! Capisco che le mie scelte ti abbiano portato a dubitare dei miei sentimenti,ma quelli non sono mai mutati,sai? Riuscirò a dimostrarti il mio sconfinato amore,vedrai!” gli promisi a bassa voce. Non riuscii a resistere all’impulso di costellare il suo viso di baci. Mi accorsi di non essere riuscita nel mio intento di non svegliarlo quando prese a ricambiare i miei baci.
“ Amore,scusa! Non volevo svegliarti!” mi scusai fra un bacio e l’altro.
“ Devo ringraziarti: mi hai svegliato da un incubo orribile e non solo in questo momento! E poi io adoro svegliarmi così! Giurami che lo farai per sempre!” replicò non smettendo di coccolarmi. Sorrisi.
“ Per sempre! Non ti lascio più,amore mio! Mai più!” lo rassicurai carezzandogli il viso e i capelli.  
“ Lo spero bene! Neanche io ti lascerò più,vita mia! Cami, dov’eri? Amore,possibile che tu non riesca a stare ferma neppure in una casa che non conosci bene?” mugugnò ancora mezzo addormentato strappandomi un sorriso.
“ Sì. Lo sai che mi piace,amore! Mi ami anche per questo,no?” risposi. Sorrise stringendomi più forte.
“ Decisamente. Adesso però riposa qui con me,amore mio! Faccio bei sogni quando ti tengo fra le braccia,Cami! Anche se ora non ho più bisogno di rifugiarmi nei sogni perché la realtà è perfetta da quando so che mi ami ancora! Senza il tuo amore,io non sono nulla,lo sai?” bofonchiò. Sorrisi commossa.
“ Anch’io non valgo nulla senza il tuo amore. Se solo penso a quanto sei stato male,a tutto quello che ti ho fatto passare…” borbottai.
“ Tu non mi hai fatto nulla,a parte ricoprirmi d'amore. È quella merda umana che c’ha fatto del male e la pagherà cara!” mi rassicurò.
“ Promettimi di non andartene più,di restare con me. Non privarmi più della tua presenza! Tu sei il mio ossigeno!” replicai.
“ Te lo giuro se tu fai lo stesso,amore. Anche tu sei il mio ossigeno! Direi che 40 anni di anossia possono bastare!” rispose facendomi ridere e attirandosi un bacio.
“ Te lo giuro,Daniele. Nessuno mi allontanerà più da te. Prenderemo casa insieme e poi ci sarà il nostro primo Natale con Roby e la nascita del nostro nipotino. Voglio solo ricoprirti d’amore e renderti felice!” gli sussurrai stringendomi a lui.
“ Anch’io,quindi niente più incubi,vita mia. Prima stavi tremando nel sonno,ma non devi. Ci amiamo e la nostra vita sarà bellissima,amore. Mi piacciono tutte le cose che hai elencato e non vedo l’ora che arrivino. Dormi,amore mio! Resterò sempre con te,Cami! Il mio scricciolo che mi ama!” rispose cingendomi più forte fra le braccia. Posai un piccolo bacio sul suo petto. Sì,lo amavo. Lo amavo alla follia!
“ Anche se ho commesso tanti errori in questi anni,tu credi al mio amore e ai miei sentimenti per te,vero?” gli chiesi spaventata all’idea che dubitasse di me.
“ Amore mio,ma che domande sono? Certo che credo ai tuoi sentimenti e al tuo amore o non sarei qui! Non è cambiato nulla. Ci amiamo come e più di allora. Io e te siamo nati per stare insieme! Vedrai che gli incubi spariranno,scricciolo!” mi rassicurò facendomi accoccolare fra le sue braccia forti e cullandomi con dolcezza.
 
“ Amore,dobbiamo ricordare a Giulio di dare le fedi a qualcuno non svaporato!” mormoro fra un bacio e l’altro sulle labbra di mio marito.
“ Non Bea,quindi. Potrebbe darle a me,ma quel giorno sarò troppo emozionato! Carlos! Tanto non sono commestibili,quindi non dovrebbe mangiarle!” replica mordicchiandomi il labbro inferiore e strappandomi un sorriso.
“ Scemo! Ti amo da morire!” ribatto per poi stringermi a lui.
“ Io di più!” risponde facendo per baciarmi di nuovo,ma il suo cellulare lo interrompe. Lo fissa confuso e poi preoccupato.
“ È un mayday di Giulio. Dice che hanno posizionato il tavolo da aperitivo dinnanzi alla finestra. Ma a me pare che noi avessimo chiesto di piazzarlo lontano!” mi spiega. Mi alzo indispettita prendendo le mie cose per dirigermi in quella villa assieme a mio marito.
Salgo le scale a due a due per raggiungere la sala che abbiamo scelto per gli aperitivi e cercare di capire chi è il coglione che sta cercando di boicottare il grande giorno di mia figlia.
“ Mamma,il tavolo lì non sta bene!” mi accoglie mia figlia.
“ Pensa,è la stessa cosa che abbiamo pensato io e Daniele! Evidentemente non tutti abbiamo buongusto!” rispondo seria.
“ Ma noi credevamo volessero vedere il panorama!” obietta quella donna.
“ Credo siano più interessati a sapere cosa metteranno nei loro piatti evitando di restare accecati dal sole! Quel giorno il sole potrebbe essere forte e non vogliamo creare malumori!” interviene mio marito perentorio. Dubito che con quelle due croci fra i piedi non ci saranno malumori!
“ Allora lo metteremo contro l’altro muro con un cameriere a servire gli ospiti. In fondo l’arazzo è molto suggestivo!” conviene quella donna.
“ Deo gratias! Deve andare a letto anche con mia figlia e con Giulio per dare loro retta o il fatto che paghino e che le nozze sarebbero le loro basta? Lo dica perché così facciamo prima,visto che avremmo altri 2 impegni da sbrigare a breve e non possiamo passare la giornata qui a ripeterle le cose in 4 ogni volta! O forse vogliamo far registrare le nostre indicazioni con la voce di mio marito,giacché la trova tanto persuasiva?” sbotto. Detesto anche solo respirare l'aria di questa donnaccia!
“ Io capisco che le dia fastido la mia presenza qui. Posso capirlo!” si giustifica.
“ Grazie! Ora che ho la sua comprensione,sto molto meglio! Io non voglio la sua comprensione,ma solo che dia retta agli sposi,che non siamo io e Daniele a questo giro. Crede sia bello per Giulio e Barbara sentire di non avere lo stesso potere decisionale di Daniele su queste nozze e solo perché l'ha conosciuto biblicamente? Per essere suoi clienti,bisogna prima venire a letto con lei? Forse dovrebbe scriverlo nelle recensioni...sai che bella pubblicità!” m'incazzo ancora di più. Non voglio la sua compassione del cazzo,ma solo che col suo modo di fare non mi rammenti che è stata con Daniele!
“ Mi dispiace. Non ho scelto io di seguire queste nozze,visto che sono appena tornata!” si giustifica.
“ Ma si è ben guardata dal rifiutarsi di farlo,no? Perchè non cogliere un'occasione? Millanterà qualche figlio con mio marito? Sarebbe comunque inutile perché amo troppo mio marito per consentire a lei o a qualsiasi altra di mettersi in mezzo! Non mi piace la condivisione e il mio aspetto angelico va a farsi benedire quando mi ritrovo dinnanzi dei nemici da distruggere!” rispondo.
“ Amore,guarda che non sono tornato con te per via della paternità di Roby. Io e te stiamo insieme perché ci amiamo. Credi che se fosse stata viva la mamma di Aisha,sarei tornato con lei? No. Io amo te! Sei tu la donna della mia vita!” mi rassicura Daniele.
“ Lo so,ma è meglio sempre mettere le cose in chiaro.” la interrompo.
“ No,ho solo 2 figli e sono di mio marito. A me non interessa il suo compagno. Io ero in un periodo…” la interrompo.
“ Buon per lei che sia così perché si farebbe una nemica in grado di rovinarle la vita (anzi 2) e perderebbe il suo tempo! A me non frega un accidente di lei,della sua vita,del periodo che stava vivendo,del fatto che dopo abbia trovato l’uomo della sua vita. Le sembro un’assistente sociale o una psicologa? Anch’io non ho avuto una vita bella e rosa,ma di certo per decidere cosa sia meglio per me non vado in giro a rimorchiare uomini ubriachi nei bar! Lei deve fare le cose come le sono state chieste e soprattutto come le desiderano gli sposi! Non è lei a sposarsi,ma mia figlia. E se permette,la conosco un po’ meglio di lei e so cosa potrebbe piacerle e cosa no! Ho l’impressione che a lei piaccia un po’ troppo dire la sua e su troppe cose che non conosce e che non la riguardano!” ribatto. 
“ La confettata sarà dove verranno distribuite le bomboniere. L’idea dei barattoli ermetici con i confetti all’interno è molto carina!” si complimenta quella donna cambiando argomento.
“ Un’idea di Camilla. Così come quella del fiocco borgogna al bordo fermato con la ceralacca timbrata con le nostre iniziali invece che col fiocco!” afferma Giulio regalandomi un sorriso.
“ Io e tuo padre stavamo parlando delle fedi. Sai già a chi le farai conservare?” gli chiedo.
“ Non a zia Bea! Pensavo a Junior. È un tipo responsabile,tranquillo e,a meno che non decida di fare come alle nozze di Nick presentandosi a metà rinfresco come la versione umana di Peppa Pig che si rotola nel fango,non potrei lasciarle in mani migliori!” risponde Giulio. Io e Dan ci scambiamo un sorriso divertito.
 
[Marcella]
“ Ci pensi che fra una settimana Giulietto si sposa?” trilla mia sorella entusiasta.
“ Sì,e penso anche che tuo figlio,quasi coetaneo di << Giulietto >>,potrebbe essere già sposato da qualche parte nel mondo!” rispondo ostica.
“ Te lo ricordi com’era carino da piccolo che era sempre attaccato a Danielino?” replica cambiando discorso. Soprattutto dopo che Patrizia portò lui e Susanna da suo padre per un mese per vendicarsi di Daniele!
“ Ti prego,non farti prendere dalla malinconia pure tu!” la riprendo.
 
Stavo cominciando a detestare quel letto e quelle 4 pareti, nonostante i momenti indimenticabili vissuti in quell’appartamento con Michel e la bambina! Odiavo dover vivere da reclusa,ma i movimenti del piccolino che avevo rischiato di perdere mi ripagavano di ogni cosa!
“ Allora,Giulio,ti piace questo succo alla pera?” gli chiesi. Lui annuì per poi posare il bicchiere semivuoto sul mio comodino.
“ Grazie mille. Zia,sei contenta che siamo venuti a trovarti?” mi domandò. Gli sfiorai il capo regalandogli un sorriso.
“ Ma certo,tesoro! Mi dispiace perché avrei trovassi Charlotte per giocare con lei,ma visto che domani festeggeremo qui il primo compleanno della tua sorellina,la vedrai. Prima c’erano i suoi nonni qui,ma adesso potrai giocare con lei quando vuoi,visto che avete la stessa età e frequentate lo stesso asilo!” risposi.
“ Sì,ma io non me la sposo,eh?!” chiarì perentorio strappandomi una risatina divertita. Daniele scosse il capo.
“ E ci mancherebbe! Diverrà tua cugina a breve! E poi hai 3 anni! Legalmente,per tua fortuna,non puoi sposarti!” rispose giustamente mio fratello scompigliandogli i capelli. Sbirciai Susanna addormentata nel passeggino.  Daniele le accarezzò la fronte delicato.
“ Come si chiamano i nonni di Charlotte?” mi chiese Giulio.
“ Pierre e…Camille!” bofonchiai. La reazione di Daniele all’ultimo nome fu la stessa che aveva avuto al lancio a cui aveva presenziato la sua ex,la stessa di quando partecipava alle riunioni dell’Ecomoda in videoconferenza. Si era irrigidito prendendo a fissare il muro.
“ Ma se tu e il tuo fidanzato litigate,non la mandate dai nonni, che lei non vede più il suo papà,vero?” mi chiese preoccupato.
“ A parte le volte in cui voglio alzarmi dal letto,io e Michel non litighiamo. E anche se dovessimo litigare,Charlotte e il bimbo che vive nella mia pancia non andranno da nessuna parte. Sei triste per le settimane senza la mamma?” replicai. Giulio tolse la manina dal mio pancione per avvicinarsi a Daniele e sedersi in braccio a lui.
“ Papà non mi poteva dare la buonanotte e non mi poteva leggere le storie dei pirati per farmi dormire. Io non voglio stare dal nonno senza il mio papà!” rispose deciso aggrappandosi a Daniele. Io e Daniele ci fissammo eloquenti.
“ Tesoro,ti va di usare i colori e l’album di Charlotte per lasciarle un tuo disegno per salutarla,come i biglietti da visita che usa papà per presentarsi ai clienti?” proposi al mio nipotino,che si godeva l’abbraccio di suo padre. Lui dedicò a Daniele uno sguardo preoccupato.
“ Ometto,papà ti aspetta qui con Susanna!” lo rassicurò Daniele. Giulio lo fissò fiducioso,per poi lanciare un’occhiata di biasimo alla sorellina ancora addormentata. Scese dalle sue gambe e dal mio letto ed uscì dalla camera per andare nella stanzetta di Charlotte.
“ Certo che un suo disegno come biglietto da visita potrebbe traumatizzarla! Ha la mia stessa attitudine al disegno!” commentò Daniele.
“ Come mai oggi stanno con te?” chiesi a mio fratello.
“ La tua amica,offesa dal mio rifiuto categorico di festeggiare San Valentino,ha pensato bene di festeggiare la festa degli innamorati con la mia Platinum! In fondo io e la carta di credito siamo intercambiabili per la tua amica del cuore!” mi spiegò.
“ Vanno ancora male le cose,vero?” gli chiesi. Carezzò la manina chiusa a pugno di sua figlia prima di annuire.
“ Daniele,l’hai tradita tu per primo e sono passati pochi mesi. È normale che abbia bisogno di tempo!” lo rincuorai.
“ Sai chi ha bisogno di tempo? Quel pulcino traumatizzato che non voleva andare a colorare per timore che me ne andassi! Non fa che chiedermi di non lasciarlo solo. E quando la tua amica mi attacca su cose che non c’entrano nulla,non posso neanche risponderle per le rime perché la sera stessa Giulio fa la pipì a letto! Teme ogni volta che la tua amica prenda lui e Susanna e li riporti da suo padre! Che dovrei dirgli? Che sua madre li ha abbandonati per un mese per andare a fare la troia in giro? Io andavo a trovarli ogni momento disponibile,lei? Sai dirmi una volta in cui Patrizia è andata a trovare i bambini? Mai! Era troppo impegnata a scopare,la tua amica!” si sfogò.
“ Se tu non l’avessi tradita,tutto ciò non sarebbe accaduto! E tu non saresti arrivato a tradirla se al lancio non si fosse palesata Camilla,ammettilo! Così come non ti saresti ritrovato stamani da solo chissà dove pur di non festeggiare San Valentino con tua moglie!” obiettai.
“ Qui stiamo parlando del modo osceno che ha la tua amica di fare la mamma! Non di Camilla! Lei i figli li ha lasciati col morto di fame,non in mezzo alle montagne svizzere! Anche se forse sono meglio i pastori svizzeri che quello!” rispose.  Alzai gli occhi al cielo.
“ E va bene: in quella Sarah ho visto Camilla,ma solo per la confezione. Le somigliava esteticamente e neppure tanto (ha fatto molto l'alcool che mi ero scolato). Mi manca. Camilla mi manca e penso a quanto l’avrebbe adorata Giulio e a come si sarebbe occupata di Susanna. Immagino lei e Giulio preparare i biscottini in cucina assieme ai suoi figli mentre aspettano che torni dal lavoro! E invece quando torno dal ministero ci sono solo pannolini,biberon ed un bimbo che si attacca alle mie gambe!” si sfogò.
“ Vuoi un esempio di ciò che voglio dire sul modo della tua amica di fare la madre? Due giorni fa tua nipote mi ha chiesto la << tata >>, ossia la cioccolata. Non ha neanche un anno ed è presto per farle assumere la cioccolata,che contiene latte vaccino,pesante da digerire. Sai perché me l’ha chiesta? Perché gliel’aveva fatta assaggiare la sua mamma per non farla piangere! Io non ne posso più! Avrei meno pensieri se se ne andasse lasciandomi da solo con i bambini,visto che praticamente li accudiamo io,Anita e la babysitter!” si sfogò esacerbato.
“ Se hai questa stima di lei,perché hai fatto tanto per tornare con lei?” replicai forse conoscendo in cuor mio la risposta. La mia intuizione mi fu confermata dal suo sguardo rivolto al passeggino contenente Susanna placidamente addormentata.
“ Quando era incinta di Giulio,ti dissi che non provavo nulla. Quando è nato,le cose sono cambiate: non posso vivere senza i miei figli e non le permetterò mai di separarmi da loro. Sono l’unica cosa che mi resta e che nessun cameriere potrà mai togliermi! Lei sa che sono il mio punto debole o non li avrebbe spediti lontano un mese. Sarebbe bastata la nostra babysitter per dedicarsi alla sua vocazione di sgualdrina. Il giorno dopo la cena a casa nostra con te e Michel, quando li ha riportati a casa,sai Giulio come mi ha accolto? Abbracciandomi le gambe e restandomi attaccato come una cozza! Ho dovuto spostare i miei appuntamenti per poter andare a prenderlo all’asilo pur di convincerlo ad andarci e ogni tanto mi chiede di dormire con lui nel lettino di notte! Gli ho giurato che non l’avrei più abbandonato e che non avrei mai consentito che lo sradicassero da casa sua! Con Camilla non sarebbe successo: lei non mi avrebbe mai ricattato usando i bambini! Sì,non l’avrei mai tradita perché sarebbe stato come tradire me stesso,ma sono certo lei sia una mamma perfetta. Non ho bisogno di vederla in azione perché la conosco come nessun altro!” rispose. Lo guardai male. Come aveva potuto sposare Patrizia usando come termine di paragone Camilla pur conscio della differenza abissale fra le due?
“ È inutile che mi guardi così! Mi sta bene che non voglia giocare ai supereroi con Giulio perché posso immaginare quanto sia noioso dalla prospettiva di una donna,ma è troppo pretenzioso chiedere che almeno si occupi di Susanna? A 3 mesi mia figlia già prendeva il latte artificiale! Le costava fatica pure allattarla! Quindi non venirmi a dire che è normale! Quella donna non sa cosa sia l’istinto materno né l’amore per i figli. Si è impuntata a riprodursi solo per evitare che anche il nostro matrimonio finisse in un divorzio come quello con Brickman!” aggiunse. Quella di sposarsi era stata la scelta peggiore mai fatta da entrambi!
 
