Una domenica di festa


Arras, 11 Maggio  1794


 
Sono passati cinque anni dalla presa della Bastiglia. André ed io viviamo nella villa di famiglia di Arras. Dal nostro amore sono nati due figli: Sophie che ha quattro anni e François che di anni ne ha uno.
Sono felice, non credevo che avrei costruito con il mio amato André una meravigliosa famiglia.
Oggi è domenica, sono nella mia camera, mio marito non c’è ma in compenso vedo sul tavolo, accanto al letto, un vaso pieno di rose bianche, le mie preferite.
“Chissà dove sarà André?! Che strano, di solito è lui a svegliarmi la domenica mattina, invece oggi non è qui. Forse è nella stanza dei nostri figli, vado a vedere!” indosso velocemente i miei vestiti di sempre, pantaloni e camicia, mi spazzolo rapida i lunghi capelli, attorcigliati dalla notte appena trascorsa, mi guardo un attimo allo specchio, sorrido ed vado verso la porta.
Lascio la mia camera ed entro in quella dei miei bambini.
“Non c’è nessuno ma dove saranno finiti tutti?!” Spalanco la porta che da sul balcone ed esco. Mi appoggio alla balaustra, sento il sole caldo di Maggio accarezzarmi il viso, per un attimo chiudo gli occhi, mi lascio cullare dalla dolce e fresca brezza del mattino. Apro lentamente gli occhi, davanti a me vedo un magnifico spettacolo: il mio roseto variopinto è fiorito.
“Scenderò di sotto, magari ci sarà qualcuno! Chissà dove sarà andato André?”
 
Percorro la scalinata, nel salotto c’è silenzio, poi mi reco in cucina, sento il profumo dei biscotti, annuso con delizia, vedo la nonna sistemarli con attenzione nel piatto.
 
“Buongiorno Oscar!”
“Buongiorno nonna! Sai dove sono  André e i bambini?”
“Si, certo! Sono nel patio e ti stanno aspettando!”
“Mi stanno aspettando?! Ma se non so nulla!”
“Non saprei! … A me André mi ha detto di avvisarti e di raggiungerli!”
“E va bene, ora vado ma prima assaggio uno dei tuoi profumatissimi biscotti! … Uhm … buoni come sempre!”
“Lo so! … È da quando ho memoria che mi dici che sono buonissimi!”
Sorrido e sussurro: “A dopo nonna!”
“A dopo Oscar!”
 
A passo lento ma deciso raggiungo il patio, ascolto le voci e le risate del mio adorato André e dei miei bambini. Ancora una colonna, svolto e li vedo.
Vedo un piccolo tavolo rotondo ben addobbato: una tovaglia bianca ricamata ed impreziosita dai merletti, al centro è sistemato un vaso di rose, anche queste bianche. Ci sono quattro tazze fumanti di cioccolata calda ed un piatto colmo di biscotti.
Sophie è seduta accanto a suo padre che tiene sulle ginocchia il nostro ultimo arrivato, sorrido e domando: “Posso sapere cosa succede? Perché siete qui?”
Vedo mia moglie avanzare, ha uno sguardo dolcissimo, mi alzo con in braccio il piccolo François,  mi avvicino, le accarezzo il viso poi le sfioro appena le labbra e sussurro: “Ben alzata amore mio!” prendo la sua mano. “Vieni a fare colazione!”
“Ma André, perché … non capisco!”
“È una splendida domenica di Maggio, il sole è caldo, siamo circondati dal profumo dei fiori e Sophie ed io abbiamo deciso di farti una sorpresa.”
"Una sorpresa?!" Domando curiosa, mentre l'aria mi scompiglia i capelli.
"Si, una sorpresa! Questa …” Rispondo felice indicando la tavola apparecchiata ed i dolci preferiti della mia Oscar.
Sento una manina tirarmi i pantaloni, poi la vocina candida di mia figlia: "Mamma sei la mamma più dolce e buona del mondo! ... Ti voglio tanto bene!" Sento gli occhi brillare per l'emozione, abbasso lo sguardo ed incontro gli occhi verdi della mia bambina. La prendo tra le braccia, la stringo a me e rispondo in un sussurro: "Anch'io ti voglio tanto bene mia piccola Sophie!"
Un'altra manina afferra una ciocca dei miei capelli, sento quasi male, mi giro è il mio piccolo François che pretende di venire in braccio. André me lo porge, lo prendo e lo sistemo tra le mie braccia, senza lasciare Sophie. I miei figli sono con me, sussurro: "Voglio tanto bene anche a te, piccolo mio!"Poi poso un bacio tra i suoi capelli chiari, riccioli setosi che mi solleticano il naso.
"E a tuo marito? Forse ti sei dimenticata di me?!"
"Uhm....certo che non posso dimenticarmi di te!!" Rispondo sorridendo mentre sento le braccia di André cingerci tutti. La mia famiglia, la mia splendida famiglia!!