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Autore: Legeia    05/05/2021    0 recensioni
In un Presente alternativo, vari conflitti portano alla disgregazione delle nazioni in problemi interni ed esterni. In una si queste, un gruppo di persone di presenta come Agevolatori o Risolutori per le persone o enti su vari ambiti. Tuttavia cè qualcosa di più profondo e intricato che muove i personaggi principali sia tra loro che per i Continenti e le decisioni e scelte sono fondamentali per la questione cardine. Il futuro. P.S. storia scritta anni fa, mai ritoccata e modificata, così come era scritta.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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chapter 26 chapter 26

ricordo che sono stati scritti tempo fa, in forma di bozza di una storia intera, che divido e posto appena riesco ma non sono modificati, rivisti, riletti o altro.

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9  mesi prima

Turchia


"Ti avevo detto di no n fare cose avventate, ora guardaci! Sono dovuto venire con i miei dal settore sicuro, e ora ci siamo impantanati qui..."

"Scusa Jd, ma ti avevo detto di non venire. Che risolvevo io!"

"E come! Guardali!!!"

Jd parlava tra i denti con le mani alzate, davanti ai soggetti che dovevano snidare ma erano finiti invece in una trappola. Ma siccome Gask aveva la voglia di agire a modo suo perchè si annoiava, finendo per entrare con la sua squadra al momento sbagliato, senza chiedere prima supporto o autorizzazioni, Jd aveva dovuto mettere una pezza sopra bruciando le tappe pe dare supporto alla sua squadra.
Forzando la fase tre del piano dalla seconda entrata, facendo un casino. Il problema maggiore era che si erano divisi mentre discutevano per seguire uno della lista che dovevano prendere, appena si erano incontrati, ed erano rimasti lontano dalle squadre, finendo in una stanza, quella in cui stavano litigando.


"Dimmi in che modo ci siamo messi in questo casino, perchè non mi sono accorto neanche del fatto che ci siamo divisi dagl ialtri e..."

"Silenzio. Fate silenzio! Voglio sapere chi siete, ora o faccio saltare tutto!"

Jd e Gask guardarono il tizio, in mezzo ad altri quattro, che teneva in mano un dispositivo e aveva indosso delle cinture con dell'esplosivo.

"M i spieghi perchè gli arabi hanno smepre questa mania di far esplodere cose, se stessi, grandi scoppi?"

"E' diventata parte della loro cultura, da decenni! E una missione per Dio..."

"parlate, o fermo tutti i vostri uomini attivando questo! Chi siete. Come avete fatto a trovarci..."

Si trovavano in una zona isolata, in una costruzione antica e precedente abbandonata, occupata e convertita da quartier generale per una certa fazione di dominio religioso, che cercava di invadere i confini. Invece di far partire l'esercito turco, il Consiglio di tutti i paesi aveva chiesto a Milan di intervenire,in quanto diventato il gruppo d'armi di prima linea. Essendo un membro del Consiglio, nato di constrasto con quelli che la gente chiamava "poteri forti", stavano cercando di scavalcarli per una gestione corretta, per tutti gli esseri umani, la Terra e gli animali/vegetazione. Se prima era tutto legato a fattori privati/economici/religiosi dei singoli membri, uniti in un gruppo di avvoltoi che beccavano il mondo. Almeno, era questo che credeva il Consiglio, i cui membri non avevano retribuzione delle loro cariche come l'oggi in altri paesi,  anzi i costituenti non percepivano neanche  una sorta di minima indennità di presenza. E così era per gli ideali, anche percepire un valore pari allo stipendio di un operaio in regola era troppo, senza auto di rappresentanza, senza nessun guadagno a meno che no nfossero i rispettivi settori. Ma non era un guadagno per loro, ma un onore, un grande onore servire il loro Paese. L'unico, Paese. Tutti uniti.
Loro servivano qualcosa di più grande, ed era già un orgoglio essere parte di un Consiglio... lealtà, dedizione e onore! QUello che ripetevano sempre.
Era stato quindi un bisogno, quello di non creare conflitti tra i confini e isterici religiosi, creando solo casino. Meglio una cosa pulita e in silenzio.

"Se siamo qui perchè, secondo te?" disse Gask spavaldo, ridendogi in faccia

"Siamo qui..." disse diplomatico Jd dando un'occhiataccia a Gask"... sapete perchè siamo qui! State tentando di giungere oltre confine, nascondendovi qui, state..."

"Chi vi manda! L'america? Quale stato contro Dio state..."

"ma quale Dio, se lo sentisse Kianta gli sparerebbe in fronte e basta così..." rise Gask, abbassando le mani per fare una battuta

"Abbiamo un intento conciliatorio, diligente e salomonico..." urlò Jd per fermare Gask "...evitare l'attivazione delle misure turche per..."

"Parla chiaro! Non capisco che dici... O ti sbrighi o faccio saltare! Siamo tutti pronti a immolarci per fermare voi..."

"Ok, va bene..." dise Jd, iniziando a spiegare, fermandosi per rumori di spari in lontananza "Ci hanno mandato per fermare la vostra cellula che ha..."

"Allora non ci vuole altra spiegazione! Siamo felici di dare la nostra vita per..."

"Aspetta! E' chiaro che..."

Jd però non riuscì a proseguire perchè l'attenzione di quei cinque fu catturata alle sue spalle, mirando altrove. Si voltò, solo per vedere entrare unaa figura che non immaginava. Non in quel posto. Sembrava scivolare più che camminare, una ragazza con una maschera bianca con dei marchi scuri, capelli lunghissimi e boccoloni, un abito in stile antico vaporoso, color nero/blu notte con grandi decori come fiori, come dalie scure tra i capelli. Scorreva elegantemente mentre tessuto e capelli si muovevano nel movimento, ma Jd si accorse, abituato, che era una proiezione a levitazione magnetica. Era una sospensione magnetica, un metodo con il quale una barra di mezzo metro proiettava tutto intorno un soggetto, secondo programmazione al alta qualità/risoluzione,  sospesa su un altro oggetto la parte sottostante che si muove su rotelle. Questo proiettore di ultima generazione era utilizzato anche per comunicazioni tramite connessione audio/video, guardando l'immagine renderizzata del soggetto. Questo sistema era stato adottato dal Consiglio nel caso no nera possibile una riunione fisica, ed essendo un prodotto dei labboratori di Milan, li utilizzava per molte cose, anche per l'apparizione dei Crell se necessario, se non vi era l'impianto nella zona in cui servivano. Camminava autonomamente e questa barra scompriva all'interno della proiezione, mostrando un'immagine digitale molto realistico, esattamente come i video proiettori della zona delle gradinate.
Quindi era un loro prodotto, pensò Jd?

"Chi diavolo sei, chi sei!" urlò quello con il detonatore in mano mentre la figura si avvicinava.

La figura tuttavia, si avvicinò agli uomini armati, fronteggiandoli, si voltò di profilo e con la testa guardò Jd e Gask. Si, pensò Jd, era il modello con telecamere e microfoni per interagire e per i Crell, non quelli per le chiamate.

"Legeia...?!?" sussurrò stupitissimo Gask vedendola, veramente sorpreso.

"Ehi, chi diavolo sei. E come sei conciata? Chi ti ha fatto entrare? İsmail chiama gli altri, fai..."

L'uomo con il detonatore urlò a uno degli altri, ma qualcosa di tondo e azzurro polvere sfrecciò verso di loro dall'entrata e con alcuni balzi, come una pietra sull'acqua, saltò verso la mano dell'uomo, provocando innumerevoli schizzi scarlatti. La mano dell'uomo era stata tagliata a zig zag, eliminandogli di fatto il detonatore. La figura di Legeia si voltò col viso verso di loro, restando di profilo, emanando bagliori bianchi come un'aura, finchè allargando le braccia, buttando la testa indietro con i capelli che danzavano e l'abito come al vento, tutto l'impianto elettrico saltò, lasciando al buio, tranne la luce dalle finestre, tutto. L'elettricità era stata postata in quel luogo storico traite fili attaccati alla meglio ai soffitti con lampadine a bulbo pendenti e, pensò Jd, se non era stato fatto saltare un impianto in remoto, forse in fisico, ma aumentando la tensione così tanto che le lampadine esplosero, i fili fecero scintille azzurre, fumo che si levava da ogni punto bruciato.
Jd si era voltato attimi prima, spingendo Gask a farlo, sapendo che sarebbe accaduto, perchè non era la prima volta che gli capitava e sapeva a chi piacevano questi scherzetti. Li adorva proprio, far venire un coccolone a tutti!.

Quindi era un  modello  collegato via satellite ed avevano settato i sistemi di quel posto in loco? O qualcuno aveva manomesso l'impianto?  
Con la folgorazione del sistema di Legeia per creare un abbagliamneto, rese cieci quegli uomini, e quei due ne approfittarono per eliminarli e disattivare le bombe. Quello che deteneva il detonatore gli serviva ma unattimo prima di prenderlo si era sparato, vanificando tutto.

"Grandioso! Cazzo... quello era uno della lista che aveva i codici, e si è ucciso. Già so che chi sappiamo  ci spellerà vivi!" si agitò Jd disperato davanti il corpo del tizio, che prima voleva sfuggire da una finestra e poi, vedendoli arrivare, aveva urlato i suoi moti da pazzo sparandosi. Levò lo sguardo,  fissando intorno mentre la figura di Legeia pareva sparire e apparire altrove e la palla rotolava in giro "E che diavolo succede..."

"Io penso a qui, tu controlla cosa hanno indosso come armi, che ce le portiamo. E prendi le nostre che ci avevano requisito..."

"Si, per colpa di qualcuno! Ho dovuto appoggiare le armi a un muro per non farmi sparare, e solo perchè volevano sapere chi eravamo. Speriamo non abbiano comunicato con qualcuno per avvisare altre squadre. E quel tizioche ci serviva... Quanto lavoro per niente. Milan ci vorrà buttare in una piscina con i pirana, Kianta ci sputerà in un occhio dopo averci stterrato fino al collo lasciando le nostre teste a chissà che animale... E quei codici ora sono in mano a gente più difficile da acchiappare! Questo qui, qui, adesso, lontano dagli altri che li sapevano, era perfetto!" si lamentò, aspettando Gask che smontava le cinture.

Qualcosa rotolò viicno a lui, si girò e vide cosa era in realtà ed immaginava, che smettendo di rotolare si era mezzo sulle zampette e lo fissava. "
There is something awfully spooky about those big staring eyes..:" sussurò Jd ricordando gli schizzi, quando gli aveva mostrato un pezzo della sua solitudine, i siti che visitava ai corsi nei tempi morti perchè per lei una noia, gli unici siti che non fossero bloccati e poteva raggiungere dai pc dei corsi. Quell'animaletto tondeggiante e molto cricetoso che le piaceva, e disegnava nei tempi morti tra le altre cose.
Levò la vista da quegli occhi, ogni volta gli mettevano paura e spronò Gask a sbrigarsi, che già era accaduto un casino.

"Sono contento che tu ne sappia qualcosa, perchè sono già stanco di questo caldo, di questi odori, dl fallimento, di tutto! E io che dovevo fare da supporto secondario..." si lamentò Jd irato, mentre Gask staccava i pacchetti e i fili "più che altro.. dimmi perchè..." ma si fermò, perchè la figura con la maschera camminò verso la porta, come uscendo. Jd la guardò, Gask si sollevò e mettendosi i cavi in tasca fece qualche passo come per parlarle ma si zittì.
Jd rimase fermo a guardare ma poi, quando lei si voltò, spostò Gask con una spallata e si arrabbiò.


"Tu sei qualcosa che manda Kianta, vero? Che succede, come sei qui? Cosa..."

"Andiamo, non è il momento.." disse gask, prendendolo per un braccio,  rincorrendola.

"Gask...Ehi! Che significa..."

Lo seguì fuori, che seguiva Legeia. Il sistema di visualizzazione scorreva per i corridoi e stanze comunicanti, con un sistema di ruote a triangolo cingolate, nascoste dalla proiezioni, che gli consentiva, seppur con un sistema a gravitazione rettangolare senza angoli, di muoversi con agilità e di ocnseguenza Legeia sembrava correre agevolmente, con il programma che faceva muovere abiti e vestiti in modo realistico.
Gask seguì la figura fra porte divelte, corpi a terra e casini per l'irruzione dei suoi uomini, vedendola voltarsi, ossiail volto della figura, indietro per guardare che fossero dietro. E Jd che continuava a chiamare Gask, ma sembrava non sentirlo.
Fecero tutta la struttura a ritroso, e Gask in un momento in cui aveva voltato un angolo l'aveva vista vicina e chiese "Dimmi dove sono gli uomini, in che zona sono?"

Legeia si fermò, voltandosi facendo frusciare le gonne, e con la mano, vicino a un muro, fece come per pulire uno specchio appannato e comparve una proiezione sull'intonacatura del gruppo, i due gruppi anzi riuniti in uno, che sostavano vicino l'EirOl all'esterno. gli rispose lei.

"Mi spieghi che succede? Perchè ti sei fermato, io..." urlò Jd sbattendogli contro, finchè non vide la proiezione "Sono già fuori? Che cosa..."

"Jd, non ora. Andiamo!" seguendo Legeia, che era ripartita, facendo ondeggiare i capelli.

Giunsero nell'atrio aperto della struttura mezza diroccata, e sistematqa alla buona, non vendedo più Legeia. Doveva aver cingolato veloce da qualche parte all'ultimo angolo, e si pararono davanti a un gruppo di ultimi soggetti, che intimarono loro di fermarsi con le armi puntate, mentre prima guardavano in un'altra direzione..

"Grazie Legeia..." disse con rabbia Gask, come se fosse presente.

"Dove sono andati gli altri dei vostri. Come ci avete trovato..."

"per la vostra puzza!" disse una voce dall'alto, che sparò ad alcuni mentre una bomba abbagliante caduta tr aloro, li fermava temporaneamnete.

Kianta saltà giù, colpendo in un orecchio uno sotto, infilando la lama a becco d'acquila del suo set di coltelli da combattimento, atterrandolo e passandolo al successivo. Ancora abbagliati, li infilzò uno dopo l'altro, disarmandoli e atterrandoli.

"NOn ha usato il Wing Chun, ma il Danzan Ryu Jujitsu?" mormorò Jd sorpreso.

"oggi si" disse annoiato Gask

"Sbaglio o quella era una tua tecnica di combattimento? ri-mormorò Jd esterrefatto ma anche dubbioso

"ANdiamo!" lo tirò via, cambiando discorso,  rivedendo Legeia verso l'uscita.

Gask seguito da Jd, correva verso l'esterno oltre le costruzioni, mentre Kianta finiva gli ultimi.

