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Autore: pokas    15/05/2021    1 recensioni
Hyrule è caduta e il destino di Ganondorf è più brillante che mai, con il potere delle tre dee, il Duca Nero può finalmente puntare a dominare un altro mondo, un mondo simile, ma distante, in cui gli animali non sono sempre docili e la razza dei draghi domina su tutte le creature. Un regno dove Ganondorf è rinato e ha distrutto la speranza di un futuro di pace.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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POV Kap

Quando ripresi i sensi scoprì che la stessa creatura che mi aveva aggredito era diventata docile, ma non fu di certo quello a sorprendermi di più, in quell'occasione scoprì un talento di Red, lei era una rider. Non me lo aspettavo, considerando soprattutto come combatteva bene contro i mostri, ma avrei dovuto immaginare che dopo tanto tempo in un mondo simile, non resta molto da fare che trovare anche degli alleati. Il granchio ci accompagnò fino ad una parte degli acquedotti, poi rimase indietro per difenderci, era sconvolgente la sua lealtà ed era molto toccante notare che una dal cuore duro come Red potesse disperarsi per un mostro conosciuto da poco.

Recuperata Red seguì le indicazioni di Origamio e ci avviammo verso le miniere, il granchio aveva smesso di urlare ed ebbi la sensazione che non ne uscì vittorioso. Il mostro serpeggiante iniziò a venire verso la nostra direzione -Origamio quanto manca?- chiesi guardandomi le spalle
-quell'apertura lassù, non dovrebbe poterci passare- disse accelerando, il serpente era dietro di noi, sentivo i suoi urli acuti che mi trapanavano le orecchie, stringevo Red per non perderla e arrivati all'entrata delle miniere lasciai Red salire, stavo per uscire anche io quando vidi una grossa roccia arrivare verso di me, scesi di qualche gradino e il tonfo del masso mi fece ricadere nell'acquedotto, il serpente era a poco da me, non riuscì ad urlare, chiusi solo gli occhi e cercai di proteggermi il volto con le braccia.

Il mostro non mi attaccò, rimase a poco da me a fissarmi come se fosse il trans, tolsi le mani dal volto e confuso lo guardai anche io -che patetico eroe- disse all'improvviso il mostro, io sobbalzai spaventato -così debole e così spaventato, e tu dovresti essere l'eroe destinato a salvare Zeinda?- continuò
-c… certo che no, non sono un eroe, ma so che posso aiutare Red nella sua impresa, lei ti sconfiggerà, lei ed Origamio ti faranno tornare da dove sei venuto!- dissi alzandomi in piedi e fissando negli occhi il mostro
-e cosa ti fa pensare che un foglio di carta e una ragazzina impulsiva mi sconfiggeranno? Io sono il duca nero, ho sconfitto eserciti interi con solo lo schiocco delle mie dita, io ho il potere di distruggervi tutti se solo lo volessi- disse
-quindi non vuoi, che mossa stupida, hai la possibilità di ucciderci eppure non lo fai… o forse non puoi?- istigai io
-non montarti la testa, se non vi ho uccisi è solo perché non è divertente sconfiggere il mio più grande nemico facendogli crollare una grotta in testa- rispose
-sottovaluti i miei amici, quando verremo a prenderti sarai in un mare di guai, sarò anche solo un ragazzo, ma fidati che per tornare a casa sono capace di tirare fuori il peggio di me-
-è proprio quello che spero, ucciderti nei primi dieci secondi sarebbe uno spreco di tempo, dopo tutto l'impegno che ci stanno mettendo quella rossa pazza e il suo pezzo di carta per portarti da me, spero davvero di divertirmi prima di appendere la tua testa con quelle degli altri eroi-
-tu perderai! Sono più forti di quanto pensi- dissi
-senza un vero eroe, solo voi perderete e credo tu sappia che l'eroe che serve a Zeinda non è né una ragazza piena di risentimento, né un origami parlante, hai letto le profezie, tocca ad un eroe, un giovane forte e determinato, cosciente della sua forza e coraggioso. Loro credono fermamente che sia tu, ma tu sai che non sei così, fa un favore a tutti, evita di condurli con te alla morte, posso offrirti una possibilità di salvezza, un portale per quella che chiami casa. Non sei stufo di stare qui a rischiare la tua e la loro vita per una vecchia storia sugli eroi e le principesse in pericolo?-.

