"Quanto ancora potṛ sopportarlo?" si chiese Bloom, mentre riprendeva fiato, nel cuore della notte.
Ormai quei sogni erano diventati tanto vividi da sembrare reali, e le lasciavano addosso un profondo senso di angoscia che nulla, se non il sorgere del sole, poteva spazzare via.
Si giṛ nel letto, e guarḍ l'ora: le 3 del mattino.
"Accidenti!" penṣ.
Alzandosi lentamente in piedi, apŕ la porta della sua stanza cercando di non fare rumore, e scese al piano inferiore per prendere un bicchiere d'acqua. Man mano che il tempo passava il suo respiro tornava regolare e, come spesso accadeva, non restava alcun segno di cị che aveva appena visto.
Riusciva a ricordare sempre e solo una voce, che disperata diceva: "Credimi".