Tails amava la primavera e i petali di ciliegio.
Tutto ciò che portava con sé era sempre una ventata di aria fresca, e quel verde mischiato alle millemila farfalle di ogni colore lo riempivano sempre di una gioia inspiegabile, genuina.
Così si distendeva su quei prati fioriti, a pancia in su – gli occhi azzurissimi come quel cielo in cui risplendeva il sole e che, a sua volta, riscaldava le sue gote dalle dolci fossette – ed ammirava con calma, ancora e ancora, come quelle foglioline rosee danzavano via dai rami degli alberi, soffiati dal vento, e si posavano poi sul suo naso con gentilezza.
Proprio come le farfalle sui fiori.
Ed il tutto, alla sola vista, gli sembrava perfetto in ogni sua parte.


Da quel giorno, però, a Tails non piacquero più poi così tanto quei petali.
Vi erano giorni in cui arrivava persino a detestarli.
Non li sopportava perché, dal canto suo, trovava inaccettabile il fatto che, nello stesso momento, fossero così belli ma trascinassero comunque con sé un'infinita sofferenza.
Del resto, se ne prendeva uno sul palmo della mano e lo accarezzava, gli sembrava quasi di sentire la delicatezza delle rose che quel giorno lei aveva fatto fiorire.
Nate come erano nati quei petali di ciliegio.

Da dietro la finestra della sua officina, il vasetto del volpino brillò alla luce dei meravigliosi raggi solari – tipici di una qualsiasi giornata di Aprile.
E Tails, abbastanza lontano da casa, ancora una volta si ritrovò seduto su quei prati verdissimi all'ombra di un ciliegio, le palpebre socchiuse ed il cuore palpitante.
Al solo pensiero di lei, una piccolissima lacrima scivolò lungo il suo viso come una goccia di rugiada su una foglia, la mattina.

 

Aspettava che soffiasse il vento solo per sentire la sua voce.

Aspettava che, ancora una volta, la dolce ragazza dai fiori di ciliegio apparisse davanti a lui, gli accarezzasse la guancia e gli dicesse che sarebbe rimasta al suo fianco, per sempre.

In verità, nonostante quegli alberi in fiore gli infondessero una forte malinconia, l'arrivo della primavera era in realtà ciò che Tails aspettava di più – e, con un tenero sorriso impresso sulle labbra, alzò infine lo sguardo al cielo.

 

Perché quello era l'unico e solo momento in cui gli sembrava che lei fosse ancora lì, a sorridergli... per davvero.

 

《Tails-san... grazie!¹》

 

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Note dell'autrice

¹ = piccola citazione alla versione originale dell'episodio 77 di Sonic X, dove Cosmo, poco prima di morire, ringrazia Tails per tutti i momenti trascorsi insieme.
Infatti, sia con l'espressione "ragazza dai fiori di ciliegio" sia con i numerosi riferimenti ai petali rosei di questo albero, mi riferisco proprio a lei – che, dal momento in cui è cresciuta, è diventata proprio un ciliegio.

Spero davvero che la flash possa esservi piaciuta! Per qualsiasi consiglio vogliate darmi, o nel caso in cui abbiate degli errori da segnalare, non esitate a farmelo sapere!
Baci, Lily🌸