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Autore: kaggy8    07/05/2021    1 recensioni
ATTENZIONE!!! Questa storia è ambientata molto avanti nel manga, si colloca dopo gli avvenimenti descritti tra i capitoli 278-283 e avrà accenni anche a personaggi dei capitoli successivi.
Inginocchiata di fronte al tavolo del salotto dell’immensa casa di Ren, Kyoko era ancora in pieno stato confusionale. Continuava a chiedersi come avesse fatto a cacciarsi in una simile situazione e come si sarebbe dovuta comportare ora. Nella sua testa si stavano creando un milione di scenari, uno più inverosimile dell’altro, ma tutti a loro modo spaventosi o “pericolosi”. Istintivamente appoggiò i gomiti sul tavolo e si mise le mani nei capelli; mordendosi un labbro si maledisse mentalmente per non aver mantenuto il controllo sui suoi sentimenti.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kyoko Mogami, Ren Tsuruga
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Attenzione: la mia storia si colloca dopo un punto particolare del manga, precisamente dopo gli avvenimenti descritti nei capitoli 278-283 pertanto ci saranno dei riferimenti a cose accadute in quei capitoli e che possono risultare spoiler per chi non è arrivato a quel punto del manga. Conterrà  inoltre vaghi riferimenti a personaggi o situazioni accadute nei capitoli successivi. Vi lascio alla lettura!


CAPITOLO 1
 
Kyoko Mogami si chiedeva spesso cosa la vita avesse in serbo per lei e che genere di prove le avrebbe sottoposto ogni singolo giorno. Le sfide non la spaventavano affatto anzi, erano il motore che la spingeva e la spronava a dare il massimo per ottenere quello che voleva e che l’aiutava a formare la sua vera identità; erano le competizioni più complesse e difficili che spesso la elettrizzavano. Era raro che qualcosa la abbattesse, le rendesse difficile andare avanti o che la riempisse di dubbi, paure e agitazioni fino a bloccarla. C’erano dei giorni tuttavia, in cui questo capitava e quasi sempre accadeva con avvenimenti legati a due persone in particolare: Shoutarou Fuwa e Ren Tsuruga. Erano loro, anche se per motivi e con sentimenti completamente opposti, che spesso la destabilizzavano; ed era proprio così che si sentiva Kyoko in quel momento: destabilizzata!
Seduta nei sedili posteriori della macchina guidata dal suo manager ed accanto a Ren Tsuruga, guardava quest’ultimo allibita e con sentimenti che passavano alternativamente dalla rabbia, allo stupore fino alla rassegnazione. Kyoko a volte faticava a capire perché quel ragazzo si arrabbiasse tanto per delle simili sciocchezze e nonostante lui le avesse appena riferito cosa avesse portato a quella sua aura negativa, proprio non riusciva a lasciare correre. Sicuramente non voleva deluderlo e si sentiva spesso in colpa o con il timore di aver fatto qualcosa di male, ma aveva anche imparato col tempo a riconoscere quel lato un po’ più oscuro ed a volte infantile di Ren.
Riprese lucidità e cacciò via quei soliti fantasmini che avevano l’abitudine di saltar fuori nei suoi momenti più difficili; dopo un lungo ed imbarazzante silenzio, riuscì di nuovo a parlare:

“Potresti… ripetere… per cortesia, Tsuruga-san?”
Lui riprese a guardarla, all’apparenza impassibile e, con quel tono arrogante e tagliente che in più di un’occasione Kyoko aveva avuto modo di sentire, le rispose lentamente.
“Mi sembrava di essere stato abbastanza chiaro ma proverò ad essere ancora più esplicito… quel tuo collega di riprese, Hiromune Koga, si chiama così vero? Si è preso un po’ troppe confidenze nei tuoi confronti, non ti pare? Non importa se eravate in un momento di pausa, ti ha appoggiato più di una volta e con tutta tranquillità una mano sulla spalla prima e sul fianco dopo, come se foste grandi ed intimi amici. Eravate troppo in confidenza, non devi abbassare la guardia così tanto, mi sembrava di averti già avvertito. Lui sa benissimo di essersi preso delle confidenze non necessarie ed il fatto che si sia comportato in quel modo non appena mi ha visto passare, come se aspettasse una mia reazione, è ancora più inaccettabile. Non c’è bisogno di ricordarti che devi essere assolutamente professionale mentre lavori, vero?”
“Tsuruga-san ma ti ho già spiegato che non è un comportamento che tiene di solito ed anche io gli ho fatto presente che mi ha messo in imbarazzo quando mi ha afferrato il fianco; lui semplicemente si è messo a ridere e se ne è andato, era un suo modo di scherzare presumo.”

Kyoko stava cercando di mantenere la calma e di placare il più possibile la rabbia di Ren, ma tutti i suoi sforzi purtroppo non stavano dando i risultati sperati.
“AH!” esclamò all’improvviso “Aspetta un attimo, hai detto che anche lui ti ha visto agli studi? Allora si spiega tutto…”
“Cosa vuoi dire?” chiese sorpreso Ren
“Beh ecco…” provò a spiegare Kyoko leggermente imbarazzata “penso fosse solo una provocazione nei tuoi confronti. Non so come dirtelo, ma vedi tu… Ecco non gli stai molto simpatico, diciamo così… Probabilmente voleva provocarti, tutto qui! Non ha nessun interesse particolare per me”
“E perché mai per fare un dispetto a me, avrebbe allungato più del necessario le sue mani su di te?”
“Perché… insomma…” cercò di giustificarsi la ragazza “sa che tu sei una persona che ammiro e rispetto molto e sa anche che siamo in buoni rapporti, probabilmente ha pensato di darti fastidio comportandosi così… e vedendo la tua reazione purtroppo ci è riusc...”

Le parole le morirono in gola; lo sguardo freddo di Ren colpì ancora di più Kyoko che non sapeva ormai cosa fare per rassicurarlo. Non capiva per quale motivo reagisse così, specie dopo quanto accaduto quel fatidico giorno in ascensore ed essersi fatti delle promesse ben precise poco dopo. La cosa la rattristava molto. Perché era così duro e freddo con lei?
All’improvviso la risposta fece capolino nella sua mente come un fulmine a ciel sereno e si diede mentalmente della stupida per non esserci arrivata subito. Aveva dimenticato un aspetto poco piacevole ma fondamentale del carattere di Ren, la sua gelosia. Comprendeva bene quel sentimento, lo aveva provato tante volte quando la sua vita girava intorno a quella di Shoutarou e recentemente ne aveva provata anche di più forte e prepotente proprio nei confronti di Ren. Sapeva bene che fosse un sentimento difficile da gestire e controllare, ma non riusciva comunque a capire fino in fondo perché lui fosse ancora così freddo dopo quello che era successo tra loro; non comprendeva cosa lo preoccupasse così tanto. Prima ancora che potesse dar voce ai suoi pensieri però, delle parole raggiunsero le sue orecchie... parole che la ferirono parecchio.

“A quanto pare mi sono sbagliato, siete piuttosto in confidenza se sa così tante cose di te e della tua semplice ammirazione nei miei confronti; probabilmente il fatto che si sia preso quelle confidenze non ti ha neanche più di tanto infastidito, anzi può darsi che ti abbia fatto addirittura piacere”

Quelle poche e taglienti frasi pronunciate da Ren, unite alla sua falsa indifferenza con la quale distolse lo sguardo da lei e si mise a fissare un punto imprecisato fuori dal finestrino, ebbero l’unico effetto di ferirla più di quanto immaginasse. Kyoko provò a trattenersi, non voleva peggiorare la situazione ma nonostante i suoi tentativi, quella parte furiosa che a volte la contraddistingueva, venne a galla senza pietà. Si trovò così a esternare senza riflettere i pensieri che le erano passati per la testa poco prima e che, a mente lucida, avrebbe sicuramente espresso in maniera meno aggressiva e diretta.