"La lasciamo sola? Lei ono dovrebbe essere qui!"

"Lasciala divertire, sono gli unici che può sforacchiare. Se... è meglio che usciamo subito!"

"Gask, che diavolo succede!"

"Dovrei chiederlo io!" urlò Kianta irata raggiungendoli "Che diavolo avete combinato? Come vi è saltato in mente di far saltare la sezione di testa del piano, per questo sfacelo!" urlando come un'isteria "Voi due! Come avete fatto a lasciare chissà dove le vostre quadre per fare gli idioti! ..."

"Lo so, colpa mia, ma era in cima alle priorità che quello stronzo fosse preso e sgusciava ovunque... Jd mi ha seguito per spalleggiarmi, e lo so che ci siamo persi gli altri, ma ero sicuro di prenderlo ma... è finito in quella stanza e ha finito di imbombarsi il torso... quelli ci tenevano sotto tiro..."

"Ma davvero!" ringhiò lei

"Non urlare, non sappiamo se ci sono altri..." le chiese Jd

"...perchè le squadre sono tornate indietro, capeggiate dai vostri secondi?... e voi eravate chissà dove, uscendo proprio alle spalle dell'ultimo gruppo che voleva inseguire i vostri uomini. Dove avete la testa! Siamo di nuovo a questo punto, che chiamando la Sala dai Vecchi, che vi seguivano in digitale, scopro un altro casino!?! E siamo a cinque volte che arrivo io a snidare le cagate che fate!"


"La colpa non è mia! E' colpa sua che ha voluto anticipare i tempi sfondando il lato..." indicando Gask, che si grattò la testa

"E 'sti cazzi!" urlò ai due "Ho affiancato te a lui perchè sei lo psicologo dei veterani, dei Capitani, sei insimee a Lubo e Bryden, uno degli equilibrati. E invece siamo di nuovo a questo punto! Sono tanti, tante le volte che mi sono dovuta scomodare per essere qui perchè qualcosa va a quel paese e invece di sistemare, vi inguaiate ancora di più! Ero da un posto e son osalita subito sull'AirOl di corsa, portandomi del sostegno digitale per venirvi a salvare..."

"Si, l'abbiamo vista. E trovo strano  che tu abbia chiesto a lei di intervenire..." disse Gask con un tono e un atteggiamento che sembrava far interndere che parlava di u na cosa, che lei doveva capire e dare spiegazioni, senza dilungarsi eccessivamente

"Di che cosa parli io..." rispose lei adirata, in mezzo allo spiazzo. Poi le squillò  il celulare, lo prese con le labbra contorte dalla rabbia e quando vide il messaggio alzò lo sguardo, vide alla loro spalle Legeia, restando di sasso

"Ma che..." balbettò, facendo voltare Gask e Jd, e il primo la riguardò e tentò di dire qualcosa, ma un altro messaggio catturrò l'attenzione di Kianta che fece un verso di disperazione. Si guardò alle spalle, fece un giro di nuovo verso di loro e li tirò verso fuori, urlando di corre, correre, correre.

"Che succede"
"Ci sono altri? Dove sono?"

"Fuggite, sciocchi!" sbraitò lei, correndo come una disperata finchè non si fermò, facendo un verso di rabbia e voltandosi verso est, ricordando dove fosse l'aereo.

"Ma sei venuta da quella distanza a piedi? Da sola? Ma che diavolo..."

Ma Jd si sentì la frase morire in gola a causa dell'esplosione che spostò una potente onda d'urto, che li spinse a terra, coprendoli con una valanga di polvere, sabbia e detriti. Si ritrovarono bocconi, tossendo, cercando di vederci e rialzarsi, tra i frantumi di quella che era una vecchia costruzione turca storica. Quando Kianta riuscì a mettersi in piedi e guardare cosa restava alle sue spalle, cercando di pulirsi il viso con una mano, mugnando cose tra una crisi di pianto.

"Perchè non abbiamo usato le tute con i caschi integrali?" si lamentò Jd, con il cappello della divisa, meno tecnologia che avevano scelto per l'incarico, volato chissò dove e lui pieno di polvere.

"Che cazzo  è successo! CHE DIAVOLO ERA! perchè è saltato tutto in aria, avevo già previsto che quel gioiellino, parecchio malmesso ma recupebile, divenisse una TOrre. Era un gioiello turco! Una meraviglia! Era già uno schifo che quella gentaglia l'avessero reso la loro latirina, ma non questo! PERCHE?!"

Kianta sbraitava,  seduta a terra con le gambe di lato, a ottave sopra il normale, maledicendo tutto quanto dopo aver visto cosa era esploso.

"Qualcuno di loro deve essersi fatto saltare  in aria oppure avevano un sistema di sicurezza per far saltare tutto così che nessuno toccasse niente..." disse Gask scuotendo la testa, rialzandosi sulle mani "e io che pensavo li avesse solo quello stronzo"

"VOI! Vi dovrei spennare come le galline morte, con l'attack e tirare via! Esperimenti fai da te !. Vi dovrò spellare, guardate. GUARDATE!" indicando lo sfacelo rimasto dove cèra l'edificio antico "E' un cataslisma, un..:"

"Mi ero dimenticato quanto abbia... dispiacere per una eprdita d'arte... credo che nanche un archeologo, storico o membro dei beni culturali starebbe così male..." se ne uscì Gask, a disagio ma ridendo per come lei era disperata dalla perdita.

"Zitto!" intimò l'amico ocn un colpo sul braccio "O è peggio..."

"... Meno male che i nostri uomini sono già là, dietro quei..." continuò lui

"Allora raggiugiamoli perchè..."

"Cosa?!? Per fare cosa, adesso? Quel tizio è morto! Tutto quello che cèra là dentro ci serviva, andato!. Dovevamo prenderlo! O questi imbecilli religiosi del..." fuori dai gangheri, gesticolando come una pazza

"Adesso calmati, sei troppo agitata o finisce male! perchè sei venuta se hai mandato lei...?" domandò Gask, vedendola stordita rialzandosi, tenendola per i gomiti, fronteggiandola, per calmarla

"Io ho mandato cosa? Ti prego dimmi..." partendo incazzata, guaradndo poi la faccia di Gask, guardando dietro di lei

"Mi dite che cosa succede? Che state facendo?"

I due si voltarono dall'altro lato a guardare Jd incavolato, con ancora Gask che teneva per i gomiti Kianta, uno di fronte all'altro.

"E spiegatemi cosa è quel programma che è apparso  sfarfallando e tutto quanto..."

"Mi dispiace..." apparve Legeia dietro le rocce "Ma essendo due persone a cui tieni, ho deciso di utilizzare questo connettore e agire. L'ho ritenuto necessario, ho agito secondo le mie implementazioni... ho ritenuto di primaria importanza il mantenimneto vitale di queste... capre!" disse, guardando i tre, per poi definire i due che aveva salvato.

"Eh..." accorgendosi che Gask ancora la teneva e si staccò, guardando Jd, poi Legeia "Che cosa ci fai qui, come ti è venuto in mente di apparire"

"Come ho già detto, questi due eraon in pericolo, dalla sala avevano già ordinato la ritirata perchè avevano attivato un blocco di c4 con un timer e il tmepo era poco, ma voi non rispondevate... ho visionato le cam in tempo reale e nessuno sarebbe arrivato in tempo, visto che gli uomini, dalla Sala, sono stati ripiegati all'aereo, erano rimasti totalmente soli con dei deficienti con uno stoppino mezzo acceso. Ho ritenuto di agire come chi sai tu mi ha progettata..:"

"A fare danni..." respirò Kianta puntando le dita sulla radice del naso "chi ti ha vista?"

"Solo questi  due babbuini. E... quelli che sono morti in quella stanza. Volevano farsi saltare per aria e..."

"E quindi non è scoppiato quel giubbotto bombe?NOn era quello?"

"No, il detonatore è lì" rispose Legeia, sempre compita, allungando un braccio verso un punto.

Kianta si voltò, per notare il robottino blu che aveva tirato indietro la testa, come la capette di una decapottabile, di novanta gradi, mostrando una cavità con il detonatore e la mano, mentre una fila di dentoni appuntiti come uno squalo luccicava, ciò che aveva tranciato di netto la mano e per quello che era studiato.

"meepit demolitore?" chiese Kianta sorpresa e arrabbiata "ma che succede?"

"Non lo hai mandato tu? Che roba è?" domandò Gask confuso

"no, non l'ho mandto io. Altrimenti non sarei così incavolata!" mentre Legeia spiegava

"E' un robot che fu creato molto tempo fa su disegni di Lia, tra abiti e idee abbozzate nei momenti  di noia. Fu progettato un set di robottini che aiutano oslo nei laboratori, con quella forma, o al massimo come demolitore come spalla al posto dei cani. Questa specie di... criceto grande quanto un procione, con le zampe paffute e tonde e una testa che è particoare... come vedi" indicando ancora la bocca aperta che di profilo sembrava un pacman con i denti "There is something awfully spooky about those big staring eyes... come diceva lei! Questo... criceto ha occhi particolari, si arrotola per correre in giro, ha dei versi caratteristici e... "

questa è la prima volta che lo vedo in missione..." disse jd più a se stesso che agl ialtri


"Questo robot non doveva uscire dalle casse presenti sull'aereo. E' una risorsa da usare in determinati casi, perchè..."

"Kianta, l oso. Io no, Jd, nemmeno... è stato qualcun altro... qualcuno che ha deciso di intervenire..." guardando Legeia, portando tutti a fissarla.

"COme ho già spiegato, non potevo permettere che voi moriste per un attimo di gasamento... Giusto orso Yogi? H dovuto calcolare le probabilità, in funzione del timer, inoltre Kianta era già giunta e... ed era chiaro che non sarebbe stato possibile lasciare le cos ein mano vostra o della squadra che aveva ripiegato..."

"Cè una volta che sapete fare qualcosa di giusto?" rimproverò Kianta i due amici guardandoli malissimo "Non cominciate a dire che le situazioni come queste sono rare perchè è la quinta volta in un anno, con la mia presenza, senza contare il supporto in remoto..."

"Scusate il... mi spiegate che programma è quello? E voi due, che cosa succede?"Kianta e Gask restarono qualche attimo interdetti, poi Kianta si schiarì la voce.

"Eh... eh, eh,...si, ninte di che... ma ora vediamo alla questione di..."

"Se non hai mandato tu quel programma, come ha fatto ad essere qui ed agire in nostro favore? E' stato un Crell?"

"Io non sono un programma" disse Legeia con un tono di offesa "Io sono un Crell. Io sono la custode del passato e la guardiana di Kianta. NOn potevo permettere che tu morissi, essendo amico di Kianta e di Lia, e ho dovuto prendere delle decisioni. Inoltre è divertente vedere la gente scioccata e impietrita senza fare niente, per poi..."

"...un... crell?!?...Esistono altre AI?" rispose Jd smettendo di pulirsi

"Io sono una AI latente, pochi conoscono la mia esistenza, inquanto creata come Ombra..."

"Ma... E... come mai lui ti conosceva?" indicando Gask.

"Non... guardate, stanno arrivando alcuni dei nostri dalle montagne, ovunque sia l'aereo atterrato... andiamo a casa per ora! Poi ne parliamo..." smorzò Gask con una risata nervosa "SI... ne discutiamo alla foresta delle lucciole! ora zitti e andiamo dagl altri...e non dimenticate il Meepit!"

"La foresta...?!? Ma tu come sai le cose e sembri amico di Kianta e quel Crell?" mentre veniva spinto, insieme a Kianta, che mostrava di non voler dire niente "mi spiegate che succede?"

"eHm... ne parliamo, ok?"

"Kianta, ne parliamo ? COmè che siete amici adesso, quando fino a ieri gliene dicevi tante. E spunta quel sistema manovrato da un Crell ignoto, che voi dice conoscete, capace di disattivare a distanza dei sistemi e attivarne altri, tra i quali un robot d'aiuto! Prima che quella squadra ci raggiunge, mi potete dire..."

"Dopo..." rispose Kianta tra i denti " per favore! Ascoltaci, poi ti diciamo..."

"Capisci che tutto è strano? E' impossibile? Quella..." non potendo continuare, perchè il sistema pareva essersi fermato alla sua forma originale, il sistema motorio più quello sospeso bianco e argento. Si riattivò istanti dopo, mentre la squadra avanzava con attenzione, mostrando l'avatar di Helias, che salutò e si dimostrò disponibile per qualsiasi cosa. Se era necessario ancora l'appoggio per la missione, lasciava il posto al Crell della guerra.

"Ne parliamo poi... sta arrivando il tuo secondo... andiamo! Per l'esplosione stanno tornando per supporto" disse Kianta con un'espressione eloquente, camminando verso la squadra che era tornata a cercarli.

"Quindi... mi state dicendo che ci sono cose segrete che non so?" continuò Jd, facendo voltare Kianta e Gask, che le camminava un paio di passi dietro "che non mi sono accorto di certe cose?"

"Il mondo stesso è pieno di segreti, Jd. E sia Milan che Lia, credi che non ne avessero? Sei davvero sicuro di voler sapere certe cose?" gli domandò, mentre venivano raggiunti dagli altri.






Un anno e otto mesi prima

"Trovo quella proposta davvero interessante. Inoltre i russi sono dalla mia parte, avremo gli accordi che ci servono anche per quel settore..."

"E tu come pensi di conciliare, anzi, unire sotto un Circolo unico mondiale tutti i paesi,  se molti hanno... fantasie di supremazia e potere, controllo...Tutta la questione della guerra fredda, spie, sotterfugi tra paesi,  non ti mette un campanello d'allarme nella testa,  che sarà più difficile ruscirci se on fai come ti ho proposto, come Dio?"