Quando smise di parlare sulla parete al mio fianco si aprì un portale, oltre vidi la mia città, i miei nipoti sorridenti correre per tra gli stand della fiera, avvicinai la mano al portale e una sensazione di lieve elettricità mi percorse la mano, la allontanai subito
-no, non ho intenzione di andare via, non ho idea degli effetti che oltrepassare questo portale avrà, non mi fido di te, non mi manderesti via così facilmente, se non mi volevi qui mi avresti offerto tempo fa una via di fuga, se lo stai facendo solo ora significa che questo viaggio che stiamo facendo ti sta dando fastidio in qualche modo. Non sarò l'eroe destinato a sconfiggerti, ma posso aiutare chi ne è capace, sapere che hai interesse nel fermarci è l'incoraggiamento migliore che potevi darmi per restare- avrei dovuto dire questo, avrei voluto dirlo, ma aveva ragione, io non potevo essere un eroe, ero solo un ragazzo che viveva in periferia, sarei stato solo di intralcio per Red ed Origamio. Stavo per attraversare il portale quando un'esplosione sopra la mia testa aprì il passaggio verso la miniera -Kap! Kap tutto bene?- sentì Red chiamarmi
-stiamo arrivando amico- disse Origamio scendendo armato con un coltello fatto con il granchio blu.

Quando scesero il serpente gli scaglio contro delle scaglie che li circondarono -un solo passo e le faccio esplodere, Kap a te la scelta, o il portale o la tua amichetta avrà altre ferite da cui riprendersi- disse il mostro
-quindi è per questo che non è ancora carne alla brace, perché c'è il tuo zampino Duca- disse Origamio
-Kap ascoltami molto attentamente, non andare, so che questo posto è un inferno, so che sarai confuso, insicuro, so che per me è anche difficile da credere, ma le storie della biblioteca, quelle sugli eroi, hanno un fondo di verità. Azzurra la principessa che doveva governare su Zeinda aveva il potere di predire il futuro, ho il suo diario, e lì ci sei anche tu, tu sei un eroe, non lo sai ancora, ma lo sei. Il Duca cerca di cacciarti perché vuole metterti alla prova, nessuno è mai riuscito a creare un portale così potente da collegarsi al tuo mondo per tornare indietro, l'unico modo è rendere realtà le predizioni di Azzurra, se vai verrai sbriciolato in mille pezzi e noi perderemo la nostra possibilità di vincere. Pesa avere sulle spalle questa responsabilità, ma ti assicuro che nessuno è mai giunto fino a questo punto, se tu sei arrivato qui è perché io credo in te e credo che tu possa davvero salvare il nostro mondo, quindi ti prego, fa la cosa giusta, lascia che le faccia detonare, le ferite che avremo noi si rimargineranno ma la ferita che avrà zeinda senza un eroe a difenderla porterà tutti ad una fine orribile-. Red mi fissava aspettando la mia decisione dopo aver sentito il suo discorso -non lo farò red, non lascerò che vi ferisca- dissi per poi cacciare le mie doppie lame -ma non ho nemmeno intenzione di arrendermi, farò ciò che mi hai insegnato meglio, sarò impavido-.
Prendendo la rincorsa cercai di distruggere più scaglie possibili mentre iniziarono a tremare per poi esplodere, Red stringeva origamio mentre io mi mettevo tra lei e le scaglie per cercare di aiutarla. Il serpente smise di parlare, strisciando mi afferrò con la forte coda ed iniziò a stringere, mi sentivo il fiato mancare, mi stringeva sul petto e non riuscivo più a riempire i polmoni
-tu caro Kap, hai condannato te e i tuoi amici, la prossima volta che ci incontreremo non sarò clemente- mi ringhio contro per poi scaraventarmi a terra e scomparire negli acquedotti.