“ E se chiamassi Cami per chiedere del sopralluogo?” propone.
“ Bea,Cami e Daniele hanno da fare! Inoltre dovranno scegliere un cadeau per la festa di domani sera! E saranno di pessimo umore giacché a quella festa ci sarà pure Patrizia,la quale spero non porti con sé la zavorra del suo coinquilino! Finirebbe per farsi deridere da tutti!” rispondo.
“ Veramente da che io sappia…” la sua replica viene interrotta dal mio cellulare.
“ Betty,come va?” esordisco.
“ Se ti dicessi male? Da quanto tempo non senti la tua amica?” ribatte.
“ Patrizia? Da un po’. Che ha combinato?” replico allarmata.
“ Spero nulla,ma Nicola è strano: esce e non si sa dove vada, Armando ha visto la tua amica uscire da una macchina simile alla sua ed entrare al Plaza… lo sai l’ultima volta che Nicola è stato strano che cosa è successo!” risponde. Ma perché? Non che il suo amico di solito sia normale…non ha neanche l’appetito normale!
“ Vuoi che le parli? Magari era solo una macchina simile e basta!” cerco di tranquillizzarla sebbene non sia tranquilla per nulla.
“ No,per carità,non vorrei che chiederle di Nicola la incentivasse a sedurlo per restare ricca…sempre che non l’abbia già fatto!” risponde.
“ Come vuoi!” la saluto prima di riagganciare. Bea sta per chiedermi delucidazioni,ma l’arrivo di Catarina la stronca sul nascere,per fortuna!
“ Signora,c’è il dottor Corral alla porta. Vorrebbe parlarle!” annuncia. Mia sorella mi sorride maliziosa. Alzo gli occhi al cielo.
“ Lo lasci passare,grazie!” l’autorizzo. Almeno uno che aspetta di essere annunciato prima di palesarsi!
“ Chissà che non ti abbia portato un bel pacco regalo!” squittisce Bea allusiva beccandosi una gomitata quando lo vedo arrivare.
“ Ciao!” ci saluta.
“ Io vado a prepararmi! Buon Natale,Santiago!” ci lascia da soli mia sorella.
“ Accomodati! Vuoi qualcosa da bere? Come stai?” esordisco. Dopo aver declinato la mia offerta di prendere qualcosa,si siede sulla poltrona ed io sul divano.
“ La convivenza con Natalia non è facile. È come se venissimo da 2 pianeti differenti. Un po’ lo invidio tuo fratello che è riuscito ad approcciarsi sia alle figlie che ha appena conosciuto che ai figli di Camilla in modo così rapido ed efficace…” mi confessa.
“ Con Barbara i rapporti non erano sereni all’inizio e anche Junior non l’aveva preso in simpatia!” rispondo.
“ Lo credo! Era terrorizzato all’idea di imbattersi in Camilla in compagnia di quell’orango tango!” commenta facendomi ridere.
“ Tu come fai a tenere insieme tutto? Io ho un figlio che ha mandato all’aria un matrimonio senza spiegarmi il perché; una figlia che mi detesta per averle trovato un posto di lavoro che l’ha salvata da una denuncia!” ribatte.
“ Fortuna? Charlotte e Jean sono delle perle ed essere la loro mamma non è complicato. Non c’è nulla di complesso in loro!” rispondo.
“ Beata te! Mia figlia mi ha chiesto di contare per lei quanti giorni di lavoro le mancano per estinguere il debito con Daniele!” borbotta. Ridacchio divertita.
“ Credo voglia saperlo anche Susanna! Non si sono prese bene!” sghignazzo divertita. Mi porge un pacchetto e lo guardo confusa.
“ Buon Natale!” mi augura.
“ Santiago,io non posso accettare,mi dispiace!” asserisco decisa.
“ Devi! Mi hai ascoltato e non è da tutti! Non è nulla,davvero!” minimizza. Lo fisso con biasimo per poi scartare il pacchetto. È una teca con una rosa rossa all’interno e sotto c’è un cassetto.
“ La rosa è vera; disidratata e trattata per durare a vita. È eterna,ma non conserva il profumo. Però non appassisce! Tu odi i fiori che appassiscono!” afferma. Nel cassettino c’è una collana che ha come ciondolo uno smeraldo a forma di goccia.
“ Non è nulla? Quanto ti è costato questo nulla?” obietto.
“ Un po’. Accettalo e basta! Tanto non me lo riprendo!” risponde. Che testa dura!
“ Santiago,io non posso accettarlo!” affermo. Sorride abbandonando la poltrona per accomodarsi di fianco a me.
“ Ti sembra di tradirlo,anche se non c’è più da 5 anni?” mi chiede. M’irrigidisco.
“ Non parlarne così! Michel non mi avrebbe mai lasciata,se avesse potuto!” mi irrito.
“ Lo so. Sarebbe stato da pazzi lasciare una come te e due ragazzi come i vostri figli! Ma credi che avrebbe voluto vederti così? Ti sei presentata in nero alle nozze di vostra figlia,Marcella! Avresti potuto sfruttare l’occasione per indossare almeno il blu! Neanche per i tuoi genitori hai portato il lutto per tanto tempo!” replica. Mi alzo dal divano stizzita.
“ E COSA AVREI DOVUTO FARE? VESTIRMI COLOR SALMONE 6 MESI DOPO,FARMI BACIARE DA UN MIO EX ED INVOGLIARE I MIEI FIGLI A SCORDARSI DEL PADRE  E A RIMPIAZZARLO? No! Anche tu pensi a Rebecca,che ti ha tradito,lasciato. Mio marito è sempre stato un marito stupendo e un padre meraviglioso!” affermo. Si alza anche lui dal divano.
“ Lo è stato,hai ragione,ma ora non c’è più. Mentre tu sei qui,sei viva: respiri,il tuo cuore batte ancora. Non sei morta,quindi smettila di comportarti come tale! Ti stai comportando come quella rosa: sei viva,ma il tuo profumo non c'è più. Marcella,ti prego! Ti rendi conto che non vuoi accettare un mio semplice regalo perché senti di tradirlo?” replica.
“ Magari semplicemente non mi piace!” mento. Sorride.
“ E invece ti piace! Marcella,fallo per quei due ragazzi! Non hanno bisogno che vai avanti per inerzia. Hanno bisogno di una mamma viva,non di una mamma che si limita a sopravvivere! Stasera alla cena da Daniele indossa almeno il blu!” ribatte. Chino lo sguardo,ma con due dita mi solleva il mento.
“ Almeno pensaci a quello che ti ho detto!” mi consiglia prima di andarsene. Fisso i miei abiti neri chiedendomi cosa ci sia di sbagliato.
“ Ti ha baciata?” trilla mia sorella facendomi sobbalzare. La fulmino con un’occhiataccia.
 
[Jorge]
L’intervista si conclude con loro due che entrano in azienda abbracciati,poiché quel pompato di merda la protegge dai flash e dalle domande dei giornalisti. Resisto a stento all’impulso di lanciare il telecomando contro il televisore. Mi urta il sistema nervoso vederli assieme e che lei non mi abbia neanche telefonato per ringraziarmi dei fiori. Non ero tenuto a mandarglieli,quindi avrebbe almeno potuto apprezzare la gentilezza del mio omaggio!
Il rumore di una chiave nella serratura mi distoglie dai miei pensieri e spegno la tv,che oramai sta trattando notizie su un nuovo album uscito. A fare l’ingresso in casa per prima è la moglie di mio fratello con dei bagagli che spinge in casa,aiutata poi da Summer.
“ Grazie mille per l’aiuto,Jorge!” mi ammonisce. Dietro di loro entra mio fratello con quel bambino abbarbicato alla sua schiena.
“ Ancora caballuccio!” si esalta il bambino. Li fisso sconvolto.
“ No,che hai fatto fare il cavalluccio allo zio per tutte le scale. A momenti gli viene un infarto!” lo ammonisce Summer. Ha scelto proprio mio fratello col suo fisico longilineo!
“ Ci sei mai stato allo zoo,scimmietta?” domanda mio fratello a quel bambino.
“ No,ma bello. Belli animali!” risponde lui. Andiamo bene! Chissà che non diventi vegano pure lui!
“ Andiamo a posare le valigie tue e della mamma in camera? Stanotte e domani notte David dormirà con te e Summer e questo piccoletto dormiranno con me!” propone Cassandra per poi illuminarmi sulla disposizione degli ospiti.
“ Vuoi dire che staranno qui?” chiedo cercando di non far trasparire quanto detesti il loro volermi far confrontare a tutti i costi con la peste.
“ Certo! Domani verranno con noi al ricevimento dei Sinisterra! David,amore,vieni con me?” risponde con fare ovvio prima di rivolgersi a mio fratello,che acconsente ad accompagnarla in camera loro.
“ Io credevo lo sapessi o non avrei mai accettato!” farfuglia Summer giocando con i numerosi anelli che indossa.
“ Va bene così!” replico nervoso.
“ All’aeroporto abbiamo incontrato la sorella della tua…di Susanna. Mi ha detto che avete rotto. Se vuoi,posso parlarle io!” si offre.
“ Il bambino c’entra poco,anzi,con quello che è successo alla sua famiglia,non avrebbe avuto problemi ad accettarlo. Il problema è un moscone che vuole portarsela a letto! Passano tutto il giorno insieme,è il figlio della compagna di suo padre…praticamente è ovunque e sempre col suo umorismo del cazzo!” le spiego.
“ Cazzo!” ripete il bambino. Lo fisso scioccato.
“ Scusalo! È in quella fase in cui ripete tutto!” si mortifica.
“ Cercherò di ricordarmelo prima di dire parolacce!” rispondo. Sorride divertita. 
 
[Susanna]
Saranno trascorsi 15 anni dall’ultima volta che mi sono avvicinata ad una Barbie e non credevo andassero ancora di moda. A questa bimbetta, sebbene l’età,piacciono senza ingoiarne le calzature! E non ha neanche pianto senza la mamma,forse perché viene spesso qui e ci conosce!
“ Allora? Dove va di bello questa Barbie?” le chiede Junior dolcemente. Quando leggevo sulle riviste che gli uomini che ci sanno fare con i bambini hanno una marcia in più,non comprendevo pienamente tale concetto,mentre ora devo ammettere che mi sto sciogliendo anch’io dinnanzi a tale immagine (pure se sono così cotta che mi liquefaccio anche quando lo vedo uscire per buttare l’immondizia)! Dodo sarebbe un ottimo papà (anche se spero non di una miniatura di quella scemotta dai capelli rosa!).
“ Ad una festa legante! Neacche lei ha il suo papà che la accompagna come me!” afferma. Io e Dodo ci scambiamo un’occhiata.
“ Quando ero piccola e andavo ai giardinetti con la tata,perché alla mia mamma mettevano tristezza e preferiva i centri commerciali, vedevo gli altri bimbi con i nonni,che li spingevano sull’altalena, compravano loro il gelato o li rincorrevano. Io avevo un solo nonno, ma mio fratello non voleva mai andarci per paura che non venissero più a riprenderci. Anche i miei nonni sono volati in Cielo prima che io nascessi e anch’io avrei voluto conoscerli,sai? A maggior ragione perché la mia nonna si chiamava come me! C’è chi ha i nonni e non ha il papà,chi ha il papà e non ha i nonni…e poi ci sono bambini sfortunati che non hanno proprio nessuno. Tu hai la tua mamma e anche i tuoi nonni,che ti vogliono un mondo di bene! E poi hai due stilisti favolosi pronti a preparare la tua Barbie per la sua festa! Scegliamo un vestito?” esclamo per poi buttarla sul gioco. Dodo mi sta fissando in un modo in grado di farmi tremare le ginocchia.
“ Va bene esto?” mi domanda mostrandomi un abito celeste a fiori che fa più picnic con Heidi. Io e Dodo ci fissiamo perplessi all’idea di vedere qualcuna conciata così ad una festa elegante (sebbene la sua ragazza,quell’altra svampita che cade ovunque e la tipa che ha preso il mio posto come segretaria si concino pure peggio e non mi meraviglierei di vederle in infradito ad una festa di gala!).
“ Alla tua Barbie andrebbe un po’ di shopping? Di solito prima di una festa elegante,si va sempre a fare dello shopping!” replico. Dodo mi fissa confuso fino a che non gli tolgo la bambina dalle braccia.
“ Ma Barbie è nuda!” obietta la piccolina. Dodo abbandona la sua poltrona pronto a seguirmi.
“ Non preoccuparti: nell’ambiente dove andiamo sono tutte donne e farà caldo,quindi non si beccherà un raffreddore!” la rassicuro. Lui ridacchia divertito per poi prenderla in braccio e farla sedere sulle sue spalle. M’incanto a fissarlo.
“ Ehi! La Barbie è nuda,che vogliamo fare?” mi esorta schioccandomi le dita dinnanzi alla faccia.
Scuoto il capo scacciando l’immagine di Dodo in versione papà ed esco dall’ufficio passando dinnanzi alla scrivania della decerebrata che ha preso il mio posto. Quando è arrivata qui mi ha chiamata << signora >> alludendo al nostro divario d’età e non fa che fare gli occhi dolci a Dodo! È partita proprio male quest’idiota!
“ Che stai facendo?” le chiedo vedendola scattarsi un selfie con la bocca a culo di gallina.
“ Dottor Lascano,secondo lei vado bene come tentatrice?” domanda. Io e Dodo ci fissiamo confusi.
“ In che senso? Fanno un reality con persone dotate di buongusto e lei deve convertirli?” replico velenosa. Dodo ridacchia sotto i baffi.
“ Ma no! Per Temptation Island!” risponde ovvia. Sul serio? E poi Armando Mendoza si lamentava di me!
“ Comunque sta molto bene con un bimbo fra le braccia,dottor Lascano!” si complimenta quella mangiandoselo con gli occhi.
“ Peccato che tu non possa candidarti come madre visto che puzzi ancora di latte e che,svampita come sei,dubito riusciresti a non farti togliere i figli! Torna a giocare con le Barbie,cara!” sbotto per poi andare verso l’atelier furiosa. Sento i passi di Dodo dietro di me,ma lo ignoro.
“ Non è che niente niente sei gelosa?” mi punzecchia.
“ Va bene che la tua ragazza ha solo un anno più di lei,ma al prossimo giro,ti ritroveremo con una compagna di classe di Clizia? Giusto per sapere!” ribatto stizzita prima di arrivare in fondo alla scalinata. Pilar Mora mi gela con un’occhiataccia.
“ Buongiorno,Barbie dovrebbe andare ad una festa e avrebbe bisogno di fare shopping! Non è che avete degli scampoli?” esordisce Dodo.
“ E anche dei vecchi cartamodelli e della carta da lucido! Rinnoviamo l’armadio per Barbie!” intervengo. Aisha e Giulia Mendoza mi fissano.
“ Non credevo l’avrei mai detto,ma sei un genio!” esclama mia sorella.
“ Perché voglio rifare il guardaroba di Barbie? Mica può andare ad una festa col vestito celeste a fiori?” obietto.
“ No! Per la festa l’epifania,chiunque acquisterà un nostro capo o un nostro accessorio riceverà in omaggio una Barbie vestita con un capo delle nostre passate collezioni! Dobbiamo contattare Stella Uribe. Potrebbe essere un affare per entrambi!” esclama Giulia Mendoza. Mi volto verso Dodo che mi fissa con orgoglio ed un sorriso dolce. Posa la bimba a sedere sul tavolo per andare a recuperare i cartamodelli.
“ Barbie ha freddo!” mi comunica la piccolina.
“ Ma no! Vedrai che a breve neanche se ne ricorderà! Ti va se scegliamo la stoffa per il vestito da sera di Barbie?” le propongo facendola scendere dal tavolo e mettendomi a sedere con lei sul pavimento. Rovescio lo scatolone di ritagli di stoffa recuperato da Aisha e li dispongo.
“ Quetto bello!” esclama afferrando un pezzo di stoffa consistente di velluto brillante con fantasia imprimé in rilievo color verde acqua.
“ Sì,molto bello. A parte quando volevi conciare Barbie come Heidi,direi che hai buongusto!” rispondo scompigliandole i capelli. Mi accorgo solo dopo della presenza di Dodo accanto a me che mi fissa.
“ Che c’è? Ho sporco in faccia?” gli domando confusa.
“ No. Scegliamo questo vestito o finiremo per dover risarcire Barbie per la bronchite che le verrà!” bofonchia impacciato.
 
