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Autore: cassiana    17/05/2021    3 recensioni
Un piccolo spaccato di vita quotidiana in una stazione di servizio tra chiacchiere, mugugni, lavoro con persone che conosciamo molto bene!
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: David Gilmour, Nick Mason, Richard Wright, Roger Waters
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: ovviamente non possiedo nessuno dei Pink Floyd (sob). Questo è un lavoro di finzione e nulla di quanto raccontato è realmente accaduto. Nessuna diffamazione o calunnia è intesa. I personaggi sono la mia rappresentazione di fantasia delle persone reali, ma non c’è nessuna pretesa di verità dei dati biografici o storici.
Nota: Dicono che con la camicia dello show the Wall Live David assomiglia a un impiegato di una pompa di benzina così ecco un AU stazione di servizio!


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Di auto nuove, muri e una Serata dei Talenti




David si deterse il sudore dalla fronte sotto la visiera del cappellino mentre riponeva l’erogatore di benzina al suo posto:

- Sono ventisette dollari e cinquanta.

Disse affacciandosi al pickup della bella mora che gli sorrise seduttiva, masticando una gomma. Lei si chinò plateale a prendere il portafoglio nella borsa così che l’uomo potesse sbirciare un’ampia porzione della sua abbondante scollatura spruzzata di lentiggini.

- Ci vediamo, Dave!

Lo salutò facendogli l’occhiolino. David scrollò le spalle, sogghignando. Il sole picchiava sulla sua testa e sull’asfalto della superstrada in quel momento deserta. Dalla radio la voce di Springsteen cantava di sogno americano in fuga e vagabondi nati per correre. Magari si potesse fuggire nella notte, pensò David. Approfittò di quel momento di calma per prendersi una bibita al distributore automatico e mettersi un attimo all’ombra del gabbiotto dell’autolavaggio. La camicia nera della divisa gli si era appiccicata dietro la schiena e i capelli gli si stavano arricciando sul collo, già zuppi di sudore. Rick stava fumando, con la schiena e un piede appoggiati al muro. Anche lui indossava la camicia con il logo rotondo bianco e rosso della compagnia petrolifera del martello incrociato.

- Un giorno o l’altro ci farai saltare tutti in aria.

Esordì David andando a mettersi vicino al collega. Quello sogghignò, aspirando un’altra boccata di fumo. In tutti gli anni da che lo conosceva David l’aveva visto senza cicca in bocca forse tre o quattro volte. Si attaccò alla lattina di soda lasciando che la bibita ghiacciata scendesse per la gola dandogli un refrigerio momentaneo.

- Per quello basterebbe quel pallone gonfiato di Roger.

Mormorò Rick tra le volute di fumo: ce l’aveva a morte con lui dopo che l’anno prima l’aveva licenziato per poi riassumerlo a tempo determinato. David ridacchiò, in effetti Roger poteva essere davvero un dito al culo quando ci si metteva.

- Stasera vieni alla Serata dei Talenti da Steve?
- Chi ci sarà?
- I soliti: Storm, Bo, Peter, Nick e Lindy, io e anche Juliette se riusciamo a trovare qualcuno che ci tenga la bambina…

David sporse in avanti le labbra, incerto.

- Non lo so.
- Storm porterà qualcuna delle sue modelle. Ce n'è una che potrebbe piacerti.

David lo guardò sottecchi: sapevano tutti che Rachel, la mora del pickup, gli stava facendo una corte furiosa. Ma dopo un paio di volte che se l’era portata a letto lui aveva capito che non era cosa. Peccato che lei non fosse dello stesso avviso e continuava a molestarlo ogni volta che poteva.

- Guarda che Steve ti ha già iscritto - continuò Rick - E poi sei un dio con la chitarra!
- Se ero un dio non stavo qua, ti pare?
- Ci sono duemila dollari in palio, comunque.

Rick spense il mozzicone contro il tacco del texano e lo guardò. David accartocciò con una mano la lattina pensando che in effetti un po’ di soldi gli avrebbero fatto comodo. Magari ci avrebbe pensato, rispose.