Una volta ripreso il fiato mi avvicinai a Red -hey, tutto bene voi due? Feriti?- chiesi
-tu sei un idiota!- mi urlò Red -potevi farti uccidere- disse tra l'arrabbiata e il preoccupata
-a quanto pare va tutto bene, ora come ora abbiamo bisogno che guarisci e che ci prepariamo per lo scontro finale, a quanto pare il Duca ha dei piani ben precisi per darci il benvenuto-
-e da dove esce l'intraprendenza giovane Kap?- chiese Red
-esce da te, dal tuo discorso, non sono certo di essere un eroe, ma posso provarci, voglio provarci- dissi andando nella zona mineraria.

POV Red

Kap mi portò fino all'entrata delle miniere, io ed Origamio salimmo, ma non appena ci girammo indietro per aiutarlo a salire una grossa bestia simile ad una rana arancione piazzò un masso sull'entrata -un Tetsucabra, molto territoriale di solito- dissi ad Origamio mettendomi davanti per proteggerlo
-ma lui non credo abbia tutta sta voglia di lottare, guarda le zanne, guarda la pelle… è stanco, forse vecchio- disse il foglio di carta. Mi avvicinai lentamente -va totut nebe, non mosia ticatvi- dissi poggiando una mano sul suo muso, le zanne erano spezzate e le zampe ferite, il corpo era pieno di cicatrici
-cosa sai dirmi di lui?- chiese Origamio
-devo connettermi a lui per dirti cosa gli è successo… credi che ci riuscirò di nuovo?- chiesi
-se ci sei riuscita una volta nulla toglie che tu possa farlo di nuovo, basta solo concentrarsi- disse.

Afferrai la mia collana e chiusi gli occhi, la luce che sprigionava era accecante, la percepivo anche oltre le palpebre, mi concentrai e all'improvviso la testa venne invasa da delle immagini. -uno stagno… casa sua, sono arrivati dei cacciatori e l'hanno portato via…- iniziai poi mi staccai dal mostro -che cosa orribile, Origamio, lo hanno usato per scavare le miniere, lo hanno stremato… era solo un cucciolo…- iniziai a bisbigliare, la luce iniziò ad essere meno forte e negli occhi verde acqua del Tetsucabra vidi una lieve scintilla di speranza, ero riuscita a creare un altro legame.
Il mostro si calmò e stanco si buttò sul fianco vicino ad una parete, noi ci guardammo intorno, dovevamo ad ogni costo aiutare Kap. La miniera era vicina ad un accampamento abbandonato, era tutto distrutto, quasi tutto. Tra i diversi barili ne trovai uno piccolo ma abbastanza integro, lo alzai e sentì che era peno -ottimo abbiamo una bomba, usiamola per liberare il passaggio a Kap- dissi portando il barile, lo posizionai vicino alla roccia e usando una pietra e la lama del mio falcione accesi la miccia, ci allontanammo e aspettammo.

All'iniziò sembrava non funzionare, pensai di avvicinarmi ma il Tetsucabra mi fermò con un ruggito e pochi secondi dopo la bomba esplose.

Il passaggio era aperto e subito ci avviammo ad aiutare Kap, lo vidi lì fermo con il Najarala che lo fissava, anzi, gli parlava.
Mi sorprese la scena, non rimasi colpita dal potere del duca di parlare attraverso i mostri, ma piuttosto mi sorprese che avesse offerto a Kap una via di fuga, non potevo permettergli di andare e feci di tutto per convincerlo a restare, per fortuna me la cavo bene con i discorsi.
Con la fuga del serpente ci mettemmo ad esplorare le miniere, in un angolo avevano una piccola fornace collegata con l'esterno che utilizzavano per forgiare o riparare i piccono, ma io avevo altre idee.
-Kap, io non posso fare sforzi quindi devo chiedere a te di farmi un grande favore, prendi un piccone e portami tutto quello che trovi in queste miniere, non colpire ogni parete, ci dovrebbero essere delle vene di metalli già aperte- dissi guardando il tavolo di lavoro
-noi?- chiese Origamio
-se c'è un collegamento con l'esterno dobbiamo trovarlo, preparate le armi e ci serve trovare il giardino per recuperare i materiali per le pozioni- dissi
-va bene, tu cerca dall'interno, io vedo dove sbuca la fornace prima che la accendiate così mi oriento e ci organizziamo non appena torno- disse Origamio
-va bene, ma sta attento, prendi questa, è una trappola che ho trovato nei resti dell'accampamento, se vieni attaccato potrai bloccare il nemico in tempo per una fuga rapida- dissi, lui la prese ed inizio ad arrampicarsi nella canna fumaria.