[Carlos]
“ Amore,che fai?” mi domanda la mia Ginger.
“ Chiamo Leonardo! Lo metto in vivavoce!” le spiego cercandolo in rubrica ed avviando la chiamata.
“ Eccolo il futuro papà! Che dicono la rossa e l’erede?” esordisce.
“ Aisha continua a pensare che sei un cretino e l’erede ha fame. Ti chiamo per un affare!” rispondo.
“ Dimmi,ma fai in fretta che ho poco tempo!” ribatte.
“ La sorella della mia fidanzata ha avuto un’idea interessante: per l’Epifania vorrebbe donare in omaggio delle Barbie vestite con gli abiti dell’Ecomoda!” gli spiego.
“ La mamma di Clizia? Credo che da bambina alle Barbie mozzasse la testa invece che giocarci,no?” ironizza.
“ Attenta che non ti mozzi qualcos’altro,piuttosto! Senti,l’Epifania è tra meno di 2 settimane,lo sai!” lo presso.
“ Sì,ma siccome io ora devo andare ad un appuntamento,visto che tuo padre cenerà da tuo suocero stasera,potrei passare un attimo e parlarne con tutti. Tanto si riunisce tutta l’Ecomoda lì!” replica per poi riagganciare senza che io abbia avuto modo di farlo riflettere sulla pericolosità della cosa. Aisha si porta una mano alla fronte disperata.
“ Tu lo sai sì,che Roberta lo impiccherà,vero?” mi rammenta Junior.
“ E papà le darà una mano! Ma poi perché autoinvitarsi a casa della gente? Altro che Babbo Natale,gireremo un horror di Natale!” aggiunge Miss San Marino.
“ Bello Babbo Natale!” esclama la figlia di Diana battendo le mani. Non capisco come sia passato per la testa a quella ragazza di lasciare la figlia a Susanna Valencia!
“ Allora? Ti piacciono queste stoffe per i vestiti da principessa di Barbie?” domanda Junior alla bimba che sorride.
“ Ma che bel quadretto!” esclama dalla cima delle scale Roby in compagnia di Clizia. Le 2 vengono sommerse da abbracci,soprattutto Clizia.
“ Che fate?” domanda Clizia ai suoi zii seduti sul pavimento.
“ Scegliamo vestito per Barbie!” risponde la bimba.
“ Bello! Fa tanto terapia psicologica! Io ora vado!” replica Clizia.
“ Dove?” le domanda Roberta con tono inquisitorio.
“ In libreria. Voglio controllare le novità in uscita,magari farmi un auto regalo di Natale e vedere se vendono i testi per la scuola per risparmiare tempo,mamma. Non vado a fare una rapina,te lo assicuro! Non riuscirei mai a calzare un passamontagna con i capelli che mi ritrovo!” risponde Clizia. Aisha ridacchia divertita.
“ Dodo,la porti tu di sopra con i materiali per la cabina armadio di Barbie?” chiede Susanna. Lui annuisce e si allontana con la bimba.
“ All’aeroporto ho incontrato la tua amica che ha pensato di approcciarsi all’ex di Charlotte mentre stava con Giulio. Sono arrivati l’ex di Elettroencefalogramma Piatto e il bambino. Credo sia corretto tu lo sappia!” le rivela Roberta.
“ Almeno avrà di meglio da fare che mandarmi fiori e stalkerarmi! Clizia vieni un secondo con me?” replica Miss San Marino prendendo da parte Clizia per portarla verso l’ottomana a pochi passi da me.
“ Guarda che le balle le racconti male! Dove vi vedete?” le domanda a bassa voce.
“ In libreria. Non c’è nulla di sconcio,come vedi,zia!” risponde Clizia.
“ Anche le librerie sono pericolose quando si è molto attratti da una persona,credimi! Non dargli nulla che non ti senti di dargli! E se prova a forzarti a fare qualcosa usa lo spray al peperoncino!” replica quella. Povero Leonardo!
 
[Daniele]
Vergogna non rende giustizia al sentimento che mi attanaglia da quando Camilla si è imbattuta in quella donna. Ora che so quanto ha sofferto per le donne che si sono succedute nella mia vita mi sento un verme e il fatto che non ne parli rende tutto più complesso. In tutte le donne cercavo qualcosa di lei,mentre mi sarebbe bastato raggiungere il solo oggetto del mio desiderio ed aprirle il mio cuore per essere felice!
“ Junior sarà contentissimo di conservare le fedi!” commenta Babi per far cessare quel silenzio imbarazzante. Cami è presa dal suo tablet.
“ Certo! Gli farà piacere!” farfuglia laconica.
“ Belle,no?” domanda Giulio.
“ Molto! Per il quartetto d’archi è tutto ok,vero?” replica lasciando scorrere il suo pennino sul display del tablet. 
“ Sei arrabbiata con me?” le chiedo. La amo troppo per perderla di nuovo!
“ Che cosa? Amore mio,come ti viene in mente? È che ho fatto una scenata orribile e la moglie di un Valencia non si comporta così! Sembravo una pazza. Scusa!” replica mortificata. Approfitto del semaforo rosso per tirare il freno a mano e prenderle il viso fra le mani.
“ Tesoro,non hai nulla di cui scusarti,ok? Tu sei perfetta ed io non vorrei mai accanto una donna diversa da te. Ci sei stata tanto male per cose simili e hai sbottato! Non sembravi una pazza,amore mio. Anzi,eri molto sexy in veste di mogliettina gelosa!” la rassicuro prima di baciarla. Le donne che si sono succedute nella mia vita sono sempre state un tasto dolente per lei!
 