Milan si fermò dal guardarsi nella specchiera dell'anta dell'ampio armadio bianco panna e oro. In stile barocco, che faceva venire le convulsioni a Lia ogni volta che entrava in quella o altre camere,  con quello stile. Bianco, bianco panna, color latte, oro, ecru, beige ect ect pieno di rilievi, decori con uno spessore sulla testata,  color oro zecchino pieno, su fondo chiaro che le faceva chiedere come non si rompesse la testa ad alzarsi in malo modo. No, quella testiera del letto con quei riilievi, troppo rilievi, dovevano essere fastidiosi per un movimento di testa sbagliato, o era impossibile mettersi con la schiena contro di essa. Che senso aveva, pensava, mentre lui sciorinva al solite cose come fosse monologo?
Lui era in calze di alta qualità. COme se non vi fosse qualcosa in qualità di gente normale, pensava ridendo lei. Era in boxer e camicia, e stava provando  allo specchio dell'anta, affianco al completo che voleva mettere per confrontare stoffe e tonalità. L'amradio era un coso mastodontico  di qualche tipo di bianco sporco o latte o altro, lunghissimo e alto, dalla froma arrotondata e tutta curve, slanciata e puntuto agli angoli. Pieno di intarsi e decori dorati che seguivano le forme, gli angoli, con pomelli per aprire le ante di lucidi swarowski. Almeno Lia credeva. Tutti i mobili in quella stanza erano orribili barocchi traboccanti di sfarfallanti e sinuosi decori dorati, sempre, comprese le pareti, che riprendevano i rettangoli in stile francese classici delle case nobiliari, che per Lia erano solo... un pugno negli occhi.
Fosse stato solo quello, non era poi così grosso, il problema.
Tappeti pelosissimi che sembravano gatti persiani spalmati a zampe aperte sul pavimento. E le moquette erano il suo odio profondo perchè lerr iteneva sporche.  Vicino i lati del letto, ogni lato, sotto l'armadio, ovunque. Panna, bianco latte o cose del genere. Quel bianco sporco strano che odiava, che era metà latte avariato e metà beige. Aggiungendoci tutto quell'oro e fioriture varie era come un coma glicemico, per lei.
Si aggiungevano anche i chilometri di stoffa per tende e copriletto, non la coperta, ma una sorta bi baldacchino minimal, che presentava molto sopra la testata una fascia in legno come tutto il resto bianco sporco e oro, da cui partivano dei lati di stoffa per fare da cortina per tutto il letto, che stavano ben sistemato su sue sostegni il legno anche quello decoratissimo alla stessa larghezza del letto, aprendosi come un sipario. Lei sperava fosse solo per le zanzare, ma non era tessuto da zanzariera.
Le veniva sempre il mal di pancia in quel posto. E lui aveva tutta una sezione con stanze comunicanti secondo i suoi gusti.
Da aggiungersi un tendaggio per le ampie finestre con balcone di quattro strati. Quello più vicino la finestra di leggero tessuto come o pizzo, in base alla stagione, poi uno strato in stile tenda da teatro che si teneva legato agli angoli come quello sul letto, mostrando la tendina di sotto e oltre il vetro. I due più esterni erano sistemati come tre semicerchi, uno più scenografico e uno per coprire l'aggancio con il bastone e gli agganci.
Lia lo trovava eccessivo al massimo, sembrava un teatro maggiore con un sipario riccaminete decorato, da strati e strati di stoffa decorativi, ma a lui piacevano.
Mentre il letto era in legno bianco color qualcosa con profondi fregi e rilievi in oro e bordature d'oro, con parti vuote nel disegno, con una fastidiosa trapunta con una bordatura che partiva dall'alto fino a terra di pieghe  e una trama damascata. Cuscinimoolto fapputi rettangolari e quadrati su susseguivano per seguire qualche disegno che lei non comprendeva, pieni di balze anche loro che sembrava la casa di una bambola vittoriana.

"per qualunque Dio esistente, proteggimi gli occhi. Tanta pacchianeria in uan sola stanza... " si ripeteva quando entrava, facendo ridere Milan.

Lui adorava le cose particolari, diceva. Amava la classe inglese ma la ricchezza francese. Il problema era che unire le due cose significava un gusto opinabile, chiassoso, sfarzoso che pure Maria Antonietta in persona si sarebbe sentita a casa. E Milan la prendeva in giro perchè aveva scelto un ambiente molto, molto più piccolo. Se lui aveva preso tutta la lunghezza di un'ala, lei solo quasi due decimi. Amava più mobili in legno naturale, marrone o scuri ma non neri, ben lavorati, intagliati e con dei decori, ma non allucinanti come quelli che invece l'amico amava.E niente oro. Massimo qualche decoloro in argento. Era più da mobili dall'ottocento in poi, ma non moderni, che in stile Luigi, rococò, barocco che per un neofita sembrano simili ma non era così. Come diceva Milan, ogni stile ha un periodo predeterminato, non come esempio il vittoriano che si indica dall'ascesa di Vittoria alla sua morte, senza indicare veramente i diversi momenti di quella fascia di tempo. Come invece accadeva per gli abiti intesi come momenti da tot anni a tot anni.
Così come un mobilio  Luigi quindicesimo era diverso di un quattordicesimo e via dicendo. POi cèrano barocc, neoclassico, impero. Lia lo sapeva ma sembravano abbaglianti negli occhi per lei da essere simili.


NOn sembrava seccato, tornò con lo sguardo allo specchio e si guardò con ogni mezzo giro come gli stava, accostato al completo sulla gruccia messo per dritto e non inserito in mezzo agli altri, come poggiato sopra gli altri, ma attaccato in un angolo fatto apposta. Ed era la zona solo camicie. NOn era l'armadio che conteneva tutto quanto, quello era in una stanza a parte, quegli abiti erano quelli , ossia quei completi, camicie, scarpe e altro più moderni per girare senza problemi e giudizi. E da visionare velocemente, essendo di taglio semplice, come i colori, senza pretese particolari.
Diceva sempre che sarebbe stato stranino vederlo girare per le strade o negozi che non lo conoscessero già, o vederlo scendere dall'aereo nell'aereoporto privato che usavano come scalo, con indosso abiti da dandy o completi più da cerimonia con accessori in stile più vintage, e con colori particolari.
E continuava "Ok lo stile, ma da tempo il buon gusto è finito dove non posso dire per vestiti assurdi, non si considera più l'abito per le cerimonie, per il lavoro, per lo svago, per la scuola e via dicendo. Ci si veste alla stessa maniera e in modi allucinanti. Io amo lo stile e l'aspetto curato, ma mi ci vedi a recarmi da collaboratori e altri nelle grandi città con i miei soliti abiti, come se avessi fatto un viaggio nel tempo? Per mia fortuna, ancora si usano giacca e cravatta, se non più il panciotto e tutto i lresto. Non sanno portarli, sempre quei grigi orribili con cravatte improbabili e col calzino bianco... un orrore! Un bell'abito fa il monaco, e non parlo di apparenze, ma come si presenta una persona e come riesce e sa essre in quei vestiti. Come te... tu non ti ci troveresti negli abiti da donna,  solo perchè non ne hai indossati di belli e adatti a te,  e ti rivedi sempre con quei... cosi che tua madre ti obbligava a mettere. E capisco. La questione è lì, come ti senti all'interno, come li porti e cosa ti fanno apparire. Io sto molto bene con i miei abiti, vero? Questi moderni semplici e impersonali mi fanno sembrano più un becchino che un uomo in affari...Comunque tornando a quel discorso..."

Si fissò sull'accostamento di due camicie vicino il completo, poi fece una faccia come di impotenza e la guardò, chiese un parere e ricevuto, mise via quella che non adava bene.
"So di cosa parli, i segreti di stato. La madre patria. La protezione dei confini e dei propri cittadini. Sicurezza nazionale.  Se vogliamo che l'essre umano si regolarizzi, si unifichi, si allinei per quanto riguarda diritti e considerazione umana, civiltà e rispetto, che tutti i paesi del mondo abbiano regole e leggi che insegnino come dici tu il valore di ogni persona e non vi sia il classismo... cè da lavorare parecchio..."

"Si, ma aspetta, come pensi, anzi... mettiamola così! Come farebbe una legge a risolvere un problema culturale? menti con idee e concezioni così radicati da non vedere una persona ma un qualcosa da estirpare, da aggredire, , da eliminare perchè ... quando quelli contro natura sono loro, perchè allora tutti i leoni, pinguini e altri animali dove due dello stesso sesso sono molto legati e si vede... sono contro natura? Così come i vegani. anzi, nazi-vegani, che affermano che tutti i carnivori sono contro natura, che uccidono erbivori per mangiarsi l'erba dei loro stomaci e altre cose assurde, e che tutti i carnivori si possono cambiare in vegani, iniziando dai gatti. Questo non è contro natura, voler cambiare qualcosa che è naturale? Ora, a causa della religione e menti bacate, le società hanno sempre sotterrato, letteralmente la gente. In tutti i sensi. Quello schifo è radicato qui" occandosi la tempia "e, seppur esempio la Cina è riuscita in parte,  da cambiare elementi socio-culturali e di linguistica, tanto che il francese non è più al top come prima, ci sono voluti decenni. E lo sai. Hanno fatto colonie in maniera lenta e insinuandosi, agendo non come gli imperi passati come quelli vittoriani. Lì hanno sterminato come niente,  come i conqistadores e chi andava in America per arricchiarsi, che potevano fare il bagno nel sangue di tutti quei disgraziati per decenni. Tutti quanti. Ma se quelle colonie erano prese con la forza, con gli assedi con le armi in pugno, quelli attuali sono in maniera dolce. Vuoi agire cosi?"

Lia stava seduta sul baule ai piedi del letto, in pandant col mobilio, con la schiena poggiata alla pediera, una bottiglia di vino frizzante italiano vicino, poggiato su un vassoio e un bicchiere in mano, a discutere con lui mentre provava abiti e accostamenti, doppio petto e cravatte. L'altro bicchiere era per il Cognac Excellence Rémy Martin con la sua bottiglia raggiata, uno dei tanti che lui beveva a veva voluto in quel frangente.

"Abbiamo la riunione tra due giorni per questo motivo, valutare i lavori attuali e come organizzarci per cosa vogliamo fare..."

"Ma tu... non hai intenzione di accorparti a quei gruppi,  di cui sai che la gente chiama o e cose del genere, perchè ti darebbero solo mazzate sulle gambe. Se non sei tu al vertice, non avrai fatto nulla! Ci sarà solo il loro interesse e capitale..."

"Di cosa vuoi parlare, Lia. Ho capito che stai girando intorno a una questione..."

"Bhe, vedi.."

"Aspetta, prima dimmi se questa camicia perlata sta meglio con questo! E devo cambiare anche le calze perchè stando seduto non fanno pandant con la cravatta..."

Lia rise, alzando le sopracciglia e un sorriso come per dire , bevve un sorso e restò seduta, gambe incrociate, sul baule a dargli consigli. Si stava davvero vestendo impiegando tempo e attenzione per quel babbuino di ministro tedeschen, così rigido e minimalista? Meglio qualcosa di classico, stile affilato e slanciante, sei alto ma vuoi apparire all'altezza della situazione?

"Che simpatica, innanzitutto ha parlato la persona che in poche settimane ha sostituito con ottimi risultati l'anello preferito al dito anulare della sinisra con le scritte in welsh, quello con il torchone al dito medio della destra, i bracciali con simboli piatti intervallati da catenine o i cerchi materllati in successione. Oltre l'orologio che ti ho dato. Anche adesso che mi parli e bevi, stai sempre a guardare quei meccanismi in movimento. NOn so bene come mai sei così affascinata dagli orologi meccanici, i meccanismi in movimento, cosa ti piace da ogni macchina e il suo funzionamento, ma più un orologio. Stai lì a guardare quegli anelli, di più quello in welsh, e qell'orologio. E' enorme per te, ma volevi un orologio con un meccanismo argento bello grande e visibile. Cosa ti ammalia tanto, in una dicusssione così seria,  nell'osservare con tanto sentimento quel sistema meccanico che si muove? Sentirlo scattare?E prendere in giro me?"

"Non lo so, è qualcosa per me... importante. Mi piacciono, tantissimo, come quel ciondolo antico con la labradorite centrale. QUanto mi manca... il fatto è che per me è naturale come respirare averli e guardarli, sentire l'orologio che vibra sulla pelle, il suono del suo cuore che batte con il mio, l'aiutarci a vicenda. Ed è così rilassante per me osservare e sentire un meccanismo d'orologio segnare il tempo. Un pò come per te... essere te stesso con tutto in ordine, ben vestito, e tutto che... ti diciamo... faccia apparire al meglio, che ti migliori. Che ti esalti..." ridacchiando.

"Sull'ultima parte si, confermo! NOn mi vesto a caso. Come adesso... quel tizio non merita l'attenzione che ci sto mettendo, ma devo comunque passare davanti a molti al palazzo di governo, mica posso..:"

"Si, lo so. Sembra che tu ti stia vestendo con sobrietà, ma non è così!"

"Corretto... ma sai, io sono alto nella media, ho imparato a svettare in latri modi ma non significa che debba mettermi qualsiasi cosa. Vuoi davvero che sempri un palo allampanato?"

"So bene come hai iniziato e hai scalato certe cose. Ma ho comunque paura che tu ti faccia... sedurre, sai... adescare, circuire, no... ammaliare. Ecco, ammaliare è meglio... da quei gruppi  che sai bene, che ti promettono cose magggiche!" facendo gesti con la mano per emulare qualcosa di magico.

"Andiamo, io ne sono appassionato ma on significa nulla. Così come non ho mai preteso che gli uomini diventassero credenti dell'antica religione in cui credo. Su questo ti do ragione,e  non ci sarà mai qui motivo di obbligo su questo punto. Ma lasciamelo dire, secondo te, è davvero così negativo rifiutare come fai tu, del tutto, quelle cose che non hanno spiegazione scientifica? Quella gente dice che sono quel che sono anche per quello..."

"Sei serio?!? Andiamo, MA-I-LAN! Mi riesci o stai ancora contemplandoti con quei pantaloni dal taglio perfetto, distraednoti? Io no nsno convinta che siano quei riti strani a farli ricchi, potenti, riusciti. Tu ci sei riuscito, ma non per quei riti. E scommetto nenache loro. Tidevo ricordare come sono chiamati alcuni? Mh, Lo squalo, la Tigre,  La Volpe, Il Falco ect ect... hanno pestato gente, in tutti i modi possibili e tu non valuti questo ma litanie e cose rituali..."

"E se fosse tutto vero? Se davvero quello..."

"Andiamo, tu sei capace di appassionarti a cose come quelle nel film The Haunting in Connecticut del 2009, col bravo Kyle Gallner. Adoro quel film, uno dei pochi secondo me ad aver preso una storia vera e aver aggiunto qualcosa di paranormale, scene ed lementi,  che alla fine mi paiono convincenti e... interessanti! Non tutte le altre stronzate dopo... Voglio dire lo sfruttar eil potere dei morti in quel modo, le paplebre, l'usare i corpi come raffornzante per... Oh, perdonami. Tu lo sai già..."

"Ripeto, e se fosse vero?"

"Ma credi davvero al Dio Gufo e quella gente ricca e ha fatto scalata sui corpi degli altri ... senti. Vidi anni fa un video del deep web. Ok? Te l'ho raccontato..."