Mentre erano impegnati a cercare ciò che avevo chiesto io tornai nell'acquedotto per recuperare le scaglie di Najarala, ogni cosa poteva tornare utile. Con il silenzio in lontananza sentì dell'acqua scorrere, mi avvicinai alla fonte del rumore -in fondo a destra, prima curva a sinistra- cercai di ricordarmi il percorso per tornare dagli altri, l'acquedotto si stringeva per aprirsi su una piccola grotta. Era piena di rocce coperte da muschio, dal soffitto una lieve luce si rifletteva su uno specchio d'acqua dove nuotavano dei pesci -ottimo, finalmente del cibo- impugnai la mia arma e con un colpo secco e deciso infilzai un pesce e lo cacciai dall'acqua -ne saranno felici- pensai vedendo la bestiola dalle scaglie lucenti smettere di muoversi. Non ebbi il tempo di metterlo in borsa che mi scoppiò tra le mani -pesce bomba, ottimo…- pensai raccattando i pezzi da terra e da dentro i miei capelli -se non muoio mi farò un luuungo bagno- sbuffai prendendo la mira verso un altro pesce.

Alla fine della mia caccia tornai da Kap con qualche pesce scoppio e quello che ero riuscita a recuperare dei pesci bomba. -hey Red, caccia grossa?- chiese vedendo tutto il pesce che avevo
-si dai, te? Qualche materiale utile?- chiesi
-ho messo tutto nel carretto vicino la fornace, vedo se trovo roba utile nell'accampamento e ti faccio sapere… Origamio? Dove sta?-
-è uscito per orientarsi e trovare una via di uscita per il giardino, dovrebbe essere già qui…- dissi e subito il terreno iniziò a vibrare, il soffitto crollò a poco da noi e una creatura volante comparve nella polvere e macerie intrappolata in una rete elettrica.
Il mostro si contorceva cercando di scappare -hey ti iuato io- aprì l'intrappolatore e cacciai l'insetto elettrico che c'era dentro, la creatura si calmò.

Quando finalmente lo liberai dalla rete riconobbi di che mostro si trattasse -abbiamo trovato un Halk - dissi a Kap
-io ho trovato un Halk- rispose Origamio affacciandosi dall'apertura sul soffitto
-in ogni caso sono le sentinelle al di fuori delle mura- dissi
-al di fuori delle prime mura, ma in effetti hai ragione. Ho capito dove siamo ma piuttosto che esplorare gli acquedotti e rischiare di incontrare il serpente speravo potessi legare con questo Halk e farci portare nel giardino- disse Origamio
-quindi l'hai intrappolato per sfruttarlo? non è di certo questo il modo di trattare chi potrebbe aiutarci, la caduta potrebbe averlo ferito e poi come hai fatto a fargli sfondare il soffitto?-
-non ti piacerà sapere che è finito in trappola dopo essermi venuto contro in picchiata- rispose con un tono meno sicuro di sé
-già! Non mi piace affatto!- gli dissi.

Mi avvicinai all’Halk e controllai se era ferito, per fortuna niente di grave, il mostro si allontanava dalla mia mano spaventato -va totut bene- cercai di rassicurarlo, ma lui mi urlò contro, cercai di avvicinarmi stringendo la gemma che portavo al collo, riuscì a poggiargli la mano su un'ala e subito la gemma si mise a brillare.
Nella mia mente si proiettarono i ricordi dell’Halk, venne catturato da cucciolo e poi è caduto sotto il controllo del duca. Nei suoi ricordi intravidi anche il giardino, uno spiazzato verde con al centro un'aiuola con una roccia al centro e una lama conficcata dentro. Allontanai la mano dal mostro che smise di fissarmi spaventato, anzi sembrava molto attratto dalla mia borsa che puzzava ancora di pesce.