<< Goodbye my lover >> era terminata da un paio di minuti,ma lei seguitava a guardare fuori dal finestrino al fine di evitarmi.
“ Bella serata,no?!” esclamai per porre fine a quel silenzio. Si voltò verso di me come se nulla fosse accaduto,ma le tracce di pianto c’erano.
“ Fammi capire,per essere classificata come << orribile >>, oltre a tutto ciò che è accaduto,ci sarebbe dovuta cadere la casa in testa? È stata la mia ultima cena lì,sia chiaro! Non voglio morire avvelenata!” replicò beffarda sortendo una mia risata.
“ Mi dispiace per la nostra lite a inizio serata! Non ho mai pensato quelle cose! Il tuo parere per me conta moltissimo!” asserii. Spiai con la coda dell’occhio la sua reazione e mi regalò un sorriso stupendo.
“ Ti sei fatto perdonare quando mi hai offerto ospitalità! Eravamo entrambi tesi per Aisha,per la prima cena con Roby e abbiamo sbottato! Non devi preoccuparti!” ribatté carezzandomi distrattamente la mano per qualche secondo. Annuii con un sorriso. Come potevo non amarla?
Scostò d’improvviso la mano dalla mia e prese a mancarmi il calore della sua pelle. Ma tale malessere durò poco perché due labbra calde e rosse si posarono delicate sulla mia guancia. Il cuore iniziò a battermi fortissimo e sentii i brividi lungo la colonna vertebrale.
“ Grazie per avermi difesa con Patrizia. Ho esagerato!” farfugliò allontanandosi da me.
“ Ti sei solo difesa e sei sexy quando sfoderi gli artigli! E poi grazie a te,per ciò che stai facendo per me. Anche se talvolta faccio lo stronzo, apprezzo la tua compagnia e il tuo aiuto!” le confessai. La vidi arrossire dinnanzi alle prime frasi. Le presi la mano.
“ Non ringraziarmi,Daniele! Non era questa la vita che sognavo per te. Anche se mi pare che il piano alternativo sia andato benissimo,dato che dura da 30 anni! Figurati se quella ti molla!” sibilò a denti stretti.
“ È DI CIÒ CHE MI ACCUSI? PER QUANTO DOVRÒ SCONTARLO? PATRIZIA È STATA UN INCRESCIOSO ERRORE!” esplosi.
“ Non mi pare ne sia consapevole la signora Valencia!” rispose acida scostando le dita dalle mie. 
“ Il fatto che ti abbia difesa senza obiettare la tua tesi non conta? Il mio non chiarire le cose con Humberto e lasciargli credere di aver coronato il nostro sogno d’amore,la tua foto nel mio portafogli non ti rende più chiare le cose?” replicai.
“ Non hai detto nulla ad Humberto per non disilluderlo,no?” ribatté scostante.
“ No. L’ho fatto per potermi rifugiare nell’illusione di una vita perfetta anche solo per 5 minuti di conversazione! Perché non torni a vivere qui? Hai Barbara ed il nipotino che sta per nascere. Non dovresti vivere per forza con Armando! Ho un amico che ha un’agenzia immobiliare e potrei aiutarti a trovare casa! Se ti va, domani lo chiamo e ti accompagno!” le proposi.
“ Qui ci sono troppi ricordi belli legati ad un passato che non esiste più!” replicò perentoria.
“ DÌ PITTOSTO CHE A ZURIGO C’È IL TUO UOMO DEL MISTERO CON CUI FAR VIAGGI,ANDARE AL RISTORANTE, INVECCHIARE E CHE VUOI FARMELA PAGARE PER AVER PROFANATO CASA NOSTRA CONSENTENDO A PATRIZIA DI VIVERCI E DI RUBARE LA NOSTRA VITA INSIEME! SEI INDIPENDENTE,EMANCIPATA,CHE BISOGNO HAI DI UN UOMO?” le chiesi alterato. Sospirò rassegnata. Era nostro coetaneo? Lavorava con lei? L’idea che entrasse nel suo ufficio e la baciasse mi mandava ai matti!
“ Credi che l’emancipazione annulli il bisogno di sentirsi amati? Non voglio tornare a vivere qui per colpa tua! In poche settimane qui sono stati più i giorni che ci siamo incontrati per caso che quelli in cui abbiamo potuto ignorare di trovarci nella stessa città. Immaginati se vivessi qui,a maggior ragione ora che abbiamo dei buoni rapporti! Finiremmo per vederci ogni giorno come nelle ultime 48 ore con te che inventi balle con Patrizia ed io che mi sento come un’usurpatrice che si appropria del tempo di un uomo non suo,che va a pranzo con il marito di un’altra,che si bea delle carinerie dell’uomo di un’altra come una ladra. Perché ci incontriamo come due ladri e sono troppo agée perché mi indori la pillola. Non sei più il mio uomo e non lo sarai mai più perché non riuscirai mai a liberarti di lei. Mi spiace,ma non è ciò che voglio. E non hai alcun diritto di essere geloso di quello che chiami << l’uomo del mistero >> poiché mi hai spinto tu a rivelargli i miei sentimenti! Tieni tanto a me da spingermi fra le braccia di un altro!” replicò. Credeva potessi sentirmi sposato con quella dopo ciò che sentivo per lei?
“ Ti interessa un altro sì o no?” sbottai quasi per prenderne coscienza.
“ Non reputi evidente ciò che è accaduto stasera? Credi ti avrei baciato se m’interessasse un altro? Mi interessa chi lotta per ciò che vuole. Dici di lottare solo a parole,Daniele! Sei lo stesso di 40 anni fa!” rispose. Potevo ancora riconquistarla e ricoprirla d’amore?
“ Lo stesso che ti ha lasciata andare perché non voleva averti accanto senza che tu lo amassi! Non avrei mai potuto accontentarmi delle briciole dopo aver provato cosa vuol dire essere amato da te! Vuoi che lotti? Lo farò impedendoti di starmi lontana! E sai che otterrò ciò che voglio,Mendoza! Così impari ad incentivarmi a prendermi ciò che desidero! Ti avrò con me perché è questo il tuo posto!” replicai accostando nel primo posteggio libero. I suoi occhi erano traboccanti di stizza,ma all’interno mi parve di scorgere anche un barlume di desiderio,lo stesso che mi consumava da sempre quando si trattava di lei.
“ E chi ti dice che voglia stare qui?” mi sfidò.
“ I tuoi baci,il tuo modo di accarezzarmi,i tuoi occhi. Me lo stai dicendo in questo momento!” risposi ostentando una sicurezza che non possedevo.
“ Possibile che con te non riesca a non litigare per la tua esorbitante boria?” esclamò spazientita guardando per un attimo le mie labbra.
“ Il bello delle liti è far pace,non ricordi?” replicai malizioso. Arrossì tentando di guardare altrove e di non sorridere,ma la tenni ferma.
“ Facevi così anche con loro? Con la mamma di Aisha o con quell’altra con cui sei stato 26 anni fa?” mi chiese. Mi resi conto che una nostra eventuale rappacificazione comportava anche questo: aiutarla a superare le donne che si erano susseguite nella mia vita,donne in cui avevo cercato senza successo qualcosa di lei. Le presi la mano e me la portai al centro del petto.
“ Credi che battesse in questo modo anche con loro?” le chiesi guardandola negli occhi. Chinò lo sguardo dopo un timido cenno di dissenso.
“ No. Io sono così solo con te. Quelle donne non contano e non hanno mai contato nulla per me. Non sei una ladra e neanche un’usurpatrice! Neanche a me piace vederti col contagocce!” esclamai sfiorando col pollice la sua gota.
“ È per questo che voglio mettere una distanza geografica fra noi due! Io così non ce la faccio più!” rispose.
“ Neanch’io ce la faccio più! È una tortura che non meritiamo! Farò qualsiasi cosa per non farti scappare via di nuovo e per incontrarti alla luce del sole!” sussurrai baciando la fossetta sulla sua guancia spuntata assieme al suo sorriso. Tremò sfiorando le mie gote con i polpastrelli delle dita. Lo spazio fra quel punto e le sue labbra tanto agognate era breve,ma pareva lunghissimo mentre sfioravo il suo naso con il mio.
“ Scarico. Si è scaricato il telefono!” bofonchiò con voce roca carezzandomi le guance amorevolmente quando il suo cellulare interruppe la magia.  Annuii chiudendo gli occhi per riprendermi. Anche quella minima vicinanza aveva il potere di farmi impazzire! 
“ Che aspetti a rimettere in moto per andare a casa di Armando? O ci accampiamo qui,Valencia?” esclamò sfidandomi. Sorrisi. L’adoravo!
“ E così hai paura di restare sola in auto con me in un parcheggio deserto…non avrei mai detto che sarebbe accaduta una cosa del genere un giorno!” la punzecchiai con lo stesso tono.
“ Io non ho paura di restare sola con te,Valencia,soprattutto quando mi stai così vicino,ma hai idee per passare il tempo in questo parcheggio isolato?” replicò. Ne avevo fin troppe e implicavano lei fra le mie braccia soprattutto quando usava quel tono di voce!
“ Moltissime! E non sono il solo!” commentai immettendomi di nuovo sulla carreggiata. Non volevo fare l’amore con lei in un parcheggio!
“ La modestia è sempre stata il tuo forte! In questi anni l’hai usata per non farti distruggere l’autostima dalla facilità con cui tua moglie instaura nuove << amicizie >> con il sesso opposto?” replicò.
“ Mai stato geloso di Patrizia. Era orgoglio! C’è solo una donna di cui sono sempre stato geloso! Devi smetterla di odiarmi per aver scelto di vivere in quella casa con Patrizia. E,per essere chiari: non avrei mai potuto dormire con lei nel nostro letto,quindi l’ho cambiato!” risposi.
“ L’hai cambiato?” si accertò piacevolmente sorpresa.
“ Sì. Nel nostro letto non ho mai portato nessun’altra e te l’avrei detto in cucina,se mi avessi fatto finire di parlare. Il nostro letto è in soffitta smantellato! Ora posso sperare che inizieremo a parlarci a cuore aperto o vuoi continuare a discutere dell’aria fritta?” replicai.  
“ Sono tutta orecchi,Valencia!” ribatté.
“ Come hai potuto pensare che… Non potrei mai scordare o calpestare ciò che abbiamo condiviso,maledizione! Il nostro primo bacio quando ci siamo chinati a raccogliere il tuo orecchino,la nostra prima volta,la prima volta che ti ho chiesta in moglie,la prima ecografia di Roberta… È tutto nel mio cuore. È sempre rimasto lì. Ma tu hai dato per scontato che 40 anni lontani avessero cancellato tutto come se fossi affetto da amnesia! E sono sicuro che anche se dovessi divenire davvero amnesico un giorno,potrei scordare tutto meno che te,che noi! Possibile che il fatto che io abbia una tua foto nel mio portafogli non sia indicativo di nulla?” sbottai.
“ Perché ti metto di buon’umore e sono fotogenica?” replicò cercando di ironizzare per non farmi notare le sue lacrime e il suo tono di voce tremante. Quella sua lingua tagliente mi faceva venir voglia di baciarla fino a terminare l’ossigeno.
“ Perché sei una persona importante nella mia vita. Quando sei partita ho sofferto più di quando sono morti i miei e sai quanto sono stato male per quel lutto!” chiarii cercando anche di ignorare (senza alcun successo) il suo profumo presente nell’abitacolo. Mi sfiorò la mano.
“ Beh ora sono tornata! Sono qua,no?” rispose decisa.
“ Sei tornata per restare! Per restare con me! Non te ne andrai mai più!” asserii. Arrossì all’inverosimile.
“ Dipende da cosa mi offri. Spero non un menage a 3!” ribatté. Risi divertito dalle sue frasi così argute. Volevo assaporare di nuovo le sue labbra,accarezzarla,stringerla. Avevo voglia di fare l’amore con lei,udire i suoi gemiti,sentirla ansimare il mio nome,averla fra le braccia e quel desiderio diveniva sempre più ingestibile,ma dovevamo chiarire molte cose prima! Volevo darle e avere la verità prima di fare l’amore!
“ Neanche a me. Noto che sei sempre gelosa come quando stavamo assieme!” osservai. Avevo ancora qualche speranza di riaverla al mio fianco? Se c’era anche solo una possibilità marginale di riaverla con me,l’avrei sfruttata! La volevo!
“ E chi lo nega?!” rispose insolente. Inchiodai quasi. Allungai la mano verso il lo scomparto basso di fronte a lei per afferrare delle salviette, ma le nocche delle mie dita le sfiorarono il ginocchio. La vidi sussultare ed anche il mio corpo fu scosso da un brivido violento.
“ Lo stai ammettendo? Sei ancora gelosa di me?” le chiesi cercando di non far trasparire quanto fossi ottimista. Forse potevo riconquistarla!
“ Quante domande! Ma tu non ti sbottoni mai. Mi hai fatto un terzo grado sul bacio al club senza spiegarmi cosa ti sia passato per la testa! Il tutto col rischio che qualcuno ci udisse e ne venisse a conoscenza. C’è una persona a cui non piacerebbe saperlo: Patrizia. Se l’avesse scoperto,mi avrebbe messo la cicuta nel vino!” civettò. Ridacchiai divertito. Il suo modo di flirtare mi piaceva parecchio!
“ Non dobbiamo mica dirglielo per forza,no?!” replicai beffardo. Sorrise mordendosi il labbro inferiore.
“ Ah no? Non dobbiamo? Avresti omesso delle cose anche a me se ci fossimo sposati? Perché se è così,mi sono salvata!” esclamò.
“ Tu sei tutta un’altra storia! Se racconto una balla,te ne accorgi dopo 10 secondi! E poi se diventassi mia moglie,non bacerei mai un’altra. Che bisogno avrei di fare una cosa simile?!” risposi.
“ Valencia,hai sentito cosa ho detto a tavola,vero? A me la condivisione non piace,quindi regolati! E poi devo prenderla come una proposta ufficiale? La bigamia è reato!” replicò incrociando le braccia al petto.
“ Neanche a me piace la condivisione e quando ci sei tu di mezzo preferisco la monogamia. Nonostante il cameriere e i 40 anni senza contatti, a quanto pare ci intendiamo ancora alla perfezione,visto? Non ci sono motivi per non riprovarci!” ribattei beffardo. Ridacchiò.
“ No,non ci sono! E cosa mi offre per tacere sul suo cedimento ed evitare il nostro omicidio per mani di quella lì,dottor Valencia?” scherzò.
“ Lungi da me vergognarmi di quel bacio,ma cosa posso offrirti per una domanda bonus di cui usufruire? Un altro bacio?” ironizzai. Rise.
“ Valencia,credi davvero che sia capace di vendermi solo per un bacio? O ti è piaciuto?” replicò col medesimo tono. Sì,che mi era piaciuto!
“ Magari mi è piaciuto… chi può saperlo!” le feci eco. Sorrise divertita.
“ Non smetto di pensare a quel bacio. Da quando è avvenuto non smetto di riviverlo nella mia mente. E quando ciò non accade,lo sogno! L’ho fatto perché lo volevo! E poi penso anche al bacio in corridoio e a te! Ora ho estinto la tua curiosità,Mendoza!” asserii tutto d’un fiato.
“ Che foto è quella che hai nel portafogli?” borbottò guardando fuori dal finestrino evidentemente scossa dalla mia rivelazione.
“ Una di quelle che ci scattammo alle macchinette il giorno dei tuoi 15 anni. Una copia di quelle foto dovresti averla anche tu!” risposi.
“ Sì,è nel portagioie. Non avrebbe avuto senso buttarla via! Ti regalo la domanda bonus. Spara!” asserì con voce tremante. Stava piangendo.
“ Alla leggenda del filo rosso credi davvero o l’hai detto solo per punzecchiare Patrizia?” le chiesi. Speravo ci credesse proprio come me!
“ Sì,o non saremmo qui!” mormorò. Sorrisi emozionato.
“ Allora non piangere più! Siamo qui ed è questo l’importante!” asserii cercando di trattenere le lacrime. Una stilla mi sfuggì ugualmente.
“ Magari al mare potremmo andarci qualche volta,sempre che tu non faccia venire il mare in quest’auto!” farfugliò. Sorrisi contento.
“ Sì,abbiamo ancora tantissimo tempo da trascorrere insieme perché verrai a vivere qui!” risposi. Sbuffò divertita.
 
Poggia il capo sulla mia spalla stringendosi forte a me sbaciucchiandomi la guancia e riprendo a vivere. L’idea che potesse lasciarmi per una parentesi passata che si è materializzata all’improvviso nella nostra vita mi ha terrorizzato. Faccio per baciarle la fronte,ma il mio cellulare decide di interrompermi. Quando leggo il nome di Aisha mi trattengo dallo sbuffare perché i nostri figli hanno la priorità.
“ Tesoro,dimmi!” esordisco.
“ Sono in bagno ed ho poco tempo!” afferma.
“ Stai male?” le domando allarmato. In tutti i passeggeri della mia auto c’è agitazione.
“ No,non è che ogni volta che vado al bagno do di stomaco. Necessitavo semplicemente della mia privacy! Gamberetto sta benone e anch'io,non preoccuparti! Il tuo amico che ti ha rivelato chi fossi è ancora tuo amico o hai smesso di parlargli perché magari ha fatto qualche commento sconcio su Cami,non hai gradito e avete litigato?” replica. Ha girato un film nella sua testa!
“ No,siamo ancora amici e nel caso in cui si azzardasse a fare anche mezzo pensiero sconcio su Cami,non arriverebbe al giorno seguente!” rispondo. Mia moglie ridacchia stringendomi la mano.
“ Dovresti mettermi in contatto con lui. Vorrei che pedinasse mio suocero!” mi rivela facendomi quasi sbandare.
“ Stai scherzando? Tu sei contro queste cose!” obietto. Povero Escobar a seguire Nicola Mora nei vari ristoranti…sarebbe traumatizzato da quanto mangia quel tipo!
“ Sì,papà,sono contro queste cose e mi urta chiedertelo,ma meglio venir meno ai miei principi che vedere mio suocero al nido con la bionda finta oppure il mio futuro marito in manicomio o in carcere per parricidio!” risponde. M’irrigidisco per quell’appellativo.
“ C-Che hai detto?” balbetto.
“ Hai poco campo? Ho detto che preferisco tradire i miei principi che imparentarmi con quel veicolo di germi!” risponde.
“ Facciamo che lasciamo passare la cena di stasera,la festa di domani sera e poi ti accompagno da lui,va bene?” negozio.
“ Ok. Ci vediamo stasera!” mi saluta per poi riagganciare.
“ Babbo Natale,non è che vuoi che Cookie ti faccia da elfo?” scherza mia moglie. Ridacchio divertito. Non vedo l’ora di dirle come mi ha chiamato Aisha!
“ Non credo tuo fratello apprezzerebbe! Senti,piuttosto,non è che Roberta e Clizia potrebbero prendere male la nostra idea,amore mio?” replico per poi tornare serio. Tutto voglio meno che ferire mia figlia e mia nipote!
“ Amore mio,no! È un pensiero così dolce! Stai sereno!” mi rassicura. E lei apprezzerà la mia sorpresa?
“ Cos’è quella faccia furbetta? Valencia,che stai combinando?” mi chiede. Sento i nostri figli ridacchiare.
“ Nulla! Assolutamente nulla!” mento.
 
[Leonardo]
Oramai ho imparato a memoria tutti i titoli di questo scaffale mentre l’aspetto. Spero che << Le relazioni pericolose >> di Pierre Choderlos de Laclos le piaccia,che non l’abbia già letto. Mi rigiro fra le mani tale pacchetto fino a che non mi atterra praticamente addosso.
“ Scusa! È che l’autobus non passava mai e non potevo farmi accompagnare da mia madre. Inoltre l’Ecomoda era assediata dai giornalisti per il successo di zia…” non le permetto di continuare catturando le sue labbra morbide con le mie. Le assaporo,le mordicchio beandomi del loro sapore. Le sue labbra sembrano essere fatte apposta per essere baciate. Ricambia quel contatto infilando le dita fra i miei capelli e quasi mi sfugge di mano il libro che le ho comprato. A farci staccare sono i vari colpi di tosse degli altri frequentatori di tale esercizio che probabilmente non sono interessati alla proiezione di tali immagini. Che figura!
“ Direi che sei perdonata! Com’è andata in aereo?” le domando perdendomi nei suoi occhioni celesti. Non stento a credere che Daniele Valencia abbia mandato al diavolo la morale fidanzandosi con sua nonna quattordicenne,a cui Clizia somiglia molto!
“ Bene! Tuo padre si è poi trasferito o sta ancora da te?” replica.
“ Lui e la zia di tua madre devono ancora arredare quella casa e credimi se ti dico che ho paura di vederla ammobiliata! L’altra sera,per lasciarli un po’ soli,sono stato a cena da mia sorella e quando sono rincasato,alquanto preoccupato all’idea di trovare in giro l’intimo della tua prozia,ho trovato sul tavolino del soggiorno una rivista d’arredamento aperta sulla foto di un salotto in stile barocco e devo dire che la cosa mi ha un po’ scosso! Anche se forse è stato meglio che imbattersi in qualche tanga animalier o fluo!” le racconto facendola ridere.
“ Povero nonno…dovrà stare dietro anche a questo!” sghignazza divertita.
“ Povera tua nonna: a chi credi si rivolgerà la fidanzata di mio padre?” obietto. Scuote il capo divertita.
“ Hai comprato un regalo per tua sorella?” mi domanda alludendo al pacchetto che ho in mano.
“ Veramente Babbo Natale l’ha lasciato da me per te!” rispondo. Arrossisce imbarazzata.
“ Ma io non ti ho preso nulla. Mi dispiace!” si mortifica.
“ Non importa. Non serve! Passeggiata in centro e poi aperitivo?” replico. Annuisce contenta prendendomi per mano.
 
[Armando]
“ Armando,meno polizieschi e più cartoni animati,ti prego! Ma che cos’è diventata la nostra famiglia? La famiglia Forrester?” replica Calderon alla fine del mio racconto su ciò che rischia di boicottare la cena di stasera.
“ Calderon,non scherzare,ok? Tu non li hai visti 2 giorni fa!” rispondo.
 
Avevo dimenticato il mio power bank in ufficio da Bob,quando ero passato a salutarlo ed avevo pensato di tornare in azienda prima di rincasare per cena. Ero salito,nonostante l’ambiente tetro per via del buio,e mi ero incamminato nei corridoi munito di torcia.
La mia meta non era molto lontana quando udii delle voci provenienti da quello che era divenuto l’ufficio di mio nipote e dove aveva deciso di appoggiarsi pure Miss San Marino con i suoi disegni. Raggiunsi quindi la fonte di tali voci e approfittai dello spiraglio di porte aperta per spiarli e chiarirmi le idee su ciò che li legava.
Ad illuminare la stanza c’era solo una lampada da scrivania ed i due erano seduti vicini alla scrivania col capo chino su una specie di tablet. Lo scrittoio era costellato di fogli sparpagliati e di portamatite.
“ Signorina Valencia,le comunico ufficialmente,che le sue borse sono pronte per il loro debutto!” esclamò solenne mio nipote venendo travolto in un abbraccio. Li fissai con gli occhi fuori dalle orbite.
“ Nana,la cervicale,ti prego! Già questo tablet mi ha ucciso il collo…cos’è mi rompi la vertebra del collo e muoio direttamente!” asserì mio nipote facendola ridere.
“ Perché non ti sbottoni la camicia? E non fare battute sconce: voglio solo farti un massaggio al collo! Te lo devo,visto che è colpa mia!” propose lei. Rimasi allibito. E lo sbalordimento fu maggiore quando Junior si slacciò la cravatta prendendo a sbottonarsi la camicia.
“ Sicura che non sverrai dinnanzi ai miei addominali?” la punzecchio Junior sfilandosi la camicia.
“ Potrei sempre sgonfiarteli con una di queste matite!” replicò quella ottenendo una dose di solletico. Lo sguardo che avevano quando si trovarono l’uno contro l’altro con i visi pericolosamente vicini non mi piacque per nulla,quindi tossii per far notare la mia presenza.
“ Zio! Che ci fai qui?” bofonchiò mio nipote arrossendo.
“ Ho dimenticato una cosa nell’ufficio di Bob. Tu che ci fai mezzo nudo? Avevi caldo?” replicai.
“ No,volevo farmi fare un massaggio da Susanna,ma è meglio andare a casa prima che mamma allerti le forze dell’ordine!” rispose.
“ Sì,vado a ritoccarmi il trucco e ti aspetto in garage. Dottor Mendoza!” farfugliò quella tipa prima di dileguarsi.
“ Sta ancora da suo padre?” gli chiesi.
“ No,dorme nella cuccia di Cookie! Certo che sta da loro! Zio,smettila! Susanna è una bravissima ragazza!” mi ammonì come soleva fare sua madre quando si toccava il suo amore adorato.
“ Anche tua madre difende così Daniele!” gli feci notare.
“ E fa benissimo,visto che è un padre fenomenale ed un uomo che l’adora!” rispose. Su quell’ultima asserzione non potevo che convenire!
 
