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Autore: Spensieratezza    08/05/2021    2 recensioni
Questa storia è uno spin off della storia "Il salto quantico" e comprende dei missing moment degli altri personaggi e che vanno a risolvere alcune cose lasciate in sospeso nella storia principale che non sono riuscita a inserire li. I missing moment saranno tutti dolcissimi a modo loro.
Genere: Comico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bobby, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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“Un bosco! Come nei perfetti clichè dei film d’amore.” Disse Gabriel, ma il suo tono fintamente sarcastico, non ingannava l’angelo.
“Mi sembri compiaciuto.” Disse infatti.

“Io? Niente affatto? Mi lascio stupire da queste cose, secondo te?”
“Allora perché sorridi?”
“Oh, andiamo, Cassie. Sorrido perché sono un essere SORRIDENTE.”

“C’è un’altra cosa che io vorrei che tu vedessi.” Disse Castiel.
Camminarono ancora un po’ fino ad arrivare a un tappeto di liane che copriva il passaggio. Castiel le spostò e la bocca di Gabriel formò una O perfetta.

Uno stormo di lucciole volava nel bosco in mezzo a quel verde mischiato nel nero della notte, facendo quasi da cornice a un paesaggio fatato.
“Ti piacciono?”
Gabriel non rispose.
“Ed eccolo qui. Lo stupore genuino che non si può simulare.”
“Come hai fatto?” chiese l’altro.

“Siamo angeli, è più semplice di quello che credi, siamo in armonia e diamo armonia agli esseri viventi. Se lo vogliamo, solo avvicinandoci, possiamo dare delizia o sofferenza.”
Gabriel alzò la mano come per toccarle.
“È meraviglioso. Oh…” disse ancora, notando un tavolo apparecchiato per due con delle candele, in centro alla radura.
Castiel rise.
“La nostra cena.”
“Una torta.”

“Sì, beh, all’inizio volevo fare qualcosa di romantico, ma poi ho pensato..”

“HAI FATTO BENISSIMO!” urlò Gabriel e poi cominciò a mangiare .
Alzò poi la testa a guardare l’angelo che sorrideva.

“Ehm, scusa, mangia anche tu.”
“Mi piace guardarti.”

Ebbe l’impressione che Gabriel diventò un po’ timido, inizialmente, poi stranamente e contrariamente a quanto pensava, l’arcangelo andò da lui con una fetta in mano e si mise in braccio.
“Gabe, che fai..”
“Mangia. “

Castiel assaggiò la torta dalle mani dell’arcangelo e poi l’arcangelo lo baciò.
“Mi piace questo bacio al sapore di cioccolato.” Disse l’arcangelo.
“Devi scusarmi. Non sono un maestro degli appuntamenti.”
“Ehi, questo..non lo scambierei con nessun appuntamento redatto dal manuale del perfetto appuntamento.. è perfetto.”

Si baciarono ancora, poi si abbracciarono, stretti. Castiel pensò di aver capito un punto fondamentale. La perfezione in un appuntamento non emozionava, era l'EMOZIONE a far emozionare, nonostante la scenografia. Gabriel adorava gli animali, si era emozionato per le lucciole e per una semplice torta, perchè andava pazzo per i dolci. Spesso gli esseri umani fallivano nelle sorprese e nei regali con i loro cari, perchè ragionavano su cosa secondo LORO fosse una sorpresa favolosa, non tenendo conto dei gusti e dei sentimenti delle persone che amavano. Uscire da sè stessi, era questo il segreto, ma non in molti lo capivano.
“Ho sofferto…quando ho pensato che tu fossi morto.”

L’espressione di Gabriel si corrucciò in un ricordo doloroso.
“Promettimi che mai, mai, mai, mai più, farai qualcosa del genere.”
“Io non ho fatto niente.”
“Sì, invece…”
 
 
“Castiel, Castiel dove sei?”
“Gabriel?”

“Castiel, sono io, hai saputo dello scontro con Lucifer?”
“Dove sei? Sei vivo?”
“Sì, sono vivo. Castiel, cosa succede? Perché avverto la tua grazia così DEBOLE?”
“Dimmi dove sei.”

Gabriel gli diede l’indirizzo di una stradina e Castiel si materializzò lì.

Quando lo vide, malgrado era notte, Gabriel si spaventò moltissimo.
Castiel aveva delle occhiaie profonde, un velo di aurea nera sembrava avvolgerlo.

“No, Castiel, che cosa ti è successo?”
“Sei vivo, allora.”
“Castiel.”
“Sei vivo!”
Gabriel lo trascinò su una panchina.

“Parlami, ehi, Castiel, dimmi che ti è successo? Chi è stato a ridurti così?”
“Tu.”
Gabriel lo fissò attonito.
“Cosa?”

“Credevo fossi morto, non l’ho presa tanto bene come puoi vedere.” disse con un sorriso mesto.

“No…no..stai mentendo..è..è un trucco.”
“Sei tu il re dei trucchi e degli inganni.”
Poggiò la testa sulla sua spalla.

