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Autore: Allen Glassred    13/05/2021    0 recensioni
Questa one shot è un regalo ad un'amica, che ha inserito nella serie canonica la sua pg di cui si leggerà in questa storia.
Valentina, aiutata dal gemello Castiel da alla luce Serena, la figlia di Raphael. Ma a che conseguenze avrà portato la nascita di questa Nephilim? Leggete e lo scoprirete
Genere: Angst, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Bloody Sunset '
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Questa one shot è un regalo ad un'amica, che ha inserito nella serie canonica la sua pg di cui si leggerà in questa storia.
 

Valentina tiene una mano sul suo ormai evidente pancione, alzandosi per poter seguire il giovane dalla chioma bruna che, invece, pare essere piuttosto nervoso. " Castiel, ascoltami ti prego... ". Sussurra semplicemente l'incarnazione terrena di Giustizia, il gemello tuttavia la interrompe bruscamente.

" Ascoltare cosa, esattamente? Che vuoi andare contro ogni regola? Che non consegnerai quel bambino, nonostante tu sappia bene le conseguenze? ". Chiede. La donna scuote il capo mentre inizia stranamente a senrtirsi debole.

" E' mio figlio, fratello: è mio figlio, lo devo proteggere esattamente come ho fatto con i suoi fratelli. Questo è il compito di una madre ". Sussurra semplicemente la bruna, percependo degli strani ed anomali dolori.

" Potrebbe ucciderti! La Grazia di questo Nephilim potrebbe distruggerti, ma tu non riesci proprio a renderti conto della situazione! Se solo mi ascoltassi e permettessi agli Angeli di aiutarti, se gli permettessi di prendere il bambino con loro, non ci sarebbero problemi! ". Sbrocca il maggiore del fratelli Belzenia.

" No! Non mi importa delle conseguenze, ma mio figlio rimane con me. Ti prego... ". Non fa in tempo ad alzarsi nuovamente la donna, nè a terminare la frase: una potente contrazione la fa letteralmente inginocchiare mentre le acque si rompono improvvisamente.

" Valentina! ". Castiel si accorge immediatamente di quanto successo e, mandando al diavolo la loro precedente discussione, corre in soccorso della sorella. Lei gli afferra una mano con forza mentre, fuori dalla cattedrale di San Michele, uno squarcio di luce pare iniziare ad aprire un misterioso portale.

" Il bambino... il bambino sta venendo al mondo ". Sussurra semplicemente la bruna. Castiel riflette: sono in una Chiesa, non certo un luogo idoneo a far partorire una donna. Ma non c'è scelta: sua sorella sta male, il bambino pare voler venire al mondo in quel giorno in cui, fino a poco prima, sua madre e suo zio si davano battaglia. La cattedrale è mezza distrutta pensa Castiel, ma l'altare è ancora intatto. Prende in braccio la sorella e la fa sdraiare , per quanto sia possibile in una posa confortevole.

" Che cosa faccio? Che cosa faccio? Sento che la tua Grazia Angelica si sta consumando, e... ". La donna guarda seriamente il gemello, in un momento di pausa tra una contrazione e l'altra.

Il parto procede con non poche difficoltà: Castiel ha dovuto improvvisarsi dottore, la sorella conta su di lui e si, anche il suo nipotino. Il figlio maggiore di Ettore e Doris ha gli abiti macchiati di sangue mentre inevitabilmente, il suo sguardo si posa sulla sorella. " Resisti, manca poco! Ora devi spingere con tutte le tue forze! ". Fa semplicemente, come se ciò che deve fare gli fosse dettato da qualcun altro e come se da una vita intera facesse nascere bimbi ma, di fatto, questa è la prima volta: è la prima volta che assiste ad un parto, è in panico quanto la gemella ma qualcosa lo mantiene con i nervi saldi allo stesso tempo. La donna sente le parole del fratello e, con un grido di dolore esegue il suo ordine mentre la sua Grazia Angelica inizia a disperdersi sempre più.