“ Armando,non è che non mi fidi di te,ma ti conosco quando sei in modalità paranoia: 37 anni fa solo perché Nicola scarrozzava tua moglie in macchina credevi avessero una relazione e li seguivi in ogni dove!” mi fa notare.
“ Senti,Calderon,io non sono un visionario: Smeaton c’è arrivato prima di noi quando ha scazzottato con mio nipote alla festa di Nick!” replico. Alza gli occhi al cielo.
“ Come vuoi! E con Nick? Carmen è ancora strana con me!” cambia argomento. Il mio cellulare mi interrompe.
“ Daniele,che è successo?” domando allarmato dalla sua chiamata.
“ Mendoza,abbiamo un problema!” esordisce. Ma va?
“ La battuta me la ricordo diversa!” ironizzo.
“ Armando,te l’ho detto tante volte che l’ironia non è il tuo forte! Aisha vuole che faccia pedinare suo suocero perché Carlos è preoccupato! Perché dovrei scioccare un mio amico palesandogli cosa può accadere quando il tuo amico si siede a tavola?” replica.
“ E che le hai detto?” ribatto.
“ Ho preso tempo. A parte la sconcertante fame pantagruelica,da quanto tempo il tuo amico è strano?” mi chiede.
“ Da quando lui e Asia litigarono mentre noi altri eravamo a cena da te!” rispondo.
“ Va beh…cercherò di fare un giro di chiamate dopo Natale per capire come arrivare ad accedere a quel registro clienti prima delle nozze dei miei figli perché se il tuo amico si azzarda a scoparsi l’amante il giorno del matrimonio dei miei figli mettendo su uno scandalo epico con moglie e amante nello stesso posto che si prendono per i capelli (perché Patrizia sarebbe più che capace di una cosa simile),io lo chiudo in una gabbia e lo faccio morire di stenti,chiaro?” ribatte.
“ Come il sole!” rispondo prima di riagganciare.
“ Della faccenda di Nicola se ne occupa lui!” annuncio.
“ E del figlio di tua sorella che vuole scoparsi sua figlia chi se ne occuperà?” ironizza Mario.
“ CALDERON!” sbotto. Neanche so come rivelare a Daniele i miei sospetti! Finisce che lo ammazza!
 
[Bianca]
“ Mi stai prendendo in giro?” mi domanda il mio fidanzato. Scuoto il capo amareggiata. Come ho fatto a non accorgermi delle stranezze di mio padre? Pilar se ne sarà accorta? E perché Carlos non me ne ha parlato?
“ Magari potremmo parlarne con mio padre prima di saltare a conclusioni affrettate: lui,tuo padre e zio Armando si dicono tutto!” propone.
“ Dubito mio padre andrebbe mai a vantarsi in giro di mettere le corna a mia madre con quella sgualdrina! E non credo zio Armando e tuo padre gli darebbero mai il cinque per una cosa simile!” bofonchio disperata.
“ Amore,magari è Carlos che ha frainteso. Io non credo che tuo padre tradisca tua madre con la bionda finta!” risponde.
“ Più di Uribe che ha tradito per anni la moglie con Maria Beatrice Valencia?” ribatto prima di bussare alla porta dell’ufficio di Junior. Un cordiale << Avanti! >> mi incentiva ad entrare assieme al mio ragazzo.
Lui e Miss San Marino sono seduti sul pavimento assieme alla figlia di Diana,intenti a giocare con le Barbie dell’ultima citata. Chi l’avrebbe mai detto che Miss << Non ti tocco per non sbeccarmi un’unghia >> si sarebbe messa a giocare con una bambina piccola?
“ Bianca,c’è qualche problema con le foto?” mi domanda Junior.
“ Tua madre va a letto con mio padre?” chiedo a quella donna. Lei mi fissa sbalordita.
“ STAI SCHERZANDO? MI PRENDI IN GIRO? NO,TUO PADRE NON PUÒ FARLO!” risponde quella. Su una cosa siamo d’accordo!
“ PERCHÉ TU CREDI IO SIA CONTENTA?” ribatto.
“ Calmatevi,che spaventate la bambina!” ci ammonisce Junior.
“ Mia madre non sa nulla di tuo padre. Dodo,dovevamo dirglielo! Te l’avevo detto che avremmo dovuto parlarle,maledizione!” si lamenta quella con Junior. Di suo padre?
“ Nana,tua madre ha a stento una concezione corretta del corpo umano,figuriamoci rendersi conto che il preservativo solitamente protegge da determinate cose! Farebbe un casino senza precedenti e ci ritroveremmo zio Armando a triturare le palle ai nostri genitori per questa cosa,ti prego! Inoltre Nicola non è proprio il tipo da farsi l’amante! E soprattutto non credo andrebbe mai con la madre della donna che ha rischiato di rovinare la vita della figlia,della sua piccola Pilar. E tu non ti offendere,Nana,perché la colpa è di tua madre se fino a pochi mesi fa eri com’eri e se ti sei inimicata tutta l’Ecomoda!” interviene Junior.
“ Mia madre è andata a letto con quel buzzurro di suo padre,che è malato,quindi forse è malata pure lei. A tuo padre va detto. Anche se dovesse aver tradito tua madre,non merita di certo di morire!” afferma quella ragazza.
“ Malata?” domanda Mario per me,visto che sono sotto shock.
“ Prova a far circolare la voce e vedi tuo padre come reagisce!” mi consiglia quella. La fisso perplessa.
“ Se ci va a letto,la prima cosa che farà sarà contattarla per chiederle spiegazioni in merito e poi si sottoporrà a delle analisi! La risposta te la darà il suo atteggiamento!” risponde. Mai avrei creduto che il suo animo manipolatore mi sarebbe tornato utile un giorno!
“ Non è un’idea cattiva!” farfuglio.
“ Anzi,fai girare la voce che mia madre è malata di AIDS alla festa di domani,così che gli arrivi per vie traverse e non venga ricondotta a te la diceria e vediamo come reagisce! Non deve sospettare che tu sospetti o salta tutto! Cerca di essere il più normale possibile con lui!” propone.
“ Tu sei proprio Mata Hari!” sghignazza Junior ammirato.
“ Non garantisco per Carlos. Lui e Aisha vogliono ingaggiare un investigatore privato. Hanno chiesto a tuo padre!” le confesso.
“ Con Aisha parlo io. Questa idea è più efficace!” risponde. In realtà sarebbe anche più economica!
“ Sei sicura?” le chiedo. È sua madre.
“ Sicurissima! Faccio girare io il pettegolezzo,così non se la prenderanno con te!” risponde. Sua madre l’ammazzerà!
 
[Guido]
“ Un whisky,grazie!” ordina il tipo seduto accanto a me al bancone del bar. Ce ne vorrebbero almeno 2 per me!
“ Signor Lascano,piccolo il mondo!” esclama. Mi volto per trovarmi dinnanzi l’ex della figlia imbecille del Vampiro.
“ Come va?” replico.
“ Bene. Non proprio perché mio fratello si è messo a fare lo zio e ha deciso di ospitare la mia ex e quel bambino,ma bene!” mi spiega. Andiamo bene! Che belle vacanze si prospettano per lui!  
“ Patrizia si trasferirà a breve e rischio di rimanere senza casa,visto che né la moglie di Armando né tantomeno Cullen e Camilla mi lasceranno vivere in quella casa!” gli rivelo.
“ Ho inviato dei fiori a Susanna,ma non mi ha risposto!” replica.
“ Li ha buttati nella pattumiera ed ha trasformato il bigliettino in coriandoli per poi farsi scarrozzare da mio figlio al lavoro!” rispondo. Ci resta male,ma mentirgli a cosa servirebbe? Inoltre non sta di certo perdendo la Madonna!
“ Passano tutto il loro tempo insieme! Ho visto la loro intervista!” bofonchia. Anch’io!
“ Non creda che mi faccia piacere! Tutto voglio tranne che imparentarmi ancora di più con l’uomo che mio figlio chiama << papà >> pur non essendo suo padre! Col divorzio tutto credevo tranne che avrei perso anche i miei figli a favore di quell’essere odioso e misantropo. È anche vero che,visto che non vogliono vedermi neanche in fotografia,almeno non sarò costretto ad incontrarlo al nido alla nascita dei miei nipotini perché dubito mi permetteranno di fare il nonno,visto che sono venuti addirittura a chiedermi di non partecipare al matrimonio di Barbara!” bofonchio. No,dal divorzio non mi aspettavo questo!
 
Salii le scale con fatica per via della gamba,ma inviperito desistendo a malapena dall’accartocciare i documenti che mia moglie mi aveva lasciato sulla scrivania. Non poteva farmi trovare gli incartamenti per il divorzio e rintanarsi nella sua stanza a spasimare per quello stronzo di un Valencia! Sarebbe stato felice di rivederla divorziata per avere l’occasione di sfilarle le mutande!
Entrai nella sua stanza senza neanche avere la creanza di bussare. Lei non ne aveva avuta mettendomi dinnanzi al fatto compiuto. Sì,non dormivamo assieme da più di un mese,ma poteva chiedere il divorzio solo per quello?
“ Cosa stai facendo?” le domandai basito trovandomi davanti agli occhi uno scenario che non avevo preventivato.
“ Secondo te con i trolley aperti e le ante dell’armadio spalancate sto facendo yoga? Non ci vuole molto spirito d’osservazione per capire in cosa io sia affaccendata,no?” ribatté ostica non smettendo di piegare i suoi indumenti e di riporli in valigia.
“ PENSI AL DIVORZIO E NON ME NE PARLI FACENDOMI TROVARE I DOCUMENTI A COSE FATTE; PENSI DI TRASFERIRTI E NON MI AVVERTI...COSA DIAVOLO SONO IO PER TE? UN SOPRAMMOBILE? UNA BOMBONIERA? UNA CAZZO DI PIANTA?” sbottai. Mi fissò dall’alto in basso come sempre.
“ Un intralcio. Era l’ultima opzione ed anche quella corretta. Game over,Lascano!” rispose beffarda prima di tornare a dedicarsi alla sua attività. La ferrai per le spalle per costringerla a fissarmi,ma si divincolò.
“ Non.Devi.Toccarmi. TU NON DEVI MAI PIÙ TOCCARMI,CHIARO? LO CAPISCI CHE MI FA SCHIFO QUANDO MI TOCCHI E QUANDO TI AVVICINI A ME O VUOI UN DISEGNO? Che diavolo vuoi? Cosa nei documenti non ti è chiaro?” esclamò infastidita incrociando le braccia al petto.
“ Dove stai andando?” le domandai.
“ In Colombia. Precisamente a Bogotà. L’indirizzo non te lo do perché lo conosci: quello di casa dei miei che ora è divenuta la dimora di Armando e Betty. C’è altro?” ribatté.
“ MI PRENDI PER CULO? MI LASCI LE CARTE PER IL DIVORZIO E TE NE VAI NELLA CITTÀ DI QUEL BASTARDO DEL TUO EX?” replicai livido di rabbia.
“ Sì,mi starà aspettando di certo a braccia aperte per strozzarmi,visto che mia figlia ha cominciato una relazione proprio con suo figlio (liaison che Daniele disapprova) e che,come ciliegina sulla torta,hai pensato bene di rivelare a mia figlia la sua telefonata di un mese fa giusto per inasprire ancora di più i rapporti fra lui e suo figlio! In un'altra vita,rigagli la macchina che gli fai meno male! E poi che vuoi da me? Che mi faccia un pianterello sugli incartamenti per aver perso 40 anni di tempo? Il melodramma non fa per me. Le lacrime le ho esaurite tutte anni fa!” borbottò indifferente.
“ Le hai esaurite per quel coglione,no? Sarà il primo informato della tua scelta?” le chiesi acido.
“ Non è la mia scelta,ma la nostra scelta. Tu non vuoi che Junior e Babi sappiano tutto ciò che hanno ignorato per anni,vero? Non vuoi che conoscano che merda sei,giusto? E allora  smettila di assillarmi e di avvilirmi. Questo castigo quarantennale finisce qui. I miei figli hanno le loro vite ed io non sono più costretta a sopportare la tua vomitevole vicinanza,le tue repellenti carezze e tutto il resto che mi ha sempre nauseata. E ti giuro che se nomini di nuovo Daniele usando tali epiteti,la prima cosa che farò una volta a Bogotà sarà scoparmelo e mandarti un sex tape. Ti farebbe bene…avresti molto da imparare su come si tratta una donna!” sbottò. Era la prima volta che la sentivo usare termini poco aulici e restai senza parole per qualche secondo.
“ Magari non ti vorrà più!” insinuai.
“ Era un modo di dire. Puoi essere contento: sei riuscito a rovinarmi la vita. Inoltre non sono la tipa da sex tape! Possibile che un richiamo di mia madre valesse una vendetta tanto spietata? Possibile che la felicità mia,di Roberta e di Daniele valesse poco quanto un rimprovero umiliante di una signora? Perché Daniele potrà anche essersi sposato ed amare sua moglie,ma so per certo che né lei né nessun’altra saranno mai in grado di renderlo felice come sarei riuscita a fare io. E non è presunzione la mia,ma solo la verità perché lo conosco e nessuna arriverà mai a conoscerlo come lo conosco io. Se non le avessi rovinato il vestito,mia madre non si sarebbe neppure accorta di te. E anche se ti avesse rimproverato senza ragione,io non c’entravo nulla. Mi hai rovinato la vita ed io non te lo perdonerò mai. Non riuscirei a perdonartelo neanche se Daniele mi rivolesse ancora! Come non ti perdonerò mai le volte in cui mi portavi appositamente le riviste di gossip dove c’era lui con la sgualdrina di turno,né gli anni di ricatti né di aver schiaffeggiato mia figlia e di averla fatta scappare di casa. Per colpa tua mia figlia non saprà mai chi è suo padre,non riuscirà mai ad amarlo; per colpa tua Roby ha rifiutato Junior i primi mesi di vita,perché lo vedeva come colui che voleva rubarle l’unica persona che l’amava. Credi davvero che con Daniele si sarebbe verificata la medesima cosa? No,avrei potuto occuparmi di mio figlio neonato senza che mia figlia sviluppasse una specie di sindrome dell’abbandono nei miei confronti!”  esplose carica di astio.
“ Il padre dell’anno che suo figlio ha ripudiato perché si è innamorato di nostra figlia!” borbottai.
“ Il padre dell’anno che non ha mai fatto fuggire di casa nessuno dei due figli che ha cresciuto. In questo,come in altro,è decisamente mille gradini più in alto di te. Se ti guardo confrontandoti con lui,mi appari così piccolo e inutile che troverei difficoltoso fissarti anche avvalendomi di un microscopio. E non parlo di prestigio,di ricchezza,di status sociale,di galateo; parlo di te come essere vivente (anche definirti << persona >> mi pare troppo): lui per la mia felicità si è fatto da parte,ha sacrificato il suo bene per il mio,mi ha lasciata libera; tu sei così egoista che hai sacrificato una bambina di 4 anni e mi hai costretta ad avere altri figli pur sapendo che non ne avevo la minima intenzione! Dovrei chiederti i danni per tutto ciò che mi hai fatto: per le violenze,per i tradimenti,per il modo in cui hai sempre trattato i miei figli. Junior e Barbara,per quel che mi riguarda, sono solo un risarcimento danni da parte tua a tutto quello che ho perso per colpa della tua inutile esistenza!” sbottò.
“ Tu non puoi essere seria! Abbiamo dei problemi,ma chi non ne ha?” obiettai.
“ Problemi che con Daniele non avrei avuto perché lo amavo! Io non ti amo,non ti ho mai amato e mai ti amerò,mettitelo in testa! Non sarei riuscita ad amarti neppure se prima di te non avessi incontrato e vissuto l’amore della mia vita,figuriamoci dopo. Paragonato a Daniele sei così minuscolo! Anche se quella donna l’ha rovinato,anche se l’ha reso cinico,insensibile,freddo,calcolatore,resta e resterà sempre un milione di gradini sopra di te!” rispose livida di rabbia.
 