“Io credevo…credevo di non contare niente per te. Credevo non ti importasse NIENTE di me.” gli disse accarezzandogli la testa. “Perdonami, perdonami, Castiel.”
Lo strinse forte a sé, e la sua grazia lo circondò di azzurro, guarendogli le ferite che erano perlopiù interne.

Una lacrima cadde sul suo volto.

“Non pensavo che un angelo potesse far piangere un trickster.” Osservò Castiel sorridendo.
 


“Non te l’ho mai detto, ma porto con cura, con me, quel ricordo…perché è il giorno che ho realizzato di amarti.” Disse Gabriel.
“Mi fa piacere che scopri di amarmi durante il culmine della mia sofferenza.”

“Piantala.” Disse Gabriel. “La colpa è solo tua. Non ti ho detto di piangermi fino a consumarti.”
“Ma io non potevo evitarlo. A quanto pare è una cosa di noi angeli. Il nostro cuore può soffrire fino quasi a morirne, per la perdita di qualcuno a cui tieni molto.”
Gabriel rabbrividì.
“Ma non sei morto, non saresti morto, non è vero?”

“I Winchester mi hanno tenuto in vita, con il loro pensiero, avendo bisogno di me, fino a che ero nelle loro preghiere e nel loro bisogno, questo bastava a tenermi in vita.”
“Fino a qualche tempo fa, mi sarei sentito tronfio di sapere che esisteva qualcuno di tanto pazzo da addirittura morire PER ME…invece adesso..tremo di paura. Non farlo MAI Più.” disse Gabriel stringendosi a lui.

“Perché? Amare in questo modo, mi rende FORTE. Non voglio rinunciarvi.”

“Ahhh quindi vorresti amare qualcun altro così? Me lo segnerò.”

Risero entrambi, poi si alzarono entrambi, Castiel si allontanò fino ad arrivare a un sipario lunghissimo rosso che sembrava coprire qualcosa, legato a due alberi dalle due estremità.

“C’è un’altra cosa che vorrei farti vedere.”

"Mi hai portato anche al CINEMA, wow, hai fatto le cose in grande."
Castiel aprì il sipario snodando la cordicella, che rivelò un maxischermo.
“Cas, che cosa diavolo..” disse Gabriel sconvolto.
“Schhh, guarda.”

Gabriel guardò a bocca aperta un paesaggio variopinto di bellissimi colori, poi uno stuolo di angeli con delle lunghe tuniche bianche ornate da cordicella d'oro, calare le loro ali e atterrare tutti sulla Terra.
Un tripudio di ali, di bianco, di luci.

Dio li faceva inginocchiare e faceva promettere loro qualcosa:
“Promettete amore eterno, fra di voi e nei confronti di tutte le vite, promettete di sommergere tutta questa TERRA con il vostro amore?”
“Lo promettiamo, Padre.”
“Allora, andate, rendetemi orgoglioso.”

Gabriel vide Raphael, davanti a un angelo, Samandriel, tendergli la mano. Vide altri due angeli abbracciarsi, vide Lucifer posare le labbra su un girasole gigante e sorridere al sole.
“Non posso guardare…è troppo!”

“Guarda, sta arrivando il bello.” Disse Castiel, togliendogli le mani da davanti gli occhi.
Gabriel faceva alzare un angelo da per terra e cercava di spronarlo a fare un volo sopra la Terra, ma Castiel sembrava non volerne sapere.
Poi inaspettatamente si aggrappò a lui sulla sua schiena.
Gabriel lo fece cadere per dispetto.
“Lo avevo dimenticato.” Rise Gabriel.

Castiel sembrò però adombrarsi, andando via, ma Gabriel lo afferrò per la tunica e lo fece planare insieme a lui.


“Guarda, Lucifer, non è bello l’amore fraterno?” chiedeva Michael.
“Bellissimo. Siamo i più belli in fondo.”
“Faremo qualsiasi cosa per restare sempre uniti.” Disse Raphael.
 


Il filmato si interruppe. Gabriel era un fiume di lacrime, ma non era l'unico a essere rimasto sconvolto, anche Castiel aveva le lacrime agli occhi. Dopo tantissimo tempo, rivedere il giorno di quando erano scesi sulla terra, così pieni di sogni e di speranza, era....sconvolgente. Avevano la pelle d'oca.

“Ma come hai fatto?” gli chiese l’arcangelo.

“Nostro padre è rimasto così abbagliato da quello che è successo con Lucifer, che ha deciso di farci un regalo. Regalarci questo momento, questo ricordo. Non è stato semplice recuperarlo, quindi ci ha chiesto di non chiedergli di più.” disse Castiel accarezzandogli con le dita il naso.

“Sempre uguale nostro padre! Fa un favore una volta ogni millennio e sembra che ci ha regalato il Mondo.”
Risero entrambi per quella battuta.
“Sempre meglio dei fratelli che negano qualcosa a altri fratelli.”
“Che intendi?”