“Si può sapere perché diavolo sei così dannatamente geloso?” riuscì alla fine ad articolare a denti stretti.
Bastò questa semplice domanda affinché Ren tornasse a guardarla; il suo volto non riusciva più ad esprimere rabbia ma solo sorpresa ed imbarazzo e non riuscì a fare altro che ascoltare senza possibilità di intervento, lo sfogo che partì subito dopo dalle labbra della ragazza.
“È vero, a volte mi sono trovata in momenti imbarazzanti a causa della mia poca esperienza in questo genere di situazioni. Hai dannatamente ragione a dirmi di stare attenta, ma tu sai perfettamente che non farei mai niente che pregiudicasse il mio lavoro e la mia volontà di diventare attrice! Tu più di tutti dovresti sapere quanta determinazione ho e quanto impegno metto in quello che faccio! Quindi, spiegami, per quale motivo sei così geloso? Lo sai che non sono più una sciocca ragazzina con la testa tra le nuvole e che si fa abbindolare dal primo ragazzo che incontra! Tu sai… sai che ferite ha subito il mio cuore…”
ogni frase usciva dalla bocca di Kyoko con maggior enfasi e vigore, come se la sua vita dipendesse da quello che stava cercando di trasmettere al ragazzo di fronte a lei, che a sua volta la stava guardando con gli occhi sempre più spalancati
“…e soprattutto pensavo avessi capito i miei sentimenti, o almeno così credevo. Pensavo avessi compreso che per quanto mi sia sforzata per seppellire in fondo al mio cuore quello che realmente provo, ho finito per cedere ancora una volta ad un sentimento come l’amore nonostante in passato non mi abbia portato altro che guai! E così ho accettato il fatto di essermi innamorata di nuovo e… DI essermi innamorata PROPRIO di te! Perché sei così stupido Tsuruga-san? È impossibile che tu non l’abbia capito!”
 
La frenata improvvisa dell’auto fece riprendere consapevolezza a Kyoko di dove si trovasse, del fatto che non fossero soli e soprattutto di quello che aveva appena ammesso a voce alta. Il loro manager aveva cercato, inutilmente, di isolarsi in quell’abitacolo e lasciare che quei due risolvessero i loro problemi da soli. Come aveva già detto in passato a Ren, non aveva nessuna intenzione di intromettersi nelle loro discussioni; tuttavia non aveva potuto fare a meno di rimanere sconvolto dopo la dichiarazione di Kyoko, finendo così per inchiodare all’improvviso e fermare l’auto a lato strada. L’espressione sconvolta dipinta sulla faccia di Yashiro non fece altro che far sprofondare ancora di più nell’imbarazzo la povera Kyoko che, istintivamente, si coprì la faccia con le mani e lanciò un grido disperato.
“AHHHHHHHHHHHHH!!!! Chiedo scusa, mi dispiace… Tsuruga-san non essere arrabbiato per favore, non volevo aggredirti, non volevo rinfacciarti niente, non volevo darti dello stupido… non mi sono neanche resa conto che non fossimo soli. Mi dispiace, mi dispiace, sono desolata”