-Giovani, abbiamo una destinazione, ma prima ci tocca prepararci, pronti a fare il lavoro duro?- chiesi guardando il carrello pieno di minerali
-non ci tiriamo mica indietro- disse Origamio lanciandosi nel carrello. L'origami iniziò a scavare e a cacciare fuori diversi pezzi di ferro -credo che la scelta migliore sia dividere ciò che abbiamo e vedere come usarlo in base alla quantità- disse, io concordai. Alla fine ci ritrovammo con tanto ferro, della machalite, dei cristalli terra e diverse sfere armatura, qualche pezzo di cote e delle pietre -ci basterranno per fare qualcosa di utile?- chiese Kap
-ho diverse idee, ottime per questo materiale- dissi mettendomi subito al lavoro.

Principalmente avevo in mente di rafforzare le nostre armature, di farne una ad Origamio e di potenziarle con le sfere armatura e qualche pezzo di scaglia di Najarala e i cristalli che avevo recuperato dal Nerscylla. Mentre io lavoravo lasciai del carbone ai ragazzi per cucinare il pesce.
Ad ogni colpo sull'incudine sentivo la ferita bruciarmi ma non potevo fermarmi, senza delle armi potenziate e delle armature resistenti non avevamo speranza contro il Duca Nero. I cristalli terra mi furono utili per migliorare un po' le armi, tolsi un leggero strato di ruggine, migliorai la filettatura e mischiai la machalite al ferro, feci tutto questo lavoro per il mio falcione e le doppie lame di Kap, Origamio aveva un'arma abbastanza potente da non dover essere migliorata.
Quando finì di rinforzare le armature mi ritrovai tra le mani l'ultima sfera, la più resistente di tutte, guardai la mia pettorina, poi lanciai un occhio ai miei compagni, avrebbero potuto accettare la mia scelta? Senza dire nulla la presi e ci lavorai su per potenziarla con quella sfera armatura, -è davvero tanto da codardi ingannare gli altri pur di proteggere se stessi?- me lo chiesi per tutto il tempo.

Finito di giostrarmi tra ferro e fuoco andai anche io a mangiare con gli altri.
-Allora cara la nostra fabbra, come sono i nostri nuovi equipaggiamenti?- chiese Kap
-dimmelo tu- risposi porgendogli un elmo che brillava tra argento e un leggero blu
-non pesa, è della taglia giusta…- iniziò Kap poco prima di essere colpito in testa a da Origamio -e resiste ai colpi noto- concluse l'origami controllando che non ci fossero ammaccature
-modestamente- risposi con espressione fiera -per te piccolo Origamio ho questa piccola pettorina, forse però è un po' grande- dissi
-nessuna paura, ho tenuto da parte un piccolo potere che ho dentro di me. Sapete no che nasco dalla polvere di fata? Ecco, posso farne uscire un po' per fare dei piccoli incantesimi. L'unica pecca è che una volta terminata…- disse abbassando la testa
-tornerai ad esser e un pezzo di carta- concluse Kap togliendosi l'elmo
-si, ma per ora posso aiutarvi, spero solo che il mio cambio di statura non si riveli un problema- disse sottovoce
-allora non fare nulla, teniamo questa magia da parte per i momenti urgenti, mi porterò la tua pettorina con noi e quando sarà il momento prenderai delle sembianze abbastanza grandi da fare la differenza- dissi, poi mi girai verso l'Halk -meco stai?- chiesi, lui si avvicinò a me e posò la testa sulle mie gambe
-sembra che Red faccia proprio colpo nel cuore dei mostri- disse Kap cercando di accarezzare l'Halk, il mostro spalancò gli occhi e lo fece indietreggiare -forse la prossima volta- disse il ragazzo ridendo un po' spaventato.