"E l'ho visto! Quel rito dove uccidono un uomo, in lingua spagnola. Quei tre che osservano quell'uomo con la gola tagliata morirgli davanti, tutto davanti la cinepresa. Poi lo imballano con le mani legate in sudario, al centro di un cerchio con elementi rituali. E aspettavano dopo aver pronunciato una formula. Aspettano. Mentr escorrono le immagini in color seppia. Aspettano seduti, secondo il video, mentre indicano le ore che passano tra il morto stecchito e il ritorno..."

"Esatto. Quel videocon quei tizi in gilet o cravatta che stanno seduti in una stanza con quel tizio SE morto, e dopo ventisette ore questi si buttano addosso alla parete sconvonti, perchè il tizio si è rialzato fumando dalla bocca,  muovendosi come un cieco con le braccia verso di loro. Per poi ricadere in terra. Meno di un minuto dalla resurezione e dire qualcosa,  che è a terra. Trenta ore e il corpo è di nuovo immobile, con quei tre mezzi felici e mezzi sconvolti. Quaranta quattro ore e lo prendono da piedi e braccia e lo avvolgono in un lungo lenzuolo, perchè non si è svegliato più! E se vanno dall'inquadratura lasciando tutto là, a terra. Pensi sia vero?  E' più vero e lo sappiamo AL grande Bosco del Club. Purtroppo è più vero di quel che si pensi, basta ricordarmi di quel Boschetto e alle statute..."

"Sei con noi da settimane e sei sconvolta per quel posto? Senti,  parliamo di altro. Sei la prima persona nata secondo dati biometrici donna, che è nei miei alloggi e con cui parlo di cose che di solito tratto con i Capitani senza problemi, senza curarmi di paure di fughe, di problemi... sei l'unica persona fidata e sicura, perchè tu sei tu, con cui discutere di queste cose e sapere di pareri oltre la mia testa. E non solo. Sei l'unica donna che può darmi consigli, parlare da gatti ad armi, vedendomi pure cambiarmi e che non mi guarda in un certo modo,  o che tenta di fare la gatta morta per avere qualcosa..."

"Sui gatti proprio no, ma posso dire appunto che sono una di quelle che non va dietro gli uomin, i e ci può stare in mezzo senza problemi... anche come in questo caso! Per tua fortuna non mi fa ne caldo ne freddo. Bon per te..."

"Se chiunque altro non sapesse il tuo passato fin da piccola, dfarebbe congetture a iosa. Invece sei solo tu! Ammetto che non è da tutti i giorni trovare una come te, se non fosse per le donne ammetto che non mi vedresti così!" facendo un giro su se stesso con indosso la camicia, cravatta e i pantalon, i solo drappeggiati sopra le gambe "Ma togliamo gli scherzi. Il fatto che tu non sia come... le altre mi rincuora molto. E parlare adesso, anche se sono in déshabillé, e mi sto vestendo, posso pensare alle cose e non stare attento alle volpone e cosa fanno...   Non so nei tempi passati, ma aver ormai legame con le donne significa solo una cosa. E non perchè sono più audaci, ma perchè il significato di amicizia non esiste. Sono d'accordo con te sul fatto che amicizia non significa quello che intendono gli altri. L'amicizia tra uomo e donna per tutti non può esistere perché i due sessi percepiscono il loro rapporto in modi ben diversi. Per le donne cose serie e gli uomini cose occasionali. Tu... Tu sei della categoria che smentisce queste cose così come grazie la Drapper e tutto il resto, come la meditazione... trascendi le regole. L'affetto profondo ha l'ampiezza dell'oceano si dice. Io e te siamo amici. Certo, lo so, per carità, per te sono una sorta di pavone non troppo pomposodéshabillé  per cosa mi piace e cosa voglio fare, ma siamo qua. Mi fido di te così tanto che sei una dei pochi che può venire qui, parlarmi bevendo quel tuo vino frizzante che ti piace tanto, di qualità ovviamente non da una manciata di euro, e mi fai compagnia, parlando di tutto e un pò mentre mi vesto e mi svesto. Senza il bisogno di fingere d'interessarmi a ogni cosa passa per le loro testoline. Un amico può dirti cose che tu non vuoi dire a te stesso, corretto?"

"hai ragione. Milan, comè che diceva quel libro in biblioteca? L’amicizia è la saggezza e la consapevolezza del Saggio. Vi è il coraggio, la resilienza e la forza di un guerriero e il suo pari... La gratitudine, l’unione, l’identificazione e l’amore più forti di quelli di un'amante. La comprensione, la comunione, la nutrizione e la ricchetta propri della Madre e..."

"Si, l'ho letto anche io. Ma questo è come tutti gli scritti una sorta di categorizzazione. Odi i cosidetti psicominchia, gli strizzacervelli o psichiatri, perchè non fanno che settorializzare l'essere umano. Per carità, da Fraud ne è passata acqua sotto i ponti che l'isteria, la dimensione dei crani, l'aspetto fisico e del viso per determinare il soggetto. Per nostra fortuna non è più così, ma u certe cose la società è tarata. E come hai detto, finchè le menti non cambiano, contineranno le cose. Ecco perchè siamo qui..."

"Si, sempre che tu riesca. Non credere che non abbia fiducia in te, ancora mi sembra così strana questa situazione... quando mai capita alle persone,  come qualcosa di buono nella vita? Si, certo. Mi vieni a dire che quel tizio è riuscito, quell'altro anche... ma non a tutti capitano, non sempre e io rispetto a quelli non ho affatto i loro stessi motivi per continuare. E' assurdo che si comparino storie e persone come fossero la stessa cosa. Come per me, la mia storia, cosa sono, non è così, non si possono confrontare con qualcun altro. E qui si ritorna al concetto di amicizia. Tutti a urlare che non può esserci amicizia, affezione tra sessi diversi, e perchè questo? Perchè la gente mi spiace dirlo non è capace di capire sentimenti e tipi di affezione.Si  pensa solo che ci siano amicizie tra lo stesso sesso o amore con sesso. Basta. Ma cè di più e sno sicura che Fraud se fosse vivo gli sputerebbe negli occhi uno ad uno..." facendolo ridere mentre cambiava idea per la cravatta e ne provava un'altra "Un legame o affezione verso un'altra persona può toccare molti tipi di amore,ci osno così tanti tipi di amicizia, legami, sentimenti che etichettarli solo come questo, quello e quell'altro è triste.  Per tutti cè una persona speciale che può essere unica, insostituibile, impossibile da vedere lontano da se e che da molto anche se magari non lo sa. E per finire può essere un fratello, genitore, nonno o parente, amico speciale sopra tutti ,magari no nsi vorrebbe ma accade, una fidanzata o fidanzato ect.. Non lo decidiamo noi e a volte lo capiamo quando quella persona se ne va per la sua vita per varie cose del destino. Non si può ridurre tutto al sesso come sempre e come si fa. Ma nella realtà accade che siamo legati in modi strani a persone senza saper dire come e perchè, che hanno qualcosa per noi importanti e avolte che noi non riusciamo a spiegare. Ma senza sesso, perchè tutto deve contenere sesso....Insomma, io direi che etichettare facilmente dei legami sia sbagliato, senza chiarire e specificare come e perchè. Ci sono legami che vanno oltre tutto, anche il sesso, e non sono a questo legati o determini cosa sono insieme e/o vicino. Una persona speciale può essere diversa da un amico speciale, o possono riguardare la stessa persona con un sentimento ancor apiù profondo, ma non significa sesso, a prescindere. Ma la gente è di coccio...!"

"Mh..."

"E poi... chi lo dice che l'amore o il concetto di famiglia siano solo quelli che la società dice? Amore non deve per forza essere inteso come quello che cè tra uomo e donna a cui seguono matrimonio e figli.  Amore è anche ben diverso o oltre il sesso. Non vuol dire che non si ama se non si vuole fare niente, se non ci si vuole sposare, se non si voglio avere figli con l'altra perosna. Così come trovo assurdo che una come me, se prova affetto per chiunque indipendentemnete da sesso e genere, non sia amore.  O la famiglia. Chi dice che la fmaiglia è solo uomo, donna, figli? E' questo che mi ha rovinato la vita, vivere in un ambiente dove religione e concezioni vecchio stampo... bah"

"Si, lo so. Se la gente non vedesse solo sesso e soldi, sai quante rogne mi sarei risparmiato. E sai quanto avre voluto trovare  donne come te con cui fosse semplice, appassionante, interessante, di grande compagnia un dialogo,   come i nostri dove invece cè solo civetterie, interessi monetari e mostrarsi interessanti sotto altri aspetti, ossia il sesso. Insomma, io scelgo persone che possano accompagnarmi avendo certi criteri, io pago ma per il servizio  che mi rendono. Accompagnatrici di un certo livello. Il problema è che non tutte sono diciamo all'altezza, e non per la bellezza. Il portamento, la conoscenza del bon ton, etichetta a tavola e in mezzo a soggetti di un certo livello... che conosca le persone, un minimo di conoscenza per sapere come atteggiarsi e comportarsi. Molte che sono considerate d'alto livello non sono adatte. E non posso certo perderne una che sa come non sfigurare al mio fianco facendole capire che non mi interessa per altro, senza regali... mi spiace dirlo ma una donna di quella professione che ti odia è come avere uno spillo rimasto nei pantaloni sartoriali ed è lì che ti punge... si fa sentire per ricordarti qualcosa e poi devi controllare tutto l'indumento per rintracciarla..."

"Che sforzo intrattenerti con loro in luoghi di pregio per tenerle buone..." lo sbeffeggiò "ti mancherebbe giusto un luogo adatto anche qui... si tratta per caso di quel Casotto nel progetto di ampliamento a sinistra del giardino dello Chateau? Quello con nucleo centrale e livelli..."

"Si, esatto. ma sai, ho deciso di fare anche quello che avevi proposto. Questo è per te! Il tuo. Edificio decagono a dieci lati o dodici lati. Un'entrata, finestre per ogni lato, classiche e più ampie con il frame in stile classico. Con la cornice superiore e il tetto a cupola. COn quei fregi esterni ed interni. Bel progettino, anche la posizione dall'altro lato rispetto a quello che voglio fare."

"E perchè questa gentilezza. Per... tenermi buona perchè sia la tua cavietta peruviana? Perchè hai in un mano qualcuno più giostrabile di altri? Infondo, io non ho più legami là fuori..."

"Non osare! Non sei come quelli, semplicemente perchè tu sei tu, loro sono loro. Quelli cercano, accettano, per una via di scampo da cosa li tormenta, un pò come le preghiere dei tuoi a tutti i santi possibili o la miriade di medicine che ti hanno obbligato a prendere. Ma tu no, lo fai per altre cose, non per disperazione. E quando sarà il momento io sarò al tuo fianco per il grande Saluto, ti aiuterò in cosa desideri... anche se, perdonami, ma Alaric avrebbe anche ragione su una cosa. Tu sei una persona di mente aperta, libera. Cè bisogno di non approfittare di persone che alla fine non affatto male, da evitare qualunque amicia e... altro? Comè che quel tizio aveva detto?< Ti arrabbi con me, non mi dimostri il tuo affetto e poi un altro ti avrà?>... per quale motivo non approfitti, non avendo blocchi sociali qui, e non ti godi le cose? NOn credo che non ci sia qualcuno che non valga qui. A meno che non preferisca qualcosa..."

"Oh, ti prego! SAi bene perchè preferirei fare lo scalpo agli uomini piuttosto di farli avvicinare. A meno che non sia io a desiderare ciò! E se stai parlando di accompagnatori... ti racconto una cosetta. Mentre ancora parlavo con Rò avevo conosciuto in un corso professionale che frequentavo una collega, molto più grande di me, che dopo aver frequentato quei mesi aveva deciso che la sua vita con il marito stronzo era troppo orribile e così si era lasciata. Stava in una casa da sola e siccome era l'unica che non mi trattava da schifo tornando a casa passavano a casa sua, essendo di strada e all'inizio la aiutavo con il pc che si era comprata per iniziare una nuova vita. Ebbene... diciamo che lei ha iniziato a fare cosa le era stato tolto. Ha iniziato a chattare con tantissimi in varie chat, ha consociuto uomini e faceva... delle chat. Ricordo ancora nella testa le foto di certe sue parti quando aveva chiesto di sistemare un problema... lascia perdere, non è che fosse un bon bon e non così... insomma era in là con gli anta. Comunque, io non l'ho mai giudicata perchè per il suo caso aveva ragione. Io stessa se non avevo gli avvoltoi e un pò di soldi, extra nel senso che potevo spenderli, avrei tranquillamente pagato un tizio per fare cose che avrei voluto fare. ossia quelle che quell'imbecille di Rò non mi ha mai dato. Il suo tempo, che voleva passare con me, cose da fare con qualcuno, e... io sono il tipo che pensa che, visto che la gente si ricordava di me solo quando gli interessava, cosa voleva, ro buona solo per quello che voleva... a questo punto perchè non dare qualcosa come del denaro per avere qualcosa che nella prima categoria, non avevo? Perchè accettare che la gente sia falsamente gentile con me, sapendo che si ricordano che esisto solo se avevano bisogno gratis del mio di tempo. Perchè quindi ncon decidere io di dare qualcosa in cambio del tempo di qualcuno? Perchè faccia un briciolo per me? Fingevano gli altri ma non avevo nulla, quindi a questo punto preferisco questo. Ma senza sesso, dopo Rò è solo schifo..."

"Sei quindi decisa a non volere nessuno? Tu che sei di mente aperta, quella persona che è capace di accettare che ci sia qualcuno che di alla persona speciale quello che non puoi o non ti senti di dare, perchè ritieni che è da bestie togliere all'altro qualcosa, seppur non vuoi fare..."

"La questione è solo che per Rò ho capito che i compromessi sono importanti se davvero voluti e accettati. All'inizio mi chiedevo come dovessi comportarmi... era giusto nel caso accettare di fare cosa voleva perchè sia lui che la società dice che l'affetto vuole i compromessi? Voleva, chiedeva, pretendeva, premeva e io non riuscivo più. Si era lasciato diceva, che era mezzo libero però.  A me non interssava. Non volevo affato una relazione tipo fidanzamento e il peggio, no. Io volevo solo qualcuno che mi volesse bene perchè io ero io, che voleva stare al mio fianco perchè sentiva dentro che lo voleva, che fosse contento di cosa sono, di chi sono, e tutto ciò che mi rende questo... ho passato la vita da sola, anche dopo che ho mandato al diavolo Rò e quei due, anche se non mi credono, ho continuato a restare sola fra quelle mura. Giorno, dopo giorno, anche un altro giorno... Lui voleva da me qualcosa che non mi veniva, che... non sentivo e volevo. E diceva, ripeteva, urlava pure, che io non gli volevo bene. Non dimostravo il mio affetto. Non rendevo palese cosa dovevo essere e fare secondo lui. Potevo passare del tmepo con lui, uscendo solo mezz'ora e sai perchè?"