- Allora, non vi pago per fare salotto!

Berciò Roger che era uscito in quel momento dal suo gabbiotto. A differenza degli altri indossava una maglietta bianca con un numero uno verde sul torace, tanto per far capire chi fosse il capo lì. Quel periodo, se possibile, era ancora più insopportabile del solito, tra il divorzio e la demenza senile della mamma. A volte David provava pietà per lui, ma questo non voleva dire che dovesse stronzeggiare con tutti loro.

- Credete di poter fare come vi pare: non avete capito che siamo tutti...
- ...mattoni in un muro!

Finirono per lui David e Rick alzando gli occhi al cielo. Roger si rintanò nuovamente nel suo ufficio mugugnando, mentre i due tornavano verso le pompe. Ad aspettarli c'erano un paio di auto in attesa e Nick con gli occhi a cuoricino impegnato a lucidarne una terza azzurra, macchiata qua e là dalla ruggine.

- Allora, non è uno spettacolo? Vi presento la mia nuova Buick Skylark Gran Sport cabriolet del ‘71: motore a sei cilindri, carburatore a doppio corpo, 360 cavalli, carrozzeria originale, interni in vinile...

Esordì con entusiasmo decantando le caratteristiche dell'auto ai colleghi. L'aveva presa di seconda mano da Mr Pink, continuò e gli aveva fatto davvero un ottimo prezzo. David sbottò a ridere:

- Vorrei vedere: cade a pezzi!

Nick si tirò un lobo dell’orecchio, mordendosi un labbro:

- Certo, ha bisogno di qualche restauro considerando che ha quasi nove anni: uno spinterogeno nuovo, cerchioni cromati e magari una riverniciatura. Se Roger mi dà un anticipo…
- Seee, continua a sognare!

Lo schernì Rick dandogli una pacca sulla schiena. Ma David non li seguiva più: era più interessato alla bionda appoggiata alla ford fiesta beige davanti alla sua pompa. La squadrò per bene: indossava un paio di jeans svasati e un microscopico toppino all'uncinetto arancione che lasciava scoperta gran parte della schiena, accarezzata dalle punte dei folti capelli ondulati. Era concentrata sulla brochure di una scuola d’arte e quando sentì il chiacchiericcio degli uomini si voltò verso di loro e si tolse i grandi occhiali da sole. Incerta mordicchiò una delle stanghette, sporgendo in un piccolo broncio le turgide labbra rosa, in attesa. David deglutì incantato e Rick gli mormorò:

- Quella è Ginger, una delle modelle di Storm. Credo che ci sarà anche lei stasera.

Il collega gli strizzò l’occhio e andò ad occuparsi dell’altra auto in attesa. David raddrizzò la schiena e si riavviò i capelli mentre si avvicinava alla ragazza. Le scoccò uno dei suoi sorrisi assassini:

- Ciao, sono David. Facciamo benzina?

Nick sogghignò sotto i baffi e scambiò un'occhiata d'intesa con Rick: qualcosa gli diceva che Dave quella sera si sarebbe presentato al locale di Steve.





Nota autrice

Non ce la posso proprio fare a prenderli sul serio! XD Di pompe di benzina conosco solo gli autogrill o quelle stazioni di servizio un po’ desolate che si vedono nei telefilm americani. Facciamo che l’ho ambientata in una di quelle, diciamo alla fine degli anni ‘70 più o meno tra quando è uscito l’album The Wall e il tour. Spero si siano capiti i riferimenti che ho sparso qua e là! Ovviamente non potevo evitare di metterci un primo incontro con Ginger <3 E Naturalmente non penso che Roger sia sempre un tale stronzo.
Come sempre ringrazio chiunque abbia letto, messo la storia tra le seguite o le preferite o abbia commentato. Qualsiasi consiglio, aiuto e riscontro è sempre più che benvoluto!
   
 
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