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Autore: Agnes Fey    09/05/2021    0 recensioni
Cosa succederebbe se ai 1D venisse chiesto di registrare film a scopo benefico, ma il budget fosse praticamene inesistente? E se il tema fossero le fiabe più amate dai bambini riadattate in chiave moderna? E se Louis avesse una pessima memoria e l' "adorabile" problema di essere molesto?
Ma soprattutto: se qualcuno, anni dopo, trovasse le riprese dei suddetti film che i ragazzi -profondamente terrorizzati dal risultato- avevano tentato di occultare? E se quel "qualcuno" avesse un informatore segreto da cui ottiene tutti i dettagli sui retroscena?
_ _ _ _
28 film demenziali, girati da 5 ragazzi (e ospiti vari, più o meno speciali) ancora più demenziali.
Genere: Demenziale, Parodia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo XXVI

ALou Babà e i 4 ladroni
(circa)

 s-ALou-Bab-e-i-4-ladroni-circa


[Le ditina battono frenetiche sulla tastiera del computer, ma questa volta non stanno componendo l'ennesimo copione ben strutturato e ben scritto. No: questa volta stanno componendo frasi che daranno il via ad un'attenta e minuziosa ricerca sul web. Le immagini e le scritte, grazie anche alla luce ancora spenta, si riflettono sulle lenti che coprono quei due occhi blu che si sono fatti improvvisamente seri e concentrati. Proprio come il loro padrone che, mentre fa scorrere le pagine e legge freneticamente, continua ad accarezzare la testa del marito che dorme beatamente appoggiato alla sua coscia destra.
-Non ci posso credere…- mormora, quando si ritiene soddisfatto di quello che ha trovato.
Un sorriso si apre luminoso sulle sue labbra e, motivato e felice, si rimette a scrivere quello che potrebbe diventare il colossal dei colossal. Al suo fianco, il marito mugugna qualcosa e poi si sistema meglio sul suo cuscino molesto personale.
 
Due ore, parecchie imprecazioni e censure auto-imposte dopo (giusto per non scadere in un...film per adulti).
Il copione de Il principesso sul pisello è pronto.
Louis lascia un tenero bacio fra i capelli di Harry e, facendo il più delicatamente possibile, sposta suo marito dalla sua gamba per potersi alzare e andare a stampare. Appoggia il suo Mac sulla scrivania e lancia la stampa.
Niente.
Quell’aggeggio infernale non ne vuole proprio sapere di andare quando glielo si ordina.
Poi il criceto -che fino a qualche secondo prima era seduto sul bordo della ruota nella posa de Il pensatore di Rodin- decide che è ora di farsi una corsetta e, finalmente, Louis connette e si ricorda che la stampante non si accende in automatico.
Mentre l’aggeggio si avvia, sputacchiando fogli, il liscio può rimettersi a pensare alla scoperta fatta quella notte. Effettivamente, adesso si spiegano un sacco di cose: le voglie improvvise, i cambi d’umore, il bisogno urgente di coccole, la fame vorace, l’appiccicosità nei suoi confronti…tutto torna.
Solo…deve trovare le parole giuste per dirlo ad Harry…
Il nostro nano preferito viene riportato sulla Terra dal silenzio che cala nella stanza, segno che la stampa è terminata. Velocemente infila tutto nella solita bustina gialla ed esce pronto per imbucarla. Già che c’è, decide di passare dal bar-pasticceria preferito di Harry e comprargli il milk-shake e i dolci che ama di più (meno di quanto ami lui, ovviamente).
Magari, così addolcito, prenderà la notizia con più calma e tranquillità.
Con un colpetto secco, spinge la busta gialla nella cassetta rossa, si mette gli occhiali da sole e si tira su il cappuccio incamminandosi lungo la strada.
 
Un’ora e venti minuti dopo, ha preso tutto quello che piace ad Harry e sta tornando a casa, quando una macchina inchioda vicino a lui. La portiera si spalanca all’improvviso e lui, insieme alla sua spesa, viene trascinato all’interno e viene bendato ed imbavagliato.
Poi la macchina riparte, lasciando, dove poco prima c’era la figura incazzosa di Louis, lo scontrino e la sigaretta che si stava per accendere, come uniche testimonianze del suo passaggio su quel marciapiede.
 