"Si, so perchè... perchè ti aspettava in macchina pensando di avere certe cose. Invece di uscire finalmente con qualcuno al tuo fianco, ti portava in zone isolate e buie, quando cercava di fare il polipo e tu non volevi, si incazzava, dicsutevate e ti riportava a casa. Ritrovandoti con i tuoi che ti guardavano chiedendo perchè così presto, chi ti aveva accompagnato e con una serata di contentezza almeno, andata a quel paese. E quei baci che tu descrivi come un lupo con le fauci aperte che tenta di leccarti la faccia. Non riesco a pensare..."

"Per favore. Mi fa schifo e rabbia ripensare alle volte che mi oblbigava e mi baciava con la forza. Non mi piaceva e come con i miei, lui non sentiva. Non ascoltava. Sono più che sicura che ancora oggi, dopo quel giorno che l'ho mandato la diavolo, creda che io fossi pazza, scema, stronza o qualsiasi cosa. NOn faceva altro che dirmi che mi desiderava, che mi voleva, che voleva stare con me ma solo di nascosto, solo ogni tanto quando era sicuro, diceva, che nessuno lo vedesse, che io fossi discreta e in silenzio. Niente telefonate, niente questo, ninete quello. E io sola e senza trattata di merda. Bell'affetto! Che amore. Che affezione! Quando aveva bisogno io cèro. Una volta gli ho dato pezzi non usati dei miei pc perchè doveva fare delle cose, si è imbestialito come una iena affermando che non funzionavano, mi ha trattato di merda. Di merda davvero! E io iniziavo a capire sempre di più. Una volta era venuto ai miei corsi, e quando gli stringevo il braccio mi urlava incazzato che non dovevo abbracciarlo o altro perchè la gente vedeva. Un'altra volta ha tentato in un corso di farmi fare cose, si è pure sacicato i pantaloni in un bagno non usato e quando una di un altro corso è uscita e lo ha visto svignarsela, mi ha beccata là dentro, incazzata morta con lui ma sono sicura che mi hanno giudicata come quella che non sono. Quella volta in casa sua è stata la prima delle due che mi hanno distrutta. E poi continuava a tenermi ferma per costringermi a baciarlo, a dimostrare... dimostrare! Ecco perchè non ho mai giudicato chi preferiva pagare qualcuno per il suo tempo, sapendo che non avrebbe preteso o voluto cose senza considerare te. Io volevo qualcosa di diverso. Diverso dalle altre. Diverso da cosa voleva lui. E trovo triste che tu le cambi come niente ma se per te va bene..."

"Si, ne abbiamo già parlato. Cosa ha fatto è stato uno schifo e so bene che tu non sei bloccata o altro. Che tu sei uno di quelli che se non provi non agisci. Per una cosa del genere, intendo. E' che sei la prima persona che non vuole una relazione  e che non ha problemi ad avere una persona al fianco se maschio che ne abbia una e non accetti di staccarsi da te come compromesso..."

"Io non credo non esista l'amicizia tra uomo e donna. Io e te siamo la prova. Io e Jd. Io e Lubo, io e quei tre che vuoi affibbiarmi... a parte le volte che voglio tirargli il collo, siamo... amici. mettiamola in questo modo. Ma sono sicura, non sento, non ho la necessità di avere qualcuno che sia come le tue amichette. Queste cose si capiscono, no? Da quello che tutti dicono si, quindi io non lo sneto, non mi interessa e tutti possono stare dove stanno. Oltre il fatto che io un tempo, prima, se avessi trovato una persona speciale, sarei stata ben felice anche se cèra sesso, anche se... mi sarebbe stato bene che avesse avuto un'altra, se gli dava cosa a me non andava o non volevo, purchè la conoscessi. Non avevo alcuna intenzione di pretendere promesse o simili, come si fa da secoli. Perchè all'inizio è facile fare promesse pensando cosa sta all'incrocio dei miei pali e le cagate da fidanzatini. ma io non sono così, se non lo sento io non ho alcuna intenzione di finire come le pancine ferme a stella, chiudendo gli occhi forte forte aspettando che finisca o accettandolo come u ndovere. DOVERE! Io non voglio doveri, compromessi e simili. Ne io li voglio fare e ne li pretendo. E io no nvoglio dare o fare volendo in cambio lo stesso. NOn sono il tipo che vuole obblighi o costrizioni. per me portano solo a cosa sappiamo da là fuori. Quindi non voglio nessuno, non voglio nessuno, non credo che incontrerò una persona speciale per me e sono io a capire e decidere se avere amichetti... "

"Capisco... sono però contento che tu non abbia rimorsi o altro e tutto ciò che ti è stato fatto, e hai sopportato, non sia considerato da te come un accumulo di pentimenti ed errori. Ma ti hanno formata e ti hanno fatto capire..."

"Si. Così come non posso pretendere che l'altra persona sia costretta a rinunce e perdite per me, visto che so bene come questo mondo faccia schifo, ci manca anche che io crei limitazioni, come facciano con me. Nessun errore, nessun pentimento, perchè mi ha fatto solo capire che in una certa misura i miei avevano ragione e questo mi fa incazzare, ma mi fa schifo questo mondo che ha permesso che cosa dicevano avessero fondamenta, ossia che non eistessero persone giuste e come me... Se sei ciò che affermi, allora sei una goccia nel mare e ne sono felice... certo che la gente che cè qui non è proprio un bijou ma... spero che si possano migliorare le cose! Da piccoli errori possono nascere grandi cose..."

Esatto!... è da errori e casualità di gesti sbagliati che sono nate le cose migliori! Concordo. Secondo te è stato d'insegnamento cosa ti è capitato e lo comprendo, l'odio e il rancore che ti accompagnano li comprendo appieno, anche questi. Ma sarebbe triste, ora che ti ho convinta a restare anche per il mio aiuto per il Saluto oltre che l'Accordo, non approfittare di tante cose. Ecco perchè io, non Alaric, lui è scemo, ti spingo ad approfittarne e..."

"Oh, ma certo. Aspetta, tu mi stai dicendo che sto aiutandoti nel casino che hai lasciato lievitare qui e, avendo a che fare con quei bei soggetti potrei anche pensare, perchè non mi interessa, di usarli come giocattoli? In quel senso? Quella gente? A parte gli orsi che sono, sarei comunque una tua collaboratrice e ti sembra corretto per me e loro?"

"E allora... chiedi a Madame di presentarti il suo feuille de choix per... dare le gratificazioni che voglio darti per i tuoi contributi in persone che ti diano... il tempo e la compagnia per giocare ai videogames, fare le cose, avere qualcuno vicino a cui tu vuoi dare qualcosa. nche s esoldi, ma va bene. Io faccio così! E questo perchè non cè donna che mi interessi, sopratutto ora che sto ancora lavorando per arrivare almeno ai primi punti. però resta sempre la mia domanda... se non è un grosso sforzo per te, che non ti causi dolore come lo è l'intimità con qualcuno, fai qualcosa. Entro quanto ti senti, ma vai..."

"Per favore, basta!" agitando il bicchiere per poi bere un sorso "Mi sembra di risentire Rò con le sue menate. E sei una donna. E ce l'hai, quindi usala. Sei femmina e non mi permetti di dimostrarti il mio affetto... dalla. DAlla. DALLA!" urlò incazzata, sbattendo il bicchiere sul vassoio che per fortuna non si incrinò.

"Calmati, non era questo. Certo, ti ho detto che potresti pensarci e... fare quello che lui ti diceva. on era la stessa persona che sbraitava perchè non volevi fare nulla e fargli nulla, quando pretendeva che almeno facessi cose a lui, che era orribile, diceva, pensare che tu potessi avere qualcuno. Farlo anche solo la prima volta con un uomo che non fosse lui. Mettiamo il caso che trovi uno della feuille che ti aggrada parecchio, che ti senti tranquilla e te stessa come fu per lui, l'unico. perchè non..."

"per favore, non ne voglio sapere. Non credo proprio che sia così! E mi riferisco al fatto di fare cosa fai alle tue amichette! Mi è bastato cosa aveva cercato di fare, cosa la disperazione di tutti che mi urlavano che non ero questo e quello mi ha portata! Sono contenta solo del fatto che quella volta non è successo nulla, come per le altre volte me ne sarei fatta una ragione e avrei accettato anche quello tra le cose che mi hanno fatta comprendere tutto. Mi viene l'ansia, tremo al solo ricordare quelle situazioni o pensare a stare con un uomo in quel senso. QUello... mi è bastato per tutta la mia esistenza, finchè e quanto sarà! Non..."

"Si, lo so dei tuoi attacchi nervosi e di ansia, quando ne abbiamo parlato ho compreso ma sei anche la stessa persona che lavorando all'addedstramneto di base ha cercato di superare certe paure e ansie dovute alla tua vita e gli altri. Certo, i tuoi blocchi erano mentali per cosa ti è capitato e ti sei solo sbloccata e ora stai meglio, ma non sono tutte e capisco. Però pensaci a quello che ti ho detto, consigliato, perchè è un vero peccato. Sopratutto per una come te! Libera, mente aperta, senza pregiudizi e considerazioni come gli altri. Ecco perchè voglio che tu sia il Comandante e Padrona della Casa..."

"Aspetta! Vuoi davvero continuare con questa idea? ok che ti aiuto, ma non sono una di voi. Sto seguendo l'addestramneto ma... non sono una di voi e non posso esserlo perchè per loro, quegli orsi, io non sono dei loro. Anche s etu mi dessi quella carica, che ricordavo andasse ad Alaric, cosa ti fa credere che loro mi..."

"Primo! Io sono il leader qui. Io decido. Io impartisc ordini. Io nomino e amministro. Alaric... a lui no ndarei neanche il mio bucato! Sai come mai si trova qui? Perchè seppur sembri pavido e stupido, ha invece fegato. Ma non darei una carina del genere... preferisco una come te. Hai dimostrato di saper gestire e sistemare molte cose e..."

"ma ci sono Lubo, o Jd! O i vecchi come li chiamate?"

"I vecchi... si è vero, ma sai perchè sono le teste del gruppo di consiglio della Sala delle Pianificazioni, no? E non tra i capitani? Hanno una mente troppo chiusa. Tra un bivio non guardano o studiano l'altro lato, ma solo quello che credono sia quello e basta. Sono... rigidi, tirati..." facendo dei gesti con ip ugni chiusi per chiarire il concetto, con mezza giacca penzoloni pechè non messa "e Jd e gli altri dei Capitani... hanno quel ruolo perchè mi fido di loro, ma ho bisogno di qualcuno come te. Che non considera il denaro, il potere, l'arrivismo, tutte le cose che gli altri volgiono. Un ruolo, qualunque sia, dai capitani in su non è solo prestigio e potere. Ci vuole responsabilità, comprensione e... come doveva essere per la repubblica del tuo paese, era un onore e un sacro compito quello di servire e gestire quel che stava nascendo e il popolo del paese. Essere un servitore di tutti seppur con una carica alta, tanto che all'epoca non avevano nenahce retribuzione. Ecco perchè non amo la distrubuzione del poteree non divido certi ruoli. Ho messo nelle mie sole mani tre posizioni perchè no nvoglio che mi si facciano le cose alle spalle, contro quello che ho costruito e voglio fare, e non mi di pugnali alla schiena. Non posso seguire i gradi dell'esercito lasciando parecchio potere nelle mani di troppe persone. NOn ho dato ai Vecchi, ossia i soldati che erano in pensione ma non volevano vivere come civili o stare o avere una famiglia, nulla perchè mi spiace dirlo... saranno anche competenti e cervelli chiave per i piani e le procedure,  ma non mi sento in fiducia! Alaric mi è fedele, crede in me e ci crede in tutto ciò che vedi e sai, è dalla mia parte ma non è affatto adatto per una posizione del genere. La sola fiducia e fedeltà non bastano. Ho più fiducia in Jd che a loro ma... ho bisogno di qualcuno come te, che reputa una posizione come un incarico..."

"Si, lo avevi già detto! Non so, non mi piace molto. Non voglio che mi vedano un'arrivista, un'esterna che ha nelle sue mani le giornate di tutti e... una cosa è incazzarsi per la scarsa igiene, regole e tutto ma... Non credo che io sia adatti, capace anzi. Ricordi cosa mi dicevano? Ero sempre..."

"lasciali perdere, quelli! Si è visto che mente brillante e deduzioni superlative nell'averti giudicata. Ho controllato tutti quelli che ti hanno fatto male, sai? No, no non fare quella faccia. Mi sono divertito. E non è che fossero chissà che geni o bambini indaco da fare due pesi e due misure... loro sarebbero stati capaci di fare cosa hai fatto?"

"Bah, non mi interessa. Voglio cancellare ogni cosa. bruciarli come i miei ricordi, buttare..."

"...quando qualcuno decide di buttare i ricordi nell'immondizia è perchè si è spezzato qualcosa, perchè ha rotto definitivamente con quello che amava. QUali cose vuoi eliminare del tutto? Non mi dirai che vuoi bruciare anche Rò o..."

"Tutto! Quel poco che amavo è andato via, rotto, spezzato, buttato! Vuoi che ti aiuti? Dammi carta bianca e la possibilità di fare come voglio..."

"Concesso! Però ora mi dai una mano con i capelli? Non voglio sfruttare le tue qualifiche di parrucchiera, ma quella carta ha dato isuoi frutti. Mi piace come sai prenderti cura della mia testa e mi sembra che no ti schifi come accadeva con gli altri...E comunque sono felice che quel letto ti piaccia, visto ti butti all'indietro su di esso. Lo fai solo perchè sai che lì io non sono con le mie accompagnatrici, giusto? Ma brava..."

"Si, lo faccio proprio per questo. Perdonami ma ammetto di essere felice che qui, in questo letto, non ci hai portato nessuna" alzandosi e prendendo un libro dalla parte inferiore del comodino, buttandosi sulla trapunta "E' che... qui è solo un posto di sosta per te. Il giorno però che deciderai di... passare del tempo con qualcuna qui, nel posto che tu consideri casa tua, anche s enon ci vieni con nessuna... fammela conoscere! No, anzi, voglio fare colazione con lei perchè se mai porterai qualcuna qua sarà per due situaizoni. Una, eri così di corsa o hai fatto qualche festa o altro qui, senza poter andare via, oppure due, starai qui con lei perchè merita! E allora si, che voglio conoscerla!" ridendo, poggiandosi coi gomiti per guardarlo "Sono curiosa davvero di vedere questa donna! Posso dire che non immagino per ninete te con una donna in una relazione, diciamo fissa... Che cosa abbia questa donna dall'aspetto alla personalità, la bravura, tutto..."