Tutti ci godemmo un bel pasto a base di pesce, Kap si mise a terra a fare un pisolino e lo stesso fece Halk, rimanemmo solo io ed Origamio a fissare il carbone che ancora brillava di rossastro
-allora… che piani hai per lui?- chiese
-Chi dei due? L'eroe o il cattivo?-
-Entrambi, sai che stiamo arrivando verso la fine… Il problema è che non so fino a che punto tu sappia cosa accadrà- mi disse
-Non importa, non potrei cambiare le cose nemmeno volendolo, lo sai che per salvare una vita va tenuto in conto che un'altra dovrà essere sacrificata- dissi, origamio si alzò e prese dalla borsa il diario di azzurra che avevo portato via
-L'hai tenuto…- disse
-
È ciò che ci rimane-
-Perché? Lei dov'è? Non era prigioniera?-
-Lo è ancora... Ha fatto ciò che credeva fosse giusto, ha fatto un sacrificio per salvare tante persone, ma a quanto pare il Cavaliere Rosso ha distrutto tutto ciò che lei aveva lasciato… Tutto tranne questo- dissi fissando la copertina celeste e bianca
-E tu non credi di poterlo sconfiggere? È solo un cavaliere, l'unico davvero temibile tra gli scagnozzi del duca, ma so che tu puoi farcela, puoi sconfiggerlo- mi incoraggiò Origamio -lei anche sapeva che tu ne eri capace- continuò
-Lei non sapeva davvero tutto! Guardaci, siamo stremati, siamo in tre, siamo soli, come puoi pensare che io sia capace di uccidere il Cavaliere Rosso se nemmeno sono sicura che arriveremo davvero alla torre?-
-tu non sei sola, non sei debole, tu hai un talento e sei l'unica capace di creare un esercito abbastanza forte da sconfiggere il Cavaliere e il Duca stesso, ma devi crederci. Ricorda che noi abbiamo la cosa più importante, l'anima di un eroe puro di cuore… A proposito, sarai pronta a dirgli addio?- mi chiese
-Sarà difficile, ma sono certa che riuscirà nel suo compito-
-Difficile? Se credi davvero in lui non dovrebbe essere difficile-
-Sarà che forse in lui vedo qualcosa che gli altri non avevano... Sarà che mi dispiace di averlo imbrogliato con il portale... Poteva scappare, non avevo altra scelta che fermarlo…- iniziai a rimuginare io -Ma forse ho solo paura di fallire nella mia battaglia e di deluderlo, di averlo condannato dal momento in cui gli ho impedito di andare via-
-Huuu non è un buon segno, provi qualcosa per lui?- chiese Origamio preoccupato
-C… che sciocchezza! Certo che no!- dissi imbarazzata -
È che se lui è l'eroe ed io fallisco abbiamo perso l'occasione di salvare Zeinda- dissi prendendo una roccia per iniziare a scavarci dentro con un coltello che avevo creato con il ferro in eccesso
-non sarò umano, ma riconosco l'amore quando lo vedo, certo sarà una scntilla per ora, ma potrebbe diventare una fiamma… sempre se sopravivremo abbastanza, ma per ora non lasciare che i tuoi dubbi o i tuoi sentimenti ti impediscano di fare la cosa giusta, come hai detto, per salvare una vita ne va sacrificata un'altra- disse Origamio accomodandosi vicino all'Halk -chiudi gli occhi Red, abbiamo bisogno di riposare prima di scontrarci con lui- disse chiudendo gli occhi. Dopo un po' provai anche io a riposare.

Dopo qualche ora mi svegliai, mi girai verso i miei amici e poi spalancai gli occhi spaventata -Origamio!- dissi svegliandolo
-Che c'è?-
-Kap non c'è- dissi spaventata
-Come non c'è?- disse alzandosi.
Ci guardammo attorno ma di lui rimase solo l'elmo che gli avevo fatto provare. -Dove diamine può essere andato?- chiesi
-Non lo so, ma possiamo farci aiutare- disse Origamio saltando in groppa all’Halk.
Il mostro si vegliò e si mise a sbadigliare rumorosamente -hey, biaabmo sobigno di iuato- dissi mettendo l'elmo davanti al muso -vatrolo-. L'Halk si mise subito sulle sue tracce. Il mostro ci indirizzò verso gli acquedotti -Maledizione, non gli piace tenersi fuori dai guai?- pensai lasciando che origamio e Halk andassero avanti.
Mi avvicinai al Tetsucabra, era stanco ma respirava ancora, lo lasciammo riposare ma prima di andare via gli lasciai del pesce vicina alla testa, se avesse avuto fame avrebbe avuto il cibo per sopravvivere.

