Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Duchessa712    12/05/2021    1 recensioni
-La canzone dell'amore perduto, che parla soprattutto di promesse infrante e sogni spezzati, di un tradimento così grande da portare quasi alla follia-
-No, mia signora, non la conosco-.

Ad Approdo del Re, Sansa è sola, senza famiglia, senza amici, ostaggio dal valore inestimabile, il giocattolo preferito di Re Joffrey.
Ma cosa succede quando trova un'improbabile alleata proprio in Cersei, che nasconde più di un segreto e possiede ancora un cuore e una coscienza?
Cosa succede quando nessuna delle due è più capace di prevedere cosa accadrà, proprio nel momento in cui c'è il rischio di perdere tutto?
Fino a che punto saranno disposte a spingersi la Lupa e la Leonessa per proteggere se stesse e lo strano sentimento (pietà? comprensione? amicizia? amore?) che nasce, prepotente ed esplosivo e pericoloso tra di loro e sembra legarle sempre di più l'una all'altra?
(La storia, eccetto il primo capitolo, inizia dopo la morte di Ned e prima che Myrcella parta per Dorne.
Come penso si sia capito da questa introduzione i personaggi, Cersei in particolare saranno OC).
(Sansa/Cersei)
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Cersei Lannister, Sansa Stark
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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XV atto

Alayne Stone era un'ombra, nera, volatile, sfuggente, e Petyr la cercava con occhi vigili, le regalava sorrisi e promesse di salvezza, le sfiorava le braccia, le guance, i capelli, alla ricerca di Catelyn nel riflesso della figlia, sotto la maschera che lui le aveva costruito.
Sansa tremava a quei contatti, ma dava la colpa alla neve, all'inverno che era giunto, finalmente, ed era inutile, però, perché non aveva portato con sé Robb e Vento Grigio e le teste dei Lannister sulle picche, come aveva sognato una volta, ancora bambina.
Petyr, che nonostante i suoi sforzi restava sempre Lord Baelish, accostava la bocca all'orecchio e le diceva quanto era brava e bella e somigliante a sua madre, e Lysa, che covava tanto odio e risentimento e forse anche pazzia, la studiava, gelosa e forse disgustata, le parlava di quella sorella defunta con invidia malcelata, che Sansa coglieva per esperienza. A volte si chiedeva se fra tutti i fratelli ci fossero tutti quegli odi, se fosse una legge non scritta, quella di recriminare e non dimenticare nemmeno il più piccolo sgarbo.
Scosse la testa: Alayne Stone non poteva avere di questi pensieri. Alayne Stone non aveva fratelli da piangere e di cui sentire la mancanza.

-Che cosa stai facendo? Che cos'è questo?-. Robyn comparve alle sue spalle, petulante e con le labbra increspate in un adorabile broncio.
-È la tua casa?- continuò senza darle il tempo di rispondere. - E quello?-chiese indicando un'altra scultura.
-Sì, è casa mia- era Grande Inverno, ricostruito con troppa fatica dai ricordi d'infanzia. Erano troppe, le cose di cui era incerta. Aveva sbagliato il numero delle finestre? Quella torre era lì o dall'altra parte del cortile? Non lo ricordava più e se una volta sarebbe bastato a farla piangere, adesso aveva imparato a controllarsi, a nascondersi, perché la scultura sarebbe scomparsa presto, distrutta dalle sue stesse mani o dalla neve.
-E quello?-
La Fortezza Rossa, precisa come se l'avesse avuta davanti, il rosso delle mura e il verde dei giardini, la disposizione dei camminamenti e delle torri e, la cosa peggiore, era che, a ogni luogo, aveva un ricordo da associare, cosa che non poteva dire per il Nord, che mai aveva apprezzato adeguatamente e iniziava a sbiadire dalla memoria.
-Quello è Approdo del Re- mormorò, la solita fitta al cuore al pensiero di Cersei.
Robyn, però, sembrava poco attratto dalla capitale, tanto affascinato da Grande Inverno che Sansa decise di raccontarglielo. Aveva chiuso gli occhi e aveva lasciato le parole libere di fluire, mentre raccontava della casa che, per tanto tempo, aveva voluto rivedere.
Robyn ascoltava rapito, per una volta calmo e quieto e Sansa strinse i denti per non pensare a Tommen e Bran e Rickon, che le mancavano tanto da spezzarle il cuore.
Alayne Stone non conosceva nessuno di loro e lei era Alayne Stone.
Quando finì di raccontare e il ragazzino corse dalla madre, Alayne, capelli neri come ali di corvo, con un gesto della mano distrusse le costruzioni che aveva davanti. Sansa Stark era un fantasma, persa da qualche parte nei Sette Regni dopo essere scappata dalle nozze di Re Joffrey, e tale doveva rimanere, per il bene suo e di tutti.
   
 
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