"E tu? Che genere di uomo ti piace?"

"Lo hai visto... così come ricorderai quelle battutine quando ho ricomprato quelle cose in edicola. Quell'illustrazione anni fa è stato... non so descriverlo, ma la prima figura maschile che mi piacesse come aspetto. Ed era al primo superiore, in quell'edicola dove andavo come rifugio la mattina e quando uscivo presto. Ed era là. Ma come descrivere cosa ho provato quando l'ho avuto fra le mani ed è rimasto fino ad oggi?..."

"Colpo di fulmine?... questo o questo?" chiednedole quale fazzoletto da taschino abbinare

"Spiritoso... comunque quello lavanda!... resta il fatto che non so per quale motivo, ma è stato quello che mi ha portata a prenderlo e guardarlo, sempre. E poi cèra Raiden, non so nenahce perchè di questo ma..."

"Il biondino, giusto? Ripetimi perchè..:"

"perchè... l'ho visto la prima volta in una rivista per pc, una delle rare volte che riuscivo a comrparne una e cèra... cèra metal gear solid 2 e poi girando pagina, bam! Cèra questa immagine di Raiden messo di fornte con la pisola in alto, all'altezza della testa ma non è la faccia che mi fece dire qualcosa del tipo ma la tuta. Non so spiegarlo ma era la tuta, il corpo,non so dirtelo ma quel'immagine, quell'unica immagine mi ha portato a tenerla vicino a quell'illustrazione. Non so perchè, non mi viene di spiegarlo meglio ma..."

"Questa è la prima volta che ti sento parlare di un tuo... interesse per un soggetto maschile. Un buon passo avanti, nel senso che con me finora hai incontrato parecchi uomini ma non ti ho mai vista con... quel luccichio con quel soggetto. Ma chi lo sa, magari tra Madame, il nostro lavoro, prima di andare potresti anche approfittarne! Io a che pago... posso lasciar andare quel ben di dio che mi fa fare bella figura senza prenderci anche io? Certo, migliorano il mio status ma... come te, anche io sono di mente aperta e posso dire di no?"

"Ah ma certo, non potresti!"

"Andiamo, tu non sei come noi. Pure io non dico di no a belle donne. Come da fanciullo, così adesso! Tu sei una di quelle che, a meno che ci sia qualcosa che ti colpisca o non provi qualcosa, non cè nessuno per te. Per la tua testa e il tuo cuore. Non so se tu sia demisessuale o asessuale, ma io penso che... bhe, lo sai! Perchè lasciar eil meglio agli altri?"

"Meglio?! Mah, se lo dici tu... A me non è sembrato tanto ma, divertiti. Chi ti dice nulla? Ma ricordati che su certe cose, vale il gusto personale?"

"Se quell'imbecille ha peggiorato le cose, non vuol dire che lui può adesso, dopo che lo hai mandato a quel paese, vivere e farlo con altre e tu no! Certo, capisco che tu non sei capace di fare lo stesso delle altre, ma ti direi... inizia a vedere se cè qualche accompagnatore interessante, poi si vedrà!"

"Milan, io non sono gli uomini che tu tratti ea cui rifili queste cose per attirarli a se! Piuttosto, non ti sembra esagerato avere rapporti di collaborazione con Madame e cosa... fa? Tu dovresti constrastare queste cose!"

"Alt! Io constrato lo sfruttamento in ogni sua parte, ma Madame è una delle ultime, o poche, che non accetta gente che fa quel mestiere per soldi, per tirare avanti. Se non è una loro decisione, non è cosa piace a loro, non assume!"

"Che vuoi dire! Quali categorie lei assume?"

"Ehm... persone a cui piace parecchio farlo? Insomma..."

"Milan! Ti prego, non dirmi...." rigandosi sulla schierna sul copriletto chiaro, depressa

"Ninfomani, soggetti in cura per sindromi sessuali... diciamo che lei asume persone sia che hanno dei, come dire, no! Sono particolarmente portati per dare servizi per loro gusto. Persone che sono mandate in cliniche per curare patologie che le portano a... volerne sempre, ancora. Capisci, no? Quelle persone che se vengono diciamo scoperte, sono etichettate e allontanate solo per questo. Donne o uomiin, non importa. Come per te, la prima cosa che la gente fa è volerli mandare in cura. Madame invece li assume perchè sfoghino e diano servizi..."

"F quello che io ti avevo proposto quindi per la Raccolta.."

"Corretto! Rendono di più e meglio. Lei non costringe, se decidono di finire, finisce il contratto. Per questo collaboro con lei, perchè è una donna seria ed è una delle poche o forse l'unica che non sfrutta. Perchè lei sa cosa significa essere certe cose e sostiene gli altri, guadagnandoci. Non come la tua proposta perchè a te non viene nulla, ma...Senti, fammi un favore. Sistemami i capelli, non mi va di andare dal mio barbiere per questa cosuccia. Voglio andare direttamente. Ho notato che quando mi accontenti, fai un buon lavoro. Quel corso che ti hanno fatto fare non è andato sprecato"

"Vero, ammetto che sei la prima testa che acconcio con piacere... passare da esperto e tecnico informatico di vari livelli e settori a parrucchiera per non sentirli... dai sistemati sulla poltrona..."

"Agli ordini. Non vedo l'ora di vedere questi due progetti ultimati, gli uomini li vedo davvero motivati. Da quando abbiamo attivato tutti i cambiamenti qui è diverso. Più vivo, accogliente, la gente non si droga, fuma roba particolare, si sbronza ma fa e partecipa alle cose con interesse. E sono contento! Quanto torno, adesso, vedo gente più felice, sempre sorridente, sempre che si chiama per andare a fare questo o quello e mi sorprende. Prima era come un formicaio ma solo... Mh... comunque, ho già pensato a quale mobilio mettere..."

"ti prego giurami almeno che no nfarai del casotto la tua porcilaia... fammi questo favore" mettendosi con lui davanti lo specchio grande, facendolo mettere sulla poltroncina e prendendo dal mobiletto l'occorrente "sono contenta che tu abbia i tuoi... passatempi, ma non vorrei che usassi quel posto solo per..."

"Nah, a parte che al centro di questo edificio ci sarà una zona tondengiante con i posti come un teatro greco, ma al chiuso... al centro ci saranno esibizioni e tutto quanto, non come il Teatro ma per ricevimenti, feste e simili, va più che bene! Possiamo anche accogliere gli alleati delle altre religioni..."

"Le religioni..." rallentando dal fargli la piega "ti prego, dimmi che non farai cose che..."

"Andiamo, io sono un membro onorario della Cconfraternita del Prosecco e spumante dop e altri titoli. Ricordi? I Cavalieri investiti che giurano con una solenne cerimonia in stile antico.Nel 1945 è stata fondata quella del prosecco, molto prima quella dello spumante del tuo paese per proteggere, mentere le uve originali e non moderne, non cancellare quel che è il prodotto dalle sue origini...una confraternita per proteggerlo e valorizzarlo. E siccome io acquisto prodotti di ottima qualità e ovunque tu vai i liquori e spumanti o champagne sono sempre presenti, perchè non far parte di quel circolo? Anche qui in francia io faccio parte di gruppi del genere, come in russia per la vodka e altri..:"

"E dimmi, state con le tonachine nelle vostre riunioni a bollicine..."

"Non ridere, sai bene perchè mi hai visto vestito, che abbiamo abiti e mantelle apposite. Ho solo una sezione dell'armadio grande..:"

"la stanza... non un armadio, la stanza-armadio" rise lei mentre gli faceva le sezioni per la coda

"La stanza... comunque, ho una sezione solo per gli abiti delle confraternite! Hai visto quelli russi? Resta il fatto che mi ci sento bene! E giusto per dirti, ho intenzione di farti un regalo per la tua prima festa tra noi della nostra religione..."

"Oh, ti prego. Non mi sento negli abiti da donna, te l'ho detto! E anche il fatto che avete abiti particolari..."

"no" rispose lui fermandola,  mentre la vedeva nello specchio mentre gli sistemava la coda bassa "io parlavo del tuo, abito" osservandola mentre si efermava per guardarlo nel riflesso "Si, proprio quello e non fare quella faccia. Ho preso i tuoi schizzi, i tuoi disegni quando ti annoiavi o eri contrariata alle riunoni con tutti. Hai presente quello in tile sirena con quelle particolarità e il corpicapo..."

"Ma perchè! Io lì dentro sarò la barzelletta. Non ho mai messo un abito da anni e non so come muovermici dentro. Ma cosa ti salta in mente, anche per il denaro... io..."

"Ascolta. COme ti ho detto io non ho nessuno qui, e mi spiace dirlo, a ciui dare la carica che comprenda anche la parte finanziaria. E non ti sto dando tutto per amminstrarlo, ho persone che possono farlo ma vglio che quel denaro, tutto in tutti i conti, siano in mano a una firma e una testa che sappia come gestirlo. Ora, tu seic l'unica qui di cui mi fido e so per certo che... non è interessata ai sodli. NOn sei il tipo, così come la scalata ect... Se tu fossi stata come gli altri, per comprarti quello che volevi e non hai mai avuto, avresti fatto ogni cosa, come quelle ragazze e ragazzine che si vendono. ma tu sei tu, saresti capace di eliminarti se finita per strada, che finire nel peggio e in mano allo schifo. Se fossero tutti come te avrei più bracci destri...Perchè diciamocelo..." mentre lei gli sistemava dei ciuffi davanti "mi fai i cuffi, davvero?"

"Ammettilo, ti donano. QUante non si terrano nei vestiti... farai furore dove stai andando... così giochi meglio, no?"

""Smettila di scherzare. Ti piace punzecchiarmi sulle mie amiche, che pago eh, ma restiamo amici..:"

"Amici di letto, mettiamoci i punti giusti..."

"Quello che sia, ma la mia amicizia è anche con altre donne. E non parlo di amanti, non voglio grane con le mogli e fidanzate di altri, ma questo no nsignifica che non debba trattarle con il rispetto dovuto. Sono un Signore, un gentiluomo, buona educazione e... Dai, lo sai! Rendere omaggio alle Signore e farle sentire delle regine non significa che sia un Casanova. Come ho detto non ho intenzione di avere problemi di quel tipo, ma sai meglio di me asnche io credo nell'amicizia tra uomo e donna. Loro sono mie amiche. NOn amichette, ok, ma amiche. Scambio di favori, considerazioni, il solito. Invitarle alle feste o festeggiare i loro compleanni o altro a mie spese. Questo paga. E tramite loro arrivano i mariti, fidanzati, padri, fratelli e tutti i legami, ci sono sicure possibilità di arrivare ovunque voglia giungere. Lo hai già visto, è così che sono arrivato.Dove vedi. Piccoli passi, persone giuste, corrette azioni. Si, qui ho fatto un casino abbandonando le cose a lroo stesse e me ne sono accorto solo in quella settimana che ti abbiamo conosciuta, ma ora lo vedi. Tutto si sistemerà. E riporteremo le cose giuste. la bellezza dell'essere umano..."

"La bellezza salverà il mondo, certo. Mi chiedo se questo mondo, sia degno della bellezza."

"Il mondo è un contenitore infinito di cose per cui incuriosirsi e meravigliarsi. Il mondo è un posto bellissimo. Certo per una come te è difficile non avendo scopi o motivi, ma tu che ami la grandiosità umana negli orologi, la meccanica, la capacità di comprendere la bellezza della natura... Non so se davvero la reincarnazione esiste o meno ma... io voglio vivere tutto. Come dici tu, bruciare totalmente anche se significa attimi invece che decenni, ma di non aver rimpianti di alcun genere, nel momento di scomparire fisicamente da questa esistenza. Se esiste la reincazione... allora spero di vivere intensamente ogni vita che mi è possibile avere rinascendo, ma tu, se  hai sfizi, vai e brucia come una supernova!"

"la sua la storia di quel tipo che sente di non appartenere a nessuna delle categorie sociali con cui si relaziona? Che sente la sua estraneità totale dal genere umano.... la sua stessa esistenza si riduce ad una consapevole, tragica farsa. Un perdente che si dichiara da subito portatore di una maschera, e crede di poter vivere ai margini della normalità che non riesce ad accettare né a rifiutare. E in questo, dove la vedi la bellezza? O pensi anche tu nel tuo bel discorso che sia come molti là fuori, che sfuggono alla normalità che distrugge e trafigge con sesso, droghe, sballanti, tutto i ltrovabile per scappare da quella realtà. O come faccio io, con la visualizzazione... "

"Bimba...Non posso salvarti io dal tuo mondo. Posso aiutarti, ma un po' di volontà devi averla anche tu. E sai per cosa serve questa volontà? A sistemare le cose, quei fantasmi, che ti logorano e..."

"Si, lo so. A volte passerà che sei spinto in una battaglia non per tua scelta. Una battaglia che non può essere vinta, non importa quanto duramente combatti. Alcuni scelgono di ritirarsi o arrendersi sapendo che la vittoria non può essere raggiunta e sono i deboli.Io no nsono di quelo stampo, io non mi arrendo, io ho deciso di fare qualcosa che mi fa più felice che continuare a sbattere le corna su un muro per non uccidere qualcuno. Ho scelto un'altra strada, combattere.Ma non in un modo normale. Combattere in due modi, e in entrambi è la mia fine. Arrivarci... È giunto il momento di smettere di farmi seguire dai miei fantasmi, non posso togliere tutto, ma ora im hai fatto capire che quasi quasi..."

′′ Le cose accadono per qualcosa. promettimi però che non sia cosa penso perchè... ok, lo so. Sei un soggetto  invecchiato dalla tristezza, divorato dalla rabbia, devastato dalla pazzia, sbriciolato dalla perdita, svuotato da certi soggetti, indurito da... devastato da... rovinato da... violato, corrotto fin nel cuore... Sei debole, inutile, senza scopo e ti vedi così!

"Quindi?"

"Accetta chi sei. Accetta le cose che ti rendono diversa, i tuoi difetti, i tuoi punti di forza, le tue preferenze, le tue esperienze, i tuoi punti di vista, i tuoi sentimenti. Se tu attui un gioco per vendicarti anche un briciolo su quella gente, cosa ti porterà?"

"tranquillo, amico mio" gli disse, abbracciandolo da fdietro poggiando una guancia contro quella di lui "sarà... solo due grammi di vendetta perchè io no nabbia rimpianti il momento in cui mi aiuterai e sarai al io fianco. E ti ringrazierò, ma con un sorriso a cinquantaquattro denti!" facendolo ridere

"Cosa vuoi fare...Ricordati che le persone deboli si vendicano. Le persone forti perdonano. Le persone intelligenti ignorano..."