" Cas... tiel... ". Lo chiama in un sussurro e, istintivamente, lui si precipita da lei e la stringe forte.

" Ti prego, lasciami chiamare gli Arcangeli. Lascia che Michael riprenda possesso di me, che prenda questo bambino ma che salvi la tua vita. Ti prego... ". Riprova disperato, ma lei scuote il capo mentre stringe il suo soprabito, con tutta la forza residua rimastale.

" No: te l'ho detto, non voglio barattare mio figlio con nulla al mondo. Tu sai cosa devi fare... ". Mormora mentre, improvvisamente, alcune lacrime scendono dai suoi occhi. " Sto morendo, Castiel... sto morendo. Non potrò più stare accanto al mio bambino, nè agli altri miei figli. Ma voglio che sia tu a prenderti cura di lui, quando verrà al mondo. Sei suo zio, mi fido solamente di te... ". Le lacrime cadono incontrollate dagli occhi di entrambi, lui la stringe così forte che, per un momento pensa la donna, pare quasi voglia toglierle il fiato.

" Come faccio?! Come faccio a prometterti una cosa simile?! ". Chiede. Improvvisamente tuttavia, lei grida di nuovo dolore: una nuova contrazione. Castiel la lascia andare, riprendendo la sua precedente posizione: lo deve fare. Anche se non vorrebbe deve esaudire la richiesta della sorella, deve far nascere il suo bambino perchè glielo ha promesso, perchè lei si fida di lui al punto da affidargli uno dei suoi tesori più preziosi. " Coraggio! Coraggio, un ultimo sforzo! ". Fa semplicemente il bruno, lei non fa in tempo a dire nulla: un'intensa luce dorata illumina la cattedrale, mentre la statua di San Michele inizia a piangere sangue e, allo stesso tempo, un portale si apre definitivamente al di fuori della Cattedrale. Ma di questo, nessuno se ne accorge.

Castiel tiene tra le braccia la bimba appena nata: è una femmina, la figlia della sua amata sorella. La guarda un istante, la tentazione è forte: vorrebbe chiamare gli Arcangeli e consegnarla, salvando così Valentina. Ma sa che non può farlo: sa benissimo che se lo facesse, sua sorella non lo perdonerebbe mai, nè da viva nè da morta. " Ce l'hai fatta... ". Sussurra solamente, togliendo il soprabito per avvolgervi la bambina: certamente non è una delle cose più consone, ma non c'è altro modo per tenerla un pò al caldo. " Sorella, guarda: ce l'hai fatta... è una femmina ". Sussurra, alcune lacrime cadono dai suoi occhi fino a bagnare il viso della nipote. Questa, appena percepisce quelle lacrime bagnarle il viso smette di piangere ed allunga le manine verso suo zio, come percepisse il suo dolore. Lui la guarda: è esausto, quel parto è stato molto difficile anche per lui e temeva di non riuscire a farcela. " Vale...? ". Chiama la sorella: nulla. Non pare dar segno di vita, la sua Grazia Angelica non si percepisce. " Vale! ". Grida disperato il giovane tramite di Michael, avvicinandosi alla sorella. " Ti prego! Ti prego, no! Non morire! Non puoi morire! Non lasciare me e tua figlia da soli, non lasciare gli altri tuoi figli! Abbiamo bisogno di te! ". Sbrocca, piangendo mentre, istintivamente, posa la piccola tra le braccia della madre. " Michael! Ti prego, se vuoi prendere possesso di me fallo, ma in cambio salva mia sorella! Salvala! ". Nessuna risposta: evidentemente, Michael non accetta il patto pensa il giovane. Disperato cade in ginocchio, le sue ali sono ancora intrise di sangue e gli fanno male, ma non gli interessa. " Dio! Dio, se mi senti accogli la mia preghiera: salvala! Salva mia sorella, salva tua figlia! Ti supplico! ". Grida. Poi si volge di scatto: una luce abbagliante illumina la cattedrale. La sua preghiera è forse stata accolta? Non dovrà attendere certo molto tempo prima di scoprirlo.

   
 
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