Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
Ricorda la storia  |      
Autore: Valentina Glassred    17/05/2021    1 recensioni
Storia collegata a Bloody Sunset, di Allen Glassred.
L'Arcangelo dell'Acqua Gabrielle manda un messaggio a suo figlio Samuel, in un modo decisamente particolare.
Genere: Malinconico, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Una leggenda narra che le conchiglie siano in realtà le lacrime della Luna, che non potendo più stare accanto al Sole suo sposo versa ogni notte delle lacrime che, cadendo in mare, finiscono per creare queste variegate e meravigliose conchiglie. Ma la leggenda presenta un’inesattezza: è vero, le conchiglie sono lacrime ma non della Luna.

La giovane dalla chioma azzurra continua a piangere già da un po' di tempo: sta soffrendo. I ricordi nella sua mente e scolpiti indelebilmente in lei non le danno tregua: ricorda quando fu catturata da quel demone, quando il suo piccolo Samuel aveva solamente poco tempo di vita. Ricorda come fu imprigionata, torturata ed umiliata ma, soprattutto, la costante paura che quel mostro potesse vendicarsi sul suo bambino e fargli qualcosa di male. Ricorda come abbia imprigionato il suo Gadeel, che impotente dovette assistere a ciò che succedeva senza poter intervenire. E tutto pensa, per vendetta: una vendetta contro suo fratello Gabriel, una vendetta che si è lasciata dietro solo dolore e sofferenza, anni di dolore che non saranno mai cancellati dalla sua mente e dalla sua anima, oltre che dal suo corpo. Mai, nemmeno se desse fondo a tutta la sua Grazia potrebbe mai scordare ciò che è successo. “ Perdonami figlio mio, se sono stata lontana da te per così tanti anni. Perdona la debolezza di tua madre, che non ha saputo opporsi al suo fato “. Sussurra colei che si rivela essere Gabrielle, Arcangelo dell’acqua e gemella di Gabriel. Per anni tenuta prigioniera e torturata da Asmodeus, Principe Infernale figlio di Lucifero. Asmodeus, che per punire suo fratello Gabriel a causa di un vecchio conto in sospeso non ha esitato a sfogare la sua ira su di lei. Ora giustizia è stata fatta: Asmodeus è morto, ucciso da Gabriel e sigillato per sempre nella gabbia. Ma lei, pensa, lei ha perso anni preziosi in cui non ha potuto nemmeno stare accanto o veder crescere Samuel, il Nephilim nato dalla sua unione con Gadeel, uno dei suoi sottoposti e suo più fedele servitore. “ Perdonami… “. Mormora semplicemente l’azzurra, mentre alcune altre lacrime cadono nel lago presente nel Giardino dell’acqua, in cui lei si è rifugiata per dar sfogo al suo dolore che, di fronte agli altri, cerca ora di nascondere.

Samuel cammina a piedi scalzi in riva al mare: è quasi sera e non c’è praticamente nessuno, è Inverno. La temperatura è piuttosto fredda ma a lui non importa: l’acqua lo attira sempre, non importa sia Estate o Inverno, se la temperatura sia fredda o calda. Non gli importa, il richiamo è molto più forte di qualunque evento climatico e ne sa anche la ragione: ha scoperto l’identità di sua madre. Uno dei cinque grandi Arcangeli Elementali, Gabrielle: gemella di Gabriel e custode come lui del potere dell’acqua. Un po' della grazia della madre risiede anche in lui, senza contare che anche suo padre è un angelo e che questo accentua notevolmente la sua sensibilità verso il divino. Avendo la grazia di Gabrielle in sé pensa, è ovvio che l’acqua gli sia familiare e che la ami. Mentre il corvino cammina tuttavia, nota a riva una alcune conchiglie che attirano la sua attenzione. Curioso arresta il proprio passo per poi chinarsi ad osservarle: sono bellissime e di una forma molto particolare, come mai ne ha viste prima d’ora. “ Wow… che belle “. Mormora semplicemente il figlio di Gadeel e Gabrielle, portando una mano su una di esse ed iniziando a raccoglierle.

Perdonami, Samuel…

Una voce. Una voce chiara e nitida giunge a lui. Per un secondo sgrana gli occhi sconvolto: la conchiglia ha parlato? No: no pensa, non è la conchiglia ad aver parlato. Qualcuno ha affidato ad esse un messaggio, un messaggio a lui destinato e che ora lui ha raccolto. Afferra dolcemente quelle conchiglie, una ad una, portando poi una di esse proprio accanto al cuore: non gli serve chiedersi nulla, ha capito di chi sia il messaggio. “ Madre. Un giorno ci rivedremo… “. Sussurra, mentre una lacrima bagna una delle conchiglie che, intrisa di grazia angelica dovuta alle lacrime da cui è stata generata, brilla qualche istante di una luce azzurra mentre ancora è tra le mani del ragazzo, che la osserva rapito. “ Mamma… “. Mormora poi, perdendo ogni formalità e lasciandosi andare ad un pianto che, seppur lieve, è carico di emozione: gli mancano i suoi genitori ma sa che, prima o dopo, riuscirà a ritrovarli. Troverà qualcuno in grado di aiutarlo a raggiungerli, ed allora saranno finalmente una vera famiglia.



L'Arcangelo dell'Acqua Gabrielle manda un messaggio a suo figlio Samuel, in un modo decisamente particolare.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni / Vai alla pagina dell'autore: Valentina Glassred