Castiel fece schioccare le dita e si ritrovarono immersi dalla neve e in pieno giorno.



Castiel!!! Cosa diavolo!!! Dove..dove siamo?” chiese Gabriel guardandosi intorno.
“Non ti ricorda niente?”
Gabriel si guardò intorno.

“Hai idea di quanti millenni abbiamo visto nascere, Cast…ma che fai??” gli chiese perché Castiel gli aveva fermato il braccio per impedirgli di alzarsi.
“Non alzarti, ti prego.”
Quella supplica scatenò qualcosa a Gabriel, non era paura, né inquietudine ma una strana sensazione come quella…
Di un ricordo.

“Questo posto..vuol dire qualcosa, vero? Qualcosa di importante.”
“Non lo so, dimmelo tu.”
“Castiel!”
Castiel sospirò e si fece più vicino, con le gambe, abbracciando quelle dell’altro.

“Tanto tempo fa, eravamo in Russia ….”
Gabriel ora sentiva i brividi anche dentro il suo cuore.
“La principessa Anastasia…
“Eravamo in missione, incaricati di scoprire se avevano finalmente trovato la vera principessa.”
Gabriel guardò la neve.
“Questa neve…”
“Tu avevi proposto di giocare..qui..proprio QUI..”

“A fare gli angeli sulla neve. Con le nostre ali.” Disse Gabriel.
Cas annuì.

“Me lo chiedesti a me, non capii perché proprio a me, forse perché sapevi che ero il fratello che con più probabilità ti avrebbe detto di sì.”

“Non ti sei mai vergognato di metterti in ridicolo.”
“Eppure quel giorno ti dissi di no. Ero stanco, ero stressato e sapevo già che era una missione INUTILE, non avevo voglia di…giocare. Tu mi rispondesti che non faceva nulla, che mi stavi soltanto prendendo in giro.”

Gabriel giocherellò con la mano sulla neve.

“Non capivo allora che tu ti rifugiavi davanti alla presa in giro quando ti fidavi di qualcuno e non volevi lasciarlo a vedere. E io quel giorno ti avevo…deluso.
Gabriel fermò la mano.

“Lascia stare, non ha più importanza, non ci pensavo più.”
“Non ha mai smesso di tormentare me, però e poi sai, penso tu avessi ragione.”
“CASTIEL, SEI PAZZO??”
Castiel si era sbottonato la camicia e con la schiena nuda si era poggiato sulla neve.

“Sono un ANGELO.” Rispose Castiel in tono solenne. “Troppo tempo passato con gli umani, ci hanno reso deboli, abbiamo dimenticato cosa siamo davvero. Il nostro corpo non teme il freddo e il clima. Siamo ANGELI.”

Gabriel cominciò a lacrimare, si tolse la camicia quasi strappandosela, si sdraiò al suo fianco, sospirando.
“Insegnami a fare ora quello che volevi fare allora.”
Gabriel rise, poi smosse le braccia.

“Sì, così, sei bravissimo, sì, bravo.”

Alla quarta volta si aprirono spontaneamente anche le loro ali.

Non erano state chiamate da loro, era stato qualcosa di involontario e i due angeli sapevano che una cosa simile era successa sull'onda di una grande emozione, non un'emozione LORO.

Castiel sorrise e andò vicino alle sue labbra.
“Credo che le nostre ali siano felici, forse ci amano?”
“Io amo TE.”
Castiel sorrise e lo baciò.
Poco dopo arrivarono i fiocchi di neve a scendere su di loro.
“Nevicava allora, ma non è una buona ragione per non lasciarci in pace ORA.” Disse Castiel.

“Angelo brontolone, a quel tempo non hanno potuto farlo, lascia che ci omaggino ORA.” disse Gabriel sorridendo.

Ripresero  a baciarsi sdraiati nella neve, accarezzati dai fiocchi di neve che scendevano giù.
 
 




















Note dell'autrice:  Eccomi qui , anche per questo capitolo temevo proprio di non farcela xd Non volevo scrivere qualcosa di banale e devo dire che sono proprio soddisfatta di questo capitolo ..mi ha emozionato veramente tanto <3 soprattutto per il flashback che si potrebbe adattare benissimo anche per una bromance e quindi mi è sembrato plausibilissimo anche se ci fosse stato in una scena di Supernatural!! li ho trovati molto ic, ho adorato scrivere il ricordo di quando sono scesi sulla Terra e poi per la scena della neve <33 il cartone animato di Anastasia l'ho adorato e io trovo plausibile anche che gli angeli con tutte le missioni che avranno avuto ci possa essere stato anche questa...queste tre scene mi sono piaciute veramente tanto ma un po' tutto il capitolo e ultimamente devo dire che sto riacquistando un po' quella leggerezza che tanto mi mancava!! Spero davvero di continuare così ! ultima cosa : il loro primo appuntamento si svolge dopo che Sam torna dalla gabbia insieme ad Adam! non viene precisamente detto quando però insomma in quel periodo :)  
   
 
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