“ Certo che ci si è messa pure la sua ex moglie bigotta!” commenta. Lo fisso confuso.
“ Le ha fatto il lavaggio del cervello! Con la storia dei figli ci ha messo del suo! Ha detto che i figli si amano a prescindere,altrimenti lei non avrebbe dovuto amare i figli avuti da lei!” mi spiega. Perché le hanno impedito di correre da quello!
“ Bigotta e moralista lo è sempre stata! Peccato che non ci fosse nessuno a farle la morale quando spasimava per un altro pur essendo sposata con me! Passo io dalla parte del torto solo per aver osato esigere ciò che era un mio diritto! Pensava di giocare con le bambole? Eppure non mi pare si facesse tanto pregare per andare a letto con quello da fidanzatini,proprio come non si fa pregare ora! Tanto per lei a breve non sarò più in problema,non avendo nulla qui a Bogotà! Potrà godersi la sua vita felice col suo amore adorato!” ribatto.
 
[Hermes]
Oramai è trascorsa mezz’ora da quando ho messo la mano sulla sua pancia e niente. Charlotte dice che le sente muoversi,ma io no. Non è giusto! Sono stato il loro primo fan!
“ Amore,dai! Non lo fanno di proposito!” mi rassicura mia moglie. Le scopro il ventre poggiando la guancia sulla sua pancia rotonda.
“ Non è giusto! Papà vuole sentirvi! Bebe,Benny,ci siete? Sono papà!” esclamo seccato. Speriamo non stiano litigando come facevamo io e la loro mamma prima che l’attrazione prendesse il sopravvento e ci innamorassimo!
“ Posso coprirmi la pancia o se entra qualcuno nel mio ufficio deve trovarmi così?” mi domanda. Neanche elaboro la risposta che la porta del suo ufficio si spalanca per far entrare Carlos.
“ MA SEI PAZZO? C’ERA MIA MOGLIE SVESTITA!” ringhio furioso.
“ Non fare storie,che era solo la pancia!” minimizza.
“ Chissà che ne penserebbe Aisha! Che vuoi?” ribatto.
“ Mi aiuti a chiamare Lara per avviare una ricerca sui movimenti di mio padre?” mi chiede.
“ Carlos,mi sembra un po’ esagerato!” obietto.
“ VORREI VEDERE TE SE TUO PADRE CORNIFICASSE TUA MADRE CON UNA TROIA!” risponde alterato. Alzo gli occhi al cielo per poi arrendermi e comporre il numero.
“ Lara,sono Hermes Mendoza! Ti chiamo per una situazione un po’ delicata,per la quale ti domando fin da ora discrezione!” esordisco.
“ Se posso aiutarti,perché no?!” replica.
“ Tu sai che Nicola Mora è come uno zio per me. Lui e mia madre sono cresciuti insieme come fratelli e mi ha visto nascere. I suoi figli sono un po’ preoccupati per lui!” improvviso non discostandomi molto dalla realtà.
“ L’ho visto l’altro giorno e stava bene. Oddio,aveva il naso un po’ acciaccato,ma sembrava stare bene!” risponde.
“ È caduto mentre guardava in giro cercando il suo cane!” invento.
“ Ah! Mi dispiace!” commenta.
“ Lui non ha un cane. È questo il problema. Fa cose strane,a volte delira o si perde a fissare il vuoto…temiamo si tratti di demenza senile!” rispondo. Mia moglie scuote il capo oramai rassegnata alla mia dose di follia mentre Carlos si copre il viso con le mani.
“ Mi dispiace davvero! È ancora così giovane! Sarà stata la pensione a deteriorare così la sua salute! Ma io che posso fare?” replica.
“ I suoi estratti conto non quadrano e i suoi figli vorrebbero i suoi movimenti bancari nell’ultimo mese. Sai,di uno messo così ci si può approfittare facilmente e non vorremmo che qualcuno avesse…che so?...adoperato il suo bancomat,che fosse incappato in qualche truffa online…” rispondo.
“ Hermes,sai che le procedure non sarebbero corrette,però…farò il possibile! Mi dispiace troppo per il dottor Mora! Papà ci resterà malissimo quando lo saprà! Ti aggiorno in settimana! Auguri di Buon Natale a te e famiglia!” replica per poi riagganciare.
“ Ha accettato!” rispondo ancora sotto shock.
“ Bene!” commenta Carlos contento.
“ Non è bene per niente! È un pettegolo! Credo che domani alla festa tutti parleranno della demenza di tuo padre!” annuncio mettendomi le mani nei capelli.
“ Della vostra demenza dovrebbero parlare! Poveretto!” commenta mia moglie frustrata dalla mia propensione a creare guai.
 
[Jean Lou]
“ […] Sì,Stella,sì!...Non sto scherzando: è davvero un’idea di Susanna!...Non so,ma almeno un paio di migliaia!...Appena uscirà la promozione si accapiglieranno com’è successo con le borse!...I bozzetti te li mando appena saranno pronte,certo!...No,non vorrei stressarti nel tuo stato,ma per una volta che arriva una buona idea da Susanna,che fino a 3 mesi fa mi domandavo perché l’avessi assunta,direi che devo coglierla!...Ok! Allora ci aggiorniamo!...Se non ci sentiamo,Buon Natale anche a te,a Lorenzo e alla sua famiglia!” le sento dire.
“ Ha accettato?” domando confuso da tante chiacchiere. Annuisce abbracciandomi.
“ Bisogna solo scegliere i bozzetti recenti che più richiamano ai temi del Natale,a parte i bozzetti natalizi. Più varietà di bambole c’è e meglio è! Tu che dici,amore mio?” replica accomodandosi sulle mie gambe.
“ Che le Barbie mi riportano a quando eravamo bambini e Susanna ogni anno voleva una Barbie nuova!” rispondo facendola ridere.
“ Tuo padre pensa che tra lei e tuo cugino ci sia del tenero! Cioè non proprio del tenero (perché mia cugina con gli uomini non è tenera per nulla),ma che si piacciano!” le rivelo. Quasi le cade la mascella sul pavimento.
“ Mi prendi in giro?” ribatte scioccata. Scuoto il capo.
“ E credi che abbia mollato Brigitte per Susanna? E Hildegard? Oddio!” esclama non capendoci più nulla,giustamente. Più che ad Hildegard,io penso a mio suocero chiamato << zietto >> da mia cugina o da una miniatura di Susanna!
“ Non saprei! Ma tuo cugino fa sempre così? Apre sempre più capitoli per volta?” replico. Non vorrei che fosse lui a far soffrire Susanna,per assurdo! Non è che mia cugina può cadere sempre in piedi!
“ Di solito no! Ma solitamente quelle come Susanna gli urtano il sistema nervoso,quindi non saprei più! Certo che povero papà! Tra Milla che perde la verginità con quel cretino,Junior che si innamora di tua cugina…che altro deve capitare nella nostra famiglia?” ribatte. Spero nient’altro,per carità! Pure perché zia Bea mi ha raccontato che il padre della nostra segretaria è stato a trovare mia madre stamani e la cosa non mi piace per nulla! Che vorrà da lei?
 
[Patrizia]
Il mio primo Natale da sola,senza i ragazzi e senza Daniele. Non che i 3 siano mai stati presenti più di tanto a livello mentale! Erano sempre e solo loro 3,come se io non esistessi. Sì,non sono la madre del secolo,ma quella donna ce l’ha messa tutta da quando è piombata qui per prendere il mio posto! Ora lei si occupa dei preparativi delle nozze del mio primogenito,al mio posto! In fondo non ha mai voluto che Daniele la dimenticasse o non sarebbe stata presente ogni volta per ricordargli ciò che aveva perso!
 
Quando entrai nello studio di mio marito mi ritrovai 3 paia di occhi addosso distratti da ciò che stavano facendo. Daniele mi ammonì con un’occhiataccia per non aver bussato.
“ Che fate?” chiesi.
“ Alleggeriamo zia Marce dal compito di dover mandare i ringraziamenti ai telegrammi di condoglianze!” mi spiegò Susanna.
“ Certo che tra quelli per me e quelli per Marcella,non finiremo più!” borbottò Daniele.
“ Per questo esistono le frasi prestampate!” commentò Giulio.
“ Volete una mano?” mi offrii.
“ Prepara del caffè,se vuoi renderti utile!” mi rispose Daniele trattandomi come fossi la sua domestica.
“ Non bastavano i telegrammi! Questa mi pare addirittura una lettera!” chiosò il nostro primogenito.
“ Per me o per Marcella che lo segno in lista?” chiese mio marito.
“ Per zia Marce. Il nome è Camilla Mendoza!” rispose Giulio. Mio marito lo fissò impietrito e gli cadde la penna di mano.
“ Dev’essere sbarcata direttamente dalla preistoria! Chi usa più le lettere? Esistono le mails!” commentò giustamente Susanna.
“ La mail è fredda ed impersonale. Non esiste nulla di più intimo di una lettera!” rispose mio marito.
“ La figlia dello sgorbio e della bestia pelosa? Ho saputo dalla parrucchiera che oramai vive a Milano da 4 anni. Si è sposata col figlio di Anna Maria e Freddy. Ha emulato suo padre: ha sposato un morto di fame come ha fatto suo padre con sua madre!” esclamai.
“ Noto che i circoli letterari sono sempre i tuoi luoghi d’intrattenimento preferiti! E comunque non mi pare tu te la passassi meglio quando ti ho sposata o che l’amico della moglie di Armando se la passasse tanto meglio quando te lo portavi a letto!” replicò Daniele velenoso.
“ Comunque hai toppato sia tu che le tue fonti dalla parrucchiera,mamma! Non viene dall’Italia questa lettera. Viene dalla Svizzera,per la precisione da Zurigo.” precisò Giulio. Daniele rimase con lo sguardo vacuo per qualche attimo.
“ Non è la figlia di Armando,ma la sorella. Vive in Svizzera!” borbottò Daniele ancora scioccato.
“ Lei e la zia sono amiche?” chiese Susanna.
“ Cresciute insieme. Più con zia Bea in realtà,anche se la cosa,per fortuna,non ha influito sulla sua personalità né sulla sua psiche!” rispose a monosillabi mio marito. I miei figli risero.
“ Nel senso che l’uomo della sua vita è uno e non ogni volta uno diverso o che non si veste di pailette?” chiese Giulio ironico.
“ Entrambe,anche se l’uomo della sua vita poteva sceglierlo almeno civilizzato!” rispose Daniele.
“ Non dirmi che è lo scricciolo! Quella del << biscottino >>?” chiese Giulio divertito.
“ Sì,è la mia ex,contento?” s’irritò Daniele.
“ La apro?” domandò Susanna.
“ Sì,meglio leggerla. Non vorrei mai sconvolgesse ancora di più tua zia! Ci sa fare molto con le parole e potrebbe farle allagare casa!” rispose Daniele a brutto muso. Giulio la tolse dalle mani della sorella e aprì la busta col tagliacarte di Daniele per poi estrarre dei fogli piegati a mo’ di convocazione ufficiale.
“ Allora io vado. Ha una bella grafia! << Marcella,immagino ti aspettassi un telegramma formale e vuoto,ma non ce l’ho fatta ad essere formale. Il tuo dolore purtroppo non ha nulla di formale e quello che ti è piombato addosso merita qualcosa di più di parole vuote o di una mail fredda ed impersonale. Per te sono sempre stata l’amica del cuore della tua sorellina rompiscatole,mentre tu per me eri una persona da imitare,la donna forte che mi sarebbe piaciuto essere,ma che non sono. Ti ho sempre augurato il meglio, consapevole che non l’avresti trovato di certo nella mia famiglia. Quel meglio poi per fortuna è arrivato,ma è durato forse troppo poco. Il tuo lieto fine è durato un battito di ciglia ed ora sarai dilaniata dal dolore. Sembrerà strano,ma so perfettamente cosa provi: ti senta mutilata,il tuo cuore sanguina e trovi vane tutte le motivazioni che ti vengono addotte come un incentivo a vivere,reputi un enorme sacrificio anche solo alzarti dal letto la mattina. Ti diranno che passerà, ma non è così. Quella ferità sarà sempre come una voragine su cui metterai ogni giorno un tappeto per evitare che gli altri la vedano,ma appena ti troverai nei pressi di quel fosso, scivolare e star male sarà inevitabile. Dovrai imparare,da donna forte quale sei,a saltare quella buca e convivere con quel dolore. Dovrai farlo per quello che di bello avete tu e tuo marito: i vostri figli,qualcosa che mai nessuno potrà toglierti. Per quei due ragazzi sei il solo punto fermo e non puoi lasciarti andare,anche se sarai tentata di farlo perché una parte di te è morta con lui. Non starò qui a dirti che un giorno tutto questo sarà sopportabile,che tornerai ad essere felice o cose simili,ma sono sicura che nei tuoi figli e,un giorno,nei tuoi nipotini vedrai qualcosa di lui: la sua ironia,il suo sorriso,il suo modo di tenere le posate o di lavarsi i denti,piccoli dettagli quasi impercettibili che saranno la tua salvezza…e allora lo sentirai accanto,sentirai che Michel in un modo diverso e nuovo,ma ugualmente forte,è ancora al tuo fianco,che hai ancora un legame con lui,un legame eterno. Abbraccio forte te e i ragazzi. Camilla Mendoza >>. Papà,ma stai piangendo?” esclamò Giulio alla fine di tutto. A Daniele erano sfuggite un paio di lacrime.
“ No. È la polvere. Anita deve spolverare meglio! Tua zia allagherà casa quando leggerà quella lettera! Dammela che la metto in cassaforte e gliela rendo più avanti. Sarà lei a risponderle!” borbottò mio marito facendosi passare quei fogli. Li ripiegò con cura rimettendoli nella busta ed aprì la cassaforte per posarla lì. In quella cassetta teneva solo le cose di valore,quelle a cui neppure io potevo accedere,visto che non ne conoscevo la combinazione.
“ Ma è vedova? Parla come se anche lei avesse vissuto un dolore analogo trovando conforto solo nei figli,che,a quanto pare,somigliano al padre!” esclamò Giulio.
“ No,non è vedova; è semplicemente empatica. Il buzzurro che ha sposato sarebbe capace di resistere anche alla bomba atomica! E mi dispiace per lei se i figli somigliano a quel minus habens,anche se la nonna di quei ragazzi li ha sempre definiti somiglianti a sua figlia e non a quel minorato mentale!” tagliò corto Daniele.
 