Mi incamminai per seguire Origamio, erano arrivati nella zona dove avevo pescato -Origamio l'abbiamo trovato?- chiesi, ma quando mi avvicinai mi risposi da sola -Kap, perché sei qui?- chiesi
-Speravo di non essere trovato- disse impugando le lame
-Origamio cosa hai fatto?- chiesi
-Io nulla, sono appena arrivato- disse
-Ed ora te ne vai, tu e il bestione- disse Kap minacciandolo, l'Halk iniziò a ringhiare
-Macal ciocuclo, Origamio portalo con te di là, ci penso io qui- dissi.
Quando i due si allontanarono rimasi a fissare Kap
-Ora siamo soli, cosa pensi di fare?- chiesi
-Penso di ottenere risposte, ho letto il vostro caro libro- disse mostrandomi il diario
-E quindi? Credi di aver compreso tutto che contiene? Sono profezie, hanno bisogno di tempo per essere decifrate- chiesi
-A quanto pare tu ne hai avuto di tempo per decifrarlo, ma non sono interessato al libro, ma a te. Voglio sapere la verità, perché vuoi che rimanga? Penchè non dirmi che il portale funzionava davvero?-
-Saresti andato via, se avessi saputo quale prezzo avremmo dovuto pagare per vincere saresti potuto scappare-
-Io volevo avere la possibilità di scegliere davvero! Ho scelto di restare perché tu credevi in me, speravo che tu credessi in me, perché mi sembrava l'unica via d'uscita da questa situazione di merda!-
-Io ci credo! Okay? Io ci credo in te-
-No, se ci credevi mi avresti detto che potevo andare via, che potevo scegliere di fidarmi e di aiutarvi, io avrei scelto voi-
-Io non lo avrei fatto al tuo posto va bene?! Avevo paura che tu potessi essere come me, che avresti scelto la vita che c'è oltre il portale piuttosto che una missione tanto pericolosa- sbottai, avevo cercato di contenermi tutto il tempo, di sembrare fredda e forte, ma in fin dei conti avevo paura, per la prima volta avevo davvero paura di fallire.

-Aspetta... Tu sei spaventata? Credevo che tu non avessi paura di niente, ti ho vista affrontare mostri enormi senza battere ciglio-
-Ho affrontato quello che già conoscevo, ho letto solo una parte del diario, ora sto andando in contro all'ignoto, so vagamente cosa accadrà ed ho paura. Questa non è solo la tua battaglia, sarai anche l'eroe ma non è solo compito tu lottare per una giusta causa. Tu pittosto non dovresti avere paura, gli eroi sopravvivono, anche se perdono, sopravvivono perché è il loro destino tornare a lottare per vincere, io non ho l'etichetta di eroe stampata in fronte, io se perdo la mia battaglia non tornerò in piedi, non rivedrò le persone a cui tengo, non avrò un luogo dove tornare perché diventerò cibo per corvi-
-Ma tu non sarai sola, ci siamo noi, possiamo aiutarti-
-Non credo proprio, non in questa battaglia... ad ogni modo... Dobbiamo andare, ne abbiamo ancora strada da percorrere prima di arrivare alla torre- dissi avviandomi
-Aspetta, credo che questo sia tuo- disse ridandomi il diario -credo di aver fatto la tua stessa scelta, non sono riuscito ad andare avanti fino al finale-
-Come mai?- chiesi incamminandomi
-Sarebbe stato orribile vivere con l'angoscia di uscire fuori dai binari del futuro predetto da Azzurra, non mi sarei concentrato sulla missione, tu perché non l'hai letto tutto?-
-Non voglio sapere come e quando morirò, è angosciante-
-bhe, se morirai- mi corresse Kap
-chissà…- risposi sbucando nella zona minenraria con il ragazzo.

-Ci avete messo poco a consolarvi- disse Origamio
-Dovevamo solo chiarire delle cose, niente di più- risposi
-Quindi hai scelto la missione, va bene- disse -comunque ho preparato le sacche per partire, Halk è carico. Armatura addosso, ami rinfoderate e borse a tracolla, prossima destinazione: giardino reale- disse entusiasta Origamio.
Noi salimmo in groppa all'Halk e partimmo verso la nostra prossima avventura.

 
 
   
 
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