"milan..." dandogli un bacio sulla guancia "io no nvoglio vendicarmi facendogli del male. Io voglio solo togiere loro qualcosa, come fecero a me. Fare in modo che non ottengano più del necessario... ti fidi di me?"

"Certo, mi fido. Altrimenti non saresti qui, non ti darei il secondo posto e..."

"QUindi... perchè a te interessa che io resti qui?"

“Perchè lo ritengo necessario. per tutti e tutto. Come ti dissi nella Sala con gli altri, quello che ha fatto quell'uomo per te, va ricambiato...”

“Ma no nsono stata io a dirglielo, ne a volerlo. Ha agito da stupido. Il suo tremare e l'incertezza, invece di fare l'unica cosa che avevo chiesto non mi porta ad aessergli debitore. Per questo mondo io devo essere debitrice a tutti, tutti, eppure nessuno che lo è nei miei riguardi, oltre che non vedo perchè devo ricambiare cose che non ho chiesto io. Perchè sono figlia o nipote, e hanno fatto cose perchè io fossi la loro ocntinuazione, ma non mi porta ad essere riconoscente a forza come credono debba essere. NOn lo trovo giusto. Inoltre da quello che ho capito anche a te, come agli altri, interessa la mia continuazione, per fatti tuoi. Per l'Accordo io sono accettata qui per uno scambio, non vedo cosa ci sia di riconoscenza verso lui, te o altri. E' come con Zay e Ric. Hanno affermato che la mia storia, quel mondo in cui scappavo mutando i l dolore in altro, fosse una bella storia. Bella, capisci? Solo bella, come fosse un racconto che interessa tanto per, che non abbia un significato! Non che è una storia di una miserabile in tanti sensi, di disperazione e tormento, che è sfociata in una fuga là, in un mondo che esiste solo nella mia testa, che inserisce varie cose che mi sarebbe piaciuto riavere in questa vita. Invece nulla...”

“Avranno capito male..:”

"Di tutto ciò che scrivo, capiscono male? Che definiscono la fuga di una pazzia, di tormento, in una bella storia? A volte mi chiedo se non sono stata stupida a credere alle loro parole. Alle vite precedenti, a una me che torna e ritorna, e tutto un ciclo a Oroborous che mi si abbatte sempre addosso.Sempre pressioni e nulla di bello. E a qualcuno che vorrei accanto, al mio fianco, al di là di amore e sesso come lo vedono tutti, che trascende queste cose... e questa sorta di mancanza che provo, che nessuno e neanhce loro, hanno lenito. E tu, anche tu, che credi a queste cose...Io non comprendo me, e dovrei comprendere voi, come testa e interessi?

“Io mi sono fatto dal niente. E lo sai. E se ti spingo un pò, non è per obbligarti, tranne alcune cosucce... Ma è perchè non fidandoti più di nulal e nessuno a volte sei rigida. Cosa potevi fare tu, senza tutte le paure e disperazione? Mille vie e altrettante soluzioni, che magari inglobano anche quello che loro hanno detto. Questo mondo è così profondo ocme un pozzo, per tutto ciò che contiene che forse... possiamo cercare delle risposte. non tutte, ma possiamo provarci. Ecco perchè credo nelle religioni come libri da consultare. Tu non credi nelle religioni ma al massimo alla natura esistente, e capisco che non vuoi assolutamnete credere in un Dio e una Dea, che personificano il potere della natura in questo pianeta. Ma cosa succede se... esiste davvero la reincazione e ritorni in altra forma?”

“Altra forma? IO non mi vedo in nessun'altra forma se non nella mia.E intendo viso, mani, dalle ginocchia in giù, secondo me le mie parti migliori. Io sono io, così come quel ritratto della casa del topo. Non avrei mai cambiato, seppur con le tecniche chirurgiche, alcun che. Mi vanno benissimo come sono il viso, le mani dal ginocchio ai piedi. Io mi vedo così sempr e comunque, ma non perchè è cosa lo specchio mi rimanda, ma perchè io mi identifico con queste sembianze come se... fossero le mie fin nel profondo. L'unica cosa che vorrei, veramente, è togliere cosa tutti i medicinali mi hanno messo addosso di schifo. Vorrei tornare a quello che ero veramente e non mi sentivo... così! Così da schifo, vorrei tornare a essere leggera e serena. ALmeno in quello. E tu mi parli di reincarnazione in altre forme! Io aborro quest acosa! Non voglio sentire di ritornare, peggio in zone del mondo schifose dove mi posson vendere al primo che mi sposa, come messico o India o simili, dove ti guardano nuda e ti giudicano per darti al primo che è un buon partito o pagano per te. E a cui appartieni. O Ai piesi arabi o peggio africani, dove cè l'infibulazione. E ancora non voglio reincarnami, tornare ne altro. Voglio sparire perchè ogni giorno mi accordo che questo mondo non cambierà mai davvero e pe quanti secoli passeranno, la religione e lo schifo perdureranno. Così come glorificano i testi biblici o di baffetto tedesco, seppur la gente e peggio le donne, stavano così male che preferivano crepare  che viverci, così torneranno sempre. Come le zone dell'iraq e iran. Che negli anni settanta erano come noi come livello, alcuni dicono acnhe meglio,ma la religione spazzò via tutto. Se il mondo sarà così e una eprsona come me passerà l'inferno, e non cambierà nulla perchèl a gente ti giudica negativamente perchè ti chiama egoista, o segue religioni di morte e non di luce, che se lo tengano questo mondo. Anzi mi divertirei di più fare il fantasma e osservare e far venire il cagotto, io mi sento meglio ad osservare e vedere le cose come vanno. IN questa vita mi hanno buttato addosso così tanta merda che le paura per tante cose mi schiacciano così tanto, che non me ne freg niente di lottare per le cose. Non più! E non ho decido perchè debole o incapace, perchè le mie lotte non hanno portato a nulla cntrno religione, società e menti bacate! E per una come me, che non ha scopi ne altro, questo mondo non offre neanche il minimo per continuare a respirare, come piace ai buonisti. E vuoi ancora parlare di nuova vita in reincarnazione? Te la vedi tu, non io...”

“Permettimi almeno il tempo per L'accordo, quando vorrai andare, ti aiuterò. Anche se... magari cè un altro modo per avere cosa vuoi tu, cambiando le cose con le tue forze...”

“Continui a fare il buonista?”

“No, continuo a fare colu che ti allunga la mano, per davvero, e ti propone un altro modo per raggiungere i tuoi scopi. Parla con David di quella tua idea, magari questa volta davvero cè qualcuno che ti porterà quei cambiamenti che volevi. Per quella mancanza che provi... quella non è possibile colmarla se non la senti tu scomparsa o altro. E il fatto che tu non abbiaincontrato mai una perosna speciale, che stesse al tuo fianco... io non posso fare niente, amen. Se cè, buon per te, altrimenti porta la tua rabbia, dai corpo ai tuoi incubi accettando il mio aiuto, sulle persone che meritano quella valanga! Diventa la mia spada, pistola, elemento di cambiamento. Domani vedrai David e mi dirai. Ovviamente prima dobbiamo fare richiami, controlli, vaccini, anche per capire se oltre quello che ti abbiamo dato, cè altro in nostro possesso che possa aiutarti”

“vaccini... e chissà, magari saranno loro a fare il lavoro per me, se faccio quello un pò rischioso... quelle cose poche cose che desideravo e odiavo quella gentaglia perchè le faceva e io no... avrei voluto tanto quelle poche cose e so che le rimpiangerò a vita. Il male che mi ha fatto vederli tra la gente, ridere e divertirsi, a cena o pranzo tra gl ialtri con cui davvero si voleva desinare, sentirsi in qualcosa, avere memorie e ricordi felici... e mometni da usare come conforto... niente, e ho paura che pure la speranza sia scemata... Se fossi andata via trovando voi prima, molto prima... invece di vivere solo in un mondo creato da me, restando con il corpo in un inferno mentre nessuno vedeva e capiva...”

"ora hai tutte le armi che ti servono... combatti!" le disse guardandola dal riflesso, mentre lei finiva i capelli, senza guardarlo ma voltandosi solo a quell'ultima frase "Sii la guardiana e l'angelo custode di te stessa. Il resto, cosa lascerai, lo siritroverà qui per molto, molto tempo. E forse, anche nel mondo là fuori. Il tuo vero lascito, la tua reale eredità, che è ben lungi dai figli...."

"A sentire te sembra facile!"

"Adesso, lo è" sorridendole, per poi alzarsi annuncinado che era pronto ad andare in America.








"E da quando sei tu che decisi le regole, caro Alaric..."

"da quando sono qui da più tempo di te, non so, da quando sono della classe dei Capitani e mi merito considerazione!"

"Alaric, tu sei lo stesso che è entrato qui perchè Milan quel giorno era andato ad ammaliare un altro tizio, Olarte tra l'altro, con ottimi dati, e tu sei riuscito a seguirlo e spiare la conversazione. E visto che quello aveva rinunciato, appena uscito hai marcato Milan affermando che sapevi tutto, perchè avevi sentito, e volevi far parte della cosa. NOn so come tu sia riuscito a non farti ammazzare, ma lui nonostante tutto ha elogiato la tua faccia tosta e non essendo malaccio ti ha preso. Ma nonostnate tutto non vali quanto quelli che hai sotto il tuo comando. Parla poco, perchè sei l'ultimo che può dirmi cose..."

"Come ti permetti. Non mi faccio trattare così da una frigida acida come te che si è davvero imbucata con l'inganno in mezzo a noi. E Milan ti ha ascoltato per devastare questo posto. Stavamo così bene, vivevamo così pacificamente ma no! Doveva arrivare questa sanguisuga e sballare ogni cosa. Regole, divieti, obblighi, pulizia di 'sto cavolo! Io non voglio stare alle tue regole!"

"ALARIC!" urlarono gl ialtri

"E' così orribile rispettare delle giuste norme di igiene e pulizia? Era meglio che cèra lo schifo, veramente? Ti sentizi a tuo agio nell' immondizia?" disse Lia, calma.

"Fosse solo per passare lo sterilizzatore al vapore, pulizia ogni tot di ore, Ausiliari per la toilette e bagno, o come si chiamano in inglese ,quei tizi che stanno sempre nel bagno come imbecilli in attesa che a qualcuno serva qualcosa, cambare rotoli, asciugamani, saponi vari... ma dove siamo? Hai suddiviso cariche e compiti come fossimo..."

"in una caserma. Sotto le armi. NOn so fai tu..."

"Tu..." disse sbattendo le palme sul tavolo della Sala "fai la morale a me, che ogni minuto hai tutti i tick e manie assurde, perchè la gente ti ha fatto lo schifo... e allora noi che dovremmo fare?"

"Non so, Alaric. Forse Jd per scappare da un amore stronzo è finito sotto le armi, tu per la tua famiglia ossessionata con ogni generazione sotto le armi, Lubo perchè avevano bisogno di soldi ed era la prima cosa che gli è parsa sicura dopo aver fatto di tutto. Bryden per la leva da volontario di due anni così, per non fare niente... ogni persona qui, e lo so, è finito a fare il militare in varie categorie per un motivo. per carità lo capisco, ma io non sono come voi e al vostro livello, non è vero? Per voi sono solo un porcellino d'india..." con un tono acido e incazzatissimo.

"BASYA" urlò Jd stufo, finendo per capire l'errore e correggersi "Cavolo, non... volevo dire basta! Lo so ho detto la cosa che stavo leggendo, ma..."

"Aspetta, la guerra o l'olio?" disse Lia ridendo, mentre  lui cercava si risistemarsi sulla sedia per continuare a leggere dal pad cosa stava studiando "Andiamo, da quando ho presentato quei progetti per i saponi artigianali con certi ingredienti e sia i posti strategigi comprando luoghi di interesse d'arte abbandonati, siete in fibrillazione perchè siete stati sugli allori da secoli. Esagerati. Ma voi non dovreste essere addestrati per stare sotto stress? Oh, capisco. Forse gli ultimi anni non è così perchè siete rimasti qui ad autogestirvi..."

"E smettila. Lo vedi questo preventivo?" sbraitò Alaric sbandierando dei fogli davanti a lei, seppur stavano divisi dal tavolo "sono i costi di tutto ciò che devi far comrpare a quel povero di Milan... una macchina a taglio a getto d'acqua non industriale capace di talgiare ogni cosa. Mobilio da ingresso per ogni stanza per mettere scarpe e abiti, cambiandoli, e l'obbligo di non mischiare lo sporco di fuori con le stanze... Siamo militari? ALlora spiegami perchè devono avere indumenti per stare nelle camerate o stanze e altri per fuori! Se cè un'emergenza che fanno? Perdono tempo a vestirsi?"

