Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: ClostridiumDiff2020    15/05/2021    0 recensioni
Questa Storia Partecipa alla 365 Writing Days Challenge 2021
365 finestre...
365 storie, una raccolta di racconti, una raccolta di vite.
Ogni giorno, partendo da una parola, si aprirà una porta verso qualcosa, verso qualcuno...
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
135 - Parallel Universe
 



 
 
La penna si ruppe e Samuel sputacchiò inchiostro imprecando contro se stesso.
L’aveva rosicchiata così tanto da romperla ritrovandosi la lingua blu piena di inchiostro.
Sentì la sua collega fare un commento che ignorò, alzò lo sguardo nervoso.
Ecco adesso ti stai comportando come mamma chioccia si disse osservando William da sotto il bancone. Aveva detto a Samuel di non dire niente, che per lui stava bene. Allo sguardo critico di Samuel William aveva ingoiato un analgesico e si era tolto gli abiti insanguinati per poi riprendere il lavoro. Adesso stava parlando con Hans come nulla fosse. Ma a Samuel non sfuggiva che si massaggiasse spesso la spalla e con la mano si toccava spesso il fianco.
Samuel era certo di aver fatto un ottimo lavoro, ma William avrebbe dovuto stare a riposo, non muoversi e agitarsi. Samuel non riusciva a togliersi dalla testa l’idea che avrebbe potuto far saltare tutti i punti e dissanguarsi in un attimo. Ok, forse quello era esagerato, non gli aveva mica suturato un’arteria vitale per la sopravvivenza. Ma gli appariva comunque troppo pallido, troppo affaticato, troppo… sfibrato. Come se delle creature da incubo avessero cercato di divorarlo, ecco come lo vedeva e William se ne stava impettito e sorridente come nulla fosse. Poteva ingannare Hans ma Samuel sapeva, e non lo avrebbe perso di vista. Così si era ritrovato a fare il camaleonte, osservandolo in tralice.
“Ehi Samu mi passi del ghiaccio, su in reparto da noi si è rotta di nuovo la macchina ed il Bos è nel panico sono arrivati due ragazzi stanotte vittime di un incidente assurdo e lui pare incandescente… Seriamente temo che prenda fuoco da un momento all’altro se non gli porto un quintale di ghiaccio pretenderanno la mia testa…”
Samuel alzò lo sguardo stordito da quel fiume di parole incrociando lo sguardo di Jualian, il suo vecchio compagno di corso che lavorava in terapia intensiva al piano sopra al suo.
“Eh?”
Julian alzò gli occhi al cielo e si passò la mano tra i corti capelli castani.
“Samu, sei connesso? Che hai fatto?”
In quel momento William si appoggiò alla parete con una smorfia appena percepibile per poi tornare alla sua consueta maschera sorridente. Samuel in un attimo balzò in piedi per poi paralizzarsi quando William si voltò verso di lui.
Lo salutò sforzandosi di sorridere, William ricambiò ma il suo sguardo gli urlava Ti prego smettila di fissarmi.
Samuel si lasciò cadere sulla sedia.
“Samu… Ci sono problemi in paradiso?”
Julian lo osservava perplesso.
“Ehi Juls… che mi stavi dicendo scusa non ti ascoltavo…”
Julian si sedette paziente accanto all’amico “Ti stavo chiedendo un camion carico di ghiaccio… Hai presente quei due ragazzi arrivati in nottata al pronto soccorso mezzi morti? Ecco… Mi piacerebbe moltissimo che fossero ancora tra noi alla fine del mio turno e magari trovarli anche domani mattina quando tornerò, ma lui sta per evaporare quindi per piacere puoi darmi del ghiaccio? Poi prometto di interessarmi a tutte le tue paranoie lo giuro…”
Samuel si riscosse, doveva essere presente, stava lavorando, non era in sala giochi.
Mentre la macchina del ghiaccio riempiva il contenitore che Julian si era portato appresso Samuel sfogliò svogliatamente la cartella informatizzata dei due ragazzi. A quando dicevano i documenti lei era una volontaria del servizio di soccorso, faceva parte dei soccorritori che erano accorsi ad assistere il ragazzo. Lo avevano trovato incosciente nella sua macchina ribaltata. Lo avevano caricato sull’ambulanza e mentre stavano correndo verso l’ospedale lui si era risvegliato in stato di grande agitazione. A quanto risultava nel rapporto era andato in escandescenza al minimo tocco. Samuel sbuffò, non gli avevano certo aperto la maglia per cattive intenzioni. A quanto pareva cercando di fuggire dall’ambulanza in movimento aveva trascinato fuori la ragazza.
Erano stati soccorsi dai compagni di lei. Tra di loro c’era il suo amico Ivan, ora che ci pensava conosceva di vista anche lei. Erano arrivati in pessime condizioni, ma mentre loro lottavano tra la vita e la morte anche lui aveva avuto il suo bel da fare con spettri famelici, folletti infami e amici incoscienti.
Incoscienti.
Samuel osservò la foto del ragazzo. “Buffo…” si disse tra sé e sé.
“Buffo cosa?” Chiese Julian prendendo il contenitore del ghiaccio.
“Lui… la sua faccia mi è familiare…”
Quei capelli neri e quelle cicatrici sul volto, quel piccolo neo sotto all’occhio, somigliava tantissimo a William… O all’attore che nella sua realtà lo aveva interpretato. Ma assolutamente non era lui, però… Anzi quell’espressione contratta nonostante lo stato di incoscienza era così vicino a William.
Samuel si chiese dove fosse la mente di quel ragazzo in quel momento, forse era imprigionata in una gabbia, quanto quella di William. Magari se l’era costruita da solo anche lui, magari si sentiva spaventato e prendeva decisioni stupide tanto quanto William. Julian gli diede una pacca “Samu io devo scappare, ma se dopo il turno vuoi parlare e berti una cosa ci sono, ok?”
Samuel gli fece un sorriso sornione, si scompigliò i riccioli scuri e scosse la testa “Scusa, sarà per un’altra volta, ho preso un impegno, un amico non si sente troppo bene e devo riaccompagnarlo a casa…”
Julian annuì “ok, quando vuoi non farti problemi”
Prima di andare gettò uno sguardo a William poggiato a braccia conserte contro la parete. “È grande e grosso, penso che ce la farebbe anche da solo a tornare a casa sai?”
Samuel dette una scrollata di spalle e lo salutò.
Sì, era grande grosso e stupido, si disse Samuel tornado alla sua postazione di controllo.
 
 
Day 135 - Prompt - … (15.05.2021)

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: ClostridiumDiff2020