Quando gli viene tolta la benda, quello che i suoi occhi registrano non gli piace per niente. Immediatamente inizia ad agitarsi sulla seggiolina a cui è legato e ad imprecare come se non ci fosse un domani attraverso il bavaglio che ha, ancora ben stretto, sulla bocca.
Poi si rende conto di non avere più con sé la borsa con i dolci ed inizia ad agitarsi: è di vitale importanza che quella borsa arrivi al suo Haz! Non può permettersi che lui si svegli e non trovi tutti i suoi dolci preferiti!
Non può permettere che il suo piano vada in fumo così miseramente!
Il suo sguardo inizia a vagare per la stanza alla ricerca del prezioso sacchetto.
-È questo che stai cercando?-
Lo sguardo del liscio si sgrana e la sua faccia impallidisce. Solo allora i suoi occhi si posano, supplicanti, sulla figura davanti a sé. Cerca di dire qualcosa, ma il bavaglio impedisce alle altre persone di capire, così alla fine decidono di togliergli pure quello
(Oltre alla benda di poco prima. Lo ricordo per chi -come me- ha la memoria di una pesce rosso. cit. ParoleNelCuore).
-Ti prego…- geme disperato il povero nano rapito -Ti prego, sei suo amico, non mi interessa quello che succederà a me, ma è di vitale importanza che quella borsa arrivi a casa da Harry. È la sua colazione. Ha bisogno di nutrirsi nello stato in cui è…fallo per lui!-
Il ragazzo con il sacchetto in mano aggrotta le sopracciglia.
-Che stai dicendo?-
Louis si agiata ancora un po’ sulla sedia, cercando di avvicinarsi il più possibile alla figura davanti a lui, ma qualcuno afferra lo schienale e lo tiene fermo, costringendolo ad usare la sua ultima carta: la supplica e i sensi di colpa.
-Ti prego, Faccia-Nick…se davvero vuoi bene ad Haz, portagli quel sacchetto e digli che è da parte mia e che lo amo tanto. Potrebbe nuocere alla sua salute: lo sai che si preoccupa se non sa dove sono e cosa sto facendo. LO SAI CHE SI AGITA!
(Tranquillo, Lou: di solito Harry si agita perché teme che tu stia combinando qualcosa di irrimediabile che potrebbe nuocere alla vita stessa del pianeta, non per te. Rilassati. cit. ParoleNelCuore)-
-Infatti ci siamo già preoccupati di mandare un messaggio ad Harry, dicendogli che sei con noi per sistemare delle cose sul prossimo copione. Così non si preoccuperà non vedendoti tornare.-
Il liscio gira di scatto la testa verso le figure che sono sopraggiunte alle sue spalle. Vede il regista e Ben camminare tranquillamente nella sua direzione. Solo in quel momento si decide a guardare chi lo ha tenuto fermo e riconosce l’aiuto-regista.
-Voi…che cosa volete da me?-
Tutti lo guardano con gli occhi spalancati e la loro migliore espressione da: “Davvero sei così basso e tardo da non arrivarci?”. Ma tutto quello che gli viene detto, prima di essere slegato, è:
-Ci prendiamo la nostra vendetta. Buona giornata e divertiti.-
E poi...il lancio. Direttamente nello sgabuzzino dei costumi.
-Gesù Cristo…che botta…-
Lentamente Louis si alza e massaggia il suo povero e perfetto fondo schiena
(Dio, quel fondoschiena :-q___ L’ottava meraviglia del mondo... Che c’è?! Sono fidanzata non cieca! Scusa, amore. cit. ParoleNelCuore).
Poi, il criceto, che ci ha messo un attimo a processare e a ricomporre il puzzle degli eventi appena trascorsi, gli manda la foto del quadro completo e il nano si scaraventa contro la porta battendo con i pugnetti e strillando con la sua voce angelica:
-BRUTTE MERDE SCHIFOSE! FATEMI USCIRE DI QUI! FATEMI USCIRE VI HO DETTO! COSA CREDETE CHE SUCCEDERÀ QUANDO IL MIO RAGGIO DI SOLE LO VERRÀ A SAPERE?! VOLETE CHE SI ARRABBI ANCORA? VOLETE CHE GLI SUCCEDA QUALCOSA? STAVOLTA NON BASTERANNO I DOLCI! STAVOLTA NON BASTERANNO LE SCUSE! NIENTE BASTERÀ! NIENTE! FATEMI USCIRE! LO SO CHE SIETE GELOSI PERCHÉ IO SONO PIÙ BRAVO E PIÙ FIGO DI VOI!-
Tira ancora qualche calcio -inutilmente- e alla fine decide che, forse, se si calma e valuta la situazione è molto meglio. Portandosi la mano al mento, inizia a fare avanti e indietro per la stanza: deve assolutamente trovare qualcosa per scardinare (o anche solo aprire) la porta.
Nessuno tiene rinchiuso Louis Tomlinson contro la sua volontà! NESSUNO!
 
