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Autore: Dario_84    11/05/2021    0 recensioni
In questa mia guida, essenziale per l'appunto, parlo di movimenti non approfondendo le mosse (i primi sono legati alle REGOLE di gioco; le seconde invece sono legate alle STRATEGIE di gioco). Di approfondimento dunque l'arrocco e la presa en passant.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTA INTRODUTTIVA

Impostazione della scacchiera a inizio partita: uno dei due giocatori deve girare la scacchiera in modo che nell'angolo in basso a sinistra ci sia la casella nera (o in basso a destra la casella bianca). Posizione iniziale dei pezzi: nella prima traversa, dall'esterno verso l'interno: 2 torri, 2 cavalli, 2 alfieri, regina (sulla casella bianca per i pezzi bianchi; idem per i pezzi neri), re; nella seconda traversa: gli 8 pedoni di fila. Muove per primo il bianco.

MOVIMENTI DEI PEZZI E REGOLE DI GIOCO

1) I pedoni: possono muovere solo in avanti, una casella per volta, tranne alla prima mossa in cui gli è consentito avanzare di due caselle. "Mangiano" i pezzi dell'avversario muovendo in diagonale. I pedoni, se raggiungono l'altra estremità della scacchiera, vengono promossi a regina (similmente a come avviene nella Dama) oppure, volendo, a torre o cavallo o alfiere (ma meglio la regina per i motivi che esporrò più avanti);
2) le torri: possono muovere di qualsiasi numero di caselle, in direzione orizzontale o in verticale;
3) i cavalli: compiono un movimento a "L", entro un raggio di tre caselle. Quindi, se un cavallo si trova su una casella nera, andrà su una bianca e viceversa. A differenza degli altri pezzi che strisciano solo, i cavalli, come nella realtà, possono saltare oltre i pezzi (del proprio o dell'altro colore);
4) gli alfieri: possono muovere di qualsiasi numero di caselle, in direzione diagonale;
5) la regina: è il pezzo più prezioso e d'attacco per eccellenza (da difendere allo stesso tempo, quindi): può muovere di qualsiasi numero di caselle, in direzione sia orizzontale sia verticale sia diagonale;
6) il re: può muovere di una sola casella (poverino!), in direzione sia orizzontale sia verticale sia diagonale. A scacchi si può vincere in due modi: o con la rinuncia a continuare da parte dell'avversario (quello che personalmente consiglio se si sta per essere "massacrati") o facendo scacco matto al re, cioè catturandolo senza dunque lasciargli via di scampo. Attenzione: a differenza degli altri pezzi, il re non può essere "mangiato" né si può esporre allo scacco di sua mossa o di quella di un pezzo del suo stesso colore. Può soltanto essere "condannato". Questo vuol dire che:
- i re non possono mai finire per giungere uno accanto all’altro, e quindi tra i due dovrà esserci sempre almeno una casella libera per gli altri pezzi;
- appena il re è sotto scacco - cioè puntato da un pezzo avversario - ha precedenza assoluta di movimento per sfuggire alla presa (gli altri pezzi dello stesso colore non si possono muovere, altrimenti il re verrebbe "mangiato" alla mossa successiva dell'avversario. E ciò non è consentito). È possibile muovere un altro pezzo soltanto se può fare da "scudo" al re, interponendosi cioè fra questo e il pezzo minacciante;
- se il giocatore in svantaggio non può muovere né il re - che altrimenti verrebbe "mangiato" o messo sotto scacco - né altri pezzi che invece sono bloccati o finiti, la partita si interrompe con una "patta per stallo", cioè in parità per impossibilità di movimento. Questo perché il giocatore, anche se in netto svantaggio, al proprio turno deve poter comunque muovere un pezzo. Se non ne può muovere nessuno, la partita si interrompe terminando in parità. Altri casi in cui una partita può terminare con una patta sono i seguenti: per "mosse ripetute", cioè se ognuno dei due giocatori compie la stessa mossa, con lo stesso pezzo, per 10 volte (anche non consecutive); se dopo 50 mosse consecutive, con l'utilizzo di più di un pezzo, nessun giocatore ha "mangiato" un pezzo dell'avversario né, comunque, concluso qualcosa di utile; se i pezzi rimasti a entrambi sono troppo pochi (con pedoni bloccati o finiti) e insufficienti per dare una svolta alla partita; infine, per accordo, cioè se i due giocatori sono d'accordo ad interrompere la partita con un pareggio.
   
 
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