Adesso sarà contenta di essersi ripresa il suo posto,anche se il fatto che a breve mi risolleverò,non la renderà felice al 100%. Se credeva di relegarmi in quella catapecchia a vita,pensava male! Io sono Patrizia Fernandez,ho frequentato 6 semestri di finanza alla San Marino e so sempre come rialzarmi.
“ Pronto!” la sua voce è seria.
“ Ti sei ripreso da stamattina o sei ancora mezzo rotto?” gli domando suadente.
“ Sono occupato,possiamo risentirci più tardi?” replica.
“ Ed io che volevo invitarti a pranzo!” rispondo maliziosa.
“ Mi spiace,ma non posso. Ci vediamo domani!” replica.
“ Alla festa? O fingerai di non desiderarmi alla follia?” ribatto. Sospira esasperato.
“ Sarebbe opportuno che evitassi di provocarmi! Ti prego,ci saranno anche i miei figli e la mia famiglia sta vivendo un periodo complicato!” risponde.
“ Prima o poi dovrai dir loro di noi! Come pensi di spiegare la villa o un eventuale trasferimento a Miami? Non vorrai portarteli dietro!” sbotto. Non si può andare avanti così!
“ Capirai bene che non hanno una buona opinione di te e che quindi dovrò lavorarci. E dovrai lavorarci anche tu,magari evitando di attaccare il tuo ex marito e la sua nuova compagna domani sera! Rafforzeresti solo la loro opinione! Ora ho da fare! Ci sentiamo!” risponde.
“ Ma non vieni a scartare il tuo regalino di Natale?” gli sussurro languida.
“ Te l’ho già detto: stasera no!” risponde perentorio.
“ Peccato perché avresti dovuto cercarlo addosso a me e so quanto ti piace mettermi le mani addosso!” replico maliziosa.
“ Farò il possibile per liberarmi!” risponde prima di riagganciare. Ci mancava solo il dover star buona domani sera con quei due melensi!
 
[Diana]
“ Grazie davvero per aver badato alla bambina!” ringrazio Susanna Valencia e suo fratello.
“ Ma no! Ci siamo divertiti un sacco noi 3,no?” minimizza lui. Aida annuisce e anche Susanna. Li fisso confusa. Sembra che fra i 2 ci sia qualcosa. È un’idea che mi è nata nella testa quando li ho visti stamani all’ingresso!
“ Sì,mamma. Belli bestiti fatti da Susy!” mi spiega mia figlia. Le sorrido baciandole la punta del naso.
“ Non li ho fatti io,ma le stiliste. Io li ho solo cuciti. E Barbie ha fatto furore alla festa,vero,piccola?” precisa Susanna. Mia figlia annuisce.
“ Che bella comitiva!” esclama quel coglione che lavora qui e che ha pensato bene di sverginare la figlia di Armando Mendoza.
“ Ciao! Barbie ha fatto shopping!” gli comunica mia figlia entusiasta.
“ Ah sì? Barbie ha fatto benissimo! E con i vestiti è bella come te o di meno?” replica quello.
“ Io sono più bella!” risponde fiera mia figlia.
“ Che fate di bello?” domanda quello.
“ Noi stavamo andando a pranzo,sperando di evitare i giornalisti, perché stamani abbiamo già dato! Tu stasera verrai a cena o preferisci salvare la pelle ed evitare zio Armando?” replica il dottor Lascano.
“ Sarò temerario! Non credo possa farmi fuori in casa d’altri! Inoltre il dottor Valencia vestito da Babbo Natale chi se lo perde!” esclama quel cretino indisponendo Susanna Valencia e il fratello.
“ Noi andiamo! Buon pranzo! Ciao piccoletta!” si congeda Susanna Valencia carezzando la testolina di mia figlia che la saluta sventolando la mano. Le è proprio simpatica,visto che stamani non ha fatto una piega quando l’ho affidata a lei…di solito non sta mai con chi non conosce!
“ Bambolina,non volevo offenderti!” esclama quello pizzicando il mento di Susanna Valencia che si ritrae.
“ Dove le devi tenere le mani? In tasca! Tu vuoi davvero finire al muro fucilato,idiota! Parla il meno possibile stasera,che zio Armando è di umore nero e ci mette poco a trasformarti nel pranzo di Natale di Lucky e Cookie!” lo avverte il dottor Lascano circondando con un braccio la sorella prima di dirigersi all’ascensore.
“ Complimenti,eh!” borbotto frustrata dalla sfacciataggine di questo tizio.
“ Susanna è single,maggiorenne…cos’altro ho sbagliato?” replica.
“ Bersaglio. Suo padre è protettivo! Vorrebbe giocare a freccette con Theresa per aver attentato alla vita delle donne della sua famiglia! Se non ti ammazza il dottor Lascano,lo farà il dottor Valencia e non so chi dei due ti farebbe soffrire di morte più dolorosa!” rispondo.
“ A detta di Milla,Jimmy sa tutto,ma stasera non so proprio come comportarmi!” replica. E chi se ne frega non ce lo mette?
“ Non come un coglione,possibilmente! Dubito i padroni di casa vogliano trascorrere la serata pulendo il suo sangue!” rispondo.
 
[Barbara]
“ […] Sarà indubbiamente in gamba,ma gradirei si occupasse qualcun altro delle mie nozze! La signora Bertola ha avuto già troppe divergenze di vedute con mia suocera ed io non vorrei ve ne fossero altre al mio ricevimento!...Sì,è anche la compagna di mio padre,ma che c’entra?...Sì,io e la mia futura moglie gradiremmo fosse un’altra persona a sostituirla: troppe iniziative personali e anche con me e la mia compagna non c’è stato feeling!...Allora grazie mille e Buon Natale!” gli sento dire. Mi stringo a lui baciandogli la guancia.
“ Ha detto che ci proveranno! Speriamo bene! Non intendo imporre quella donna a Camilla! Già basta mia madre!” afferma perentorio.
“ Sei dolcissimo!” replico baciandogli le labbra. Ricambia quel contatto carezzandomi il viso.
“ Mai quanto te! Come va il bruciore allo stomaco?” ribatte.
“ Meglio. Oddio,quando mia madre ha aggredito quella donna è arrivato alle stelle,ma ora va meglio! Daniele voleva scomparire, poverino!” rispondo. Giulio annuisce. Stiamo per baciarci quando al tavolo si avvicinano il mio incubo di queste settimane (Stella Uribe),il suo fidanzato e suo suocero. Lui è tutto rosso in viso come se avesse corso la maratona,ma forse soffre solo di pressione.
“ Ciao,che coincidenza!” esclama lei contenta. Sembra più che mi stia seguendo!
“ Sì,davvero! Ho finito la bozza del tuo abito. È pronta,ma non ti spoilero nulla per via dello sposo!” rispondo.
“ Fra una settimana è il vostro giorno! Allora,Giulio,i tuoi genitori che dicono?” chiede il suocero di Stella al mio fidanzato.
“ Mio padre è emozionato di scortare all’altare la mia principessa. Mia madre meno. Spero solo riesca a domare la sua esuberanza!” risponde sibillino il mio fidanzato. Più che l’esuberanza dovrebbe domare il suo tono di voce perché a quella villa saranno affezionati e non vorranno di certo che crolli a causa del nostro ricevimento!
“ Già! I prossimi saranno tuo padre e la madre della signorina, giusto?” chiede quel tale.
“ Sì. Lei ha ricevuto già l’invito,vero?” replico.
“ Sì. Molto sobrio. Scelta elegante. E le tue zie come stanno,Giulio?” ribatte quel tale. Pensare che Daniele voleva appioppare questo tipo alla signora Marcella!
“ Bene! Senti,Stella,mi dispiace per la faccenda di tuo padre e…” risponde Giulio prima di rivolgersi a quella ragazza.
“ Dispiace a me. Mio fratello ha dovuto cedere loro il suo appartamento l’altra sera e cenare da me. Non ho osato domandargli come l’avesse trovato al rientro!” risponde Stella. Lo credo!
 
[Camilla Senior]
“ Prima o poi mi abituerò a vedere qualcuno guardare con gli occhi a cuore Maria Beatrice nonostante il modo in cui si concia! Ci mancava solo il pullover verde albero con le palle di Natale appese in un ristorante in cui ci conoscono tutti! Praticamente con quei capelli argentati che fanno da puntale,l'albero è lei!” mi sussurra mio marito strappandomi un sorriso. Si porta una mia mano alle labbra per baciarla.
“ Allora? Questa casa?” domando a mia cognata e al suo compagno.
“ Io e Bea vorremmo arredarla in modo originale!” risponde quel tale allarmandoci. Ora ho paura!
“ Non l’avrei mai detto!” bofonchia Daniele mandando giù un sorso d’acqua.
“ Nel senso che opterete per un design moderno?” chiedo preoccupata. Bea è leggermente stravagante e non vorrei che questo tizio,infatuato com’è,le lasciasse tutta l’organizzazione ritrovandosi poi un appartamento a dir poco kitsch!
“ No: ogni stanza con uno stile diverso!” mi spiega Bea esaltata. Mia figlia andrà preparata a questa cosa prima che metta piede in casa di sua zia e tiri fuori una delle sue perle misantrope!
“ Non vi vediamo convinti!” ne deduce quel tale.
“ Lo credo che non siamo convinti! Casa nostra è decisamente diversa e dubito che una cucina bauhaus,un salone moderno,una camera da letto classica possano star bene insieme! Certo,i gusti sono opinabili,ma in quella casa dovranno metterci piede anche i suoi figli e,visto che l’unico che avete avuto assieme l’avete dato via,sarebbe il caso di non far scappare a gambe levate anche gli unici eredi del signore! Anche se forse,se il suo virgulto si levasse dai piedi,non sarebbe un grave danno!” risponde mio marito tralasciando ogni delicatezza.
“ Ti andrebbe di darmi una mano,Cami? Magari potremmo coinvolgere anche Robertina,che dovrà arredare anche la sua casetta!” trilla mia cognata facendo voltare metà del ristorante.
“ Sperando che nostra figlia sopravviva a tutti questi vezzeggiativi e diminutivi senza finire in carcere!” bofonchia mio marito.
“ Ti ricordo che anche tu la chiami Robertina!” gli sussurro lasciandogli un bacio sotto l’orecchio. Sentirlo vibrare sotto il mio tocco mi strappa un sorriso compiaciuto.
“ Va bene,Bea. Sono contenta di darti una mano!” accetto sperando di non pentirmene. Il clima è grossomodo sereno e si prospetta tale almeno finché non arriva al tavolo quella invasata della ex moglie dell’uomo che si trastulla con mia cognata.
“ Perché devo fare Babbo Natale col mal di testa?” mi domanda Daniele seccato nascondendo il capo fra le mani.
“ VEDO CHE NON TI VERGOGNI A FREQUENTARE IN PUBBLICO LA TUA AMANTE,COMPLIMENTI! LA TUA AMICA SA CHE STAI PER DIVENTARE NONNO?” strepita quella gallina. Ora capisco perché lei e la bionda finta hanno quest’amicizia tanto indissolubile!
“ N-Nonno? Io non lo sapevo!” balbetta quel tipo. Che modi di dire le cose alla gente!
“ Domandati perché tua figlia non te l’ha detto! Buon prosieguo di giornata! Spero ne valga la pena di aver perso i tuoi figli per una così!” risponde quella strega. A sorpresa è Bea,quella sempre entusiasta delle risse e delle grida,a fermare il suo opossum dal reagire!
“ Ehm…che si dice in questi casi?...Congratulazioni!” farfuglia Daniele,al quale tiro una gomitata. Che diavolo!
“ Grazie!” balbetta quel tipo ancora sotto shock.
 
[Marcella]
Devo ammettere che non mi aspettavo una loro visita e sono rimasta piacevolmente sorpresa da questa improvvisata. Non abbiamo un rapporto molto stretto,ma Aisha si preoccupa molto per me per la faccenda di Charlotte. O forse si sente solo in colpa per essere stata lei ad introdurre nella nostra cerchia quello lì.
“ Allora? Come vanno le cose?” domando a lei e al suo fidanzato. Si alza dalla sedia e si mette di profilo cercando di ostentare un rigonfiamento del ventre che si percepisce poco.
“ No,il test pure a tua zia no! Povero pulcino! Lo sai che ci mette un po’ a crescere!” scherza il suo fidanzato facendomi ridere.
“ Ho perso 2 kg. La ginecologa dice che è normale per via delle nausee,ma non so come dirlo a mio padre senza che mi leghi alla sedia e mi rimpinzi come un tacchino il giorno del Ringraziamento!” mi confessa.
“ Ma no! Hai fatto sia il Bitest che l’esame per la traslucenza nucale?” le domando. Annuisce.
“ Tutto bene. Sarà un bimbo intelligentissimo e sano! Guarda che bello!” risponde passandomi lo spezzone di un’ecografia 3d. Sorrido.
“ Tuo padre impazzirà quando vedrà questo frammento!” replico. Annuisce.
“ La ginecologa dice che potrebbe essere un maschietto. Non ne è sicura,ma pensa che dal battito cardiaco potrebbe essere maschio!” mi confessa. Magari questa cosa è meglio non dirla a Daniele prima che cominci con i palloni,il modellismo,le scarpette da calcio,la canoa…
“ Magari rivela il sesso a tuo padre solo quando avrai la certezza!” le consiglio.
“ Lo so: altrimenti comincerà con la carta da parati azzurra,il rugby,il canottaggio… Credo di averlo inquadrato!” risponde. Appunto!
“ Carlos,tutto bene?” gli domando. Annuisce distrattamente.
“ No,non mi dire che fai parte di quei fanatici che vogliono la femmina da coccolare e custodire,come Hermes!” aggiungo strappandogli un sorriso divertito.
“ No,una bambina bella come la mamma sarebbe un istigazione all’omicidio dei ragazzini con l’ormone a palla!” risponde sbigottendomi.
“ Carlos pensa che suo padre abbia un’altra solo perché è un po’ strano ultimamente. Io invece penso che stia solo organizzando una sorpresa a sua moglie! Non capisco perché debba essere così disfattista! Lei che ne pensa?” esclama mia nipote. Che purtroppo tutto coincide e che questo ragazzo,pur non conoscendo l’animo da sottone di suo padre con Patrizia,c’ha visto giusto,purtroppo!
“ Che preferirei tu mi dessi del tu!” cambio argomento. Non posso di certo agitarla nelle sue condizioni!
 
[Asia]
“ Che c’è?” domando a mio marito che continua a fissarmi languido e a carezzarmi la mano. Cattura le mie labbra in un bacio dolce e appassionato per poi sfiorare il mio naso con il suo.
“ Pronta al tuo regalo di Natale?” mi chiede  carezzandomi il viso. Annuisco prima di ritrovarmi fra le mani una busta. Sorrido per poi scartarla e trovarmi fra le mani due biglietti aerei.
“ Stavolta per il nostro anniversario non mi sono fatto fregare dai casini della famiglia. Può anche crollare il mondo: per il nostro anniversario di matrimonio io e te andremo a Barcellona!” annuncia. Lo fisso contenta.
“ Io e te?” gli domando sbalordita.
“ Se vuoi andarci con un altro,basta dirlo! Ci resterei però molto…” non gli permetto di continuare a dire sciocchezze prima di abbracciarlo.
“ Capisco: preferisci la mia compagnia,sebbene comporti l’essere guardati male dai camerieri dei vari locali per le mie ordinazioni abbondanti e strane!” mi sussurra coccolandomi e sbaciucchiandomi la tempia.
“ Devo confessarti una cosa: anch’io amo viaggiare con te!” aggiunge. Struscio il viso contro il suo trattenendo a stento le lacrime.
“ Ti amo tanto!” mormoro.
“ Io di più,amore! Però alla famiglia non lo diciamo di questo viaggio. Va a finire come quest’anno altrimenti,che tutti i casini sono scoppiati a ridosso della nostra partenza e alla fine abbiamo dovuto annullare e prenotare qualcos’altro pochi mesi fa!” replica. Ha ragione!
“ Però il nostro viaggio in ritardo è stato bello lo stesso!” osservo.
“ Sì,ma se si chiama << anniversario >> un motivo ci sarà!” ribatte con ragione. Ridacchio facendo per baciarlo quando una schiarimento di voce alle nostre spalle ci fa sobbalzare.
“ Che piacevole coincidenza!” esclama colui che mi ha rovinato la vita mandando a morte il mio bambino. Nicola mi stringe la mano tentando di rassicurarmi.
“ Proprio piacevole…non c’è che dire!” bofonchio seccata. Deve caderci un asteroide in testa prima che questa giornata orribile termini?
“ Vedo che il naso sta guarendo!” commenta rivolgendosi a mio marito che scatta in piedi. Mi alzo anch’io per trattenerlo perché non si faccia finire di maciullare e perché qui ci conoscono tutti e la figura peggiore la farebbe Nicola,purtroppo!
“ Sì,c’ero io a curarlo con amore,qualcosa che uno come te non conoscerà mai!” sbotto seccata stringendomi a mio marito. Lo sento ritirarsi.
“ Amore,che c’è?” gli domando ricordandomi solo dopo della spalla.
“ Niente. Devo stare più attento quando mi muovo,amore!” risponde baciandomi il capo.
“ A casa ti metto una pomata! Considerato che i nipotini di Armando vorranno abbracciarti,non puoi presentarti con la spalla in questo stato stasera!” replico. Annuisce con un sorriso.
“ Ancora così per una stupida zuffa? Lo stesso mollaccione di 26 anni fa! Come farai mai a farti piacere uno così,dopo essere stata con uno muscoloso come me!” maligna quello stronzo.
“ Perché mio marito ha un muscolo enorme,lo stesso muscolo che tu non hai: il cuore. Quello è il muscolo più importante e quello che reputo più attraente!” rispondo mettendo ko quello stronzo,che batte in ritirata.
“ Davvero reputi che il muscolo migliore sia il cuore?” mi domanda mio marito.
“ Sì. Tu non hai bisogno di altri muscoli da ingrossare. Hai già di dimensioni ipertrofiche quello più importante!” rispondo prima di baciarlo.
 