Stanza della regia.
Le quattro figure guardano la ripresa della telecamera interna dello stanzino e sorridono soddisfatti. Anche dopo essere stati insultati. Tanto Louis è rinchiuso: cosa potrà mai fare da lì?
Poveri stolti…
Quello che non hanno tenuto conto è che, per quanto adesso Louis non possa fare molto, prima o poi dovrà uscire da lì e sicuramente non se ne starà zitto e buono come loro sperano.
Figuriamoci!
Il regista, il suo aiutante e Ben ridono alla vista del liscio che alza entrambi i medi nella loro direzione, prima di gettarsi alla ricerca di chissà cosa tra tutti i costumi.
Nick, invece, sospira e si gira nella direzione della borsa che Louis aveva con sé. Con cautela la apre e vede che, effettivamente, all’interno, ci sono tutti i dolci preferiti di Harry. Poi ripensa alle parole di Louis: ha detto che il riccio non doveva agitarsi e che ne aveva bisogno nello stato in cui era.
E l’unico stato in cui una persona necessita così tanti dolci e la tranquillità più assoluta è quando…quando…
No, non può essere…eppure...non ci sono dubbi!
Ripone con delicatezza la borsa per evitare che il contenuto del bicchiere di plastica vada rovesciato (visto che è un miracolo non sia successo quando hanno rapito quell’animale di Tomlinson). La sua attenzione viene catturata dalle risate dei suoi compari che si stanno facendo beffe del povero nano e del suo tentativo di aprire la porta con una spilla a forma di giraffa
(Wtf?! Per che cosa l’hanno usata, scusate? Eccentriche versioni di gioielli d’epoca? Il padre di Belle aveva gusti esotici e nessuno lo sapeva? ...Lasciamo stare o finiamo in manicomio. cit. ParoleNelCuore).
Una spilla orribile, a suo parere.
Lo vedono fallire e altre risate si scatenano quando il liscio decide di prendere a spallate la porta in un ultimo disperato tentativo di liberarsi.
Senza farsi vedere, Nick indossa le cuffie e ascolta i borbottii dell’acerrimo nemico. (Perché ovviamente lo hanno mutato dopo i primi due minuti della sua reclusione: ci tengono alle loro orecchie!) Alza leggermente il volume e quello che sente conferma ogni suo dubbio.
In un Louis secondo (nuova misura di tempo direttamente proporzionale alla statura del sopracitato) mette in piedi il suo piano e agisce.
-Ragazzi, andate a farvi un giro al bar. Resto io a controllare l’animale. Se dovesse succedere qualcosa vi chiamo immediatamente.-
Tutti annuiscono e se ne vanno
(D’altronde è così divertente vedere Louis sfinire il crici per cercare di uscire da uno stanzino, ovvio. Che poi...ehm...niente: lo leggerete alla fine *continua a fine storia* cit. ParoleNelCuore).
Nick aspetta qualche minuto e poi, di corsa, va allo stanzino e lo spalanca. Lo spalanca proprio mentre Louis sta prendendo la rincorsa e tentando, per l’ennesima volta, di sbattere giù la porta a spallate, cosa che lo fa finire, strusciante, lungo il pavimento
(Tipo pinguino. Awwww cit. ParoleNelCuore).
-Gesù Cristo…che nasata porco cazzo…-
Si passa la mano sul povero nasino sbucciato, serrando gli occhi mentre se lo sfrega. Quando li riapre, davanti a lui ci sono Nick e la borsa con la colazione del suo Harry.
-Faccia da Cavallo…che cosa vuoi ancora? Ridermi in faccia mentre quelli si divertono? Fallo pure, poi riderò io quando Harry lo verrà a sapere e ti toglierà il saluto…voglio…- -Sono qui per accompagnarti a casa.- lo interrompe Nick -Tu prima hai detto che Harry…nel suo stato…non potrei mai farlo soffrire così! Dobbiamo muoverci intanto che li ho mandati al bar.-
Senza farselo ripetere due volte, Louis afferra la mano del suo acerrimo nemico che lo aiuta ad alzarsi e insieme salgono sulla macchina del conduttore radiofonico, dirigendosi verso Princess Park.
 