"Innanzitutto essendo professionisti, dovrebbero essere capaci o di cambiarsi abito in pochi attimi o valutare come agire... o no nsarebbero il livello che sappiamo... non credi? Inoltre... ricordo bene la prima votla qui in mezzo a voi. Cosa avevano alcuni appena tornati da missioni o incarichi, che avevano... animaletti tra i peli, e sappiamo quali! Non avevo mai visto, nella mia vita là fuori, qualcuno con quegli sgorbi schifosi tra i capelli. E non voglio sapere in quali altri peli.  Per non parlare dei problemi ai pieid per la piscina di allenamento o per le docce! Quello che cèra che si, era curato, ma volevano il tempo di sparire. E ora... guarda! Gente più pulita. Ninete bestioline. Niente sporcizia. Niente funghi o altro schifo. E da quando cè l'accordo con Madame, nessuno compeso te, va più da signorine ignote, che vi capitavano in giro o nei locali, che portavano solo problemi. Te lo ricordi quel gruppetto che in licenza se ne è andatoa divertirsi nella capitale e sono tornati con la sifilide? Curabile, ma l'avevano presa! E usando docce, luoghi con altri, cèra il rischio che molte cose venissero... sparse. Adesso facciamo noi i saponi, eco-compatibili. Sicuri senza chimica. Con opportune modifiche adesso, gli scarichi delle docce finiscono, grazie proprio a quei saponi, in delle cisterne che usiamo per l'irrigazione. Con gli accordi di Milan abbiamo quasi accesso a una centrale geotermica, dei pannelli solari e e meccanismi per acquisire corrente elettrica dall'acqua senza danneggiare l'ambiente. Questo ci permette di avere corrente elettrica privata, esclusiva, e se l'accordo va a buon fine, la centrale sarà nostra, pagando le spese per un nuovo progetto di quell'azienda. NOn solo, una zona sul mare è nostra, privata, questo ci ha permesso di avere una spiaggia piccola nostra e un luogo dove posizionare un dissalatore nostro, che ci permette di avere acqua a disposizione per tutto, che in parte viene reindirizzata, usata, per la Fattoria. Ovviamente agli animali non diamo quella, ma arriva dal dissalatore. E sopratutto water con stampe per fare centro... cè bisogno di mtterli?" allargando le braccia schifata e sdegnata  "
Per impattare meno, i bagni sono stati mofidicati ocn un water con un lavandino sopra lo stesso, con due funzioni. Uno, lavarsi le mani dopo aver... fatto cosa biosognava fare, con attivazione a cellula, così non si tocca nulla con le mani sporche. Si, ha il rubinetto, quindi doppio uso, ma meglio usare le cellule per l'erogazione automatica. E cosa resta del lavandino viene usato per lo scarico. Perfetto. i sistemi delle docce hanno di nuovo doppio uso, principale con il sistema elettrico con card e un tempo giusto di uso dell'acqua, saponi fatti da noi, di serie o comprati da loro con le fragranze ed elementi che gli interessano. Così cè un sistema di domanda e offerta con soldi che rientrano, costano pochissimo, ma si aiutano gli uomini retribuendoli. E questo è solo l'inizio. Le stalle aiutano, come gli animali della fattoria, alla fertilizzazione. Tutti gli erbivori mangiano una certa altezza dell'erba, permettendoci di lasciarli liberi in zone da ripulire e fertillizare con diversi... bisogni in base all'animale. Così ocme le galline. Ci aiutano a togliere insetti molesti e fertilizzano. Per i capi, ove non possiamo produrre, acquistiamo in equo e solidale noi stessi. Per la lana, come formaggi e carne, abbiamo la Fattoria. Animali liberi, senza gabbie o obbligo di cstalla,  in zone  libere a rotazione e con servizi di...massaggio, cura. Inutile dirti che molti si son oaffezionati agli animali da giocare con loro con le palle, a rincorrersi... quegli animali sono felici. E vengono abbattuti senza dolore, anche se mi dispiace, ma solo proteine vegetali non bastano. E lo sappiamo. Addestriamo in modi corretti senza picchiare o ridurre alla fame, far del male come fanno altri. Non lo permetterei. E sto parlando di poca cosa, rispetto a cosa abbiamo fatto! Perfino la nostra lana di lama, alpaca, pecora, capra, cane... quello di cane ha pro rispetto la classica perchè ulito, tiene più caldo, i cani che abbiamo salvato a pelo lungo, anche troppo, ci permettono di avere una base per gl iabiti e mi sembra che i primi maglioni siano ottimi. Jd stesso li adora..." mentre questo faceva si con la testa.


"QUindi Alaric, abbiamo queste cose più tutte le altre. Pulizia e sistemaizone, è così difficile? E ancora, cambio di ruolo d'uso  delle sezioni dello Chateau per altre destinazioni, relegando camerate e camere personali nelle due esterne, quella centrale per altre cose. E guarda qui le cose che servono..."

"Per non parlare di come hai gestito alcune scaramucce interne... impossibile non ricordare le due che si scornavano, o melgio una bullizzava con le amiche una nuova, e tu che hau detto , uscendo velocemente il  pugnale ad artiglio e indicavi l'altra con problemi di acne "perchè non ci siano più diversità e quidi voi teste bacate la smettiate? perchè non ci metto molto a renderti un PIcasso, così non cè chi è più bella e più brutta. per me siete tutte professioniste e persone, ma se volete che la bellezza abbia la meglio, risolvo subito...> mostrando i pugnali. Alaric, quello che sto dicendo con questo esempio è che qui le cose stanno cambiando, non solo nell'organizzazione, ma anche tra noi. Adesso mi sembra... diverso, l'atmosfera e l'unione pare davvero diversa e sono contento di come Milan ha accettato alcune modifiche. Per non parlare della mensa, il cibo biologico non trattato e usiamo solo isnetti positivi che mangiano i negativi insieme a oche e galline, o i pesci nel riso... non vedo perchè sei così negativo. A me piace. A te Lubo? A te Bryden? E voi che siete i secondi? E voi i Vecchi?"

"io sono un Vecchio, come ci chiamate. NOn sarei qui ora, in mezzo a voi, se non mi andasse bene. Finalmente cè più marzialità e..."

"Certo. Voi siete per i militari freddi e rigidi, che si perdono tutto dalla vita per le regole... siamo una comune o no? Milan voleva dei militari che vivessero in un ambiente..."

"Una comune non significa perdere le cose che ci distinguono, la comunitò, l'amicizia, l'unione, un ambiente creato da noi... come una famiglia. MOlti sono felici di stare qui. Ma come ho sempre detto nei consigli in questa Sala, si stava perdendo quello che seecondo me ì l'anima dell'essere militari. Ed ecco perchè ho accettato di collaborare con quella ragazza. Ha dimostrato di credere più in certe cose di tutti voi che ci avete vissuto. Per lei le regole, il modo di ocmportarsi, essere, il sapere come vivere e sapere che leggi e regole hanno un motivo di esistere e migliora il gruppo... essere militari non è solo stare zitti e obbedire. Milan stesso ammira il sistema militare spartano, romano, greco... ma vuole partire a cambiare il mondo cambiando fino a un certo punto noi e questo posto. Questo è... l'ombelico del Cambiamento. Se tra noi, che lavoravamo gomito a gomito..."

"Se non si inizia da noi, mostrando che seppur con regole e comportamenti militari, è possibile una società umana e corretta, non cè storia. E' questo che dici?" chiese Lubo, guardando il Vecchio che era diventato amico di Lia da quelle uova e aveva chiesto di essere a capo della Fattoria.

"Esatto. Noi come militari dovremmo avere valori... tutti noi siamo qui perchè abbiamo virtù, meriti, bravure, doti, talenti, abilità, capacità, esperienze, competenze, preparazioni, pregio, funzioni! Inoltre ascoltando lei ho capito che cosa necessita questo posto, ma intenso come unione di persone che vivono e lavorano insieme è... onestà, moralità, integrità, incorruttibilità, morigeratezza, qualità, pregio, dote, merito, purezza, facoltà, potenza, potere, volontà... im sembra che in tutti i nostri discorsi sia la lista di cosa lei intendesse dire. E lo diceva anche Milan. Semplicemente lui ha tentato di iniziarlo ma non è riuscito per il suo lavoro sociale là fuori, e nessuno di voi ha voluto prender eil testimone. Un'estranea, certo per il suo carattere, ha dovuto prendere in mano le cose e prendervi tutti a pedate nel culo, letteralmente, perchè comprenderste che... voi cercava la pace, monenti di calma, di vita come la intendevate voi ad aspettare bevendo, fumando, drogandovi, andando a donne, cercando quel qualcosa che vi mancava, perchè qui le cose erano troppo..."

"Ma per favore. Sei vecchio, Vecchio!... le stai dando ragione, ma io trovo che qui ci siano solo più regole, leggi, comportamenti. Perchè no nci si alzava più ad un orario ha avuto l'idea di mettere alcuni con dei bastoni a farti venire un infarto la mattina, quando ha visto che la trombetta del cazzo non funzionava... regole per mangiare. Regole al mattino. Prima della colazione usare quel cazzodi muro per riscarldare i muscoli e fare il primo movimento. preparare il corpo alla giornata. E i bagni freddi e caldi. Le stronzate della pulizia. Tutto..."

"Quindi vorresti tornare al vuoto di prima?" Chiese il Vecchio, l'unico dei militari anziani che parlava, che ascoltavano "Io stavo nel mio angolino, la mia tenda, con il mio orticello, i miei animali... quelli sono cosa ho ottenuto come pagamento e me li sono portati. Ma da quando lei e Milan hanno acquistato quel posto per fare quella Fattoria... ho deciso che foss eil mio posto. La vita che volevo fare, anche se sarei tornato come ora per le riunioni per le mie conoscenze e capacità di tattica. E mi piace come vivo. E qui è come una città in miniatura. Vi siete accorti che tutti i progetti di impegno che hanno fatto, danno quello che mancava agli uomini per non sfuggire dalla realtà con quella robaccia? Hanno motivi, una luce negli occhi diversa, sono vivi, sono appassionati a qualcosa e hanno obiettivi. E prima? Quel prima che ti piace tanto, Alaric, cosa ti dava, veramente?"

"Ascolta, è chiaro che la vostra... autogestione" si intromise Lia "non ha portato a nulla e Milan se ne è accorto, anche a causa del basso numero del vostro... corpo militare! Adesso siete di più, Non cercate più per i migliori punteggi che altri corpi militari stilano, ma cercate qualcosa di più. Quel qualcosa che rende ogni professionista quel che è... Qui non cè il migliore, non ci sono statistiche ne altro. I risultati li vogliamo, nelle missioni e o in ogni cosa che vi verrà assegnato, ma l'ansia e cosa danneggiava per essere al top come altrove, non cè. E le differenze omogeneano i gruppi. Sia di lavoro che di comunità. NOn..."

"Ma stai zitta! Tu..."

"Ragazzi!..." disse Milan entrando "sempre a discutere. Oggi non dobbiamo parlare di queste cose, ma del Cambiamento e le società là fuori! E' ora di capire come agire..." aprendo la riunione per i passi da fare.












Lia si trovava nella stanza con quella gentaglia, con Zay e Ric. Si erano decisi ad accoglierli nel loro magnifico villaggio? Accettati un paio de marron glassè, pensò, visto che erano sempre trattati con le pinze, e pure quella gente si era permessa di prendere Lia e parlarle per sapere cosa voleva fare rispetto a quei due.

"Ritengo che sia stato solo per quei due, e non certo per un vostro vivo interesse, pertanto il mio essere qui non ha alcun senso, e penso che lo capiate anche voi. A che pro? Io sono solo l'amica, l'arbitro per trattare con lei quando avrei voluto mettervi una bolba sotto le sedie e farvi volare come fanno gli idioti nei giardini contro gli scaraggi! QUindi, con permesso, io me ne torno nella fogna da cui mi avete presa perchè, tra i due mali, preferisco il vecchio" guardandoli col mento alzato e gli occhi abbassati su quelle facce, dietro quel lungo tavolo.
Quei tacchini stavano vestiti da snob dietro quel tavolo, mentre lei era da sola di fronte, e tanta gente enlla stanza a guardare, tutto intorno.

“Che senso ha, vorrei sapere, il mio essere qui se poi continuate a fare i migliori, quando siete schifo come là fuori. Se fosse stato il contrario, se lo schifo fosse stato là fuori e avreste dimostrato davvero differenze sostanziali, allora sarei stata contente per quei due. Ma se esistete davvero e siete questo..:" detto con molti disgusto "allora per me potete crogiolarvi in questa latrina. Non è molto diversa dall'altra...”

Avendo un mentello nero come quello che le piaceva, che nascondeva il suo volerli strangolare uno per uno e mozzicarli sul collo, tenne a freno le mani,  raccolte a formare un triangolo.

Mentre quelli ribattevano, erano entrate delle persone e Lia fece un gesto con la testa stizzito e si voltò per avviarsi alla sua destra, poichè la porta era là, finchè non si fermò. La gente che era entrata pareva dover dire o fare qualcosa, ma lei restò di sasso vedendo uno di essi. CHiuse gli occhi in uno strano modo e dopo aver fatto un respirò li riaprì. vedendo che anche Lui lo aveva fatto. Lo fissò così gelidamente che il silenzio era più rumoroso di mille parole.
Poi gli disse qualcosa, che solo lui capì, in una lingua e fece dietrofront verso una porta-finestra che dava un giardino. Prima che potesse dire qualcosa, lei agì di testa sua e senza dar conto a nessuno, mentre Lui la seguiva per aver compreso il "vieni con me".
La seguì, metnre la gente restava incerta a guardare.
Alcuni passi otlre, verso quel giaridnetto, lei restò a dargli la schiena mentre Lui no nsapeva che dire.

DOpo che lei restò ferma qualche minuto, si voltò verso di Lui con un atteggiamento di negatività. Due erano stati mandati a riprenderla, ma lei era ferma a discutere in qualche lingua con lui, che rispondeva. Parevano conoscersi, seppur lui non era con quelli che l'avevano presa. Quando uno dei due le chiese in inglese di tornare dentro, perchè aveva mancato di rispetto agli ospiti, lei disse tr ai denti qualche altra cosa a Lui e prese l'arma al fianco di uno dei due, puntandogliela contro.
Era una spada corta, pareva come quelle militari più per cerimonia che altro, che loro tenevano per le loro consuetudini.
Lia continuò a parlare tenendola alzata verso di lui, finchè non cercò di colpirlo con la stessa, come se sapesse usarla. Fece varie mosse, mentre Lui schivava solo e cercava di parlare. Anche Lui aveva le armi ma non le sfoderava, ma urlava qualcosa in qualche lingua strana.

Di colpo lei si fermò, come se avesse udito qualcosa che la fece imbestialire di più e prese l'arma, e dopo averlo guardato con disgusto vero, la buttò a terra in un certo modo, come se avesse un significato il come, e tornò dentro a passo come militare, con il mento in alto, lasciandolo dove era.
Appena tornò dentro e fece qualche passo oltre la soglia, Lui tentò ancora di parlarle.

Dopo aver squadrato con altrettanto schifo la gente dietro il tavolo che parlava offesa per averli lasciati come allocchi, fece un mezzo giro verso di Lui, sputò a terra e dopo averlo guardato negli occhi, disse qualcosa con un odio viscerale e si incamminò altezzosa, col mento in alto, guardando davanti, avviandosi verso l'uscita.
Alcuni si misero davanti come a fermarla, lei fece un bel respiro alzando il petto e disse come una minaccia "intralciami ancora i lcammino e ti apro la pancia, ti strappo le budella e ti ci strozzo. E poi lo faccio al tuo amico qui" parlando del'altro al suo fianco, fissando in un certo modo il tizio che aveva affrontato.

Lia si svegliò di colpo agitata. La sveglia suonava e si era accorta che era di nuovo un altro sogno, un sogno slegato dagli altri. Se negli altri cèrano Milan e gli altri ma mischiati a persone del suo passato, qui cèrano solo i due che conoscevano, quelli che loro volevano incontrare e sempre qualcuno che lei sembrava conoscere.

"Ancora. Ancora faccio sogni come a casa dove tutto ha sempre quella fine! Devo ancora sognare persone che voglio cancellare!" urlò stringendo i pugni, per poi alzarsi per prepararsi.
   
 
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