Ren, rimasto completamente scioccato fino ad un secondo prima, non poté non sorridere nel vedere la sua Kyoko così imbarazzata e nel pallone più totale. Era circondata da un alone strano, come se lo spirito le fosse uscito dal corpo e cercasse di prendere il sopravvento. Completamente rossa in faccia, con le mani a coprire bocca ed occhi, come se potessero nasconderla da tutto e tutti. Era sicuro che se ci fosse stata una buca a disposizione, Kyoko ci si sarebbe lanciata dentro e seppellita con l’intento di non uscirne mai più. Sicuramente era dispiaciuto del fatto che lei si sentisse così turbata, ma lui d’altro canto era al settimo cielo; il suo cuore stava esplodendo di gioia e non poteva ancora credere a quello che Kyoko si era fatta sfuggire così d’impeto.
Istintivamente Ren allungò una mano e le sfiorò il viso; questo semplice gesto fece ammutolire Kyoko che si sentì spostare lentamente e delicatamente le mani che le nascondevano il volto. Il suo viso diventò ancora più rosso di quanto non fosse prima, nel momento esatto in cui i suoi occhi incontrarono quelli di Ren a pochi centimetri da lei. Il ragazzo si avvicino ancora di più e le diede un delicato bacio sulla guancia. Il cuore di Kyoko si fermò per un istante per poi ricominciare a battere all’impazzata a seguito di quel contatto ravvicinato. 
“Mi dispiace Mogami-san, sono stato crudele… come al solito non riesco a trattenermi quando si tratta di te e finisco involontariamente per ferirti; tuttavia questa volta sono molto combattuto perché una parte di me prova tristezza per averti ferito ancora, ma un’altra parte è felice di averlo fatto dato quello che mi hai appena detto. Questo non fa che rendermi ancora più egoista, immagino.”
Il tono di voce di Ren era molto dolce e tranquillizzò Kyoko all’istante, nonostante l’imbarazzo nell’aria fosse ancora palpabile. Kyoko si trovò a fissare gli occhi del ragazzo ed il suo splendido sorriso, il suo vero sorriso, quello che le riscaldava l’anima. Istintivamente sorrise a sua volta ed il cuore di Ren si riempì ancora di più di gioia.

Cercando di riprendere il controllo del suo corpo e della situazione, Ren chiamò a sé tutte le sue doti recitative, si diede un minimo di contegno e lasciate le mani della ragazza, si rivolse al suo manager come se nulla fosse accaduto.
“Yashiro-san, per favore avrei una richiesta da farti; so che stavi riaccompagnando Mogami-san a casa ma ti devo chiedere un cambio di destinazione. Per favore portaci a casa mia, avrei bisogno di scusarmi come si deve con Mogami-san ma vorrei che fossimo soli, capisci vero?”
Yashiro sempre più sconvolto per l’evolversi della situazione, si ricompose e senza imbarazzo alcuno rispose alla richiesta appena fattagli “Certamente Ren, nessun problema”; si trovò però a pregare mentalmente affinché la povera Kyoko trovasse la forza necessaria per affrontare la situazione in cui si era involontariamente cacciata. Prima di ripartire guardò velocemente i due ragazzi e gli basto vedere il viso emozionato di Ren e quello imbarazzato di Kyoko per tranquillizzarsi definitivamente. Non visto, fece un sorriso sincero prima di rimettere in moto e dirigersi come richiesto verso l’abitazione del ragazzo.

“Non ti dispiace Mogami-san se facciamo una deviazione a casa mia, vero?”
Kyoko non riuscì a rispondere, troppo imbarazzata e scioccata allo stesso tempo per il risvolto che la situazione aveva assunto. Non riuscì però ad opporsi alla richiesta di Ren, trovandosi così a fare un cenno di assenso con il capo; l’unica cosa sensata a cui riuscì a pensare fu, che quella lunga giornata era comunque ben lontana dal concludersi.





NOTE AUTRICE:
Ciao a tutti! Questa è la prima storia che pubblico su questo sito e sono molto emozionata! Adoro leggere e mi piace scrivere anche se non l'ho mai fatto molto se non parecchi anni fa! La mia ultima storia soddisfacente risale comunque a circa due anni fa ed ho ripreso solo ora questa mia passione mai sviluppata abbastanza, quindi siate clementi :) Accetto volentieri consigli e critiche costruttive e ringrazio in anticipo chiunque leggerà la mia storia! 
Grazie a tutti!
  
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