Quando spalancano la porta, il riccio è comodamente seduto sulla sua poltrona a leggere il libro che Louis gli sta impedendo di finire dai tempi della fiaba di Aladino.
-Raggio di Sole...-
Louis si precipita verso di lui e, inginocchiandosi ai suoi piedi, gli porge la borsa con i dolci.
-Questa doveva essere la tua colazione, ma la regia, Ben e…- il nano si volta nella direzione di Nicholas che lo sta fissando con sguardo rassegnato -E qualcuno che non ho capito chi fosse, mi hanno rapito e mi hanno rinchiuso nello sgabuzzino dei costumi.- il riccio assottiglia lo sguardo mentre ascolta il racconto del marito -Per fortuna è passato Faccia da…ehm…Nick! Mi ha sentito gridare e mi ha liberato. Tieni.- dice mettendogli la borsa direttamente sulle ginocchia -Per te e per il nostro bambino.
(A qualcuno mancano giusto due lezioni di biologia. cit. ParoleNelCuore)-
Harry sbatte gli occhi incredulo e sconvolto.
-Ba…bambino? Quale bambino?-
Il liscio gli sorride e, come se fosse la cosa più ovvia del mondo, gli risponde:
-Ma quello che hai nella pancia! Ultimamente hai voglie strane, sei stanco e hai sempre voglia di coccole o hai gli sbalzi d’umore. Quindi ho cercato su internet e ho visto che questi sono i sintomi della gravidanza. Il mio bellissimo mi darà un bimbo tutto nostro!!- conclude prendendogli le mani fra le sue e baciandogliele.
Harry alza lo sguardo su Nick, anche lui convinto dalle parole di Louis. Non vorrebbe deluderli, ma qualcuno lo deve pur fare ed è meglio che sia lui a portare a termine l’ingrato compito.
-Lou, amore, io so che tu vorresti tanto un bimbo tutto nostro. E anche io lo voglio. Davvero! Ma non sono incinta, sono solo stressato e questo è il mio modo di reagire...-
Lo sguardo dei due ragazzi davanti a lui si fa triste e il riccio accarezza dolcemente una guancia al marito.
-Ti prometto che prima o poi avremo un bimbo. Tutto nostro. Per adesso mi mangio tutti queste cose buone che mi hai portato, perché ne ho davvero bisogno. Grazie, amore.
(Nota per Agnes: anch’io sono stressata, ’moreeeeeee. cit. ParoleNelCuore)(Note per ParoleNelCuore: i dolci non te li posso mandare, ma ti ho comprato una maglia con Trilli, solo perché eri triste. cit. Agnes)-
Piano fa combaciare le loro labbra e lascia un tenero bacio a stampo.
Mentre il nano va a mettere tutte quelle cose buone in un piatto per il marito, Harry si avvicina a Nick e lo fissa serio.
-Nick…non sono stupido. So che il ‘qualcuno che non ho visto’ eri tu. E so anche perché lo hai fatto. Ma per questa volta sorvolerò, solo per il fatto che alla fine hai liberato Louis. Lo hai fatto perché credevate che io fossi incinta -cosa biologicamente impossibile-, ma lo hai comunque liberato. Quindi...grazie.-
Gli lascia un tenero bacio sulla guancia e si stacca proprio un attimo prima che possa ritornare suo marito e dare di matto.
-Quindi vuoi due avete fatto amicizia adesso?- chiede il riccio prendendoli in giro.
I due ragazzi si guardano in cagnesco e schifiati.
-Ma ti pare?! Era una tregua la nostra!- esclama il nano tutto inviperito.
-Io? Amico di quest’animale? Mai!- rincara la dose il ragazzo con gli occhiali.
Harry scuote i ricci sconsolato e poi scoppia a ridere davanti alla piega assurda presa da quella giornata.]
 

(*CHE RAZZA DI VENDETTA È? COSA SIAMO ALL’ASILO?!? DEFICIENTI! VIOLENZA GRATUITA CONTRO UN POVERO RAGAZZO BASSO E TARDO CHE NON VIVE CON I LUPI! MA NON VI VERGOGNATE?! IO SPERO CHE HARRY VE LA FACCIA PAGARE! CHE TUTTI I 1D VE LA FACCIANO PAGARE! CHE JAMES E GEMMA COALIZZATI VE LA FACCIANO PAGARE ALLA GRANDE! VERGOGNA! VERGOGNA SU DI VOI! SULLA VOSTRA FAMIGLIA! SUI VOSTRI CRICI! E ORA...e ora mi calmo che se no finisce male. Grazie per la possessione, James. Alla prossima. cit. ParoleNelCuore)




NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.27 - Il principesso sul pisello 

Appuntamento a...domenica



 

  
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