[Junior]
Devo ammetterlo: vederla con Aida mi ha intenerito ed ho sentito qualcosa sciogliersi dentro di me. Quando l’ho conosciuta non le avrei mai vista con un figlio ed invece sarebbe una madre dolcissima. Peccato che non sarò io il fortunato che potrà accarezzarle la pancia!
“ Per me un’insalata con frutti di mare e mais con condimento a parte,grazie!” ordina.
“ E per lei?” mi domanda la cameriera. Io il menù non l’ho proprio guardato! Ero concentrato a fissare Susanna!
“ Anche per me,ma senza mais!” borbotto. La tipa se ne va lasciandoci soli.
“ Stai così per la visita di quell’uomo di questa mattina,vero? Se potessi,lo esilierei io da questa città,ma dubito di avere tanta autorevolezza!” esclama carezzandomi la spalla. Le sorrido.
“ Sei stata brava con Aida!” mi complimento.
“ Ammettilo che agli inizi mi avresti vista meglio come tentatrice di Temptation Island!” mi punzecchia facendomi ridere.
“ Sì,va bene? Che devo fare? Mi inginocchio ai tuoi piedi?” sghignazza beccandosi il mio tovagliolo in faccia.
“ Va beh…ti sei fatto perdonare insegnandomi tante cose ed aiutandomi con le borse! Ad ogni modo Babbo Natale ti ha lasciato questo!” esclama estraendo dalla sua borsa un pacco consistente.
“ Ma credevo mi avresti lasciato un pacchetto sotto l’albero!” replico stupito.
“ Aprilo e dimmi che ne pensi!” mi intima poggiando il mento sulle mani incrociate ed usando i gomiti come base d’appoggio sul tavolo. Le sorrido per poi dedicarmi allo scioglimento del fiocco e alla rottura della carta da regalo.
“ Tu sei pazza! È una Reflex e su Amazon costa quasi 6 milioni di pesos!” farfuglio basito.
“ Amazon leva ogni sfizio. Anche Giulietto comprò i pastelli acquerellabili a Barbara su Amazon e le rivelai il prezzo. Forse dovrei scusarmi!” commenta. Scuoto il capo prima di afferrare il biglietto sul fondo della carta. Apro la bustina e lo estraggo.
 
{Perché mi piace guardare le cose nel modo autentico in cui le vedi tu e sapere che anche solo per un attimo,quando il tuo sguardo si posa su di me,specchiandomi nei tuoi occhi divento migliore anch’io. So che grazie a questa sarà più facile vedere il mondo a modo tuo.
Buon Natale
  Susanna} 

Sorrido imbarazzato e cerco di non fissarla con gli occhi a cuore,ma credo sia difficile. È la seconda volta che scova un mio hobby e mi incentiva a coltivarlo! È un peccato che con questa fotocamera non potrò immortalarla,se non nelle foto di famiglia o magari nelle foto del suo matrimonio!
“ Ma piangi?” mi domanda preoccupata.
“ No,allergia al polline! Tu il tuo regalo non l’hai scartato. Va bene essere presa dalla recensioni sulle borse,ma non accorgersi del pacchetto che ho estratto dal bagagliaio,vuol dire avere la testa per aria!” replico porgendole il mio regalo.
“ Neanche tu l’hai messo sotto l’albero!” mi fa notare. Sorrido e resto incantato a fissarla quando scarta il pacchetto e si ritrova fra le mani qualcosa che unisce gran parte delle tue passioni.
“ Un Digital Paper System che su Amazon costa circa 4 milioni! Poi sono io quella esagerata!” commenta imbarazzata.
“ Con questo puoi sia leggere gli ebook,che disegnare,che appuntare le idee. Ci sono dei titoli che potrebbero piacerti e un software per il disegno. C’è anche la penna che…” lascia il regalo e si allontana verso il giardino lasciando il biglietto che le avevo scritto sul tavolo.
 
{Nei libri che piacciono a te il << vissero tutti felici e contenti >> è assicurato. Nella vita reale spesso no. Ti auguro di avere il tuo,scritto dalla penna di qualcuno che ti ami come meriti,che sia degno della donna speciale che sei e che ti renda finalmente felice.
Buon Natale
  Junior}

La inseguo portando con me sia la sua borsa che i regali super costosi che ci siamo fatti. Non è uno dei ristoranti di lusso che frequentiamo e non vorrei qualche brutta sorpresa!
“ Nana! Ho detto qualcosa che non va?” le chiedo quando la scopro a singhiozzare dandomi le spalle. Era un regalo che ho scelto con affetto e speravo le piacesse! Idem vale per le parole del biglietto!
“ Nana,ti ho offeso in…” le sue labbra sulle mie interrompono le mie paranoie sbalordendomi totalmente.
Resto scioccato per qualche secondo prima di portarla a me,di ricambiare carezzandole il viso bagnato dalle lacrime,i capelli,il collo. È un bacio totalmente diverso da quelli che ci siamo scambiati finora. Non è solo passione,anche se fra noi ha smesso di essere solo passione da un pezzo. Con lei è coinvolto tutto e ci sono i brividi,il tremore fin dentro le ossa,il cuore che batte forte,le farfalle allo stomaco,la paura fottuta di incasinare tutto. Mi sembra di essere il personaggio di uno di quei cartoni animati idioti che guardava Roberta quando eravamo piccoli! Ci si può innamorare alla follia di chi si riteneva una poco di buono? Purtroppo sì.
 
Non riuscivo a crederci: mia madre era innamorata di Daniele Valencia,che avevo dapprima giudicato male,ed aveva vissuto l’inferno accanto a mio padre,che l’aveva sempre tradita. Valencia era molto sulle sue e per nulla a suo agio durante quella cena. Non dubitavo del suo amore per mia madre,soprattutto dopo la scazzottata con mio padre.
“ Papà,si può sapere che stai facendo con quel cellulare in mano?” gli chiese mia sorella.
“ Amore mio,tua sorella non mi risponde!” borbottò lui.
“ Papà,Aisha ha la testa dura,lo sai! Credo sia una tara ereditaria!” replicò Roberta.
“ Parlavo di Susy,amore. Credimi,questa cosa mi inquieta di più! Non voglio che sua madre me la metta contro,tanto più che dei miei figli (a parte Aisha) è quella con cui ho più difficoltà ad interagire!” rispose lui. Mia madre gli carezzò la mano prima di sedersi sulle sue ginocchia.
“ Amore,se non ti senti tranquillo qui,possiamo ripartire per Bogotà anche domani!” asserì la mia mamma sfiorandogli il viso.
“ Non voglio dargliela vinta. Con lei sento di aver fallito. Forse non sono mai riuscito a farmi amare da lei,se ha smesso di farlo solo perché ho rincorso la mia felicità!” rispose. Mia madre chinò lo sguardo.
“ Mamma,non fare paragoni,per cortesia! Io non ho smesso di volerti bene…volevo solo capire! E credo che neppure la paperina abbia smesso di voler bene a suo padre: penso sia solo spaesata da tutta questa storia e chiunque lo sarebbe al suo posto,visto che,almeno per me, non ci sono state avvisaglie di questa bomba,a parte il tuo essere sempre taciturna da quando sono nato,ma credevo fossi così di tuo non che fossi semplicemente infelice con papà ed innamorata di un altro!” intervenni.
“ Junior ha ragione: conosco poco Susanna,ma si farebbe tagliare volentieri un braccio per te. Se non ti amasse,non sarebbe così gelosa di Roby! Dan,cerca solo di ridimensionare queste chiamate non risposte e di vederle per ciò che sono o finirai per distruggerti il fegato,amore mio!” asserì mia madre lasciandogli un bacio sulla tempia.
“ Non ha obiettivi,né aspirazioni,né hobby. Sì,c’è lo shopping,ma a parte quello non sa come impiegare il suo tempo,Cami. Avrei dovuto trascorrere più tempo con lei senza permettere che Patrizia e Bea la plasmassero a loro immagine e somiglianza. È il loro ritratto,non il mio. Giulio,Aisha,Roby hanno qualcosa di me…lei no!” si sfogò lui. Mi mancava il melodramma per via di quell’oca!
“ Amore,Susanna purtroppo somiglia più a quella donna che a te,ma è una Valencia. Tesoro mio,io sono stata fortunata perché Junior e Babi somigliano a me,ma non puoi deprimerti per via di Susanna. Dan,è vero quando dici che non ha aspirazioni che non riguardino un marito ricco,ma un obiettivo possiamo darglielo noi partendo dal suo talento!” lo rassicurò mia madre.
“ Dal sesso?” chiesi beffardo beccandomi un’occhiataccia dalla mia genitrice.
“ Dovrei raccomandarla ad un’azienda di accessori per farle disegnare le sue borse? Ma se neppure Smeaton la vuole nella sua azienda probabilmente perché la reputa un’inconcludente!” obiettò Daniele. Disegnava? La pornodiva del video osé alle nozze di Bob disegnava borse? Non era una buona a nulla?
“ Smeaton può reputarla come meglio crede perché esiste la libertà di pensiero,ma tu sei suo padre. Nessuno crederà mai in lei se non lo farai tu per primo! Devi farle capire che non è solo bel corpo o si rovinerà. Quando si accorgerà di valere qualcosa anche a livello mentale capirà che quel ragazzo non la merita. Che senso ha vivere una relazione con una persona di cui non si ha la stima ed il supporto? Vuoi davvero che diventi una copia di Patrizia o vuoi che tiri fuori tutto il suo potenziale rendendoti fiero di lei? Amore,non può pensare di diventare come Maria Beatrice e andando avanti così sarà quello il suo destino,tesoro! Non credo tu voglia vederla buttar via la sua vita con un ragazzo che non crede in lei o che la reputa solo una donna da esibire,una specie di bambolina senza idee né libertà di parola. Amore,non può pensare che il massimo nella vita sia fare la mantenuta di un uomo che non ha nessuna stima di lei! Dan,ci sto pensando da un po’ e da ieri quest’idea mi pare più concreta: vorrei che l’Ecomoda cominciasse a produrre anche accessori. In questo modo sarebbe indipendente, tranne che per le materie prime,e Susanna avrebbe la sua occasione di mostrare quanto vale pure senza il fidanzato! È tua figlia,la figlia dell’uomo che amo,e l’aiuterò!” replicò mia madre.
“ E Armando,Beatrice,Mario,Nicola Mora? Loro che ne pensano?” chiese Daniele piuttosto preoccupato.
“ Dan,io mi sono adattata a tutto negli anni: al fatto che Betty entrasse in affari,sebbene all’inizio la moda non fosse proprio arte sua; idem vale per Nicola; ho accettato che Mario dividesse le sue quote con la moglie; ho accettato che spesso l’Ecomoda sembrasse più la succursale di un circo che un’azienda; ed ora credi sul serio che non sbotterei nel caso in cui mi ritrovassi loro contro? È un progetto fruttuoso,che all’inizio potrebbe implicare qualche perdita finanziaria,come succede per quasi tutte le nuove attività all’avvio,ma che in un secondo tempo potrebbe renderci indipendenti e farci risparmiare la trafila per la selezione delle aziende di accessori; inoltre,ultimo ma non ultimo,aiuterei la figlia dell’uomo che amo con tutta me stessa a non finire come sua zia che rischia di portarci all’infarto una volta l’anno,chi potrebbe darmi contro?” replicò mia madre. Daniele sorrise per la sua ultima argomentazione.
“ Lo faresti davvero? Cami,amore,se ti aspetti gratitudine da Susanna,temo sarai delusa! Sarà già molto se ti accetterà senza fare storie,visto quanto è influenzata dalla madre!” rispose lui sfiduciato (forse lo sarei stato anch’io con una figlia come quella). Mia madre lo baciò. Ero finito alla fiera della melassa senza rendermene conto! Che croce!
“ I Valencia non sono predisposti all’odio nei miei confronti…l’hai detto tu!” replicò mia madre strappandogli un sorriso.
“ Hai ragione: ti adorerà. Non ti amerà quanto ti amo io,ma ti adorerà perché si accorgerà di quanto sei meravigliosa e di quanto mi rendi felice. Spero di riuscire a fare lo stesso con te!” le rispose lui ottenendo un bacio. Non se lo sarebbe chiesto se fosse stato presente negli anni precedenti,quando mia madre sembrava uno zombie! Speravo non lo scoprisse mai,visto quanto sembrava tenere a lei!
“ Ti creo solo problemi!” si scusò mia madre. Gli occhi di lui divennero lucidi.
“ Non dirlo neanche per scherzo! Io ti amo da morire e averti con me è la cosa più bella che mi sia mai capitata,scricciolo!” la rassicurò. Scossi il capo esasperato…sentivo la glicemia arrivare alle stelle!
 
La vibrazione del mio cellulare nella tasca dei pantaloni mi fa staccare da lei confuso,stravolto,eccitato. Le sue labbra turgide e gonfie mi raccontano che ci stavamo baciando da un pezzo ed i miei capelli devono essere un mezzo casino.
“ Papà,dimmi!” esordisco schiarendomi la voce.
“ Hai l’affanno,hai corso? Ti senti bene?” replica confuso. Ma che cazzo!
“ Sì,tu e la mamma?” ribatto fissandomi le scarpe.
“ Bene. Abbiamo fatto tutto. Bea si è lasciata convincere ad ingaggiare qualcuno che la aiuti ad arredare casa,quindi avrò un risarcimento danni in meno da elargire,anche se ha preteso fosse tua madre e questo non è bene perché non voglio si stressi!” risponde. Ridacchio divertito.
“ Ascolta visto che Babbo Natale sarà impegnato stasera,quella cosa in soffitta puoi tirarla fuori tu al momento opportuno?” aggiunge.
“ Sì,tranquillo. Vedrai che l’anno prossimo quella sorpresa sarà occupata da un bimbo bellissimo a cui il suo fratellone farà fare tanti vola vola!” rispondo. Lo sento sorridere dall’altro capo del telefono.
“ Magari lontano dai pasti o ti vomiterà addosso! Ci vediamo più tardi,ok?” mi saluta.
“ Dai un bacio alla mamma!” replico prima di riagganciare.
“ Cosa sarebbe questa sorpresa?” mi domanda Susanna ancora rossa in volto.
“ Lo vedrai stasera! Andiamo prima che diano le nostre insalate a qualcun altro!” la invoglio facendole strada verso il ristorante.
 
 
Capitolo terminato! Il mistero si infittisce e i personaggi si stanno tutti insospettendo,ma sarà davvero così? È Nicola l’amante di Patrizia oppure è solo un grosso equivoco? I regali emersi finora vi sono piaciuti? Quale vi è piaciuto di più? Il prossimo capitolo sarà il cenone con tutti nella stessa casa? Cosa succederà? Lo scoprirete (spero) a breve! Alla prossima!
  
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